[Fanfic] It's ok to be gay

Jan 29, 2012 23:51

Titolo: It's ok to be gay
Genere: Commedia (?), sentimentale
Pairing: Tony/Minx!Jude (quindi semi-crossover, si.)
Rating: Verde
Avvisi: Slash, one-shot, AU
Parole: 565 (
fiumidiparole)
Note: prompt per la challenge del
rdjudefic_ita: lavoro. Perchè tanto ormai è universalmente riconosciuto che mi sto svendendo e tutte le trame che avevo per la challenge (che credo solo la velucity_girl conoscesse per intero) stanno andando a farsi benedire perchè la cara Manu mi sta dando pairing odiosissimi perchè dannatamente belli e scrivibili (?) in ambito dei prompt della challenge è_é Ed io mi sto anche divertendo come una cretina, togliendo le schifezze che sto partorendo D:
Quindi.
Il titolo è dalla canzone omonima, l'idea della Tony/Minx è della tale Manu sopra. Che si, in teoria mi aveva chiesto una Tony/Minx e non avendo io ancora visto Rage mi ero anche fatta riassumere il carattere di quest'ultima, ma poi io mi diverto a fare casino e quindi è diventata più una Tony/Minx!Jude. Scusa, Manu, ti becchi uno schifo e pure con i personaggi sbagliati, odiami D:

L’aveva conosciuta quasi per caso, durante una delle sue innumerevoli visite di lavoro.
O meglio, era iniziata come un visita per lavoro, per presentare le nuove armi delle industrie Stark, ma poi sapendo della sfilata in città era sfuggito a Pepper - non senza problemi, doveva ammetterlo, quella donna sembrava avere occhi anche sulla schiena e tenerli tutti costantemente puntati su di lui, ma lui era Tony Stark, che diamine - ed arraffando le chiavi dell’auto da uno dei suoi ragazzi della sicurezza era partito sgommando per arrivare in tempo. Non sapeva nemmeno di che sfilata si trattasse, tutto sommato, tutto ciò che voleva era andarsene da quella noiosa conferenza che non gli avrebbe portato assolutamente nulla se non una rottura di scatole grande come la sua villa.
Tony Stark di sicuro al suo curriculum di magnate dell’industria bellica, miliardario, filantropo e suadente conversatore aveva scritto a lettere cubitali anche playboy della peggior specie - poteva anche averlo scritto la stessa Pepper -, per questo, arrivato troppo tardi, non poté lasciarsi sfuggire l’occasione di apparire a chi di dovere e lasciarsi condurre dietro le quinte verso l’ala dedicata alle modelle con tanto di bicchiere di champagne alla mano ed addetto pronto anche a caricarselo in spalle e trasportarlo. Fu esattamente seduta là davanti allo specchio che la vide. Lei e nient’altro.
Minx, era scritto elegantemente sulla trousse accanto a lei. Nome d’arte, certamente, anche se gli ricordava più una prostituta d’alto borgo che una modella dannatamente bella
Si era avvicinato di giusto un paio di passi quando qualcuno lo fermò per un braccio, balbettando un qualcosa che assomigliava a delle scuse perché l’avevano portato nell’ala sbagliata per colpa di un cambiamento dell’ultimo secondo. Solamente quando un ragazzo sulla ventina gli passò davanti in boxer ed ombretto capì che si, era decisamente nel posto sbagliato.
Poi Minx si alzò, si tolse la parrucca e sfilò i tacchi alti.
In che dannatissima razza di sfilata era capitato, Cristo santo.
Uomini travestiti da donne. Donne che non sapeva nemmeno dove fossero ma che sicuramente si sarebbero rivelate un’amara delusione dopo aver visto tanto ben di Dio. Ed erano tutti uomini.
L’assistente continuava a tirargli appena una manica, terrorizzato, credendo che dopo che si fosse ripreso dallo shock il signor Stark l’avrebbe preso a male parole, ma poi Tony si voltò e con uno dei suoi sorrisi migliori gli disse che non importava, avrebbe volentieri fatto due chiacchiere anche con i signori. Lo congedò sventolando appena una mano, senza togliere gli occhi di dosso a Minx che a quanto pareva si era rivelata essere un ragazzo sulla tarda che ventina con due magnifici occhi azzurri e capelli biondi. Persino ancora truccato, con tanto di ombretto, se lo sarebbe volentieri fatto direttamente lì. Che il luogo designato fosse la specchiera o il pavimento non gli importava poi molto. E doveva ringraziare Pepper e la sua mania di organizzare incontri di lavoro noiosi da ogni parte del mondo, per tutto quello.
Bevve un sorso di champagne, prima di avvicinarsi, ed indossò il suo sorriso migliore.
“Minx.” La Lo approcciò alle spalle giusto mentre si toglieva l’ombretto, sfiorandogli gentilmente una spalla. “Bel nome.”
“E’ Jude, in realtà. Minx è il nome d’arte.”
“C’avrei scommesso.” Fece scintillare la dentatura allo specchio.
“E lei sarebbe?”
Dovette attendere che si struccasse, prima di riuscire a vederla vederlo seriamente in faccia.
“Tony Stark.” E quando Minx Jude si voltò, seppe fin da subito che lo voleva nella sua vita.

!challenge1, personaggi: altri, avvertimento: au, genere: comico, rating: giallo, autore: jadina94

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