[Fanfic] I love you so

Jan 29, 2012 00:13

Titolo: I love you so
Genere: Angst, sentimentale, triste
Pairing: RDJude
Rating: Verde
Avvisi: Slash, one-shot
Parole: 652 (fiumidiparole)
Note: prompt per la challenge del rdjudefic_ita: amnesia. Prompt per il bingo_italia: alla fine o rovino la suspence ù_ù
Titolo a caso, posto ancora questa e poi me ne vado perchè il mio livello per questa sera è drasticamente calato e sto scrivendo delle schifezze più schifezze che mai, quindi addio x'D #prostituirsiperuniconiopuò


“Robert.”
“Cucciolo?”
Abbassò le coperte dal suo lato, sorridendogli dolcemente e sporgendosi verso di lui, ancora con una gamba fuori dal pigiama. “Ricordami com’è stato la prima volta.”
A Robert brillarono gli occhi, prima che registrasse davvero cosa significasse tutto quello. “Jude, mi ha chiesto la stessa cosa ieri sera.”
Capì di aver esposto male la frase e girato male le parole quando lo vide rabbuiarsi improvvisamente.
“Non vuoi?”
Finì di vestirsi così velocemente che per un momento sentì davvero i sessant’anni pesargli sulle spalle. Gli si fece vicino in pochi secondi, lasciandogli un bacio tra i capelli sempre più grigi. C’erano stati anni in cui avrebbe pagato per sapere come sarebbero stati da vecchi, se ci sarebbero arrivati insieme come desideravano, come sarebbe stato il futuro. Poi era arrivato così velocemente che aveva iniziato a trovare grossi ciuffi più chiari tra i capelli, e rughe sempre più profonde sul viso. Anche se la cosa più bella era condividere il tutto con Jude, vedere invecchiare anche lui, al suo fianco.
“Non intendevo questo, lo sai.”
Jude alzò il viso, lasciandogli un bacio all’angolo della bocca, appena più sollevato. “Lo sapevo.”
“E ti ostini ancora a fare la commedia.” Gli sorrise Rob. “E’ che è strano, sono quasi due settimane che ogni volta mi chiedi la stessa cosa, devo iniziare a preoccuparmi?”
Gliel’aveva buttata lì come una battuta, uno scherzo, eppure quel lampo di consapevolezza che era passato negli occhi di Jude l’aveva fatto sentire come se un blocco di ghiaccio gli fosse improvvisamente finito nello stomaco.
“Jude. Mi devi dire qualcosa?”
Doveva guardarlo negli occhi, mentre gli rovinava la vita. Glielo doveva. E gli avrebbe dato la possibilità di fare la sua scelta.
Si scostò appena dal suo calore, prima di parlare. “Non lo ricordo, Robert. Non ricordo il nostro primo bacio, la prima volta. Non ricordo la nascita dei bambini.”
Robert, contrariamente, alla rivelazione gli si fece più vicino, stringendoselo addosso. “Stiamo invecchiando, Jude.” La verità era che non ci credeva nemmeno lui. Sentì gli angoli degli occhi inumidirsi. Jude senza ricordi. Spariti come vittime di una folata di vento troppo forte. O peggio, di una bomba che si era portata via ogni cosa.
“E’ normale.” Lo ripetè più volte, se fosse a voce alta o solo a se stesso non seppe dirlo. Non ci credeva e non voleva farlo. Potevano essere solo semplici amnesie momentanee, pochi vuoti temporanei che si sarebbe riempiti presto. Quella sera non riuscì a fare altro, lo tenne stretto sotto le coperte sentendolo piangere silenziosamente contro la sua spalla.
“Ti ricorderò tutto ciò che vorrai. Tutte le volte che vorrai. Non lasciarmi.”
Non riuscì a dormire: i suoi, di ricordi, erano troppo violenti.
Robert aprì gli occhi, colpito improvvisamente dalla luce del sole. Jude era ancora accoccolato addosso a lui, ne avvertiva il peso sul torace. E per quel che poteva percepire dormiva anche piuttosto profondamente, grazie a Dio. Sperava davvero trovasse conforto almeno nei suoi sogni. Avesse potuto gli avrebbe donato i suoi, di ricordi. A lui non servivano, se ad averne bisogno era Jude. Non gli serviva nulla, solo lui.
Richiuse gli occhi, abbandonandosi alla sensazione soffice dei suoi capelli tra le dita. Come avrebbe potuto fare senza di lui.
Pensò che presto non avrebbe riconosciuto più nemmeno lui, il loro amore, la loro vita insieme. Tutto dannatamente perso tra le pieghe del futuro. Pensò di non farcela.
Poi Jude si mosse addosso a lui, anche se non lo vedeva sapeva che aveva appena aperto gli occhi. Ora si stava sollevando lentamente verso le sue labbra. Lo baciò appena.
“Robert. So che sei sveglio.”
Aprì gli occhi. E poi sbattè le palpebre un paio di volte, prima di capire.
I capelli di Jude non erano grigi. Le rughe erano meno, meno profonde. Gli occhi erano azzurri e limpidi come erano sempre stati.
Un sogno. Un fottutissimo, dannatissimo, stronzissimo sogno.
Bestemmiò un paio di volte, prima di stringere forte Jude tra le braccia e sorridergli sollevato.
“Jude, cosa ne dici di ripassare le dinamiche della nostra prima volta?”

Misteromisteromistero.
Prompt per il bingo_italia: sogno.

!challenge1, genere: triste, genere: drammatico, rating: verde, autore: jadina94

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