May 18, 2008 11:08
Bene, eccoci qui con La principessa della luna (titolo tra l'altro messo a caso... cough cpugh)
Avertenza: mi sta venendo più incasinata di quanto pensassi...
Il primo capitolo è un po' il capitolo dei perchè... (nel senso che sbattevo la testa sul monitor urlando "perchè? Perchè??!!"... non nel senso di spiegazioni...)
Per disclaimers e simili, vedere post precedente, che sono di una pigrizia che rasenta l'impossibile...
Kazunari guardò Masaki
<< Ho fatto più in fretta che potevo… avevi un tono… lo stesso di quando avete scoperto della malattia di Shizuka…>>
Masaki gli allungò un foglio, senza dire nulla.
“ Non ce la faccio più. Shizuka è ogni giorno più debole, e vederla morire mi uccide. Prenditi cura di lei per il poco che le rimane da vivere. E prenditi cura di te. Ti amo. Ayako”
Kazunari cadde seduto a terra
Non riusciva ad alzare lo sguardo dal pavimento. Conosceva Ayako dal liceo. Sapeva che era caduta in depressione quando il suo primo matrimonio era finito e lei aveva perso il proprio bambino. Aveva avuto una cotta, per lei, durata anni. Aveva avuto una relazione con lei subito dopo il matrimonio con Masaki, per circa un anno. Ed ora lei non c’era più. Masaki sapeva tutto, per quello aveva chiamato lui?
<< Sono arrivato tardi… stavolta sono arrivato tardi.>> disse Masaki. Kazunari alzò gli occhi a scrutare il viso di Masaki. Non era pronto all’espressione spenta. Era preparato per le lacrime e la disperazione, ma non per lo spegnimento
<< Alzati dal pavimento, che è scomodo…>> disse Masaki. Kazunari riuscì a trovare a malapena la forza di annuire. Masaki lo aiutò ad alzarsi
<< Masaki… tua moglie è morta, e tu non versi una lacrima?>> chiese poi, in tono polemico. Masaki lo ignorò, e lui lo fermò, lo prese per le spalle e lo sbatté con la schiena contro il muro
<< Ayako è morta, te ne rendi conto?!>> sibilò. Masaki lo guardò dritto negli occhi
<< L’ho trovata impiccata. Ho organizzato il suo funerale. Che è dopodomani. Ho chiamato i suoi, ho chiamato i miei… Shizuka ha avuto un attacco, per la prima volta io e mio suocero siamo d’accordo: è colpa mia, quindi… si, Nino, me ne rendo conto. Mia moglie non c’è più. Non la vedrò mai più. L’ho trascurata. Sapendo come stava, l’ho lasciata tutti i giorni da sola con Shizu in quelle condizioni. Mia figlia di tre anni è convinta che sua madre stesse volando, e le ho pure detto che si è ripresa la veste magica per tornare sulla luna, perché la principessa della luna è lei, e che non potremo più vederla per quello… ma… che facciamo il funerale perché alle altre persone non bisogna dirlo… sono patetico, ma voglio che mia figlia, che non arriverà al quarto anno di vita, creda a questa stronzata! E non ho la forza di essere più triste di così… non ce la faccio. E d’altra parte non avrei sopportato un’altra notte in ospedale a sperare che Aya non smetta di respirare… Tu sei andato aletto con lei per un anno, poi sei scomparso… e i cocci li ho raccolti io… sempre… essere arrivato tardi mi ha fatto sentire sollevato… almeno questa è fatta..>>
Kazunari lo guardò, sconvolto.
<< Sapevi di me ed Aya…>> mormorò poi << Da quando?…>> poi ricordò che Ayako era rimasta incinta nel periodo in cui si frequentavano. Si sentì mancare e scivolò con la schiena lungo il muro
<< Perché hai chiamato proprio me?>> chiese, con un filo di voce
<< Perché sei l’unica persona, tra quelle di cui avevo bisogno, che non lavorava… e poi… tu la ami ancora, sei l’unico che possa capire esattamente come sto…>>
Kazunari iniziò a piangere
<< Come posso capire come stai?>>
<< L’hai persa anche tu… e temo per colpa mia…>
<< Piantala con questa storia! Ha iniziato a provare ad ammazzarsi quando ti ha tradito, quindi ti prego prenditela con me, perché non ci riesco a vederti così… se è una vendetta, ti prego piantala, fa troppo male…>> singhiozzò Kazunari.
<< Non voglio vendicarmi, Nino, voglio solo evitare di rimanere da solo, perché sennò la seguo a ruota!>> sibilò Masaki. Aveva il viso contratto in una smorfia di dolore. Kazunari lo guardò per un attimo. Cercò di smettere di piangere e si alzò dal pavimento. Poi lo abbracciò stretto. Masaki tremava forte, tra le sue braccia, ed aveva il viso bollente
<< Ti è venuta la febbre, si?>> chiese.
<< Mi sa proprio di si… Nino… possiamo dormire tutti due sul divano? Io… io in camera non ci entro…>>
<< Tranquillo, Ma-chan… solo un paio di cose… come puoi parlarmi ancora sapendo quello che è successo?>>
<< Sei Nino, e ti voglio bene…>> rispose Masaki, sorridendo ed asciugandogli gli occhi dolcemente
<< Spara la seconda..>>
<< Hai fatto il test di paternità?>> lo chiese in un soffio. Masaki si staccò dall’abbraccio e gli scompigliò i capelli
<< L’ho fatto quand’è nata… anche se adesso…>>
<< E’ uguale a te e a tua madre, in effetti… domanda idiota, ma… mi è venuto il dubbio…>>
<< Tranquillo, Nino, era venuto a tutti… adesso però dormiamo, che domani mattina dobbiamo lavorare…>>
Kazunari annuì e si chiese come avrebbe potuto fare per recuperare Masaki.
Io sento rumore quale di fucile che viene caricato, non so bene perchè...