In questo momento visto quello che sta accadendo normalmente non posteri nulla per un pò. Quello che è successo in Giappone è tremendo e sapere persone a cui voglio bene lì in questo momento mi fa stare in una sorta di ansia costante. Ma stanno tutte bene e ora questa ficcy che posto è proprio per la mia mogliettina harin che è lì in questo momento ç__ç è il suo regalo per il white days, con la speranza che tutto torni alla normalità al più presto ç___ç
Titolo: White day
Fandom: Arashi e Kanjani
Genere: One-shot
Rating: PG-13
Pair: Yoko/Jun con un accenno si Subassan (ne ho infilato un accennino spero ti piaccia anche se è poco >.<)
Desclaimer: non sono di mia proprietà e bla bla bla
Note: Alla mia mogliettina, forse non è il massimo che io sappia fare ma spero ti piaccia lo stesso >___<
Era passato un mese, mese nel quale non era mai riuscito a chiedere spiegazione per quel pacchettino che aveva trovato nel camerino con un bigliettino con solo il nome del mittente. Una scatolina viola con il nastrino rosa che continuava a portarsi dietro quasi fosse una reliquia. Aveva gustato con piacere il cuoricino di cioccolato che ci aveva trovato all'interno, ma nonostante i suoi tentativi non era mai riuscito a parlare con chi glielo aveva mandato. Infatti Yoko era stato molto sorpreso che il mittente di quel regalo fosse Jun, aveva ricevuto altra cioccolata da qualche membro del suo gruppo, specialmente da Yassu che ne aveva regalata a tutti, ma Yoko aveva come la sensazione che quella cioccolata non fosse semplicemente un tomo-choko. E gli era entrata in testa questa storia soprattutto quando la prima volta che aveva intravisto Jun per i corridoi dell'agenzia e lo aveva chiamato, questo era sparito un istante dopo, e così aveva fatto per un mese intero, sfuggendo ogni volta che per caso lo vedeva e sembrava vivamente che lo stesse evitando in ogni modo possibile.
Quel giorno come tanti altri, giocherellava con la scatolina mentre era in camerino, quando entrò Yassu, che lo fissò per un pò mettendosi a sedere poco distante da lui.
-Guarda che secondo me dovresti cominciare a pensare a un regalo per Matsujun- consigliò.
-Regalo? Perchè?- chiese perplesso.
-Perchè il white day è tra pochi giorni, e dovresti ricambiare il suo regalo- spiegò.
-Tu pensi che devo?- chiese.
-Ovvio che si!-
Passarono un paio di giorni nei quali aveva riflettuto su quello che Yassu gli aveva detto, aveva anche guardato un pò in giro ma non sapeva ancora bene come ricambiare, dopotutto era la prima volta in vita a sua che si trovava a dover ricambiare un regalo di San Valentino.
-Baru tu lo fai il regalo a Yassu per il White Day?- chiese d'un tratto all'altro un pomeriggio quando si ritrovarono soli in camerino.
-Se non lo facessi rischierei di farlo arrabbiare oltre che farlo piangere- spiegò Subaru.
-Ed hai già visto qualcosa da regalargli?- domandò ancora.
-Credo che gli comprerò qualcosa domani quando torno ad Osaka però ancora non ci ho pensato a cosa-
-Ma in genere che si regala per White Day?-
-Regali qualcosa a Matsujun?- domandò di rimando Subaru che non trovava altro motivo a tutte quelle domande insistenti sull'argomento.
-Boh ci stavo pensando, anche se sembra che mi stia evitando con la maestria di una volpe- disse Yoko, ancora incerto se quella fosse una buona idea, anche perchè se continuava così non avrebbe saputo nemmeno come fare per consegnarglielo.
-Cmq la tradizione vorrebbe che si doni del cioccolato bianco, ma ormai si regala principalmente altro come... che so... peluche, gioielli, biancheria intima...-
-Biancheria?!- esclamò Yoko, sorpreso ma allo stesso tempo interessato alla cosa dal suo lato maniaco.
-Vuoi regalargli della biancheria? Magari è la volta buona che perdi la verginità, o che ti denuncia per molestie- rise Subaru prendendo in giro l'altro.
-E smettila di prendermi in giro- protestò l'altro mettendo il broncio.
-Comunque qualsiasi cosa tu decida di regalargli, ricordati che deve essere di un colore chiaro, meglio ancora se bianco, e deve costare più del regalo che hai ricevuto- spiegò esperto Subaru che dopo il primo errore avuto con Yassu, aveva curato ogni dettaglio per non pentirsene in seguito.
Yoko non sapeva che fare, come poteva essere possibile che Jun Matumoto potesse provare interesse per lui? Era quasi assurdo. E poi si frequentavano così poco... era vero che lui aveva sempre trovato l'altro molto bello e nel suo piccolo lo aveva sempre osservato da lontano, insomma gli piaceva quel ranocchietto che da piccolo piangeva quando lo sgridavano alle prove e che crescendo era diventato un meraviglioso principe, forse un pò vanitoso, ma alla fine non aveva torto nell'esserlo dopotutto, tutto di lui era assolutamente invidiabile eccetto la voce forse.
Il 14 arrivò e aveva deciso di ricambiare, aveva scelto un regalo che sperava gli piacesse, ma nonostante tutto non ne era molto sicuro dato che non conosceva i suoi gusti, ma quel fine settimana a Osaka lo aveva visto in un negozietto e aveva deciso di prenderlo. Passò tutta la mattina in giro per i corridoi dell'agenzia cercandolo, ma nulla non lo aveva trovato, voleva usare quell'opportunità anche per parlagli, ma sembrava non avere scampo dall'essere evitato. Poi d'un tratto gli venne un idea e prese il cellulare dalla tasca dei jeans.
-Aiba-chan ciao- disse quando l'altro rispose alla sua chiamata.
-Senti volevo sapere... dove siete ora? Siete tutti insieme?- chiese.
"Si siamo tutti insieme perchè?" domandò sorpreso.
-Dove siete?- chiese poi Yoko ignorando la domanda dell'altro.
"Agli studi a registrare Himitsu" disse Masaki sempre più confuso.
-Ok, non dire a nessuno che ho chiamato mi raccomando- aggiunse poi attaccò e cominciò a correre verso l'uscita dell'edificio.
Finalmente avevano finito le riprese e uscirono tutti e cinque dallo studio avviandosi verso i camerini, quando improvvisamente e con il fiatone qualcuno non si piazzò davanti a loro in mezzo al corridoio facendo segno di fermarsi mentre cercava di riprender fiato dall'affanno della corsa per i corridoi.
-Yoko sei venuto fino a qui?- chiese Masaki guardando l'amico, l'altro fece di si con la testa cercando di riprendere fiato.
Intanto Jun dietro il gruppo si era immobilizzato, indeciso se darsela o far finta di nulla, fece istintivamente un passo indietro, quando nello stesso istante Yokoyama alzò la testa e con l'indice lo indicò.
-Tu!- esclamò, mentre gli altri si girarono a guardare Jun confusi, mentre questo in evidente imbarazzo era rimasto immobile e osservava gli altri fissarlo. Poi Yoko si tirò dritto e avanzò verso di lui, lo prese per un polso e disse:
-Vieni un attimo con me- e cominciò a trascinarlo via, sotto gli occhi basiti e confusi dei suoi compagni.
Appena Yoko trovò una stanza vuota entrò dentro chiudendosi la porta alle spalle, più che stanza sembrava uno stanzino a dir la verità, ma poco importava in quel momento. Quando notò però che ancora lo teneva stretto per il polso lo lasciò immediatamente andare.
-Scusami, non volevo trascinarti qui con la forza- disse inchinandosi, -Ma... è un mese che mi stai evitando, mi hai lasciato quel pacchetto in camerino e poi...-
-Mi dispiace se ti ha dato fastidio, io...-
-Non mi ha dato fastidio!- lo interruppe subito, -Anzi... volevo parlarti ma non riuscivo neanche ad avvicinarti, mi sfuggivi come un anguilla e devo dire che sei davvero bravo- si complimentò.
A Jun quasi venne da ridere ma si trattenne, lo aveva evitato in tutti i modi e forse ora si rendeva conto di aver fatto una cosa stupida.
-Comunque... ecco... io...- cominciò a balbettare indeciso il più grande, poi frugò nella tasca e gli porse un piccolo sacchettino nero con un nastrino bianco.
-Per me?- chiese Jun.
-E' il White Day no? Dovevo ricambiare- rispose Yoko.
-Non dovevi sentirti obbligato- disse subito Jun pensando di aver messo a disagio l'altro con il suo stupido regalo di San Valentino.
-Non l'ho fatto per obbligo... io... si dovrebbe corrispondere in certi casi... credo... cioè... se il tuo regalo significava qualcosa io avrei per lo meno dovuto...-
-Grazie- lo interruppe Jun vedendolo in difficoltà e in totale imbarazzo, gli sorrise e aprì il pacchettino.
-E' davvero bello- disse guardando il piccolo ogetto che l'altro gli aveva regalato.
-Non ero sicuro ti sarebbe piaciuto, io...-
-Mi piace davvero tanto e poi... non è la cosa più importante per me il regalo, quanto...- ora era Jun quello decisamente in imbarazzo, non riusciva a finire la frase.
-Posso chiederti una cosa Jun-kun?- chiese poi Yoko interrompendolo.
-Eh? Si... certo- rispose preso alla sprovvista.
-Ma io ti piaccio sul serio?- chiese e Jun assunse un color rosso pomodoro fino alle punte delle orecchie, -Se ti piaccio me lo daresti un bacio?- aggiunse poi lasciando Jun di stucco. Eppure quella richiesta era non maliziosa, ne era per prenderlo in giro, quanto ingenua e infantile, come un bimbo che lo chiede alla bambina che gli piace, così normalmente avrebbe rifiutato e lo avrebbe preso per pazzo, ma in quella circostanza gli sorrise, poi si avvicinò e gli poggiò le labbra sulle sue allungandosi leggermente per arrivare a quelle dell'altro. Fu un semplice contatto ma durò abbastanza per essere considerato un bacio.
-Ora devo andare, grazie- disse poi scappando via, era forse destino quel mordi e fuggi che era iniziato tra di loro?
Ma quando Yoko qualche giorno dopo vide Jun portare quel braccialetto durante un intervista capì che quello sarebbe forse stato qualcosa di più di un mordi e fuggi forse quindi tanto valeva rincorrerla quella volpe.
FINE
Spero che non c'erano tanti errori perchè ho corretto velocissima perchè ho poca batteria ormai ç___ç