Riviviamo Pasticci, su
Per prima cosa, vi rimando ad arashi_on, che s'è mobilitato (mobilitata? Una community .. la community, femminile, mobilitata U_U) per raccogliere fondi per il terremoto/tsunami in Giappone. Quindi andate qui
Se siete a conoscenza di iniziative di altre community/ altri fandom, segnalate, ne.
La Mod attualmete in Giappolandia sta bene, tutta intera, e ci tiene aggiornate sulla situazione in tempo reale, ne. *Grabba Harin*
Spero che tutti quelli che conoscete o anche solo seguite come fan nelle zone colpite stiano bene ne *regala grabbaggi in giro, non potendo fare altro*
e per tirarci un po' su posto (anche perchè il 14 è oggi, sennò non avrebbe senso)
TITOLO: No more fear (fa schifoooo XD shhhh)
AUTRICE: Jinny
FANDOM: Kanjani8
PAIR: YokoHina
RATING: Tipo nullo?
NOTE: Buon white day a Harin <3
RINGRAZIAMENTI: A Harin che se l'è fatta scrivere e che se l'è pappata in mezzo secondo netto XD
Shingo ricominciò a camminare avanti ed indietro nervosamente. Non aveva mai pensato ad un’eventualità simile, accidenti … beh, non che non si aspettasse il cioccolato da Yoko, che gli si dichiarava in media una volta al secondo, ma ora era passato un mese e …
<< Qual è il problema, Hina?>> chiese Shota, posando la propria borsa in camerino
<< E’ il 13 Marzo e non ho un regalo per Yoko …>> sfuggì a Shingo. Shota alzò un sopracciglio, poi annuì solennemente, andando a chiudere la porta dall’interno
<< Siediti.>> ordinò. Shingo guardò leggermente stranito il più piccolo, ma obbedì e si sedette, con un sospiro
<< Domani è il white day …>> esordì
<< Appunto …>> disse Shingo
<< Fare un regalo a Yoko … vuoi fare un regalo a Yoko?>>
<< Beh, mi ha regalato il cioccolato a S. Valentino …>> disse Shingo, con espressione tranquillissima. Calò il silenzio, e Shingo si trovò a chiedersi se sarebbe stato fatto a pezzi da Yasu li, in quel preciso istante. Per un attimo vide i titoli. Leggera incomprensione tra idol finisce in massacro .. poi Shota prese l’espressione più stanca che Shingo gli avesse mai visto e si sedette a sua volta, con un gemito di esasperazione
<< Voi uomini non capite proprio niente …>> si lamentò
<< Sei un uomo anche tu …>> fece notare Shingo. Shota lo guardò come se fosse ritardato, poi gli posò le mani sulle spalle
<< Hina, devo spiegarti come funziona, temo. Se tu fai un regalo a Yoko per il White Day, ha un significato ben preciso.>>
<< In … in che senso?>> chiese Shingo, non sapendo se fosse pronto o meno ad affrontare un argomento simile. Shota sospirò
<< Yokocho ti ha dato il cioccolato, giusto? Se tu ricambi con un regalo, non è un semplice scambio di cortesie … mi segui?>>
Shingo fece per ribattere che no, non lo seguiva, ma in quel momento capì. Ed arrossì. Poi impallidì. Per poi arrossire di nuovo.
<< Ah … oh … beh … >> prese un lungo respiro
<< Quindi devo trovare qualcosa di adatto …>>
Shota lo osservò per un attimo
<> chiese. Shingo arrossì violentemente ed annuì appena
<< Davvero? Davvero davvero?>> chiese Shota, mentre gli si illuminavano gli occhi. Shingo annuì, sospirando
<< Erano anni che aspettavo questo giorno! Ma come … cioè, tu non sei .. ma sei …>>
<< Beh, non sono … però … è lui … è … Lui … questo discorso non ha senso … perché mi costringi a fare discorsi senza senso, Yassan?>>
Shota sorrise dolcemente
<< Era solo per accertarmi che fossi sicuro. Sono contento!>> disse, alzandosi e stiracchiandosi, per poi girare la chiave
<< Ma che gli regalo?>> chiese Shingo in tono lamentoso
<< Ah, quello devi deciderlo tu.>> disse Shota, mentre Subaru si precipitava all’interno e controllava che fosse tutto a posto, non senza qualche occhiata sospettosa all’indirizzo di Shingo
Kimitaka sospirò, mentre l’ascensore si fermava al piano giusto. Shingo gli aveva detto di passare da lui appena avesse esaurito tutti gli impegni della giornata, ed aveva un tono strano, ed un’espressione ancora più strana, la mattina precedente mentre glie lo diceva. Quindi ora era nel panico. Sospirò ancora una volta, subito prima che le porte dell’ascensore si aprissero. Uscito dall’ascensore, svoltò a destra nel corridoio del residence, e Shingo lo prese per un braccio, trascinandolo all’interno dell’appartamento, per poi chiudergli la porta alle spalle
<< Che succede, Hina?>> chiese Kimitaka, sfilandosi le scarpe ed accingendosi a prendere possesso del divano, Mica per altro, ma sentiva che si sarebbe dovuto sedere. Non aveva un buon presentimento. Non ce l’aveva per nulla …
E all’improvviso, Shingo gli porse un pacchetto. Era piccolo, fatto decisamente in qualche modo, ma il presentimento migliorò leggermente
<< Beh …. Buon White Day …>> borbottò Shingo. Kimitaka lo guardò, poi guardò di nuovo il pacchetto
<< Aprilo …>> disse Shingo, facendo poi una smorfia d’impazienza. Kimitaka aprì il pacchetto, senza riuscire adire nulla.
<< Un braccialetto?>> chiese poi, incredulo, aprendo la scatolina che la carta aveva celato fino a quel momento. Shingo prese la catenella argentata e la allacciò al polso di Kimitaka
<>
Kimitaka ridacchiò
<< Non ci riesco …>> disse, scuotendo leggermente la testa << Ho paura, quindi non ci riesco …>>
<< Paura di cosa, Kimi?>>
<< E’ il White Day, che cazzo!>> protestò Kimitaka. Shingo sospirò, e lo baciò. Fu un piccolo bacio a fior di labbra, una cosa che così casta non si vedeva più nemmeno nei dorama. Ma Kimitaka si trovò comunque senza fiato. E poi dovette sedersi
<< Adesso sono io ad avere paura, Kimi …>>
<< Scemo.>> borbottò Kimitaka, alzando il viso e sorridendo
<< Hey! Io dico scemo! Niente inversione di ruoli!>> protestò Shingo
<< Ok …>> acconsentì Kimitaka, annuendo
<< E io do gli tsukkomi.>> continuò Shingo
<< Mai messo in dubbio …>> sorrise Kimitaka, alzando un sopracciglio. Shingo sospirò e gli si sedette accanto. Le loro mani si sfiorarono, e Shingo strinse quella di Kimitaka
<< Non avere più paura, scemo.>> disse, girandosi a guardare il sorriso che si allargava sul viso di Kimitaka
<< Adesso sono solo felice.>> lo rassicurò quello, e anche Shingo sorrise.
Se siete a conoscenza di iniziative di altre community/ altri fandom, segnalate, ne.
La Mod attualmete in Giappolandia sta bene, tutta intera, e ci tiene aggiornate sulla situazione in tempo reale, ne. *Grabba Harin*
Spero che tutti quelli che conoscete o anche solo seguite come fan nelle zone colpite stiano bene ne *regala grabbaggi in giro, non potendo fare altro*
e per tirarci un po' su posto (anche perchè il 14 è oggi, sennò non avrebbe senso)
TITOLO: No more fear (fa schifoooo XD shhhh)
AUTRICE: Jinny
FANDOM: Kanjani8
PAIR: YokoHina
RATING: Tipo nullo?
NOTE: Buon white day a Harin <3
RINGRAZIAMENTI: A Harin che se l'è fatta scrivere e che se l'è pappata in mezzo secondo netto XD
Shingo ricominciò a camminare avanti ed indietro nervosamente. Non aveva mai pensato ad un’eventualità simile, accidenti … beh, non che non si aspettasse il cioccolato da Yoko, che gli si dichiarava in media una volta al secondo, ma ora era passato un mese e …
<< Qual è il problema, Hina?>> chiese Shota, posando la propria borsa in camerino
<< E’ il 13 Marzo e non ho un regalo per Yoko …>> sfuggì a Shingo. Shota alzò un sopracciglio, poi annuì solennemente, andando a chiudere la porta dall’interno
<< Siediti.>> ordinò. Shingo guardò leggermente stranito il più piccolo, ma obbedì e si sedette, con un sospiro
<< Domani è il white day …>> esordì
<< Appunto …>> disse Shingo
<< Fare un regalo a Yoko … vuoi fare un regalo a Yoko?>>
<< Beh, mi ha regalato il cioccolato a S. Valentino …>> disse Shingo, con espressione tranquillissima. Calò il silenzio, e Shingo si trovò a chiedersi se sarebbe stato fatto a pezzi da Yasu li, in quel preciso istante. Per un attimo vide i titoli. Leggera incomprensione tra idol finisce in massacro .. poi Shota prese l’espressione più stanca che Shingo gli avesse mai visto e si sedette a sua volta, con un gemito di esasperazione
<< Voi uomini non capite proprio niente …>> si lamentò
<< Sei un uomo anche tu …>> fece notare Shingo. Shota lo guardò come se fosse ritardato, poi gli posò le mani sulle spalle
<< Hina, devo spiegarti come funziona, temo. Se tu fai un regalo a Yoko per il White Day, ha un significato ben preciso.>>
<< In … in che senso?>> chiese Shingo, non sapendo se fosse pronto o meno ad affrontare un argomento simile. Shota sospirò
<< Yokocho ti ha dato il cioccolato, giusto? Se tu ricambi con un regalo, non è un semplice scambio di cortesie … mi segui?>>
Shingo fece per ribattere che no, non lo seguiva, ma in quel momento capì. Ed arrossì. Poi impallidì. Per poi arrossire di nuovo.
<< Ah … oh … beh … >> prese un lungo respiro
<< Quindi devo trovare qualcosa di adatto …>>
Shota lo osservò per un attimo
<> chiese. Shingo arrossì violentemente ed annuì appena
<< Davvero? Davvero davvero?>> chiese Shota, mentre gli si illuminavano gli occhi. Shingo annuì, sospirando
<< Erano anni che aspettavo questo giorno! Ma come … cioè, tu non sei .. ma sei …>>
<< Beh, non sono … però … è lui … è … Lui … questo discorso non ha senso … perché mi costringi a fare discorsi senza senso, Yassan?>>
Shota sorrise dolcemente
<< Era solo per accertarmi che fossi sicuro. Sono contento!>> disse, alzandosi e stiracchiandosi, per poi girare la chiave
<< Ma che gli regalo?>> chiese Shingo in tono lamentoso
<< Ah, quello devi deciderlo tu.>> disse Shota, mentre Subaru si precipitava all’interno e controllava che fosse tutto a posto, non senza qualche occhiata sospettosa all’indirizzo di Shingo
Kimitaka sospirò, mentre l’ascensore si fermava al piano giusto. Shingo gli aveva detto di passare da lui appena avesse esaurito tutti gli impegni della giornata, ed aveva un tono strano, ed un’espressione ancora più strana, la mattina precedente mentre glie lo diceva. Quindi ora era nel panico. Sospirò ancora una volta, subito prima che le porte dell’ascensore si aprissero. Uscito dall’ascensore, svoltò a destra nel corridoio del residence, e Shingo lo prese per un braccio, trascinandolo all’interno dell’appartamento, per poi chiudergli la porta alle spalle
<< Che succede, Hina?>> chiese Kimitaka, sfilandosi le scarpe ed accingendosi a prendere possesso del divano, Mica per altro, ma sentiva che si sarebbe dovuto sedere. Non aveva un buon presentimento. Non ce l’aveva per nulla …
E all’improvviso, Shingo gli porse un pacchetto. Era piccolo, fatto decisamente in qualche modo, ma il presentimento migliorò leggermente
<< Beh …. Buon White Day …>> borbottò Shingo. Kimitaka lo guardò, poi guardò di nuovo il pacchetto
<< Aprilo …>> disse Shingo, facendo poi una smorfia d’impazienza. Kimitaka aprì il pacchetto, senza riuscire adire nulla.
<< Un braccialetto?>> chiese poi, incredulo, aprendo la scatolina che la carta aveva celato fino a quel momento. Shingo prese la catenella argentata e la allacciò al polso di Kimitaka
<>
Kimitaka ridacchiò
<< Non ci riesco …>> disse, scuotendo leggermente la testa << Ho paura, quindi non ci riesco …>>
<< Paura di cosa, Kimi?>>
<< E’ il White Day, che cazzo!>> protestò Kimitaka. Shingo sospirò, e lo baciò. Fu un piccolo bacio a fior di labbra, una cosa che così casta non si vedeva più nemmeno nei dorama. Ma Kimitaka si trovò comunque senza fiato. E poi dovette sedersi
<< Adesso sono io ad avere paura, Kimi …>>
<< Scemo.>> borbottò Kimitaka, alzando il viso e sorridendo
<< Hey! Io dico scemo! Niente inversione di ruoli!>> protestò Shingo
<< Ok …>> acconsentì Kimitaka, annuendo
<< E io do gli tsukkomi.>> continuò Shingo
<< Mai messo in dubbio …>> sorrise Kimitaka, alzando un sopracciglio. Shingo sospirò e gli si sedette accanto. Le loro mani si sfiorarono, e Shingo strinse quella di Kimitaka
<< Non avere più paura, scemo.>> disse, girandosi a guardare il sorriso che si allargava sul viso di Kimitaka
<< Adesso sono solo felice.>> lo rassicurò quello, e anche Shingo sorrise.