Come promesso mezzo secondo fa, triplo il post (la mod seria non me ne vglia ...)
Buon Natale!
TITOLO: Revenge
AUTRICE: Jinny
FANDOM: Arashi (maddai!)
PAIRINGS: Sakumoto, una spruzzata di Aimoto, Masatoshi, un accenno di Ohmiya (insomma ... tutto XD)
GENERE: Au, angst a sprazzi
RATING: nc-17 decisamente
DISCLAIMERS: Non ho ancora preso possesso di nessun johnny ... ma se vi mancano idee per Natale ...
RINGRAZIAMENTI: alle povere Harin, Vampiretta e Herentas che se la sono sorbita in anteprima (e mi sa tutta in blocco XD)
GIA' POSTATI:
1 2 3 4 Jun sospirò e, sotto lo sguardo attento di Masaki, premette “ok”. La risatina di Masaki lo avvertì della riuscita dell’operazione.
<< Ci vorrà qualche giorno perché se ne accorgano, e quando se ne accorgeranno, saremo introvabili …>> gli disse. Jun si voltò a guardarlo
<< Ci cercheranno …>> disse
<< Senti, i capi senza i soldi sono degli assoluti imbecilli. E appena gli altri si renderanno conto di non avere più niente se la prenderanno con loro … saranno soli. >>
<< Ma prima o poi si accorgeranno che siamo stati noi a fregarli …>> obiettò Jun. Masaki alzò un sopracciglio
<< Ce li possiamo comprare come e quando vogliamo. E abbiamo abbastanza materiale video per incastrarli a vita tutti. Dipende da dove e quanto ci cercheranno …>>
<< Ma-chan, quando hai copiato i video?>> chiese Jun. Masaki sogghignò, mentre si sistemava meglio sui cuscini. Era ancora convalescente, ma Jun sospettava che ne stesse approfittando biecamente per farsi coccolare un po’ … ma come dargli torto, in fondo?
<< Diciamo che uno dei sorveglianti ha un debole per me …>> disse Masaki, con nonchalance. Jun rabbrividì
<< Riformulo la domanda. Che hai dovuto fare per avere la copia del video?>>
Masaki sospirò e si morse le labbra, distogliendo lo sguardo
<< Masa … quando …>>
<< L’ultima volta che ti ho accolto tra le mie braccia, si.>> disse lui, con espressione esageratamente drammatica e sorridendo subito dopo. Jun sospirò, ricordando i lividi di Masaki quella volta, i segni delle cinghie sui polsi, la paura che aveva letto nei suoi occhi
<< Sei un deficiente.>> disse
<< Un deficiente che ci ha liberati.>> protestò Masaki, piccato. Jun si girò di scatto
<< Se non ci fossi stato tu, tutti questi anni, io non sarei mai andato avanti! Mi sarei tenuto la mia rabbia, senza trovare il modo di vendicarmi! Non sarei riuscito a passare il primo mese senza i miei!>> urlò. Masaki sospirò
<< Jun, è finita! Non devi più preoccuparti! Abbiamo rischiato grosso, è vero, ma … scusa se te lo dico, io sono rimasto orfano un paio di volte, per colpa di quegli stronzi!>>
Jun si morse le labbra. I suoi genitori avevano accolto in casa Masaki dopo che lui aveva visto i propri genitori ammazzati a sangue freddo dai creditori, quando aveva dieci anni, e tre anni dopo, era successo lo stesso nella casa di Jun …
<< Mi hai protetto tutto questo tempo …>> mormorò
<< No, ti ho solo usato. Io non volevo essere solo … mi ero affezionato a te, e avevo paura …>>
<< Ma-chan … tu mi dicevi sempre che sarebbe andato tutto bene, che avresti sistemato tutto … e … e hai sistemato tutto … tu non hai mai avuto paura … tu …>>
<< Ero terrorizzato, Jun!>> disse Masaki, alzandosi dal divano ed iniziando a camminare avanti ed indietro. Jun si alzò a sua volta e lo abbracciò. Sentì Masaki sospirare
<< Ma-chan … >>
<< Io ti ho trascinato in tutto questo …>> mormorò Masaki
<< Io ho voluto farlo, Ma-chan. Volevo vendicarmi quanto te. Lo volevo, davvero. E prendere tutti quei soldi senza lavorare troppo, anche quello non è male … >>
Masaki lo guardò negli occhi, poi sospirò
<< Vado a prendere lo champagne che abbiamo in frigo. Almeno adesso possiamo berlo …>> disse Jun, e si avviò verso la cucina. Quando tornò, Masaki aveva abbassato le luci e preparato i bicchieri, e lo attendeva, seduto sul divano. Jun aprì la bottiglia e versò lo champagne, porgendo poi un bicchiere a Masaki. Brindarono un paio di volte, poi Masaki si mise semisdraiato sul divano, con le guance arrossate dall’alcool e …
<< Se mi avessi fatto passare buona quella dell’averti usato, prima … adesso potrei chiederti di usarmi un’ultima volta …>> disse
<< Ma non avevi detto che …>> iniziò Jun, sentendo improvvisamente molto più caldo di quanto avrebbe dovuto sentirne … Masaki si morse leggermente il labbro inferiore, e Jun sentì che con anche un solo sguardo avrebbe fatto diventare decisamente troppo stretti i suoi pantaloni
<< E’ chiaro che il mio cervello ed il mio corpo sono in netto disaccordo, Jun-Jun …>> disse Masaki
<< Il tuo corpo?>> chiese Jun, sentendosi leggermente offeso. Masaki sorrise leggermente
<< Vuoi saltarmi addosso, o devo farlo io?>> chiese Masaki, sbottonandosi la camicia. Jun si morse il labbro inferiore, mentre Masaki si alzava dal divano e gli si avvicinava, muovendosi suadente ed inginocchiandoglisi di fronte, per poi baciarlo. Jun si staccò, senza riuscire a reprimere un gemito
<< Fanculo, se fai così … gli istinti sono istinti …>> mormorò.
<< Per una volta che lo voglio io per primo, non potresti stare zitto ed assecondarmi?>> chiese Masaki, mettendo il broncio
<< Io avrei un ragazzo …>> gli ricordò Jun.
<< Che non hai mai sfiorato nemmeno con un dito …>> gli fece presente Masaki, avvicinandosi ulteriormente. Jun posò il bicchiere che aveva ancora in mano, trovandosi il viso di Masaki a pochi millimetri. Non poté fare a meno di baciarlo di nuovo. Il resto sfuggì al loro controllo. Solo quando si trovò a gridare il nome di Sho, si rese conto che qualcosa non andava. Masaki, raggiungendo l’orgasmo un secondo dopo di lui, gli si rannicchiò contro, ridendo
<< Allora lo vuoi, il tuo Sho-chan …>> gli disse, avvicinandosi al tavolino e versandosi un altro bicchiere. Jun arrossì violentemente
<< Si … ma …>>
<< Jun, questa è stata l’ultima volta, tra noi due. Lo sai, vero?>> chiese Masaki, porgendogli il bicchiere. Jun si sentì triste, a queste parole, ma la consapevolezza di sentirsi pronto per Sho iniziò a farsi strada dentro di lui … si alzò
<< Devo andare da lui … adesso …>> disse Jun. Se ne pentì immediatamente, vedendo l’espressione di Masaki sbriciolarsi sotto i suoi occhi
<< Masa …>>
<< Vai …>> mormorò Masaki, sorridendo. Jun sospirò e si affrettò a rivestirsi. Quando si girò di nuovo verso Masaki, quello gli rivolse un sorriso malizioso
<< Corri dal tuo principe.>> gli disse. E Jun obbedì, senza voltarsi di nuovo.