Blackmail

Mar 25, 2008 21:19


Eccomi finalmente ce l'ho fatta a scrivere questo capitolo, mi aveva messo proprio in crisi; per il prossimo credo che non avrò problemi ma per il resto non sò è tutto da vedere il mio più gran difetto è iniziare a scrivere senza sapere cme andrà a finire quindi passo interi periodi in cui penso a come andrà avanti.
Cmq questo capitolo è fresco fresco appena finito di scrivere quindi ci sarà cmq di nuovo da attendere però spero non troppo.

BUONA LETTURA

Erano passati alcuni giorni ma non era ancora riuscito a parlare con Jun, non si faceva avvicinare era come se avesse paura di lui. Ora che aveva capito che stava succedendo qualcosa tra Jun e Akanishi voleva cercare di capire cosa, voleva aiutare Jun voleva smettere di vederlo così, perché quell’atteggiamento stava rovinando il loro rapporto.

Entrò in camerino e si diresse verso la sua borsa posata su una sedia, quando notò una busta infilata nella tasca davanti, la prese in mano e la esaminò; era una busta completamente bianca ma abbastanza voluminosa.

Il camerino era vuoto quindi si sedette sul piccolo divano e aprì la busta…

Altre pagine di diario ma chi era che gliele mandava? Si chiese tirandole fuori e scorrendole velocemente, poi prese la prima e cominciò a leggere….

26 Giugno

Ora basta! Non ne posso più!

Tutto quello che faccio, non va bene! Tutto quello che propongo, non va bene!

E anche se fosse d’accordo con me non mi darebbe mai la soddisfazione di vederlo annuire e restare in silenzio come gli altri, no! Deve sempre dire la sua!

Non lo odio, lo so…

Non posso odiarlo.

Non potrei mai farlo, nonostante tutto quello che mi fa passare, io…

Però…

Mi sento ancora peggio, se mi tratta così.

Cosa posso fare?Come mi devo comportare?

10 Novembre

Stasera è successa una cosa strana.

Forse sia io che lui eravamo di buon umore… fatto sta che abbiamo parlato a lungo, di qualsiasi argomento, scherzando o seriamente. E’ stata una serata così particolare che stento a credere che io l’abbia davvero vissuta.

Ed ora sono qui nello studio a tentare di finire alcuni documenti per domani, a scrivere sul mio diario e pensare a tutto quello che avrei voluto dirgli oggi, ma non l’ho fatto.

E non credo lo farò mai.

Anche solo pensarci, mi fa stare male.

15 Dicembre

Il nostro rapporto sembra molto migliorato in questi tempi e la cosa mi rende felice.

Mi ricordo ancora quando anni fa tra noi c’era una tensione tremenda; era iniziato tutto solo perché si sentiva in competizione con me lo so… stavo crescendo ed ero cambiato tutto insieme, cominciavo ad avere un po’ di popolarità; questo lui lo ha visto come una minaccia forse…

A cominciato a trattarmi male, proprio in quel momento in cui io invece mi sentivo più fragile, tante volte ho dovuto trattenere le lacrime… forse anche troppe…, solo per nascondere ciò che provavo.

Ora però tutto è cambiato, stiamo bene insieme, siamo tutti molto uniti.

Però per lui siamo solo amici, mentre per me è qualcosa di più.

5 Febbraio

Mia sorella ieri sera ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere.

A quest’ora non avrei preso il diploma se non mi avesse detto quelle cose.

Gli impegni erano talmente tanti che chiunque avrebbe preso la decisione di lasciare la scuola, decisione che volevo assolutamente prendere. Ma lui…

Lui mi chiese questo: “Vuoi davvero lasciare perdere dopo tutte queste lotte?”

Sapeva quello che avevo dovuto passare.

Mi conosceva.

Probabilmente, presi il diploma solo per lui.

-Jun?...- sussurrò a se stesso quando finì di leggere.

Jin erano parecchi giorni che non lo chiamava e lui si stava sentendo un po’ più tranquillo e rilassato; forse finalmente si era stufato e presto gli avrebbe ridato il diario.

Sembrava che le cose si stessero sistemando, l’unico problema era Sho che non faceva altro che studiarlo e osservarlo; Jun lo evitava, non voleva tornare sull’argomento di quello che era successo giorni prima e non voleva che Sho facesse domande su Jin.

Era arrivato al camerino, aprì la porta e vide che c’era solo Sho seduto sul divanetto con i gomiti poggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani; sembrava che non si fosse accorto della sua presenza, e stava per tornare indietro deciso ad aspettare che Sho se ne andasse o che arrivasse qualcun altro; ma si bloccò improvvisamente vedendo cosa c’era posato sul tavolino basso davanti a lui…, erano le pagine del suo diario.

“Perché di nuovo? Perché?” continuava a ripetersi rimanendo immobile sulla porta come paralizzato.

-Jun…- sussurrò poco dopo Sho senza alzare lo sguardo, non ce l’aveva effettivamente con lui, solo continuava a ripetere a intervalli il suo nome.

Dopo quel sussurrò Jun reagì d’impulso si inginocchiò davanti al tavolo e prese tra le mani quelle pagine.

In quel momento Sho si accorse di lui tirando su il viso di scatto; Jun raccolse in fretta i fogli e fece per alzarsi e correre via, ma Sho lo afferrò per un braccio trattenendolo.

-Jun… allora?- disse Sho vedendo l’espressione sconvolta sul suo volto.

Jun diede uno strattone per liberarsi e corse via cercando di non piangere.

Corse più forte che poté; non si accorse neanche della pioggia che batteva sempre più forte; corse e corse ancora finché non si fermò a riprendere fiato; stringeva ancora in mano le pagine del diario:

-Perché di nuovo- disse stringendole più forte nella sua mano.

Non capiva cosa succedeva perché Jin aveva dato quelle pagine a Sho; stava facendo quello che voleva; per rabbia poi le strappò lasciando che i frammenti si spargessero al vento.

Per la foga di andarsene era uscito senza giacca e ora era zuppo e stava gelando.

Poco dopo suonò il cellulare, l’unica cosa che aveva con se, era un messaggio e già sapeva di chi, non c’era bisogno neanche  che lo leggesse e anche se non era lui a questo punto voleva una spiegazione.

Quando arrivò a destinazione bussò deciso ed attese, ci volle più del previsto perché venisse ad aprire.

Era furioso e quando aprì la porta gli diede una spinta ed entrò sbattendo al porta alle sue spalle.

-Mi hai bagnato- si lamentò Jin.

-Chissene frega- rispose furioso; -voglio sapere perché lo hai fatto di nuovo-

Jin alzò lo sguardo smettendola di preoccuparsi della sua maglietta inumidita e disse:

-Dovresti saperlo-

-Invece non lo so- urlò Jun; -cosa ho fatto che non va bene ora, mi sembra di fare tutto quello che mi chiedi no?- domandò sempre più furioso.

-Allora perché il tuo caro Sakurai è venuto a chiedermi se stesse succedendo qualcosa tra noi e di lasciarti in pace- disse Jin avvicinandosi e cominciando anche lui ad alzare la voce.

-Io non gli ho detto nulla… non lo avrei mai fatto- disse abbassando la testa; -sere fa mi ha seguito e il giorno dello speciale ci ha visti insieme. Ha chiesto spiegazioni a me, ma io non gli ho detto nulla…-

-Sei un idiota, potevi inventarti una balla, tanto sei bravo a recitare- lo provocò; poi si avvicinò toccandogli la maglia bagnata che portava addosso e disse:

-Ora togliti sta roba sei fradicio-

Jun tirò su il volto di scatto e lo guardò con odio.

-Perché dovrei ormai è finita lui lo ha capito ed ora non ho nessun motivo per continuare a cedere ai tuoi ricatti- gli urlò avvicinandosi e preparandosi alla lite.

Jin si allontanò ridendo avvicinandosi al cassetto del letto, lo apri e ne estrasse il diario.

-Hai ragione ormai questo non mi serve più a nulla- disse tirandoglielo.

Jun lo afferrò e nell’istante in cui il diario fu nelle sue mani sentì un attimo di sollievo, ma durò poco…

-Si quello non serve più… ma questa si- disse mostrando la foto che gli aveva fatto sere prima.

Jun raggelò, cosa voleva fare ora?

-Dammela- gli urlò.

-La vuoi? Prendila te la regalo, sei venuto molto bene- disse lasciandola cadere a terra.

Jun la raccolse e la strappò.

-Inutile che ti agiti tanto per distruggerla, posso fare tutte le copie che voglio- disse Jin prendendo un pacchetto di sigarette dal comodino e accendendosene una.

Jun se lo doveva aspettare, quell’infido serpente non poteva arrendersi così.

-Ormai lo sa non mi importa quante copie tu possa fare-

-A te no ma hai giornali si, e chissà se dopo questo il vecchio ti farà lavorare ancora?-

“No, non può fare questo” pensò Jun.

Sapeva che se davvero i giornali avessero avuto quelle foto, lui poteva essere sospeso e dopo questo il gruppo poteva sciogliersi e lui non poteva  fare questo agl’altri… non poteva.

Jin si avvicinò vedendo che la cosa lo stava facendo riflettere.

-Sei… uno stronzo- disse Jun tra i denti.

Jin rise lo afferrò per i capelli portandogli la testa indietro.

-Ricordati che sono io che comando- disse aspirando il fumo e poi baciandolo.

Jun sentì il fumo bruciargli la gola, tossì e sentì gli occhi lacrimagli.

Quando Jin si scostò da lui lo spinse via da se e disse:

-Vattene, per oggi mi hai scocciato-

Jun uscì e se ne andò sbattendo la porta; fuori aveva smesso di piovere ma il freddo era pungente e lui era fradicio e senza un soldo.

Si incamminò verso casa e dopo circa 1 ora di tragitto a piedi arrivò, aprì la porta e si diresse verso la camera da letto, per tutto il tempo aveva tenuto stretto al petto il diario; lo guardò, era un po’ umido a causa dei suoi abiti bagnati; poi aprì il cassetto del comodino  e ce lo chiuse dentro.

Quel diario non sarebbe mai più dovuto uscire da lì.

Ora devo ringraziare harin che mi ha aiutato a scrivere il diario di Jun e a progettare questa piccola vendetta di Jin.
Spero vi sia piaciuto, alla prossima

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