Mar 25, 2008 19:38
Guardando i miei giorni di vacanza scorrere via ho deciso di postare un altro capitolo della mia ficcina..spero che piaccia..non so poi sono in un periodo così tendo a scoraggiarmi!^___^
Beh almeno ho davanti agli occhi il CALENDARIO DEI NEWS con YamaP e Shige che mi guardano dritto negli occhi uauauaua!!!
Era tornata a casa alle sei, dopo essere stata in giro delle ore con Kato..non si erano neppure resi conto che il tempo stava passando così in fretta..quel ragazzo aveva qualcosa di speciale che l'affascinava..
Entrò in casa inciampando come al solito sui cani, lanciò in un angolo le scarpe e si trascinò fino in camera per andare a stendersi un pò sul letto.
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E così pensando si lanciò sul letto e si mise il cuscino sulla testa per non sentire i rumori delle casa (il cane che abbaiava, la televisione a volumi da cinema e la nipote che frignava.
"Driiin driiin driiin driiin driiin driiiin driiin BANANAPHONEEE! Ping pong ping pong.."
Marina si girò di scatto verso il cellulare che suonava e vibrava sulla scrivania e lo prese in mano con il cuore che le batteva all'impazzata e il respiro affannoso..lesse il nome sul display con il classico senso di nausea che la accompagnava sempre in momenti di ansia: Keiko
Trasse un profondo respiro nel tentativo di ricomporsi e rispose:
- Pronto..Kei-chan?
- Buonasera Mery-chan..che voce strana...hai fatto una corsa? Sembra tu abbia il fiatone - le chiese l'amica
- Oh si ero in bagno - si scusò lei
- Ah ok spero di non averti disturbato..ad ogni modo volevo chiederti se per caso ti andrebbe di uscire con me e le altre a mangiare qualcosa al bar..
Al solo pensiero di ingurgitare ancora qualcosa il senso si nausea si fece reale e dovette trattenere un conato
- Buah..questo pomeriggio sono uscita con...un amico e mi sono abbuffata come un maiale..preferirei stare a casa a riposarmi - si giustificò
- Aaaaaah..un amico eh? Tu mi sa che non ce la racconti giusta..lo sai che ora pretenderemo tutti i particolari vero? Dimmi almeno chi era... - la voce di Keiko si era fatta emozionata
- Kato..Kato Shigeaki...
Ci fu un momento di silenzio in cui Marina pensò alla sua amica, in piedi in mezzo alla stanza, cellulare all'orecchio e con uno sguardo vacuo che cercava risposte nella sua testa..Dopo qualche secondo parve rinunciarvi..
- Ah Shige! E cosa ci facevate in giro? Beh dai ci racconti domani..intanto avverto le altre della big news! - ridacchiò la ragazza
- Oh non preoccupatevi..tutto sotto controllo..semplicemente oggi ci sono andata contro e una balla tira l'altra e abbiamo iniziato a parlare ma stai pur certa che con lui non c'è nulla...
- Va bene ti credo..so che ci diresti la verità in una situazione del genere..comunque dirò alle altre che questo pomeriggio sei uscita con uno dei ragazzi più fighi della scuola..così te le scateno contro! E poi quel "con lui" non mi piace...domani voglio sapere tuttooo!
- Okay Keiko...zabette che non siete altro...
- Beh dai..ora ti lascio..dormi bradipo! Ci vediamo domani a scuola! Ciaooo!
- Ciao Kei-chan, salutami le altre
E così dicendo pose fine alla conversazione, chiuse il cellulare e si rilanciò sul letto, pestando una fragorosa craniata contro la testata..
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Ovviamente non riusciva a trovar pace: le parole di Shige l'avevano resa nervosa..sotto sotto sperava quasi che l'amico scherzasse..perchè non le sembrava possibile sopportare una simile pressione
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Dopo circa una mezzoretta di batticuore e tamburellare nervoso dei piedi contro il pavimento la ragazza sentì la porta della camera aprirsi
- Bibbutz...c'è un tuo compagno di classe che ti cerca...Yaka...Yada...bah qualcosa con la Ypsilon - la voce del fratello aveva un che di canzonatorio
- Si, Maestro Yoda, Davide..è verde ed ha le orecchiette a punta per caso?
Il fratello le alzò il dito medio e si dileguò
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Inforcò le babbucce a forma di istrice e andò verso la porta d'entrata tentando di ricominciare a respirare in qualche modo, nonostante l'idea di morire di soffocamento in mezzo al corridoio non era poi così male...
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...Il Titanic e l'iceberg
...Petrolio alle Galapagos
...Byron Moreno
...Enola Gay
...Storia dell'arte
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E così pensando girò l'angolo tentando di camminare in modo umano, per evitare almeno di inciampare negli istrici..