Sto riguardando il kanjaconcerto per far finta di essere agile e attiva invece che dolorante di ciclo e bloccata nei movimenti causa crampi e pressione (quale pressione?!) inesistente >_> BABBE' facciamo finta che mi sia presa ua vacanza da scuola e lavoro, coff. Speriamo che lunedì oinvece di darmi il foglio da compilare non mi licenzino va >_> Intanto credo che manderò un paio di mail al don quixotte, si sa mai XD
Allora, intanto, dicevo all'ultimo post che stavo partorendo un qualcosa su tekken6 (chiamarla fanfiction sarebbe un po' un'esagerazione) e quindi vi beccate
LaCosa sempre che ne abbiate voglia XD
Ma torniamo a noi madame! Abbiamo un piccolo bardo che se la gira carpendo particolari sulla sua principessa preferita, come procederà la faccenda? Nenenenene?
TITOLO: Arafantasy
GENERE: comico-demenziale
AUTRICE: Jinny
GRUPPO: un p' tutta la je in realtà
PAIRINGS: Ohmiya U_U
RATING: inesistente
NOTE: anticaglia. La Mappa la trovate
In Codesto LocoRINGRAZIAMENTI: ll'autrice della Mappa <3 *frrr frrrr patafruuu*
GIA' POSTATI:
Prologo e Mappa 1 Il Possente Chestosan era un fortissimo guerriero. Viveva a Keioville, la città degli studi, e, come abitante di Keioville, era, oltre che un guerriero, anche uno studioso. La città ormai non gli offriva più spunti. Aveva superato i suoi maestri sia negli studi che nelle arti del combattimento, e cercava nuovi stimoli per completare la sua formazione. Fu in quel periodo d’inezia e noia che gli giunse all’orecchio la storia del giovane e coraggioso bardo che voleva andare a salvare la sventurata Ohnohime per scrivere poi la “Ballata di Ohnohime”. Sentendo questo, Chestosan andò dal padre, Chestosan Senior.
<< Padre. Parto per JECittà.>> disse, in tono deciso. Il padre lo guardò. Fece un cenno con la mano e, in tono solenne, rispose
<< Ok. Telefona quando arrivi sennò lo sai che mamma si preoccupa.>>
Chestosan si inchinò profondamente davanti al saggio padre e partì quella mattina stessa. Camminò per molti giorni, e per la strada incontrò molte persone che aggiungevano particolari alla storia che aveva sentito. Per salvare Ohnohime bisognava arrivare al Regno di Kitagawa, sopravvivere ai terribili Kattorchi, sconfiggere il temibile Akadrago, battersi contro il Malvagio Stregone Kitagawa. All’idea di vedere creature leggendarie quali i Kattorchi, l’Akadrago, addirittura l’Ogurilama o Shimuken, e poterle studiare da vicino, Chestosan era sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta “Se avrò fortuna, potrò avvicinarmi addirittura al Kamorco, il più terribile di tutti…” pensava, mentre camminava, e camminava, e camminava… Dopo molto camminare, molto osservare e molto riflettere, giunse finalmente a JECittà. Si fermò alla prima locanda che vide, e chiese immediatamente se sapessero dirgli dove potesse trovare il coraggioso bardo che aveva deciso di affrontare la pericolosa impresa di salvare Ohnohime. L’oste lo squadrò da capo a piedi.
<< Molti uomini si sono presentati per lo stesso motivo, negli ultimi giorni… ma nessuno è stato accettato dal bardo per accompagnarlo..>> disse l’oste. Chestosan abbassò un attimo il viso
<< Beh. Ditemi dove posso trovarlo. Proverò a parlargli. Se poi non mi accetterà, vorrà dire che estinguerò la mia sete di conoscenza delle creature leggendarie in altro modo. Da solo. Ormai mi è partito il trip, non riesco a cambiare idea così in fretta… e poi, ho finito tutti i libri, non so nemmeno più che leggere…>> borbottò Chestosan. Ordinò una birra e si girò di scatto verso un uomo di piccola statura che lo fissava. Ma lo fissava di brutto
<< Sete di conoscenza?>> chiese il piccolo uomo. Sembrava un ragazzino, a vederlo, ma lo sguardo era quello almeno di un maggiorenne.. beh… forse…
<< Ehm… si… sete di conoscenza… volevo completare la mia formazione… e viaggiare è un metodo ottimo per apprendere nuove cose… sono molto affascinato dalle creature leggendarie… vorrei studiarne i comportamenti… e mettere alla prova la mia forza contro di loro… sono anche guerriero!>> disse, annuendo mentre parlava, orgoglioso. Il ragazzino sorrise
<< Ok, tu vai bene.>> disse, contento. Chestosan alzò un sopracciglio, mentre il ragazzino gli tendeva una mano
<< Bardonino. Piacere!>> disse. Chestosan gli strinse la mano
<< Chestosan… vengo da Keioville…>> disse, ancora un po’ interdetto
<< Bene. Domani partiamo per Utaban…>> disse Bardonino
<< Aaaah? Solo in due?>> se ne uscì l’oste
<< Oste, troveremo sicuramente qualcun altro la!>> disse Bardonino
<< Versaci da bere, oste!>> disse Chestosan, rinvigorito dall’idea della partenza.
<< Una pinta, oste!>> ordinò Bardonino per sé
<< Una intera?…>> se ne uscì Chestosan. Bardonino lo fulminò con lo sguardo.
<< Una pinta.. una anche per me, oste.>> si affrettò a dire. In quel momento, un’ombra si allungò sul pavimento
<< Ho camminato molto… sono molto stanco…>> disse la voce di un uomo. Bardonino, Chestosan e l’oste continuarono a guardare l’ombra, chiedendosi perché parlasse (ok, forse la birra era un po’ fortina… queste produzioni artigianali…). Solo quando sentirono un tonfo, si girarono verso la porta.
Matsupharmacy aprì gli occhi. Aveva qualcosa di freddo sulla fronte. Alzò una mano. Un fazzoletto bagnato…
<< Ma che…>> borbottò
<< Non sforzarti… sei svenuto sulla porta della locanda…>> disse un ragazzino. Matsupharmacy lo guardò.
<< Sei tu che mi hai soccorso, ragazzino?>> chiese, col massimo della gentilezza che riuscì a tirare fuori
<< Bardonino, s’è ripreso il tizio, ehm, il viandante?>> chiese quello che sembrava un guerriero, entrando nella stanza. Matsupharmacy spalancò occhi e bocca e scattò a sedere
<< Aaaaaah!? Bardonino? Quel Bardonino? Colui che sono venuto a cercare?!>> chiese. Bardonino lo guardò
<< Ehm… ignoro se ci sia qualcun altro con il mio medesimo nome…>> disse
<< Oh, ti prego, portami con te! Voglio assolutamente intraprendere questo viaggio! Devo trovare un’erba che cura tutte le malattie… ah, il mio nome è Matsupharmacy, sono un guaritore… vengo da un minuscolo villaggio di JRPeriferia… ho sentito che anche tu vieni da un umile villaggio, come me… sai quanto è importante che quelle persone ricevano cure adeguate… io… io ho bisogno di quelle piante… ma sono solo nei territori dei Kattorchi… e da solo, per me, è impossibile…Ho camminato otto giorni per venire a cercarti…>>
<< Otto?… Ma se ce ne ho messi cinque io!>> disse Bardonino, misurando a occhio la lunghezza delle gambe. Matsupharmacy arrossì leggermente
<< Beh… ogni tanto dovevo fermarmi a riposare… e poi ho trovato delle cose che mi servivano nel bosco che costeggia per un lato la strada principale… e, insomma! Di solito il mio lavoro consiste nel raccogliere erbe, sedermi su un masso, passarmi una mano nei capelli e prendere un’aria pensierosa ed ispirata mentre le fanciulle del luogo passano guardandomi adoranti… non sono abituato a camminare!>> si difese. Bardonino lo guardò, il vuoto momentaneamente impossessatosi del suo cervello. Poi si riscosse
<< Bene… io mi sono già presentato. Lui è Chestosan, guerriero e studioso di Keioville. Se vuoi unirti a noi, un guaritore potrebbe farci comodo. Domattina si parte all’alba.>> disse Bardonino
<< Tu intanto recupera le forze.>>
<< Yatta!!! Andiamo in gita, andiamo in gita…>> iniziò a cantilenare Matsupharmacy
<< Credo non abbia capito proprio bene bene che questo viaggio è pericoloso…>> disse Chestosan, pensoso
<< Mmm, credo anch’io… poco male. Almeno se ci facciamo male o ci ammaliamo durante il viaggio, lui ci guarisce…>> disse Bardonino. Chestosan si strinse nelle spalle
<< Sei tu il capo. Ma non siamo comunque pochini?>> chiese
<< Beh, come ho già detto, qualcuno a Utaban ci sarà… è la capitale del più grande regno del mondo, di certo non mancherà la gente, no?>>
<< Hai ragione, capo.>> disse Chestosan
<< Non chiamarmi capo…>> supplicò Bardonino.
<< Ah… scusa capo…>> disse Chestosan. Bardonino si rese conto che l’impresa si sarebbe rivelata più faticosa del previsto.