Che vergogna ho postato il 5 di agosto ed oggi è 26 =_____= però tra caldo e tesi da scrivere non ho molto tempo e spesso la sera sono sfinita =____=
Però per fortuna finalmente questa storia l'ho finita, quindi ora giuro mi dedicherò soltanto alle richieste e a qualche one-shot rimando le cose lunghe a quando sarò un po' più libera e più tranquilla e spero che questo avvenga il più presto possibile anche XD
Ma riepiloghiamo per chi giustamente visto il tempo che ci metto non si ricorda più. Abbiamo lasciato Jun e Sho che da soli nel camerino hanno parlato di quello che era successo due sere prima, ma Jun che si aspettava uno Sho pieno di domande che tornava alla carica ha trovato uno Sho che, dopo aver parlato con il Jun del futuro, ha preso la decisione di "farsi da parte".
Titolo: Jibun Kara no Messeeji
Fandom: Arashi
Genere: yaoi, sentimentale, angst
Raiting: PG-15 per ora XD
Pairing: Sakumoto
Desclaimers: Sono MIEI!!!! Non è vero ç_____ç non sono miei ç____ç Però forse se glielo chiedo il vecchio Yoko me lo regala per il compleanno uhm...
Ringraziamenti: A harin e Jinny che come al solito accolgono ogni mia nuova assurdità con entusiasmo. Un ringraziamento particolare a Jinny che mi ha trovato il titolo, senza di lei non avrei postato e l'avrei continuata a chiamare "Lo zio" XD
Capitoli precedenti:
Cap.1,
Cap.2,
Cap3,
Cap. 4,
Cap.5,
Cap.6,
Cap.7,
Cap.8,
Cap.9,
Cap. 10 Capitolo 11
Sho si dileguò alla svelta subito dopo le registrazioni, Jun non credeva che fosse normale, il suo comportamento era strano, conoscendolo sarebbe stato Sho il primo a volerne parlare di ciò che era successo, di quello che c'era stato tra loro, lui era il tipo che fa pressioni e cerca in ogni modo di avere una risposta. Mentre Jun invece era quello che evitava, troppo spaventato di essere ferito e di essere respinto. Eppure sembrava come se i ruoli si fossero invertiti, ora era Jun quello che voleva parlare per cercare di capire cosa doveva fare, per cercare di chiarire quello che provava e come doveva comportarsi, ma a quanto sembrava invece Sho aveva deciso di lasciare a Jun la decisione, lui che fino a due giorni prima lo aveva rincorso, braccato, costretto ad ascoltarlo.
Uscì dagli studi per dirigersi all'appuntamento che aveva per fare un intervista, quando nell'atrio trovò il più grande ad aspettarlo.
-E' andato bene a lavoro?- gli domandò quando Jun lo raggiunse e senza nemmeno degnarlo di uno sguardo continuò a camminare verso l'uscita.
-Jun mi spiace per ieri sera- disse seguendolo, -Hai parlato con Sho per caso?- domandò poi.
-Si, problemi?- rispose acido Jun.
-No, nessuno, penso che sia una buona cosa, ma... cosa ti ha detto?- chiese mentre fermava un taxi.
-E' stato piuttosto strano, da un certo punto di vista quasi freddo- disse entrando nel taxi.
-Freddo in che senso?- chiese l'altro chiudendo la portiera dopo essere salito, mentre Jun dava indicazioni all'autista su dove portarli.
-E' come se stesse lasciando pienamente a me la decisione di cosa dobbiamo fare con il nostro rapporto- spiegò Jun.
-Beh è una buona cosa no? Sho sa essere assillante, insopportabile anche, in genere insiste, invece così puoi fare la cosa più giusta senza preoccuparti di lui-
-Solo che io non so più se è la cosa più giusta- dichiarò Jun.
-Jun ne abbiamo già discusso, sai quali sono le conseguenze se sceglierai questa strada, te lo dico con tutto il cuore, ti prego non lo fare- disse pregandolo.
Jun rimase in silenzio per un po' poi pagò il taxi e scese dall'auto insieme all'altro.
-Io penso che il mio rapporto con Sho si stia comunque rovinando, non penso che anche se proseguissi con questa scelta gli Arashi sarebbero più gli stessi con il tempo, sento davvero che Sho lo sto perdendo in qualche modo e non so bene perchè, non sembrava quasi più nemmeno lui oggi in un certo senso-
L'altro rimase sorpreso dopo le ultime parole che gli aveva detto Sho pensava che non si sarebbe arreso facilmente a lasciarlo andare, invece sembrava che si fosse rassegnato a far scegliere a lui il destino del loro rapporto e questo in qualche modo era davvero insolito da parte sua.
-Ora devo andare- disse Jun.
-Vengo con te-
-No. Lasciami andare da solo, più tardi mi vedo con Shun e vado a cena con lui e la sua novella moglie, quindi... non ti preoccupare per me stasera, sei in vacanza dopotutto, divertiti un po' anche tu- consigliò Jun all'altro, anche se in realtà voleva semplicemente rimanere da solo a pensare a quello che doveva fare senza che l'altro continuasse a tirare in ballo l'argomento.
-Ok... allora... passa una bella serata- disse per salutarlo.
-Grazie, anche tu- rispose Jun poi si allontanò verso la redazione dove aveva l'appuntamento per l'intervista.
-Jun che ne pensi?... Jun?-
-Eh?! Scusami dicevi?- chiese Jun a Shun, si era completamente distratto a pensare a quanto fosse bello che i due neo-sposi sembrassero andare così d'amore e d'accordo e che vorrebbe tanto anche lui avere lo stesso tipo di rapporto con Sho.
-Jun è tutta la cena che sei distratto sicuro che va tutto bene?- gli chiese Shun mentre con un cenno al cameriere gli chiedeva di portare il conto.
-Si certo, sono solo sovrappensiero per via del lavoro. Piuttosto voi due siete stupendi, quando diventerò zio?- chiese alla coppia a bruciapelo, domanda che fece imbarazzare tantissimo Yuko.
-Beh per ora abbiamo deciso di aspettare, siamo tutte e due piuttosto impegnati quindi...-
-Capisco- dopotutto in realtà anche loro avevano i loro problemi.
Dopo essere usciti dal ristorante Yuko salì su un taxi per andare via e Shun la salutò con un bacio, Jun non riusciva a pensare ad altro che a quanto li invidiasse, si amavano ed erano felici.
-Tu non vai?- chiese Jun confuso quando l'altro chiuse la portiera alla moglie e il taxi partì.
-Pensavo di andare a bere qualcosa insieme solo noi due, tra uomini, che ne dici?- chiese Shun.
-Molto volentieri- rispose Jun sorridendo, aveva bisogno di distrarsi un po' ed era moltissimo che non stava da solo con Shun, non che accusasse Yuko di qualcosa, ma molte volte anche se avrebbe voluto andare da Shun per parlare un po' non lo aveva fatto perchè non voleva disturbare i due.
Entrarono alla fine in un locale piccolino e non troppo frequentato, si sederono in disparte ed ordinarono qualcosa, Jun aveva proprio bisogno di qualcosa di bello forte per cercare di smettere di pensare.
-Allora? Cosa succede?- gli chiese poi Shun dopo aver bevuto una lunga sorsata della sua birra.
-Nulla te l'ho detto- rispose Jun posando anche lui il suo cocktail sul tavolo.
-Jun vuoi darla a bere a me? So che è tanto che non parliamo io e te soli, ma se c'è qualche problema lo sai bene che io ci sono sempre, quando vuoi, basta che vieni a bussare o che mi fai una telefonata e in meno di un minuto sono da te, la fortuna del vicinato- disse Shun sorridendo all'amico.
-Ti ringrazio, ma davvero questa non è una cosa che puoi aiutarmi a risolvere purtroppo-
-E' qualcosa di grave?- chiese preoccupato l'altro.
-No, no non fraintendere io sto benissimo. E' solo... una cosa complicata...- disse Jun cercando di rassicurarlo.
-Si tratta di Sakurai per caso?- domandò infine Shun, lo conosceva bene, fin troppo bene ed era uno dei pochi che sapeva la verità su quello che riguardava Sho.
-Pensavo avessi deciso di rinunciarci- disse quando capì dal silenzio di Jun che era proprio quello il problema.
-Ed era così ma... sono successe delle cose- disse Jun abbassando lo sguardo sul suo bicchiere osservando il colore rosato che aveva assunto la vodka mischiata al succo di mirtillo.
-No! Non ci credo! Ci sei andato a letto?!-chiese d'un tratto Shun sbalordito dalla sua stessa intuizione che quasi urlò.
-Shhhhhhhhh!- lo intimò Jun di abbassare la voce.
-Ci sei andato a letto davvero?- chiese di nuovo Shun a voce bassa, Jun annuì semplicemente.
-Noooo, non ci posso credere! Sakurai Sho? Ma davvero? Ma non era il donnaiolo del gruppo?- Jun non rispose a quelle domande, rimase semplicemente in silenzio.
-E quindi?- lo incitò Shun a parlare.
-E quindi niente- rispose.
-Ma come niente? Avete fatto l'amore dovresti essere contento, a meno che... non è stato solo sesso e basta...- disse titubante.
-Non è stato solo sesso, in realtà... ha detto di... essere innamorato di me- confessò infine Jun.
-Ma questo è meraviglioso!!!- esultò l'altro.
-No, non lo è affatto- ribattè Jun.
-Ma come...?- chiese confuso Shun, dopotutto sapeva bene da quanto tempo Jun fosse perdutamente innamorato di Sho.
-Il nostro rapporto non può funzionare, è tutto sbagliato. Ed ho sbagliato io per primo a cedere alla sua insistenza, prima l'ho rifiutato facendo forse la cosa più giusta e dopo ho finito per andarci a letto ed ora... ora è tutto così strano, si comporta come se fosse rassegnato pensavo che sarebbe tornato all'attacco che dopo l'altra sera non avrebbe più creduto alla bugia che gli avevo detto di non amarlo, invece... è come se stesse aspettando una risposta da me, ha messo la decisione nelle mie mani ed io... credo di aver già rovinato tutto tra di noi ed ho paura per quello che può accadere se tornassimo al rapporto freddo che avevamo una volta, temo... che questa volta il gruppo non sopravviverebbe-
-Jun non capisco... cosa ti trattiene? Hai aspettato tutta la vita che lui ti corrispondesse in qualche modo, ed ora che è così perchè non vuoi più stare insieme a lui?-
-Perchè so che non funzionerà, lo so per certo e rischierei di perdere la cosa più importante per me- disse Jun poi prese il bicchiere e lo svuotò tutto in un solo sorso.
-Jun io ho imparato una cosa ultimamente e... beh è che è l'amore la cosa più importante- rispose Shun, per poi fare segno al cameriere di portare un altro drink a Jun.
Andò ad aprire alla porta chiedendosi chi poteva essere a quell'ora, non aspettava visite, anzi pensava di passare una serata tranquilla per svagarsi un po' vedendo un film, ma quando aprì la porta e trovò l'uomo davanti rimase confuso.
-Ho portato da bere, possiamo parlare un po'?- chiese mostrando la busta con dentro 4 o 5 bottiglie di vino, i suoi gusti non erano cambiati con il tempo, ma proprio per niente.
-Jun?- gli chiese mentre si faceva da parte per farlo entrare in casa.
-E' andato a cena con Shun e Yuko- disse semplicemente entrando in casa e dirigendosi in cucina per prendere un cavatappi, si muoveva come se conoscesse la casa fin nei minimi dettagli, quando invece Jun non c'era stato più che un paio di volte da quando si era trasferito in quell'appartamento.
Poco dopo tornò dalla cucina con l'apribottiglie e due bicchieri che poggiò sul tavolo accanto al divano insieme a una delle bottiglie.
-Siediti pure- disse facendogli segno di mettersi seduto accanto a lui sul divano, neanche fosse casa sua, poi lo guardò mentre apriva la bottiglia di vino rosso e ne versava in entrambi i bicchieri, continuava a chiedersi perchè era venuto lì e cosa voleva ancora da lui visto che stava lasciando la scelta tutta nelle mani di Jun, avrebbe dovuto essere felice era quello che voleva dopotutto.
-Perchè sei qui?- chiese poi Sho non riuscendo più a trattenere la domanda.
-Non sapevo da chi altro andare- rispose semplicemente porgendogli il bicchiere, ed era proprio così dopotutto non aveva nessuno in quel tempo a cui far visita, nessuno che per lo meno sapesse esattamente chi era se non lui e Jun.
Per un po' stettero in silenzio continuando a bere, l'altro non faceva altro che riempire il suo bicchiere ogni volta che si svuotava anche solo per metà, sembrava davvero strano sapeva benissimo che non era da Jun bere in quel modo, eppure in poco tempo fece fuori le prime due bottiglie.
-Non hai proprio nulla da dire?- chiese poi mentre stappava la terza bottiglia, Sho poteva notare che era un po' rosso in viso per via dell'alcool.
-Cosa dovrei dire scusa?-
-Non so... non hai nulla da chiedermi sul tuo futuro?- domandò versandosi un altro copioso bicchiere di vino e riempiendo di nuovo anche quello di Sho.
-Anche se fosse... me lo diresti?- chiese a sua volta Sho.
-Arguto- ridacchiò Jun convulsamente.
-Hai detto che volevi parlare, ma anche tu non hai detto una parola da quando sei arrivato- lo ammonì Sho che si stava un po' arrabbiando del fatto che l'altro fosse piombato in casa sua per poi mettersi a bere senza fare il minimo sforzo di instaurare una conversazione, era vero che neanche lui lo aveva fatto, ma dopotutto era anche lecito dopo le cose che si erano detti.
-Jun è arrabbiato con me- disse semplicemente.
-Non lo biasimo lo segui ovunque, sei abbastanza soffocante- rimbeccò Sho e l'altro lo guardò male, lo stesso sguardo di Jun quando si diceva qualcosa che non gli era piaciuta, era così strano come ci vedesse sempre di più Jun nell'altro, era vero che era lui, però... sembrava comunque tutto ancora così assurdo che riusciva ancora a meravigliarsi per certe cose.
-Sai che mi ha detto oggi? Che sei stato freddo con lui, che non sembravi nemmeno tu-
-Non era quello che volevi? Che mi allontanassi da lui?- domandò Sho bevendo poi quello che era rimasto nel suo bicchiere.
-Certo era proprio questo che volevo, che lo lasciassi stare. Ma...- disse riempiendo di nuovo il bicchiere a Sho.
-Ma?- lo incitò.
-Sembra che Jun abbia qualche ripensamento e questa non è una buona cosa, il fatto che tu lo stia lasciando scegliere lo sta rendendo sempre più confuso, ha paura di perderti del tutto- confessò.
-Perchè mi stai dicendo tutto questo?- chiese poi Sho confuso.
-Perchè? Non lo so... deve essere il vino probabilmente, però... sento che è la cosa più giusta- rispose, poi fece per alzarsi dal divano per prendere un altra bottiglia quando barcollò e quasi cadde, ma Sho fu abbastanza svelto di riflessi per tentare di sorreggerlo, solo che non ebbe molta fortuna e finirono entrambi a terra sul tappeto.
-Itai- si lamentò Sho che era caduto di schiena e l'altro gli era caduto sopra.
Si stavano guardando dritti negl'occhi, era tutto così strano era Jun, erano i suoi occhi, le sue labbra e lui aveva così tanta voglia di baciarlo ora.
Non fece nemmeno in tempo a realizzare quale fosse stato il suo pensiero che le labbra dell'altro erano già sulle sue in un bacio dolce ma famelico che sapeva di vino, Sho acconsentì al bacio e lo approfondì mentre l'altro si alzava leggermente da lui a sedere, mentre Sho portava una mano sul suo collo accarezzandolo, poi l'altro si staccò cominciando a baciare il collo di Sho, portando le mani alla sua camicia cominciando a slacciarla, era tutto così bello ma anche così sbagliato.
-Aspetta, aspetta- disse allontanandolo da se, -Scusa ma non posso-
-Scusami tu, io... non so cosa mi è preso- disse in imbarazzo alzandosi e sedendosi di nuovo sul divano, Sho fece lo stesso e si sedette accanto a lui proprio dove erano poco prima.
-Posso farti una domanda?- chiese poi Sho, -Hai detto che non mi vedi da 2 anni, ma... abbiamo mai provato a chiarirci?-
-No, mai. Ogni volta che ci vedevamo dopo quel giorno, l'unica cosa che facevamo era urlarci contro, tu sei tornato a vivere qui, hai sempre tenuto l'appartamento per le apparenze e io neanche lo sapevo- rispose.
-Non siamo proprio capaci di comunicare noi due eh, neanche in futuro- disse Sho con un sorriso.
-Forse è anche per questo che ci siamo trovati- rispose l'altro con un altro sorriso.
-Sei ancora innamorato di me? Dopo tutto quello che è successo da qualche parte lo sei vero?- chiese poi ancora Sho.
-Forse di te, del te di adesso- rispose con durezza, eppure sapeva già che stava mentendo a se stesso.
-Io non credo- rispose Sho, -Perchè non provi a parlare con me? Non con me, ME, intendo con il me del futuro. Dopo due anni magari...-
-Non penso sia una buona idea- rispose senza farlo finire.
-Perchè no?- chiese Sho.
-Perchè... perchè io non ce la faccio a parlare con te- rispose.