Senza te non vivo più

Jul 07, 2011 17:57

Titolo: Senza te non vivo più
Fandom: Arashi
Genere: Romantica
Pairing: Sakumoto
Rating: pg-15
Declaimer: non sono i mei, lo so me ne devo fare una ragione T_T
Note: i luoghi esistono veramente (templi, parchi....), essendo io un'amante del trekking ci dovevo infilare una cosa del genere XD
Capitoli precedenti:Capitolo 1 , Capitolo 2


Capitolo 3

Dopo un’ora di strada arrivarono a destinazione. Jun parcheggiò l’auto e spense il motore. Guardò l’orologio erano le 16:30. Perfetto.
Sho ancora con la bandana sugli occhi non aveva fatto altro che agitarsi per tutta la durata del viaggio.
"Allora…dove siamo? Dove mi hai portato? Posso togliermi questa roba dagli occhi?" domandò Sho impaziente
"Ancora no, te la toglierai quando scenderai dalla macchina e capirai tu stesso dove ci troviamo" disse Jun; aprì lo sportello e scese dall’auto. Aiutò Sho a scendere dalla macchina, gli fece fare qualche passo in avanti ancora bendato, infine per la felicità del ragazzo gli tolse la benda
"Ma…ma questo non è…. Scusa ma…non siamo…" cercò di parlare Sho, ma era ancora disorientato
"Monte Takao o meglio, all’entrata del Parco Regionale di Takao Meiji-no-mori" disse Jun soddisfatto "Purtroppo siamo a giugno, quindi potremo vedere solo i Sekkoku in fiore e la cascata Biwadaki"
"Aspetta…la cascata? Mi stai dicendo che vuoi fare il percorso numero 6 per arrivare in cima??? Cioè niente funicolare quindi"
Jun rispose alle parole di Sho con un sorriso
"Mi stai prendendo in giro? Jun ti rendi conto che ci vorrà un’ora, anche un’ora e mezza per arrivare in vetta?"
"Ma Shocchi" iniziò Jun mentre Sho si dava già per vinto, quando lo chiamava in quel modo le sue difese si sgretolavano, come un muro di arenaria soggetto all’azione del vento e della pioggia, "è un percorso bellissimo, passeremo in mezzo alla valle, attraverseremo l’antico bosco di cedri, vedremo la cascata e infine saliremo i pendii del Monte Takao"
"I pendii?…Jun sono 600 metri di altezza, tecnicamente è una collina"
Jun gli rivolse uno sguardo omicida, possibile che il suo ragazzo dovesse sempre pignolare su tutto.
"Lo sapevo sono stato uno stupido a pensare che ti sarebbe piaciuto, pensavo fossi entusiasta di stare insieme a me, in un posto meraviglioso come questo. Effettivamente mi sbagliavo" detto ciò con stizza fece dietro front verso la macchina, lasciando Sho imbambolato dov’era e scioccato dello scatto del compagno.
"Jun dai. Non fare così. JUN!" Sho lo raggiunse e lo cinse da dietro, impedendogli di muoversi
"Lasciami!" disse Jun cercando di scollarselo di dosso
"NO!"
Rimasero così per un po’, finchè Jun non smise di dimenarsi
"Sei un idiota Sakurai…hai rovinato tutto" disse cercando di mantenere la voce più ferma possibile
"Lo so. Scusami" disse Sho e poggiò la testa sulla spalla del compagno, continuando ad abbracciarlo "Mi perdoni? Voglio vedere la cascata insieme a te…e salire…i pendii del monte insieme a te"
"…tecnicamente è una collina" disse Jun, si voltò verso Sho e sorrise leggermente
"Che pignolo!" disse Sho fingendosi infastidito.
Entrambi si misero a ridere e presisi per mano iniziarono la loro passeggiata.

Il percorso che aveva scelto Jun era quello meno frequentato, la maggior parte dei pellegrini prendeva il percorso numero uno o la funicolare per arrivare al tempio e poi salire in cima. Quello che seguirono i due innamorati non presentava templi, ma molte più meraviglie: fiori stupendi costeggiavano il sentiero, cedri antichi e maestosi si ergevano verso il cielo e con le fronde fornivano un’ombra fresca ai viaggiatori.
Dopo pochi minuti arrivarono alla cascata. Quel posto donava un senso di pace ad entrambi. Continuarono a camminare, le mani intrecciate tra loro; non fu una semplice passeggiata, ma molto di più; condividere la strada, la gioia e la fatica con qualcuno, rende più forti…
Se poi quel qualcuno è la persona che si ama, il legame si rafforza, le anime si fondono tra loro, l’armonia diventa tangibile e una dolce sinfonia ritmata dai battiti del cuore avvolge entrambi.

Finalmente un po’ affaticati, ma felici arrivarono in cima. Estasiati osservarono il panorama.
"Grazie, per aver condiviso la strada con me" disse Jun, lo sguardo rivolto davanti a sé verso l’orizzonte
"Grazie a te!" disse Sho nella stessa posizione di Jun.
Restarono immobili, in silenzio, ad osservare ciò che li circondava; unico contatto le loro mani, che per tutto il tempo erano rimaste unite.
"Se scendiamo ora, potremo essere a Tokyo per le nove" disse Jun e si avviarono verso il percorso numero uno per fare tappa al tempio.
Il tempio di Yaku-ou-in è venerato da circa 1200 anni, perciò rappresentava una meta importante e fecero una sosta per pregare, fu l’unico momento in cui le loro mani si separarono.
Camminarono ancora per un breve tratto, arrivarono alla stazione funicolare, fecero i biglietti e nel giro di dieci minuti si trovarono all’entrata del parco.
Dal momento in cui scesero dal monte sino a casa rimasero in silenzio.
Le parole non servivano, i loro occhi incontrandosi esprimevano già abbastanza i sentimenti dell’uno e dell’altro.

Arrivarono a casa verso le nove. Jun aveva pianificato tutto alla perfezione.
Entrarono in casa e Sho rimase a bocca aperta, tutto era perfettamente in ordine, illuminato da una luce leggera.
Sho si sentiva il personaggio di una fiaba.
Si voltò verso Jun "Perché?" chiese con gli occhi lucidi.
"Perché ti amo" fu la semplice risposta di Jun "Ora perché non vai a fare un bagno caldo, mentre io finisco di preparare la cena"
Sho annuì; sempre più sorpreso si diresse lentamente verso il bagno; i suoi movimenti erano lenti e distratti, rischiò di cadere e sbattersi più volte. Jun non gli tolse gli occhi di dosso finchè non si assicurò che il compagno fosse arrivato in bagno sano e salvo.
Soddisfatto del risultato ottenuto si preparò per il gran finale.

r:pg-15, g: arashi, p: sakumoto, gnr: romantica

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