KAME NUMBER ONE capitolo 26

Dec 30, 2011 18:06

Nei precedenti capitoli abbiamo assistito all'arrivo di problemi sotto forma di madri dalla forma più svariata. Totsuka, convinto di far del bene ad Hasshi facendolo abbandonare il locale per un radioso futuro da dottore che il ragazzo neanche si merita, si becca un po' di disprezzo da Kitayama, offeso dal fatto che consideri la vita degli host non adatta ad Hasshi e quindi, poco consona per quello che Tottsu considera una persona rispettabile. Ma Totsuka comprende il suo errore e si scusa con Kitayama, facendosi addirittura consolare per il fatto che Hasshi è sparito. Ah sì perché in tutto questo Hasshi poi è sparito. u___u E c'era ancora una gara da affrontare mi pare...oh trama perché fuggi via?XP

In questo capitolo c'è una Nisen, ma stavolta niente warning particolari. Non la prendete a male, gli spin off NC-17 arriveranno se la mia capziosità funziona  .

Capitolo 26

“Uff, e va bene! Puoi lavorare qui per stasera! E puoi anche dormire qui, ma che sia solo per oggi!” sbuffa Matsumoto.
“Grazie!” esclama Hashimoto.
“Solo perché Aiba me lo ha chiesto per favore!” dice Jun spostando lo sguardo di lato.
“Comunque, per stasera datti da fare a fare il butta-dentro!” esclama Jun, pensando che tenerlo fuori dal locale sia meglio, in caso Hasshi sia una spia mandata da Kame in previsione del contest. Anche se la storia che Aiba gli aveva raccontato sul ragazzo sembrava estremamente reale e commovente...

Hasshi fuori dal locale comincia i suoi timidi tentativi per attirare clienti all’interno dell’Arashic.
“Hasshi?”
Hasshi si gira e si ritrova davanti Megumi.
“Megumi?”
“Che ci fai qui?”
“Ehm...”
“Non dirmi che lavori in questo posto?”
“Più o meno...”
“Hey Hasshi, la conosci?” dice Takaki, che era uscito per dare una mano al ragazzo.
“Ehm, sì...”
“Hasshi, vieni con me!” la ragazza afferra la mano del giovane e lo trascina via.
“HEY! Cinque minuti, ok? Solo cinque minuti!!!” gli urla dietro Takaki.

“Megumi, sto ancora lavorando...” Hasshi è seduto di fronte ad una cioccolata calda in un café.
“Hasshi, anche se hai problemi, perché decidere di venire a lavorare in un posto come quello?! Se ne parli con qualcuno, forse potrebbe aiutarti...”
Hashi continua ostinatamente a guardare di lato, poi alza lo sguardo e lo punta dritto sul volto della ragazza.
“Perché tutti pensate che qualcuno o qualcosa mi stiano forzando a fare l'host? A me piace fare questo lavoro!”
“Ma... eh? Davvero?”
“Sì!”
“Ah... ok allora. Scusa, è che essendo tu molto giovane ho pensato che... ma non importa. Se mi dici che è quello che vuoi fare allora ti credo.” sorride la donna.
“Sarebbe bello se tutti lo capissero come hai fatto tu Megumi-chan.”
“Per tutti intendi Totsuka-san, vero?”
“I-io... ehm no, ecco...”
“Esattamente, cosa c’è tra te e Totsuka? Come vi siete conosciuti?”
“Io, ecco... siamo amici.” Hasshi arrossisce lievemente mentre cerca di non guardare la ragazza negli occhi.
“...capito! Ora devi tornare al lavoro, vero? Non voglio trattenerti oltre.”

Dopo che Hashimoto ha ringraziato ed è uscito dal locale, Megumi fa il numero di Totsuka sul cellulare.
“Se lo stai cercando, io so dov'è.”

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Megumi, poggiata al muro ad un angolo della strada, si strofina le mani. Totsuka, arrivando, le si pone davanti senza dire una parola.
“Oh Totsuka! Buonasera!”
“Ciao. Allora...”
“Scommetto che lo stai cercando, vero?”
“Sono giorni che è sparito. Non è a casa dei genitori, sono andato a parlargli l'altro giorno. Hai detto che sai dov'è?”
“Lo so. Ma prima vorrei parlarti.”
Lo sguardo di Totsuka si fa serio.
“Megumi. Devo dirti qualcosa...”
“Immaginavo. Ma fammi prima dire che...”
“No, aspetta! Ascolta, è una cosa importante.”
La ragazza si zittisce e resta in ascolto.
“Io non posso sposarti Megumi. Non credere che sia per colpa tua in qualche modo, è solo che... non posso!”
Tottsu si piega in un inchino.
“Mi dispiace! Io ho... qualcuno a cui tengo moltissimo. Tu sei una ragazza meravigliosa e...”
“E' Hasshi vero?”
Totsuka tira su la testa stupito.
“Non che fosse difficile da indovinare. Vi si legge in faccia da lontano un miglio.”
“I-io...”
“Non c'è bisogno di dire nulla. Forse è anche un po' colpa mia perché avevo frainteso ogni cosa e cercato di forzare la situazione...”
“Mi dispiace di non avertelo detto subito.”
“Beh, capisco che non sia una cosa facile da dire! Comunque ora andiamo, ti porterò da lui!”
I due si incamminano verso l'Arashic.
“Vi siete conosciuti nel posto dove lavorava prima, vero?”
“Ehm, sì.”
“Andrà tutto bene, vero? Hasshi potrà tornare da te?”
“Lo spero. Ho parlato con i genitori e sono giunto ad un accordo...”
“Suona sospetto...”
“Non lo è! Non sono sospetto! Non sono... come pensi!”
“Ahah, non agitarti, scherzavo!”

Tottsu sorride. Dopotutto non ha apparenze da salvare. E anche se le avesse, non sono importanti. Quello che vuole è ritrovare Hasshi. Quello che vuole è prendersi cura del ragazzo come aveva sempre fatto. Vedere il suo sorriso festoso e sentire la sua voce allegra dire cose incomprensibili. Senza pensarci, affretta il passo seguendo Megumi nelle strade illuminate.

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Mancano ormai pochi giorni a Natale. Kawai è indaffaratissimo oltre che ad organizzar piani per il famoso contest di abilità host, che si terrà proprio il giorno prima di Natale, anche ad organizzare uno dei suoi famosi party di Natale a casa sua. Avrebbe voluto usare il locale, ma Kame non glielo permette. Non vuole assolutamente ci siano party allo Shokura che non portino denaro a lui in alcun modo.
Ma quest'anno, Kawai non è solo nell’organizzazione del festoso evento. Anche Nikaido infatti si sta dando un gran da fare per organizzare il party con lui, proponendo attività e menù consoni alla serata.
Proprio mentre i due ridono di cuore mentre progettano qualcosa di estremamente losco, Senga entra nel camerino con un’espressione insolitamente seria.
“Oh, Kenpi! Abbiamo pensato di inserire una gara di Twister tra i giochi da fare al party!” esclama Nikaido.
“Oh... ah, bello...” risponde Senga totalmente disinteressato alla cosa, mentre comincia ad arricciarsi i capelli sulla cima della sua testa con il ferro caldo.
Nikaido potrà sembrare un ragazzo insensibile dal di fuori, ma in realtà aveva già preso nota più volte nei giorni precedenti del disinteresse totale che mostrava Senga nei confronti del party. Aveva pensato fosse soltanto la preoccupazione per l'imminente gara, ma quando ne parlava non sembrava affatto più impensierito del dovuto al riguardo.
La sera, al ritorno a casa, Senga si getta sul letto e finge di essere stanco.
“Vuoi qualcosa da mangiare?” domanda Nikaido.
“No, scusa, non mi sento bene...” risponde Senga mestamente.
“Ah, peccato! Avevo comprato il tuo gelato preferito!”
Senga si tira su a sedere sul letto e osserva Nikaido tirare fuori dal frigo la vaschettina e cominciare a spalare il gelato con un cucchiaio.
“Mh, che buono! Cioccolata e marshmallows!” esclama con la bocca ancora piena “Sicuro che non ne vuoi?”
“Nika...”
“Che c'è?” dice Nikaido mentre affonda nuovamente il cucchiaio nella vaschetta.
“...io e te, cioè...” Nikaido si mette a sedere sul letto a fianco a lui, sorridente.
“Cosa?” fa per porgere il cucchiaio a Senga, ma questo continua ostinatamente a guardarsi il dorso delle mani che stringono le sue ginocchia, allora Nika decide di mangiare lui quella cucchiaiata.
“E'... è davvero tanto importante quel party di Natale per te?” domanda Senga un po' nervoso.
“Ma che dici Kenpi?! Come ben sai quello non è UN party, è IL party! Anche tu non aspetti altro che il Natale per quello!”
“Io lo aspettavo solo per baciarti al gioco della bottiglia e non è mai successo.” confessa amaro Senga.
“Ehh?! Non mi dirai che non ti piace allora?! Ci stiamo mettendo così tanto impegno quest'anno! Ho anche scelto le decorazioni e...”
“Lo so, lo so Nika! Ho visto tutto il tuo impegno. Non voglio dire che non mi piaccia andare al party, è solo che...”
“Kenpi! Anche se non capiterà di baciarmi al gioco della bottiglia possiamo sempre baciarci quando vogliamo!” esclama Nikaido avvicinando il volto a quello di Senga e rubando un bacio veloce sul lato delle labbra.
“Nika! Non è questo che intendevo! Lo so che ora non devo solo stare ad aspettare... è solo che alla fine... non faccio altro che stare ad aspettare!”
“Aspettare cosa?”
Senga arrossisce gira la testa di lato farfugliando qualcosa di inintelligibile.
“Cosa?!”
“UN APPUNTAMENTO! Un appuntamento, ok?! E' questo che aspetto da due secoli ormai! E Natale era proprio l'occasione giusta...” esplode Senga con il volto imbronciato. Nikaido resta a bocca aperta per qualche secondo.
“Ma scusa Kenpi... che bisogno c'è di darsi appuntamento se viviamo insieme?!”
“Nikaaa! Io parlo di un appuntamento di quelli fatti bene! Uscire fuori a cena, fare una passeggiata romantica, andare al cinema e cose così! Sento sempre Fujigaya blaterare dei suoi appuntamenti super romantici in posti oshare! Mentre noi...”
“Fidati Senga, abbiamo fatto molta più strada noi senza cene a lume di candela, che Fujigaya visitando tutti i ristoranti francesi di Tokyo.”
“Non è questo il punto!” esclama Senga con voce acuta.
“Ok, ok! Avrai il tuo appuntamento!”
“Davvero?!”
“Davvero!” Nikaido sorride e circonda con un braccio il collo del ragazzo da dietro tirandolo verso di sé. Senga si ribella, e finiscono per cominciare un incontro di wrestling sul letto.
“Hey attento, ho il gelato in mano!” esclama Nikaido ridendo.
Senga, tra le gambe di Nikaido, si gira verso di lui per reclamare la sua cucchiaiata di gelato. Nikaido lo serve e poi ne prende un'altra per lui. Senga poggia la sua testa nell'incavo della spalla di Nikaido.
“Allora, dove mi porterai?” domanda con un sorriso sulle labbra.
“Eh?! Ma un momento, lo devo organizzare io?!”
“Nikaaa! E' una sorpresa per me no? Come un regalo di Natale!”
“Regali di Natale? Oh no, cos'è questa storia?!”
“Nikaaa, non mi hai neanche fatto un regalo di Natale?” si lamenta Senga tirandosi su e guardando Nikaido accigliato.
“Scusa...” Dice Nikaido in tono sommesso. Senga sorride comprensivo.
Tutta questa storia della “coppia” era un po' una novità per Nikaido, che non era esattamente un esperto in queste cose sdolcinate. Ma Senga sembrava essere esattamente come quelle ragazze degli shoujo manga, e pensare che lui aveva creduto che sarebbe stato diverso con un uomo. Però in realtà c'era qualcosa di diverso. Voleva a tutti i costi accontentare Senga e organizzare l'appuntamento migliore possibile per lui. Avrebbe chiesto a Fujigaya di raccomandargli qualche posto adatto.

La Nisen è troppo ♥. Cioé sono tutti troppo, ma il sentimento di LOL e AWW e ASGHASHJAHLJFJD (tutti insieme) che mi procura la nisen è diverso da quello che provo per altri pairings!X°D (che comunque amo tantissimo!;A;)
Spero abbiate gradito!♥

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