For English readers: I'll update with the translated chapter 4 soon! I wanted to post at least one chapter a week, sorry for not being able to keep up. Hopefully my translation skills will improve with experience and I'll be able to do it!XD;
Con un cliffhanger maestoso (?) la volta scorsa siamo rimasti al punto in cui i loschi figuri dell'Arashic riescono a catturare anche Taisuke che stupidamente si era avventurato da solo nel locale del nemico. Per fortuna Kitayama insospettito dalle tante chiamate del ragazzo al suo cellulare...no aspetta! Kitayama non se ne era neanche accorto! Comunque il giorno seguente recatosi al lavoro al solito, nota che Taisuke non è lì e tutti sono preoccupati per lui e per Senga e Nikaido. Kame rammenta di essere stato informato del rapimento di questi due e conclude che anche Taisuke deve essere stato preso. Kitayama vorrebbe passare all'azione ma la velocità di reazione non è il forte di Kame, che pensa soltanto a volersi vendicare dell'Arashic. Wataru quando viene alla scoperta del fatto, corre senza sapere dove andare, a cercare il suo amato Taisuke. Riuscirà a trovare il giusto capannone come in tutti i drama che si rispettino?
Nel frattempo la Nisen riesce a scappare e non per merito loro. Fortunatamente all'Arashic ci sono ancora anime buone come Tsukada, Yara e Yamaryo altrimenti i due avrebbero forse preso fuoco e dato fuoco all'intero locale per di più, facendo felice Kame che ne avrebbe senza dubbio accettato il valoroso sacrificio pur di sconfiggere il suo nemico Matsumoto. Ma queste sono solo mie speculazioni perché per fortuna il Kame della storia ignora e vuole ignorare cosa sia successo alla Nisen. u__u;
Ma entriamo nel vivo dell'azione con questo dinamico capitolo!:D (?)
Capitolo 18
Taisuke apre leggermente gli occhi. La prima cosa che nota è che il posto deve essere davvero polveroso e scuro. La seconda è che è seduto a terra con le braccia legate dietro la schiena. La terza è che i suoi capelli non sono mai stati così spettinati e sporchi. Però subito ammette a se stesso che la terza è la cosa che lo infastidisce di più.
"Hey bello addormentato, buongiorno." Yuya guarda dall'alto il punto del pavimento dove è stato gettato senza troppo riguardo Taisuke.
"Dove sono?"
"Si vede proprio che sei andato a quella scuola di femminucce! Non conosci neanche il capannone deserto?!" Lo sbeffeggia Takaki, che nonostante l’aspetto carino, aveva frequentato anche lui stessa scuola di Kame e Matsumoto.
"Yuya, quando Matsumoto o Ninomiya non sono qui non potresti piantarla con questo personaggio? Perché mi fai davvero pauraaa!"
"Inoo sei una donnicciola!" commenta Okamoto da un angolo.
Inoo si imbroncia e stizzito esce dal capannone.
"Dove sono Nikaido e Senga?" chiede Taisuke con voce sofferente.
"Chi? Ah quei due? Pesavano troppo quindi li abbiamo lasciati al locale. Ma piuttosto preoccupati di te stesso!" risponde Yuya.
"Ben detto Takaki, ti darò un aumento!" esclama Jun entrando nel capannone spalancando solennemente la porta, ovviamente.
"Maledetto! Non la passerai liscia! Che cosa vuoi da me?"
"Che cosa vuoi tu da me che sei venuto a intrufolarti nel locale con quegli altri due!"
"..."
"Comunque Kame e quei suoi loschi amici non l'avranno vinta stavolta! Se non ci lasciano in pace avranno un numero due in meno... Ninomiya! Le forbici!"
"Tsk non ho paura del dolore fisico!" esclama sfrontatamente Taisuke.
"E chi ha parlato di dolore? Nino, pensa a potare un po' i capelli di Fujigaya. Sono un po' troppo permanentati e ne sono geloso. Potrei farmi delle extension..."
"STAI SCHERZANDO SPERO" del vero terrore si dipinge sul volto di Taisuke.
"Sembri aver perso la spavalderia adesso eh?"
"Ehm... capo, non ti sembra di esagerare, addirittura i capelli!"
"Non contraddirmi e pensa a tenerlo fermo Takaki, anche tu Okamoto! Fujigaya, io smetterei di sguisciare come un'anguilla fossi in te. Ninomiya non è molto paziente e potrebbe cominciare ad usare le forbici comunque non badando a quale parte del tuo corpo stia tagliando."
Fujigaya, immobilizzato a dovere, guarda con la coda dell'occhio, sguardo spaventato, la punta delle forbici che si avvicina alle sue ciocche sempre di più.
Erano anni che non tagliava i capelli se non di pochi centimetri ogni tanto per mantenerli forti. Si era sempre vantato della sua lunga frangia e della sua voluminosa chioma. Perderla sarebbe stato un colpo.
"No... ti prego, no!"
Ma la mano di Ninomiya non si ferma. Per nulla commosso dalle preghiere del giovane, Ninomiya fa scattare le forbici.
Una sottile ciocca atterra soffice al suolo.
"Finito!"
Esclama dopo circa venti minuti Nino.
"Ho fatto quel che ho potuto senza prima fare uno shampo, i capelli erano molto danneggiati."
Takaki e Okamoto fissano il risultato a bocca aperta. Taisuke non osa parlare, lo sguardo perso e vuoto come se non avesse più l'anima, la testa leggera come non era mai stata prima.
"Wow! Non avevo mica capito che il capo volesse questo..." Takaki è stupito.
"Infatti non lo volevo!! Ninomiya, non hai affatto compreso cosa intendevo dire con la frase ‘taglia fino a fare in modo che nessuno lo riconosca!’"
"Jun non vorrai dirmi che non sembra diverso adesso!!"
"Dammi quelle forbici, te lo faccio vedere io chi è diverso!"
Matsumoto agguanta lo strumento di tortura e lo punta di nuovo verso Taisuke.
"Però devo dire che non sei niente male come parrucchiere! Ma ora veniamo a noi Fujigaya!"
"Fai quel che vuoi, ormai non mi importa!" la disperazione di Taisuke è ben mascherata dal suo cercare di voler sembrare un duro.
"Bene, allora taglierò anche questi ultimi ciuffi che ti restano!" a queste parole Taisuke abbassa la testa e chiude gli occhi rassegnato.
In quel momento la porta del capannone deserto si apre e il posto viene inondato dalla luce del tramonto. Una figura spigolosa si staglia contro di essa.
“Fermatevi!”
Il nuovo venuto entra nella stanza e comincia a camminare verso Matsumoto a passi decisi. Taisuke alza gli occhi lievemente, ancora troppo debole per compiere un movimento intenso.
“W-Wataru?!?”
“Non vi vergognate? Usare dei metodi meschini come questo? Che cosa credete di fare rapendo Taisuke?”
“E tu chi sei?” esclama Matsumoto con sguardo infastidito.
“Sono Yokoo Wataru e sono venuto a riprendermi Taisuke!”
“Ragazzi...” con un cenno Matsumoto richiama l’attenzione di Takaki, Okamoto e Ninomiya.
“Eh? Dobbiamo picchiarlo?” domanda Takaki con una spranga in mano, guardando l'attrezzo come se si fosse reso conto solo ora del suo reale utilizzo.
“Certo, levatemelo di mezzo. Io non so chi tu sia, ma qui non sei affatto il benvenuto!” grida Jun prendendo a sua volta una spranga (se ne trovano sempre in abbondanza sui pavimenti dei capannoni abbandonati) e agitandola contro Wataru.
“Non lo farei se fossi in te!" intima una voce alle loro spalle. Kitayama entra nel capannone a grandi passi (grandi... diciamo che fa quello che possono le sue gambe) e con fare minaccioso e fiero arriva vicino a Wataru.
"La prossima volta aspetta, amico!" dice con un'occhiata d'intesa. "Sei partito senza neanche sapere dove andavi! Che fretta avevi!?"
"Ah grazie Kitayama, evidentemente salvare me non è affatto una cosa urgente!" si lamenta Fujigaya, che sembra aver ripreso un po’ le forze.
"Solo perché so che te la sai cavare benissimo anche da solo!" dice Kitayama facendo un occhiolino alla vista di cui Fujigaya gira lo sguardo altrove, corrucciato.
"Ad ogni modo il mio autista sapeva dov'era questo posto. Evidentemente qualche suo amico all'Arashic deve averglielo comunicato. E comunque alla fine neanche voi sapevate la strada e vi ho dovuto far dare indicazioni!" protesta Wataru.
"Se avete finito con la riunione, noi abbiamo una rissa da mandare avanti qui!" esclama Matsumoto annoiato.
"Matsumoto, non ci si vede da un po' e tu mi saluti così? Che scortesia verso un tuo vecchio dipendente!"
"Ma zitto che ti sei pure portato via i clienti quando hai lasciato, maledetto! Compreso quel Totsuka che spendeva una fortuna in sollazzi!" risponde irritato Matsumoto.
"Yo Kitayama!" Esclama Yuya mentre Nino lo saluta con la manina.
"Ma che è?!? La riunione dei vecchi compagni del liceo?!? Piantatela e accoppateli!!!"
"Ah già! Dimenticavo di dirvi che Kame ha chiamato Koki e i suoi amici e che saranno qui a breve!" Esclama Kitayama cercando di suonare scherzosamente minaccioso.
"Se si avvicinano, Taisuke farà una brutta fine!" urla Matsumoto scansando violentemente Okamoto e aggrappando la testa di Taisuke mentre gli punta le forbici alla gola.
"TAISUKE!" urla Wataru. Kitayama fa per muoversi, ma decide che è meglio non rischiare.
"Ragazzi, non preoccupatevi! Andate via! Pensate a salvarvi!!" esclama Taisuke. "Non voglio vi facciano del male..."
"SEI SCEMO, SIAMO VENUTI QUI A SALVARTI E NON CE NE ANDREMO SENZA DI TE!" urla Kitayama.
"Ben detto!!!" annuisce Wataru.
"Beh se volete salvarlo chiamate Kame e ditegli che se lui e i suoi amici non la piantano di romperci le scatole avrà un host in meno..."
Yuya spalanca gli occhi. "Wow capo, rilassati!"
"Rilassarmi?!? Sono anni che sono costretto a pagare alla yakuza metà dei guadagni del locale! E come se non bastasse non ricevo molto in cambio! Quando il gruppo mafioso chiamato Otokogumi è venuto al locale ce la siamo dovuta sbrigare da soli! Pensano solo a proteggere lo Shokura. E oltretutto non vengono mai a divertirsi da noi! Solo Nakamaru lo fa e Dio solo sa che noia intrattenerlo ogni volta!"
"Si beh, qui hai la mia comprensione..." annuisce Kitayama.
"Ma povero Nakamaru! pff" esclama Wataru riuscendo malissimo a nascondere un lieve sbotto di risa.
"Quindi forza! Ditelo a Kame!"
La mano di Jun, ormai completamente esaurito, si agita un po' troppo e la punta delle forbici aguzze si poggia leggermente sul collo di Taisuke, facendolo sanguinare.
"TAISUKE!!"
Wataru guarda Matsumoto con uno sguardo carico di odio.
"Se ferisci Taisuke non la passerai liscia! Costi quel che costi, la pagherai!"
"Bada a quello che fai Matsumoto, Wataru non scherza..." suggerisce Mitsu.
"Silenzio!!! Non ho paura di voi, che credete!!" urla Matsumoto alzando le forbici. Sta per colpire Taisuke con esse, quando dall'alto qualcosa o meglio, forse trattasi di qualcuno, si getta, o molto più probabilmente, cade su di lui e lo atterra.
Tutti cercano di capire cosa sia successo e discernere qualcosa in mezzo al polverone che si è nel frattempo alzato.
"Nakamaruuuu, perché hai lasciato andare la corda?!? Volevi farmi spiaccicare?!?" Junno si alza in piedi barcollante e guarda verso l'alto.
"S-scusa!!! Ho guardato giù e ho perso il controllo" la voce di Nakamaru arriva dall'impalcatura superiore e i ragazzi notano il povero uomo aggrappato ad una instabile ringhiera, tremare vistosamente.
"Ora fatemi scendere vi pregoooo!!! Qualcuno mi tiri giù!"
"Oh fai silenzio!" urla Ueda entrando dalla porta con Koki e Kame.
"Comunque... missione compiuta! Matsumoto è a terra... e gli altri, beh, sembra manchino di spirito combattivo!" comunica Junno guardando Yuya nascosto dietro le spalle di Okamoto e Ninomiya che picchietta la faccia di Jun per controllare se è vivo.
"Io non c'entro niente! Ho fatto solo quello che mi è stato ordinato!" piagnucola Yuya.
"Vigliacco..." commenta Nino guardandolo storto.
"K-kame... accidenti a te..." dice Jun tirandosi su a sedere. Nel frattempo Kitayama che aveva preso le forbici da terra, le lancia a Wataru, già in ginocchio vicino a Taisuke per soccorrerlo. Wataru taglia le corde e stringe il ragazzo in un abbraccio.
"Taisuke!! Stai bene! Dio mio!" Wataru gli prende il volto tra le mani e lo guarda con gli occhi lucidi. "Che ti hanno fatto?!"
"Non guardarmi. Wataru... non voglio che tu mi veda in queste condizioni..." dice amaro Taisuke abbassando lo sguardo e cercando di allontanare le braccia dell'altro uomo.
"Matsumoto! Come hai osato prendere il mio numero due?! La pagherai!! Koki!! Mi sembra una buona occasione per andare a distruggere il suo locale!"
"Fermati! Koki, Matsumoto ha un motivo per aver agito così" interrompe Fujigaya.
"Ma che dici Taisuke! Dopo tutto quello che ti hanno fatto?! Anche se devo ammettere che forse non hanno fatto questo gran danno ai tuoi capelli..." esclama Koki esterrefatto.
"Koki... queste persone non è che non vogliano pagarvi! Solo che vorrebbero dei servizi decenti per quel prezzo. Hanno agito così perché esasperati! Li avete lasciati sempre soli nei momenti difficili e per di più non andate mai nel loro locale!"
"Taisuke..." dice Ninomiya con gli occhi stavolta pieni di commozione. Anche Matsumoto lo guarda stupito.
"Taisuke ha ragione. Se volete che i vostri sottoposti non si ribellino, allora dovete offrire un buon servizio! Sono basilari regole!" esclama Kitayama.
"Ah... ora che ci penso potrebbe essere vero che non abbiamo mai prestato molta attenzione a quell'attività. Forse perché non è direttamente nostra, non saprei..." dice Ueda guardando in basso.
Koki mostra uno sguardo comprensivo che Kame non manca di notare.
"Non vorrai fargliela passare liscia! Guarda cosa hanno fatto a Taisuke!" esclama Kame nervoso.
"Kame, non importa cosa mi hanno fatto. Non voglio che venga fatto male a nessuno. Ti prego, Koki!" dice Taisuke con la sua vocina carina.
"Aww non guardarmi così... lo sai che non posso dire di no agli sguardi da cucciolo!"
"KOKI!! Ti sembra questo il momento di fare il tenero?" urla Kame furente.
"Scusa Kame, ma il ragazzo ha ragione. Mi rendo conto che mi sono comportato male come capo yakuza, ignorando i miei doveri verso un’attività che dovremmo proteggere..."
"Accidenti a te Koki! Ma credi forse che Matsumoto si fermerà se gli prometti a parole che starai attento?!?" Kame suona parecchio irritato.
"Veramente io mi fermerei."
"Tanto non è che abbiamo molta scelta." esclama Nino.
"Poi in realtà a nessuno andava di fare questa parte da cattivi!" Takaki afferma con un mezzo sorrisetto.
"Certo che siete proprio tutti ridicoli!" dice stizzito Kame uscendo dal capannone.
Matsumoto si alza e si pone davanti a Koki. Questi gli stringe la mano.
"Faremo bene il nostro lavoro di yakuza!"
"Venite anche a trovarci ogni tanto! Abbiamo del buon alcol e siamo sempre vivaci come un arcobaleno!"
Tutti sorridono.
Taisuke cerca di alzarsi, ma è troppo distrutto per farlo. Kitayama lo aiuta quindi a tirarsi su.
"Non mi pare tu riesca a camminare, vieni, ti porto in spalla!"
"Ah lo farò io..." si intromette Wataru.
"Non preoccuparti, ce la faccio. Hai fatto già abbastanza Wataru."
"Non preoccuparti. Se lo porti tu poi le sue gambe strusceranno a terra!"
"Hey non sono così basso! Se è perché lo vuoi portare tu, cerca di inventare una scusa migliore"
Alla fine Wataru si mette Taisuke esausto in spalla e i tre cominciano a camminare dirigendosi verso l’auto di Yokoo.
"... ragazzi, volevo dirvi grazie."
"Di nulla!" sorride Kitayama.
"Non hai bisogno di dirlo." dice serio ma con sollievo nella voce Wataru.
"C-come... come sono i..."
"I capelli?! Sai Taisuke che non ti ho riconosciuto quasi? Credevo di aver sbagliato capannone!" ghigna Mitsu.
"Non è divertente Kitayama! Sono così orrendi?!" piagnucola Taisuke.
"Affatto!" risponde Kitayama.
"Ti stanno bene sai?" sorride Wataru.
"Non vi credooo!! Uffa!!! Non voglioooo!!" Taisuke comincia ad agitare gambe e braccia, come un bambino capriccioso.
“Hey stai fermo! Se ti muovi così non ce la faccio! Guarda che pesi!” ride Wataru.
“Ah quindi sono un ciccione senza capelli adesso?!?” piagnucola offeso Taisuke.
“Mi sembra che tu abbia abbastanza energie per camminare Taisuke... oppure stai solo fingendo per farti portare in braccio da Wataru?”
“Che stai dicendo Kitayama! Io sto davvero male!” urla Taisuke stringendo di più le braccia al collo di Wataru, temendo che questi voglia davvero farlo scendere.
“E comunque badate bene che quando riprenderò le forze faremo i conti! State riuscendo a prendermi in giro soltanto perché non ce la faccio a reagire in fretta!”
“Meno male che Kawai non è venuto con noi allora!” dice Kitayama.
Wataru e Kitayama si scambiano un’occhiata divertita. Attivati all’auto di Wataru, i due fanno sedere Taisuke all’interno.
“Ok! Io devo proprio tornare allo Shokura ragazzi. Kame sarà su tutte le furie e non so cosa stia combinando. Wataru, ti dispiace accompagnare Taisuke a casa?”
“Eh?! Kitayama!!!” esclama Taisuke preoccupato. “Aspetta Kitayama! Forse Wataru può darti un passaggio dopo che mi avrete lasciato a casa...”
“Ma no, non posso perdere tempo. E poi magari avrai anche bisogno di cure a casa...”
“Già, non possiamo lasciarti solo!” afferma Wataru.
Taisuke preferirebbe restare solo con un serial killer piuttosto che restare solo con Wataru in questo momento. Ma Kitayama non sente ragioni e velocemente si allontana, ma non prima di aver dato una pacca sulla spalla di Wataru e avergli sussurrato qualcosa all’orecchio. Qualcosa che Taisuke, con sua grande delusione, non riesce a cogliere.
Anche in questo capitolo citazioni da famosi drama (solo uno a dire il vero). Figurati se perdo occasione di parodiare drama (e prendere in giro Mitsu per la sua bassezza altezza, con amore ovviamente!<3)!u__u
Spero abbiate tutti apprezzato!<3