KAME NUMBER ONE capitolo 8

Oct 24, 2011 23:01

Again sorry for the post in Italian!>___<

*icona Hasshi perché il vero protagonista di questa parte è lui*
Chiedo scusa in anticipo per questo capitolo un po' meh..ma consideratelo come tutte le puntate 8 dei drami, cioè quelle puntate in cui la storia si è sviluppata ma non succede ancora nulla perchè ci sono almeno altri due episodi da riempire, quindi la trama viene allungata con qualcosa di inutile. Ecco più o meno. Anche perchè in realtà di capitoli futuri ce ne sono ancora un'infinità!XD E la storia...non è che ci sia molto da sviluppare in realtà!XD
In realtà è un capitolo che approfondisce (?) alcuni personaggi che finora hanno avuto una parte relativamente inutile!XD E non parlo della NiSen!XD

La settimana prossima c'è Halloween! Quindi tutti pronti per l'assurdo special di Halloween!:D

Capitolo 8

Accovacciato dietro un angolo, Nikaido spia con sguardo attento il locale vuoto. Più che altro ha gli occhi talmente spalancati che non sbatte neanche le ciglia.
“L'hai visto?”
“Visto cosa? Io non ho visto nulla, Nika!” dice Senga con un tono lamentoso.
“Ti dico che c'era un bambino! Proprio qualche secondo fa! Ommioddio! C'è un fantasma nel locale! Non voglio neanche pensarci!” esclama Nikaido perdendo il controllo e strizzando gli occhi dalla paura.
“Nika-chan! Calmati, non avere paura! Ci sono qui io!” Kento fa per abbracciare l'altro ragazzo, ma d'improvviso quest'ultimo salta in piedi di scatto con il volto più pallido di un lenzuolo lavato con ace.
“Eccolo...” bisbiglia senza alcuna forza nella voce, tanto è terrorizzato. Senga si gira e vede un ragazzino aggirarsi furtivamente tra i tavoli e i divanetti vuoti. Apparentemente era spuntato dal nulla, nel bel mezzo della sala.
“Ho paura Kenpi!!” dice Nikaido mentre butta le braccia al collo di Senga aggravandolo di tutto il suo peso. Ma Senga, statuariamente, non si muove e si sofferma a pensare un attimo, indeciso se volersi godere la situazione in cui un Nikaido atterrito lo stringe con tutta la sua forza oppure risolvere il mistero del presunto fantasma. Ma la stretta di Nikaido sta cominciando a diventare un po' fastidiosa, quindi decide che è ora di fare l'eroe e passare all'azione.
“Chi sei? Cosa ci fai qui?” urla al ragazzino. Per tutta risposta il ragazzino con un rapido movimento sparisce dietro i divanetti.
“AAAHH è sparitooo!! Lo hai visto?! Si è volatilizzato!!” Nikaido stava ormai facendo del male fisico a Senga con la sua stretta.
“Nika-chan! Non è sparito, si è solo gettato dietro il divano! Se mi lasci vado a...”
“Nooo!! Kenpi non voglio ti succeda qualcosa!!” Nikaido è ormai prossimo alle lacrime.
“Non mi succederà nulla, fammi solo..”
Ma ormai il ragazzino era sgusciato velocemente fuori dalla sala, senza essere notato, nel trambusto che una sola persona spaventata era riuscita a creare.
“NIKA-CHAN!!”
Nikaido apre gli occhi dopo l'urlo spazientito di Senga.
“Non era un fantasma, ma solo un ragazzino!”
“E come ha fatto a sparire così velocemente?”
“Te l'ho detto, era nascosto dietro i divani. Si muoveva molto velocemente. Magari la prima volta che lo hai visto sparire era solo scivolato...”
Nikaido raddrizza la sua schiena e si guarda intorno.
“Ma che ci faceva un ragazzino qui?”
“Non lo so, tu hai qualche idea?”
“No, so solo che ho perso dieci anni di vita per la paura e se lo becco di nuovo gli faccio vedere io!!” dice Nikaido con ardore, senza più alcuna traccia del tremante se stesso di pochi secondi prima. Senga lo guarda e sorride.
“Nika-chan, sei proprio un duro tu~”

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“Shintaro!! Che cosa stavi combinando?! Quei due tipi selvaggi ti hanno quasi scoperto!”
“Scusa Ryutaro, ma ho perso le mie cards dei Tokio in quella sala e le stavo cercando...” dice il piccoletto con espressione nient'affato costernata.
“Accidenti a te! Se ci facciamo scoprire possiamo dire addio a tutte le card, i manga e i pomeriggi in sala giochi, lo vuoi capire?! Se falliamo, Kame non ci darà più alcun soldo! E il fratello di Juri non ci darà più missioni!”
“Hey, chi è lo stupido che ha messo il sonnifero nella tazza sbagliata? Se non ricordo male è tutta colpa tua se ci siamo dovuti sorbire due ore di sgridate da parte di Kame. Accidenti, credevo che sarei morto!”
“Ok, ok, basta litigare voi due. Dobbiamo cercare di svolgere la missione di spionaggio senza farci beccare. Per fortuna che Kame ha abbandonato l'idea di sabotare Taisuke per adesso. E' tutto preso dal conflitto con l'Arashic.” dice Juri incrociando le braccia.
“Comunque sia, cosa stiamo facendo ancora qui? Abbiamo già fatto rapporto no? Come al solito la maggior parte degli host ha passato la giornata a dormire. Tama-chan è andato dal parrucchiere prima di venire qui e questo è stato l'evento più interessante a cui abbiamo assistito oggi.” dice sconsolato Ryutaro.
“Questo lavoro è proprio noioso! Chissenefrega di seguire questi tipi strambi tutto il giorno! Non abbiamo più tempo di non entrare a scuola e andare a divertirci!” esclama in tono impertinente Shintaro.
“Ma quante volte ve lo devo ripetere? Cercate di diventare più responsabili, ormai non siamo più bambini. Dobbiamo compiere il nostro dovere anche se è più noioso che stare ad ascoltare Nakamaru!” Juri prende davvero sul serio il suo dovere ultimamente.
“Ah siete ancora qui!” Dice Kame, entrando di nuovo nel suo camerino personale.
“Ho dimenticato di dirvi che da oggi in poi vi voglio dentro gli armadietti dei due camerini tra una performance e l'altra e quando i ragazzi si cambiano dopo il lavoro. Potrebbero fare qualcosa di compromettente e non intendo compromettente come quello che fanno già sotto le docce. Accidenti, perché non ci ho pensato prima!”
I tre ragazzini emettono un sospiro all'unisono. Kame li guarda senza alcuna compassione.
“Cos'è questa poca voglia di fare? Benché il duro lavoro non porti a nulla, io vi pago per farlo e questo dovrebbe bastarvi. Ed ora andate che devo prepararmi per la serata, non ho abbastanza boccoli per i miei gusti. Fuori fuori!” dice sventolando le mani in direzione della porta.
I tre ragazzini escono dalla porta secondaria segreta situata nella stanza di Kame e si ritrovano nello stretto vicoletto con i bidoni della spazzatura, proprio dietro il locale.
“Ma sei proprio sicuro che vuoi continuare a fare questo lavoro, Juri?” dice Shintaro con il volto affranto.
“Che altra scelta ho? Koki e i ragazzi sono la mia unica famiglia... sebbene a volte creda davvero di essere stato adottato, hanno fatto molto per me. Koki sarebbe molto deluso se un giorno decidessi di non prendere in mano le redini dell'attività. Ho già dovuto fargli guardare un drama in cui uno yakuza si finge diciassettenne per tornare a scuola, per convincerlo che l'istruzione è importante... figuriamoci se gli dicessi che in realtà vorrei fare altro nella vita!”
“Aha... gli adulti sono proprio difficili!” sospirano gli altri due.

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Hasshi stava facendo le pulizie poco prima dell'apertura del locale, fischiettando con la scopa in mano, quando nota dei pezzi di carta colorati per terra. Incuriosito li raccoglie e li esamina.
“Waah!! Sono le card dei tokio che volevo tanto! Che bello!”
Ed euforico continua a fischiettare, mentre si mette le card in tasca senza esitazione.

NOTE
Le cards dei tokio sono ispirate a questa cosa anche se lo so che in realtà quelle vere sono virtuali.

Spero abbiate gradito! Lasciate commenti o fatemeli avere come al solito! Saranno apprezzati!<3

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