Titolo: La sosia non autorizzata
Autore:
eru_elyshaRating: 14
Serie: Comica
Note: Una grande serie di incredibili coincidenze può trasformarsi amorevolmente in una storia XD Per polemiche e reclami
qui Come al solito, nel Nero Cimitero di Milady Morte era una notte buia e tempestosa.
Nessuna novità, insomma.
Le Nera padrona di casa sedeva in mezzo ai suoi cactus, sospirando a intervalli di pochi minuti.
"Ragazzi, - disse loro - questa terapia di gruppo non può funzionare, se voi non collaborate."
Giangy, Culo, Pesty e i nuovi adottati, Pipi II, Patata e Rinaldo Coniglio - per gli amici Riny Rabby - non le risposero, ovviamente trattandosi di piante inanimate assolutamente inadatte per terapie di qualsivoglia tipo.
La Morte sospirò, ancora affranta e sconsolata nella sua propria depressione, poi un lampo squarciò il buio della notte, seguito da un potente tuono che la fece sobbalzare.
Un istante dopo, con la grazia e l'amorevolezza che la contraddistinguevano dalla massa informe delle entità del Mondo Riflesso, Princy fece la sua comparsa nel Cimitero, avvolta in un impermeabile rosa pastello.
"Cane di Lenì, Morty, non sei ancora pronta?" Le chiese, fissandola da sotto l'ombrello viola coi bordi di pizzo bianco che usava per ripararsi dalla tempesta.
Morty si voltò per guardarla interrogativamente. "Per fare che cosa, Prin?"
La Principessa Splatter sbuffò. "Ma per la conquista del mondo! - Esclamò - Se aspettiamo anche solo un giorno di più, finisce che arriva il 2012 e ci tocca distruggere tutto ciò che abbiamo conquistato senza nemmeno averci giocato un pochino."
"Ma io pensavo che l'avessero già conquistato. - Ribatté la Signora dei Trapassati (prossimi e remoti) - Mi era arrivata la notifica su Skullbook."
"Eh, appunto. - Replicò Princy ruotando vezzosamente l'ombrello - Che divertimento c'era a conquistare il pianeta senza almeno una guerrina o un piccolo massacro amorevole?"
La Morte fece spallucce e si alzò dalla lapide su cui sedeva, andando a ripararsi sotto l'ombrello rosa della Principessa.
"Se devo essere sincera, - disse poco dopo, mentre entrambe raggiungevano la statua di un Angelo decaduto (o forse è meglio dire Inciampato) per sfuggire alla pioggia sotto le sue ali - mi fa un po' fatica. Lo sai che sono pigra."
"Tu non sei pigra. - Le rispose rabbiosamente la Principessa Splatter - Sei pallosa."
Morty emise un gemito lamentoso e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
"Io non lo volevo." Farfugliò, iniziando a piagnucolare.
Princy la fissò per qualche istante con un sopracciglio regalmente e cinicamente alzato, poi sospirò. "Che merda! - Disse - Andiamo, Morty, sii felice di essere come sei: almeno sulla tua fan page ci sono più di mille iscritti. La mia ne ha solo venti, Cippy e Desdy compresi."
La Nera EmoSignora si asciugò le lacrime con le maniche - stinte - del Nero Mantello, poi sospirò.
"È perché tu li uccidi tutti, i tuoi fan. - La redarguì - Sei troppo esuberante, Prin. E poi non è carino mettere le fotografie delle tue scorribande con Conquy e Arty su Mortnet, soprattutto con tutto quel sangue."
Princy scrollò le spalle con indifferenza. "Sono fotografie artistiche. - Ribatté - E io sono un genio artistico incompreso. Sai una sega te, Morty."
Prima che la Morte potesse rispondere all'amica, si sentì il rumore di un motore che avanzava sul selciato ghiaioso del Nero Cimitero.
Le due si scambiarono un'occhiata perplessa e, poco dopo, videro sopraggiungere un piccolo Go Cart bianco e nero con le ruote rosse; alla guida c'era Shanael, l'Angelo Inciampato e ovviamente (de)caduto, quel giorno motorizzato per ovviare i propri problemi con l'equilibrio e i sassetti dei sentieri.
Shanny rivolse alle amiche uno sguardo furibondo. "Non dite nulla. - Le anticipò prima che entrambe potessero parlare - Ho forato quattro volte, una per ciascuna ruota, dal Nero Cancello a qui e mi sono anche sporcata le scarpe nuove nel fango mentre cambiavo le gomme. - Poi si portò una mano dalle unghie laccate di bianco ai capelli ed emise un gemito strozzato - I miei poveri capelli! Ero stata giusto ieri da René, il parrucchiere più famoso di Livorno."
"Povera Shanny! - Le disse Princy, facendole segno di raggiungerle sotto le ali della sua effige - Nemmeno su una macchina riesci a non inciampare in qualche sfortuna!"
Scendendo dal Go Cart, l'Angelo sfigato e, giustamente, anche un po' incazzato borbottò qualcosa di inintelligibile e, quando si trovò tra le due amiche al riparo dalla pioggia, scoccò a entrambe un'occhiata piuttosto eloquente.
"Abbiamo un problema." Sentenziò con un cipiglio serio in viso.
La Nera Signora dei Cimiteri e dei Morti emise un lamento che suonò più simile a un ululato lupesco, mentre Princy faceva spallucce.
"E qual è la novità?" Disse infatti, rimirandosi le unghie laccate di verde pastello - non pisello.
Shanny sospirò. "Questa volta siamo nei guai sul serio." Rispose seccamente.
"Facevi più bella figura a dire che eravamo nella merda." Le fece notare Princy, alzando gli occhi al cielo nella consapevolezza che doveva insegnare tutto lei alle amiche.
"Quale che sia il vocabolo usato, - continuò Shanael dopo un'alzata di spalle - il grave problema resta."
La Nera EmoSignora ululò di nuovo, un lamento di pura, cruda disperazione.
"Sono stanca dei problemi, Shanny. - Frignò - Non li volevo, sono brutti e cattivi!"
Princy le diede un paio di pacche troppo forti che volevano essere di consolazione e, mentre Morty tossiva per essersi quasi strozzata con la sua stessa trachea - oh! Magari era la volta buona che moriva! -, si voltò a guardare l'Angelo Costernato con gli occhi rossi, rosa, verdi, azzurri, bordeaux sfumati di lilla e oro.
"Sentiamo." Le disse con un gesto della mano, incoraggiandola a parlare.
Shanny si strinse nelle spalle e iniziò a lisciarsi le piume bianche e nere delle ali distrattamente.
"Ci rubano il lavoro." Disse tutto d'un fiato, guardando le amiche con sguardo grave.
Princy e Morty spalancarono gli occhi per lo stupore.
"Chi?" Chiese poco dopo la Regina dei Morti.
L'Angelo Preoccupato si accigliò. "Morty, ma ti pare che sia una veggente? - Le disse con risentimento - Se sapessi chi è il kamikaze in questione, avrei già chiamato Princy per farlo sbudellare. Come al solito, insomma." Concluse, rivolgendo all'altra amica un sorriso al quale Princy rispose con un luccichio sinistro negli occhi.
"E come hai fatto a scoprirlo?" Chiese ancora la Morte, mentre il suo cinereo labbro inferiore iniziava a tremare.
Shanael tirò fuori dalla borsetta Novella Tremilamorti. "C'è scritto qui. - Disse, sfogliando le pagine fino a trovare l'articolo che cercava; inforcò gli occhiali e lesse - La Nera Signori dei Morti colpisce ancora: strage di bagnanti al Lago di Loch Ness; mille vittime. Brava, Morty! Complimenti!"
Princy si accigliò. "Ma lei non l'ha fatta quella strage. - Disse con risentimento - E neanche io."
"Appunto! - Esclamò esasperata Shanny - Ma è stata paparazzata sul luogo del delitto, guardate!"
Morty e la Principessa Splatter si sporsero oltre la testa dell'Angelo Documentato per guardare le pagine di Novella Tremilamorti e, in effetti, c'era una foto della Morte che faceva il segno della vittoria con le dita rivolta verso l'obiettivo della macchina fotografica.
"Ma sono io!" Esclamò Morty indignata, afferrando il giornale dalle mani di Shanny con le mani nodose.
Princy e l'Angelo Sconvolto da cotanta stupidità si scambiarono un'occhiata, poi Princy proferì una bestemmia, che fu seguita da un rombo di tuono.
"È ovvio che non sei tu, Morty. - Disse - Tu non c'eri, lì."
"Oh. - Perplessa, la Nera Signora corrugò le sopracciglia - E allora chi è?"
Nuovamente, la Principessa e l'Angelo si scambiarono un'occhiata frastornata.
"È ciò che volevo tentare di scoprire. - Le disse poco dopo Shanny, un po' frustrata - Vi ho sottoposto il problema proprio per questo."
Rimasero in silenzio per alcuni istanti, fino a che Princy sospirò.
"Shanny?" Chiamò.
"Oh?" Rispose l'Angelo Pensieroso.
"Mi sa che ci toccherà ricorrere di nuovo a quei due agenti segreti dell'altra volta." Le disse.
Shanael annuì. "Lo credo anch'io. - Rispose - Ed è una fortuna che le abbia aiutate a risolvere i loro infiniti problemi legali, almeno adesso hanno traslocato." E così dicendo tirò fuori dalla tasca dell'ampia gonna bianca che indossava un biglietto da visita, mostrando che la ESPIA si era trasferita in una cantina umida e bruttina - ma decisamente migliore del vecchio sgabuzzino per le scope.
Dopo un istante di perplesso silenzio, le tre amiche sospirarono.
"Certo, Morty, ce le hai tutte te!" Esclamò rabbiosamente Princy, mettendo il broncio alla Morte.
La Nera Signora emise un gemito, iniziando a tirare febbrilmente su col naso e beccandosi un'occhiataccia da Shanny.
"Addio alla conquista del mondo... - disse teatralmente quest'ultima - Con quanto dovremo pagare il CapoESPIA e Voicy, non ci potremmo mai permettere di conquistare nemmeno il caffè giù all'angolo."
"Maremma (s)budella." Concluse Princy, e le altre due furono tacitamente d'accordo.
La cantina umida e bruttina era esattamente ciò che sembrava essere: nient'altro che una cantina umida e bruttina. Però ben arredata.
Quando Morty, Shanny e Princy vi entrarono, la prima cosa che notarono fu l'uomo seduto alla scrivania della reception, un bel ragazzone con gli occhiali e i capelli biondi - per non dire gialli.
"Buonasera. - Le apostrofò lui con un sorriso amabile - Siete venute qui per chiedere il nostro aiuto?"
Shanny e Princy spinsero in avanti Morty, avendo precedentemente deciso che sarebbe stata lei a dover esporre il problema.
"Ehm, ecco, io... - Balbettò Lei - Senta, volevo parlare col Capo." Disse.
"Il Capo è, al momento, impegnata in una conferenza stampa insieme a Voicebring." Rispose l'uomo, sempre sorridendo.
Gli occhi della Nera Signora si riempirono di lacrime. "E io come faccio, allora? - Domandò - C'è una tizia che va in giro fingendo di essere me e mi ruba il lavoro, quand'anche non lo stipendio!"
A quelle parole il sorriso dell'uomo si incrinò; compunto e agile, estrasse da sotto la scrivania un piccione. Scrisse due brevi righe su un foglio, che staccò dal blocchetto e legò abilmente attorno alla zampetta rosa del volatile, facendogli poi cenno di andarsene; l'uccello spiccò il volo e uscì dalla porta d'ingresso - essendo l'ufficio dell'agenzia investigativa una cantina, era pretendere troppo che possedesse delle finestre.
"Bene, - disse ancora lui - il Capo e Voicebring saranno adeguatamente informate del sinistro occorso. Se vuole gentilmente accomodarsi, sarò lieto di offrire a lei e le sue amiche una tazza di tè."
"Quest'uomo mi ricorda Tristy." Bisbigliò Shanny nell'orecchio di Princy, che fece una smorfia pensando al vecchio amico.
"Scusi, - stava intanto dicendo la Morte al Segretario della ESPIA - non c'è bisogno che mi dia del 'lei', davvero. Non sono poi così attempata come sembro."
L'uomo fece per replicare, ma la Principessa Splatter, che aveva udito quelle parole, fu più svelta.
"Morty, tu sei attempata. Vecchia di secoli e secoli. Non sminchionare quest'uomo, per cortesia." Disse.
Dagli occhi della Signora dei Trapassati (prossimi e remoti) caddero due grosse lacrime, che scivolarono sulle sue guance scarne e pallide per poi infrangersi al suolo.
"Oh, andiamo Princy, non essere sempre così... te stessa. - Disse Shanny avvicinandosi alla Morte piangente e porgendole un fazzoletto di pizzo - Poverina, guardala: è provata dal fatto che ci sia una sua sosia non autorizzata in giro per il Mondo Riflesso, che va a prendersi la gloria al suo posto. Prova a metterti nei suoi panni."
Princy ci pensò su un istante, poi iniziò a spogliarsi del vestito verde pastello che indossava.
"Su, Morty, spogliati anche tu."
"Princy, cosa stai facendo?" Le chiese Shanny abbracciando la Nera Signora e scoccando all'altra un'occhiata perplessa e a tratti inquietata.
La Principessa sorrise amorevolmente. "Mi metto nei suoi panni, Shannì. Esattamente come mi hai detto di fare."
"Era una metafora. - La redarguì l'Angelo Basito - Non era da intendersi in senso letterale."
"Oh." Princy, così velocemente come si era spogliata dei suoi abiti, si rivestì.
Il tutto sotto lo sguardo impassibile, ma sinceramente divertito e sconcertato, del Segretario.
"In ogni caso, - interloquì quest'ultimo poco dopo - cosa possiamo fare per voi? Così posso lasciare un appunto." Chiese.
Shanael si schiarì la voce e sorrise appena. "Ci servirebbe scoprire chi è la sosia della Morte, da dove viene e cosa vuole da noi. Se esiste, anche chi la comanda."
Il Segretario trascrisse tutto su un foglio e lo attaccò con un post-it al monitor del computer che aveva davanti, poi sembrò ripensarci: staccò di nuovo il foglio e impugnò la penna.
"Un numero di telefono?"
Lentamente, Shanael scandì il suo numero di cellulare, tralasciando il fatto che sia il Capo che Voicy lo conoscevano a memoria.
"Bene, signore, vi farò richiamare non appena i miei superiori saranno rientrati in ufficio. - Disse poi il Segretario - Non c'è più molto che io possa fare per voi."
Princy fece per protestare, ma l'Angelo lesto fu più svelto; mettendole una mano sulla bocca, la portò fuori dalla cantina, trascinando via anche Morty per una manica del mantello. Non dopo aver mormorato un cordiale 'arrivederci'.
Appena fuori dall'ufficio umido e bruttino della ESPIA (Elisa's Secret Poco Intelligent Agency), le tre si guardarono.
"Ci ha chiamate signore?" Domandò Princy portandosi le mani al volto con sgomento.
Shanny, l'Angelo Scioccato, non ebbe la forza di replicare; soltanto Morty, ripresasi dal pianto, scrollò le spalle con indifferenza.
"Quell'uomo morirà domani. - Poi aggiunse - Me l'ha detto Nedo."
E quindi, sicuramente, il Segretario della ESPIA non sarebbe morto.
Nel frattempo, in un imprecisato luogo del Mondo Riflesso...
"È un piano quasi perfetto."
Capra sovrappose gli zoccoli davanti a sé, fissando le tre entità che svolgevano i suoi malefici piani per la conquista del Mondo Riflesso.
"Perché quasi? - Domandò Egocentrismo (ebbene sì, proprio lei!), aggrottando le sopracciglia - IO credo che il piano che IO mi sono adoperata a far funzionare egregiamente sia a dir poco perfetto. Altrimenti non avresti affidato a ME l'incarico di occuparmi della cosa."
Invidia, Envy per gli amici, sussurrò qualcosa di incomprensibile ma sicuramente molto offensivo, invidiosa della fiducia che il loro Capo, Capra, aveva riposto in Egocentrismo anziché in lei. Obesità, dal canto suo, si ingozzava di patatine al formaggio e pizza, quindi non riuscì a pensare a niente di diverso da quello.
"Stupida! - Esclamò Capra, puntandole contro uno zoccolo appuntito - Cosa vuoi saperne, TU, del calcolo delle probabilità? C'è sempre l'un percento di fallimento in ogni cosa, a volte anche di più."
"MI scuso, vossignoria." Si scusò Ego, pensando a tutti i modi in cui le sarebbe piaciuto liberarsi di quella Capra molesta, che però - lo riconosceva - era la mente del gruppo. E non avrebbe potuto essere diversamente.
Erano cambiate tante cose da quando lei e la sua fida Oby erano riuscite a evadere dal carcere dopo aver fallito nel rapimento di Giangilberto; la prima era che avevano accolto nel loro gruppo Invidia, un'alleata molto potente e che odiava Morty e la sua combriccola di vacche quanto loro. La seconda era che LEI e Willy, altresì noto come Truzzaggine, erano convolati a giuste nozze e LEI aveva finalmente fatto sesso per la prima volta - solo e soltanto dopo il matrimonio. La terza era stata l'aver incontrato Capra, che le aveva raggruppate e le aveva messe al corrente di tutti i suoi millecinquecentocinquanta piani per la conquista del Mondo Riflesso, diventando così il capo della loro piccola associazione a delinquere, la CapraSPD. La quinta ed ultima era che, di tutti quei piani malvagi, ne avevano scelto uno che stava apparentemente avendo successo, ovviamente perché se ne era occupata LEI.
"Il nostro gioiellino dov'è?" Disse Capra distogliendola dai suoi pensieri, la voce un sussurro maligno.
Fu troppo lenta a rispondere.
"Signore, l'ho mandata a giocare con le Barbie. - Rispose Envy - Dopo la strage del Lago Loch Ness era molto stanca."
"Brava, Envy." Si complimentò Capra e l'Invidia buttò il petto in fuori, orgogliosa di sé. Egocentrismo le scagliò un'occhiata raggelante, meditando vendetta dentro di sé contro quella stronza che LE rubava la scena.
"E adesso cosa facciamo?" Domandò Oby con la bocca piena, soffiando briciole di patatine.
Capra, seduto su uno scranno, fissò le tre entità ai suoi ordini e sogghignò.
"Semplice, mia lardosa e cellulitica amica: cerchiamo di conquistare il Mondo Riflesso."
"Tadan tadan, tadan, tadantadantadantadantadaaaaaan tararatadan... Tadan tadan, tadan, tadantadantadantadan..."
"Voicy! Smettila di cantare la canzone della Pantera Rosa!"
"... Tadaaaaaaaaaaaaaan... Scusa Capo, mi ero calata nella parte dell'investigatore segreto."
Il CapoESPIA scoccò uno sguardo cupo e mortale alla sua dipendente, che si stringeva l'impermeabile addosso e si guardava furtivamente intorno da dietro gli occhiali scuri.
"Tu sei un investigatore segreto, Voicebring. - Le disse seccamente, sbuffando una nuvoletta di fumo - Ma ciò non ti dà l'autorizzazione a canticchiare mentre siamo in missione."
"Ma Capo, - disse Voicy piuttosto perplessa - io pensavo che stessimo andando a casa di Shanny, non in missione."
"Stiamo andando a casa di Shanny in missione." Ribatté il CapoESPIA.
"Oh. - Disse l'altra - Allora è roba seria."
Il Capo annuì e continuarono a camminare in silenzio - tuttavia, Voicy stava finendo di cantare mentalmente la sigla della Pantera Rosa, mantenendo i passi al ritmo della canzone.
Quando si trovarono davanti all'appartamento extra-lussuoso di Shanael, il Capo suonò il campanello e il portone si aprì un istante dopo; salirono le scale, il Capo sempre impassibile e Voicy sempre furtiva, poi varcarono la porta della casa dell'Angelo Inciampato. Lì si tolsero il cappello da investigatore e gli occhiali scuri, scrutando le tre figure che le guardavano speranzose.
"Qualche novità?" Domandò la padrona di casa, facendo loro cenno di accomodarsi.
Gli agenti della ESPIA si sedettero sul divano e il Capo si accese una sigaretta.
"C'è effettivamente una sosia della Morte. - Disse - L'abbiamo vista poco fa."
"Stava facendo una buchetta nel parco per seppellirci dei soldi." Concluse a mo' di spiegazione Voicebring.
"Oh, no. - La Nera Signora dei Trapassati (prossimi e remoti) prese la parola - Quella ero proprio io. Mettevo da parte i miei risparmi per i periodi di magra, come mi ha insegnato Shannì."
Shanael le diede una leggera pacca sulla spalla, guardandola con orgoglio.
La Principessa Del Torrione sbuffò sonoramente, accavallando le gambe e incrociando le braccia sotto il seno.
"Voglio sapere chi è. - Disse - Lo voglio sapere ora. Sto perdendo tempo che potrei meglio impiegare andando con Cippy a fare qualche scorribanda nel bosco o assaltando i convogli."
"Chi è non lo sappiamo. - Ribatté il Capo - Ma sappiamo chi è stato e dove si nasconde."
"Ammazza, che rapidità!" Esclamò Shanael, mentre Princy iniziava a guardarsi intorno con un luccichio sinistro negli occhi screziati d'argento e ambra borbottando: "Dove? Dove?"
"Enarrateci, allora, non siate indugiose!" Esclamò la Nera Signora facendosi attenta.
Il Capo trasse una lunga boccata di fumo, espirandone poi una nuvoletta grigia che l'avvolse come un abbraccio.
"Sono vecchie conoscenze." Disse semplicemente, lasciando poi che Voicebring prendesse la parola.
"Era prevedibile che avrebbero tramato vendetta. Egocentrismo e Obesità si sono prese del tempo per riorganizzare la loro stupida malvagità e, dannazione!, pare che ci siano riuscite." Concluse.
"E non sono sole." Sentenziò di nuovo il CapoESPIA, spegnendo la sigaretta nel portacenere di cristallo. C'era rancore, nella sua voce, ma nessuna delle presenti vi badò granché, troppo scioccate per far caso ai dettagli.
"Ego e Oby! - Esclamò Princy, accarezzando distrattamente la sua fida Mannaia - Avrei dovuto estirparle dal mondo quando ne avevo l'occasione. - Si voltò furibonda verso la Morte, che rabbrividì e sprofondò nei cuscini nel vano tentativo di nascondersi dallo sguardo furente dell'amica - È solo colpa tua, Morty! - Le disse con rabbia - Tu non hai voluto che le impalassi in piazza e ora ben ti sta!"
La Signora dei Trapassati (prossimi e remoti), si prese la testa tra le mani ed emise un lamento strozzato.
"Voglio morire..." Piagnucolò.
"Come avete fatto a scoprirlo?" Domandò l'Angelo Inciampato, ignorando deliberatamente la sua cimiteriale amica, consapevole che Princy aveva perfettamente ragione.
Voicebring scrollò le spalle. "Era tutto scritto su Skullbook. - Rispose sorridendo - Abbiamo richiesto loro l'amicizia puntando sull'anello debole del gruppo, Obesità, e così abbiamo scoperto queste informazioni top secret."
"Grandi invenzioni i social network!" Concluse Shanny annuendo tra sé, ma maledicendosi per non aver avuto lei quell'idea che pareva fruttare a Firewall dell'Ufficio Informatica un sacco di soldi.
"Ora facciamo irruzione nel loro nascondiglio e le ammazziamo tutte, vero? Vero?" Chiese Princy alzandosi in piedi ed estraendo la Mannaia dal fodero, sul viso un'espressione implorante e carica di aspettativa.
"Non ti alletta di più l'idea di torturarle e godere della loro atroce sofferenza, prima di eliminarle?" Le chiese Voicebring, sogghignando perfidamente all'altra.
Princy si fece pensierosa per un istante, poi il suo hobby prese il sopravvento sulla razionalità. "Ok, - rispose sedendosi di nuovo - però invitiamo anche Conquy."
Così, dall'alto della sua laurea in Strategie di guerra tra entità, Shanny mise sul tavolo da caffè una mappa del Mondo Riflesso e guardò le altre con fare cospiratore.
"Secondo me, potremmo agire così."
E la tattica fu studiata e approvata all'unanimità.
Erano lì, infine.
Un magazzino con un'insegna che recitava semplicemente "Capra SPD". Società per delinquere.
Princy e Conquy aprivano il gruppo, Mannaia e Spada stretti nella mano destra, uno scintillio sinistro negli occhi.
Shanny affiancava il CapoESPIA e Voicebring al centro, il fidato bastone a croce nella mano destra e una calibro45 nella sinistra; gli agenti della ESPIA, invece, avevano corde e mangime per capre, di cui non avevano spiegato né il senso né il modo d'uso alle altre.
Chiudeva la fila Morty, col Secolare Trabiccolo tra le mani tremanti e un'espressione sconsolata in volto.
"Era proprio necessario?" Piagnucolò la Nera Signora del Cimitero, stringendo più forte il manico di legno della Falce.
Shanael, l'Angelo Tediato, si voltò a guardarla. "Morty, che paio di... palle. - Si concesse, mentre Princy si voltava a guardarla con fiero orgoglio - Dobbiamo intimidire i nemici con le armi che abbiamo, altrimenti la tua sosia conquisterà il Mondo Riflesso e addio al lavoro e ai soldi."
"Ma io..." Iniziò la Morte facendo indicini, ma Princy la interruppe prima che potesse finire la frase.
"Ma tu un caz..."
"NO!!!" Con un leggiadro balzo in avanti, l'Angelo Educato fece cadere la pistola e coprì la bocca della Principessa Splatter prima che pronunciasse la Parola Tabù.
Princy le riservò un'occhiata fulminante, togliendosi la mano dalla bocca con un gesto stizzito; prima che potesse anche solo pensare di dire qualunque cosa, una voce alle loro spalle li raggiunse.
"Cos'è? Una rimpatriata cui non sono stato invitato?"
Si voltarono tutti, accogliendo Tristy e il suo solito aplomb con un'occhiata perplessa.
"E tu che ci fai qui?" Gli chiese Shanny inarcando un sopracciglio.
"Ero nei paraggi. - Rispose lui con un gesto della mano - Gallina." Sottolineò poi.
"In realtà, - interloquì Voicy prima che tra l'Angelo Arrabbiato e l'apatico Tristezza scoppiasse il solito litigio - stavamo per fare irruzione nella base segreta di un'associazione a delinquere che ha creato una sosia di Mortyna."
"Sembra divertente. - Ribatté Tristy - Vi dispiace se mi unisco?"
"Sì!" Dissero all'unisono Princy e Shanny, ma il Capo e Voicy negarono.
"Ci servirà tutto l'aiuto possibile." Rispose quest'ultima con un sorriso.
"Be', allora tanto valeva chiamare anche FidoBau e il Piggy. - Disse Morty in un lamento - Almeno mi difendevano loro dalla sosia brutta e cattiva. E anche il Piccolo Petie."
"E poi magari chiamavamo anche quella troia della Fatina dai capelli turchini." Sbottò Conquy - sempre però con eleganza e una classe da re.
"Diciamo che mi limiterò a osservare." Disse in conclusione Tristy e si avvicinò maggiormente alla Nera Signora dei Morti, chiudendo con lei il gruppo.
"Bene. - Asserì allora il CapoESPIA con un sorrisetto strafottente rivolto alla sua compagnia, poi si voltò verso la collega - Voicy!"
"Oh?" Rispose il Portavoce ufficiale dell'agenzia, aggrottando le sopracciglia.
"Canta." Ordinò.
"Ma Capo, tu avevi detto che..." Iniziò, ma l'altra la interruppe.
"Lo so cos'ho detto. - Ribatté seccamente - Ma questa è un'occasione speciale."
"Allora vada per la Pantera Rosa?" Domandò Voicy con un sorriso raggiante.
Il Capo sbuffò. "Ovviamente no. Canta qualcosa di più a tema, tipo la Cavalcata delle Valchirie o che so io. Stiamo per fare un'irruzione, non una scampagnata tra i boschi."
Voicebring ci pensò su un istante, poi iniziò.
"Tata tatadadan, tatadadan, tatatatataaaaadan tatadadaaan..."
"Caricaaaa!" Esclamò Conquy, alzando in aria la Spada.
"Ammazziamoli tutti!" Gli fece eco Princy, dimenando la Mannaia davanti a sé.
Poi corsero dentro, con Voicy che continuava a cantare la Cavalcata delle Valchirie e Morty che piagnucolava. Ovviamente.
Quando fecero irruzione nel magazzino con la Cavalcata delle Valchirie, erano tutti lì ad attenderli.
Capra era in piedi al centro della stanza, le zampe conserte sul petto.
Ego, Oby, Envy e la Morte fasulla erano ai suoi lati, due da ciascuna parte.
"Benvenuti nella sede della Capra SPD. - Disse Capra sogghignando - Spero che troverete confortevole la nostra base operativa, amiche e amici, perché non ve ne andrete mai più."
Li scrutò a uno a uno con gli occhi caprini, soffermandosi poi sul CapoESPIA.
"Capo." Disse, la voce disgustata e più animalesca di quanto non fosse di solito.
Il CapoESPIA fece un cenno la testa. "Capra." Constatò.
"Ci incontriamo di nuovo. - Disse Capra - E io che avevo sperato che tu fossi crepata nell'incendio di quel tuo schifoso sgabuzzino per le scope."
Il Capo sogghignò, ma fu Voicebring a rispondere. "Il Capo ed io abbiamo sette vite. - Asserì - Che in totale fanno quattordici lunghe esistenze da sprecare cercando di renderti inoffensivo per sempre, bastardo barbuto." E così dicendo gli sputò poco lontano dagli zoccoli.
Capra sogghignò malignamente.
"Questo lo vedremo. - Mormorò, poi voltò il muso prima da un lato e poi dall'altro, scambiando uno sguardo d'intesa coi suoi alleati - Prendeteli, ragazze."
Ego, Envy, Oby e la falsa Morte iniziarono a correre loro incontro proferendo un grido disumano.
"Io prendo quella grossa!" Disse Conquy con un ghigno compiaciuto, poi, brandendo la spada, corse a sua volta verso le quattro agguerrite entità, seguito dagli altri - tutti tranne Tristy, che si sedette sullo scranno di Capra e tirò fuori dalla sua immancabile ventiquattrore una tazza e un piattino di porcellana, un thermos con dell'Earl Grey caldo e dei pasticcini, iniziando a servirsi il tè.
Poi scoppiò la rissa, una massa informe di braccia e gambe e armi che si rotolavano sul pavimento del magazzino con ferocia e foga, e da cui partivano sempre più imprecazioni, offese e bestemmie rivolte al Buon Dio.
Morty, invece, si era scagliata subito contro la propria sosia, trascinandola via dalla mischia e portandola vicino allo scranno di cui Tristy aveva preso possesso per osservare meglio quanto gli succedeva intorno; l'intenzione iniziale della Morte era quella di duellare a colpi di Falce, ma qualcosa dentro di lei traballò.
La Nera Signora dei Trapassati (prossimi e remoti) guardò la sua sosia non autorizzata.
"Ciao!" Disse.
La sosia non autorizzata guardò la Nera Signora dei Trapassati (prossimi e remoti), original since world's creation.
"Ciao!" Le rispose l'altra con una voce identica alla sua.
"Io sono Milady Morte." Continuò quella originale delle due.
"Io sono Madama Morte." Replicò di nuovo la sosia.
"I miei amici mi chiamano Morty." Asserì ancora la Nera Signora di ruolo.
"I miei, invece, mi chiamano Mortizyx." Ribatté di nuovo la copia pirata.
La Nera OriginalSignora aggrottò le sopracciglia.
"Io sono nata all'Alba dei Tempi. - Disse - Prima del Mondo e delle creature viventi."
Anche l'altra Nera Signora aggrottò le sopracciglia; ci pensò un istante, poi si strinse nelle spalle. "Io no, - rispose - sono nata appena qualche mese fa."
"E perché vuoi essere me? - Le domandò Morty - Guarda che il mio non è un bel lavoro... e a dirla tutta non è nemmeno una bella esistenza. - Stava per dire 'vita', ma si trattenne; le vennero le lacrime agli occhi - Voglio morire!" Iniziò a piangere.
"Oh! Anche io!" Esclamò Mortizyx, iniziando anch'ella a piagnucolare.
Le due si guardarono con gli stessi occhi ugualmente pieni di lacrime, poi si abbracciarono e piansero insieme tutte le loro lacrime.
"Morty! - Esclamò Shanny dalla mischia, mentre tirava i capelli a Egocentrismo - Che diavolo stai facendo?"
"Fraternizza col nemico." Disse Tristy dall'alto del suo scranno, sorseggiando il suo tè.
"Vuoi darci una mano o no, tu?" Lo rimproverò l'Angelo Violento, infilando le dita nel naso a Oby, che grugnì come un maiale.
"Certo che no. - Rispose Tristy - Sto guardando quest'idillio con le lacrime agli occhi. Mi sembra di essere a Carramba che Sorpresa. Se avevi ancora il caschetto biondo potevi fare la Carrà." Finse di asciugarsi gli occhi e bevve un altro sorso di tè.
"Morty! Per le palle di un torero 'bria'o! Ammazzala! - Gridò Princy, menando un fendente a Ego con la Mannaia - Lei può morire!"
"Non posso, Prin. - Piagnucolò Morty - Lei è me."
"Lei non è te! - Le disse rabbiosamente Conquy, abbandonando la sfida con Envy e avvicinandosi alle due, alzando poi un lembo del mantello di Mortizyx alla ricerca dell'etichetta - Vedi? - Disse quando l'ebbe trovata, mostrandola alla Morte - Made in Taiwan!"
La Nera OriginalSignora si afflosciò su se stessa. "Ma io la volevo. - Disse piagnucolando - È amorevole, un ritratto semovente di me. Shanny, dai!, possiamo tenerla?"
Shanny, che stava prendendo a pugni nello stomaco Envy, le lanciò un'occhiata furiosa. "Non mi sembra il momento adatto per parlarne." Disse.
Morty ricominciò a frignare abbracciata a Mortizyx, che ovviamente le fece compagnia.
Poi, così violentemente com'era iniziata, la rissa finì: Shanny, Conquy e Princy erano riusciti ad accerchiare le losche delinquentità; i sei si guardavano con occhi stanchi, ansimanti e coi capelli scarmigliati, i vestiti strappati e in disordine; a discapito delle più rosee aspettative di Princy, non una goccia di sangue era stata versata.
Soltanto il CapoESPIA e Voicy stavano ancora immobili davanti a Capra, duellando con gli sguardi.
"Questa è la tua fine, Capra." Disse il Capo con un sogghigno.
Anche Capra sogghignò. "Scordatelo, puttana! - Le rispose - Non è ancora nato colui che mi sconfiggerà."
"Lo vedremo!" Esclamò Voicebring, che nel frattempo aveva creato un lazo con la corda che teneva in mano. Lo alzò sopra la testa e lo fece roteare due volte, prima di scagliarglielo contro.
Capra fu troppo lento: cercò di scansare il cappio, ma Voicy si era allenata a lungo e la precisione con cui tirò fece sì che esso gli si stringesse al collo ancor prima che lui potesse individuare una via di fuga.
"No! - Gridò Capra dimenandosi e tirando la corda nel vano tentativo di liberarsi - Non mi avrete mai!" Sputò ai loro piedi.
"Invece a me sembra di sì." Rispose il Capo avvicinandosi al prigioniero e mettendogli davanti una ciotola di mangime per capre.
Per alcuni istanti Capra guardò l'altra con rabbia; poi, irresistibilmente attratto dall'odore del cibo chinò il suo muso barbuto verso la ciotola e mangiò.
"Beee." Poté solo dire. Ma era un "beee" molto sentito.
Shanny si voltò a guardare le tre delinquentità della CapraSPD con trionfo e compiacimento.
"Siete finite." Disse, spalancando le ali dall'inusuale piumaggio per incutere più timore.
Egocentrismo rise, una risata sguaiata. "Questo è da vedere! - Esclamò, voltandosi poi verso Oby - Tira la bomba, cicciona!"
Oby piegò le ginocchia e serrò i denti, diventando subito paonazza per lo sforzo.
"No! Brutta idiota con tessuto adiposo nel cervello! Non quella bomba! Il fumogeno! Il fumogeno! - Era isterica - Ma devo insegnarti tutto IO, stupida creatura buona solo a ingozzarti di schifezze?"
Oby gemette e iniziò a frugarsi nelle tasche dell'ampia veste che indossava - e che, tuttavia, non riusciva a coprire il suo essere enorme.
Infine si strinse nelle spalle. "Non ce l'ho più, Ego. - Disse solo - Un attimo fa era qui e adesso, puff, sparita."
"Sei un'emerita cretina incapace e grassona! - Urlò Egocentrismo - Vorrei ucciderti!"
"Ci penso io, se vuoi!" Esclamò gioiosamente Princy, beccandosi un'occhiata di biasimo da Shanny.
"Princy, - esordì infatti quest'ultima - dobbiamo consegnarle a Giustizia, lo sai."
"Giustizia una sega!" Esclamarono Conquy e Princy all'unisono.
"Almeno una torturina... piccina picciò." Implorò la Principessa Splatter, facendo gli occhi dolci - ma pur sempre malefici - all'Angelo Incorruttibile, che infatti non si scompose.
"No, Prin. - Le rispose tranquillamente - Esistono punizioni molto peggiori della tortura e l'omicidio." Così dicendo si voltò a guardare la Morte e la sua copia pirata Made in Taiwan, che tiravano su col naso. "Anche per lei." Concluse.
"Ma Shanny! Io la volevo! - Esclamò la Nera Signora dei Trapassati (prossimi e remoti) - Se lei sta qui con me e svolge il mio lavoro, io avrò più tempo libero per dedicarmi ai tentativi di suicidio!" Concluse facendo tremare il labbro inferiore nella vana speranza di impietosire l'amica.
Princy proruppe in una sonora bestemmia. "Morty, ma non lo capisci che non possono esistere due Morti? Non è umanamente concepibile."
"Solo tu sei e sarai sempre la Morte, capace di svolgere il tuo lavoro. - Esordì allora Tristy, rimasto in silenzio a bere il suo tè delle cinque fino ad allora, con voce dolce e rassicurante - Anche quando il tuo contratto a progetto sarà scaduto, quando non ci sarà più nessun essere vivente da ammazzare, tu sarai sempre te stessa e nessun altro potrà prendere il tuo posto. Tu sei unica et sola." Concluse con un sorriso bonario.
"E menomale!" Esclamò la Principessa Splatter roteando gli occhi con profondo tedio.
Morty si voltò a guardare Mortizyx con sguardo dispiaciuto. "Devo ammettere che Tristy ha ragione." Le disse annuendo tra sé.
Dopo averci pensato un istante, Mortizyx, detta anche Madama Morte, annuì a sua volta e sospirò. "Eh sì, - rispose - penso anch'io che abbia ragione lui." Detto quello, afferrò la sua falce di plastica dura e si affiancò mestamente a Envy, che la guardò con invidia perché Mortizyx aveva la pelle pallida e lei no.
"Quale sarà la nostra punizione, signora Angela?" Chiese dunque la sosia della Morte, calandosi il cappuccio del mantello sui capelli.
"Mi chiamo Shanael, copia contraffatta dell'amica mia! - La zittì l'Angelo Offeso con rabbia. Poi si voltò a fissare gli amici, tutti, e loro annuirono - In qualità di legale della Nera OriginalSignora dei Morti e dei Cimiteri, di magistrato unico del Mondo Riflesso e di amica anche piuttosto arrabbiata per l'onta subita, io vi condanno all'esilio. Sentenza con effetto immediato."
A quelle parole, Princy e Conquy si avvicinarono alle quattro sciagurate e, con un sadico e compiaciuto ghigno sulle labbra, dettero loro, una per volta, un calcio nel sedere. Bello forte.
Ego, Oby, Envy e la Morte finta furono scagliate giù dal Mondo Riflesso, sotto gli occhi del loro capo Capra - al momento rincaprito.
Ed è così che, da quel giorno, sulla Terra esistono persone egocentriche, invidiose e obese.
E, per lo stesso motivo, esistono un sacco di persone povere d'intelletto che si arrogano il diritto di scrivere di Morty senza sapere assolutamente un caz...
"NO!!! La Parola Tabù sul finale no!"
... minchia. Volevo dire minchia.