Fic: L'Ultimo Giorno, Prima Parte

Sep 08, 2010 22:18

Non ci sperava più nessuno, ma finalmente la raccolta/storia per 50drabble è finita!
Ebbene sì, prima o poi mi smuovo e finisco tutto.
Ho diviso la raccolta in dieci parti per postarla più comodamente, quindi la divisione non è legata ed inerente alla storia, ma semplicemente di comodo. ^^

Inoltre, le singole drabble non hanno un titolo proprio, a sono titolate semplicemente come i prompt che le hanno ispirate.

Ecco le note, che valgono per tutta la fic.

Fandom: HP
Rating: PG-13
Personaggi: Regulus Black, menzionati altri personaggi (Kreacher, Bellatrix, Sirius e altri, soprattutto Black)
Avvisi: Deathfic (T.T)
Disclaimer: Regulus e gli altri appartengono a JKR, non a me.
Riassunto: L'ultimo giorno di Regulus Black.

L'ultimo giorno

Parte Prima - FUTURO

01. Amore

Da bambino mi affascinava l'idea di morire per un amore, come racconta la leggenda di certi miei antenati, secoli addietro.

Non mi piace pensare che oggi lo farò. Non è facile vederne la poesia in quest'alba, perché non è una fiaba, ma l'ultimo atto di un uomo con una sola vita da giocarsi. E anche l'amore è un affare più sottile, stamane. Perché non c'è un volto che ricorre dietro le mie palpebre chiuse, ma Colui Che Temiamo Anche Di Nominare, un mostro dalle mille vite che da solo rappresenta tutto l'odio del mondo.

Oggi tradirlo mi costerà la vita.


02. Cielo

La luce dell'alba tinge d'arancio il mondo dietro i miei occhi chiusi. Riuscirò ad affrontarla, questa mia ultima giornata, solo un istante alla volta. Il primo è pensare all'aspetto perfetto che ha il cielo oltre la mia finestra, nascosto tra i rami dell'albero, un mosaico di blu e di rosso all'inizio del mattino.

E ricordo altri cieli, insozzati dallo stesso marchio lurido che segna la pelle del mio braccio, come un impegno indelebile, che tradirò, ed a memoria eterna del mostro che alla fine non sono diventato. Darò la mia vita per un cielo pulito: meglio che morire per amore.


03. Letto

Il lenzuolo profuma di incenso. Non vorrei dovermi alzare; sono sempre stato pigro. L'aria attorno a me è fredda, fuori dall'abbraccio delle coperte, e mi ricorda le mattine limpide d'inverno, a scuola, e la voglia di restare nascosto al calduccio, invece che alzarmi e fare il mio dovere. Nemmeno l'idea sempre allettante di volare mi faceva alzare sorridente, la mattina.

Certo, poi tutto cambiava, allora. Solo oggi davvero avrei fatto meglio a starmene a letto.

Un passo alla volta. Un passo che significa morte, ma anche, molto più profondamente, giustizia e, finalmente, essere in pace.

Lascio il calore delle coperte.


04. Orgoglio

Non mi vestirò come un uomo che va a morire. Non oggi. Non sono un condannato. E non sono un traditore.

Mi ero addormentato pensando che oggi tutte queste cose non avrebbero significato nulla, ma sono stato sciocco. Chi può dimenticare di essere un Black? Nessuno, nemmeno tu, caro fratello, a cui volgo questo mio silenzioso monologo. Lo si vede da come cammini, dalle pieghe dei tuoi vestiti, dalle tue spalle rigide. Trasudi l'orgoglio del nostro nome, e io come e più di te so cosa significa. Non è la nostra famiglia, né la casa; è solo quel che siamo.


05. Lettere

Il prossimo passo è scrivere qualcosa. Sono sempre stato abile con la piuma, e per l'ultima rappresentazione di questa vita darò il meglio di me.

Come è facile incantare le parole, renderle chiare e duplici, e così spaventosamente ironiche. Dalla mia corrispondenza non si capirà mai che uomo sono, ma ogni riga porta le sfumature della mia mente, a volte gelida e spesso affilata, un marchio più chiaro della mia personale firma.

E' una lettera di dimissioni, e nulla più. L'inchiostro scivola via veloce, e sono già al momento di firmare, col nome di un uomo condannato, ma finalmente libero.

rating: pg-13, my fic, 50 drabble

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