So che tra gli aztechi il cannibalismo veniva praticato soprattutto all'interno della classe sacerdotale e di quella militare, che di solito consumava le cosce (o il muscolo, comunque) del nemico per prenderne la forza (ignoro, non ricordo cosa gustassero i sacerdoti). Credo esistesse una sorta di “protocollo” nell'assegnazione delle parti del corpo alle caste e cariche, ma non saprei dire chi mangiasse cosa. Suppongo che il termine xiximeca faccia riferimento alle popolazioni chichimeche, un gruppo da cui discendono anche i mexica (aztechi), quindi la tradizione culturale del cannibalismo sarebbe rispettata. Non sapevo di queste ultime conferme sulle pratiche più “recenti”, però devo dire che non mi sorprendono. Anzi, mi hai fatto venire in mente una tradizione mexica che ho sempre trovato affascinante, ma che qui trova posto forse solo marginalmente. Alla nascita di una bambina, i genitori seppellivano la sua placenta accanto al focolare, mentre quando nasceva un maschio, l'affidavano a un guerriero perché la seppellisse sul campo
( ... )
Si, è affascinante almeno tanto quanto fa terrore e anche un po' schifo. Però da quel che so io il cannibalismo, se praticato come dieta consueta, porta a grandi rischi di beccarsi qualche malattina a base prionica, come l'encefalopatia.
Comunque grazie per le informazioni in più, che nella mia ignoranza non conoscevo. Certo che la tradizione mexica è davvero intrigante (con tutti i "se" e i "ma" del caso).
Sì, infatti non è sano (alcune popolazioni della Papua Nuova Guinea) ne sono rimaste praticamente decimate, ma credo che restando una forma rituala saltuaria (e non una consumazione regolare dei propri morti), i danni vengano "limitati" grazie all'esposizione ridotta. Poi non so quanto ciò sia tecnicamente vero, ma in ogni caso non è un comportamento sano (da qualunque parte lo si guardi).
Dovresti anche dedicare un articolo ai Daiaki, i mitici tagliatori di teste del Borneo e ai processi magici che si diceva usassero per ridurre i crani dei loro nemici (anche se la scienza ufficiale sosteneva trattarsi di crani di bambini e quindi già piccoli di loro). Comunque la figura del selvaggio cannibale che mette l' esploratore nel pentolone a bollire è un classico delle vignette della Settimana Enigmistica anche se li lo collocano in Africa
Perché no? Così come sarebbe interessante dedicare un articolo proprio alle vignette che dipingono il classico africano antropofago. In passato erano, a loro modo, dei capolavori...
Mi pare di ricordare che parte della loro tecnica di tortura comprendesse quella di tagliare strisce di pelle al nemico per mangiarle davanti a lui, ancora vivo. Era una sorta di terrorismo psicologico, ma non so fino a che punto si spingessero.
Il cannibalismo rituale ha lasciato strascichi anche nella religione cattolica. Nella liturgia eclesiastica si recita tuttora: "Questo è il corpo di cristo, prendetene e mangiatene tutti". Da inorridire Hot
Comments 9
Reply
Però da quel che so io il cannibalismo, se praticato come dieta consueta, porta a grandi rischi di beccarsi qualche malattina a base prionica, come l'encefalopatia.
Comunque grazie per le informazioni in più, che nella mia ignoranza non conoscevo.
Certo che la tradizione mexica è davvero intrigante (con tutti i "se" e i "ma" del caso).
Reply
Reply
Comunque la figura del selvaggio cannibale che mette l' esploratore nel pentolone a bollire è un classico delle vignette della Settimana Enigmistica anche se li lo collocano in Africa
Reply
Così come sarebbe interessante dedicare un articolo proprio alle vignette che dipingono il classico africano antropofago.
In passato erano, a loro modo, dei capolavori...
Reply
http://en.wikipedia.org/wiki/Issei_Sagawa
matteoB
Reply
Reply
Reply
Da inorridire
Hot
Reply
Leave a comment