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anonymous October 7 2011, 09:28:41 UTC
So che tra gli aztechi il cannibalismo veniva praticato soprattutto all'interno della classe sacerdotale e di quella militare, che di solito consumava le cosce (o il muscolo, comunque) del nemico per prenderne la forza (ignoro, non ricordo cosa gustassero i sacerdoti). Credo esistesse una sorta di “protocollo” nell'assegnazione delle parti del corpo alle caste e cariche, ma non saprei dire chi mangiasse cosa. Suppongo che il termine xiximeca faccia riferimento alle popolazioni chichimeche, un gruppo da cui discendono anche i mexica (aztechi), quindi la tradizione culturale del cannibalismo sarebbe rispettata. Non sapevo di queste ultime conferme sulle pratiche più “recenti”, però devo dire che non mi sorprendono. Anzi, mi hai fatto venire in mente una tradizione mexica che ho sempre trovato affascinante, ma che qui trova posto forse solo marginalmente. Alla nascita di una bambina, i genitori seppellivano la sua placenta accanto al focolare, mentre quando nasceva un maschio, l'affidavano a un guerriero perché la seppellisse sul campo di battaglia. Il modo in cui tutto, soprattutto la vita e il sangue, venisse regolato mediante schemi inflessibili rende bene il concetto di una grande macchina che nutre l'universo col sangue per preservare il ciclo vita. Ecco perché l'idea del 2012 come fine del mondo fa a cazzotti col concetto mesoamericano di cicli dell'esistenza, perché nulla finisce ma si trasforma in nuova vita. Paradossalmente, l'unico modo di impedire il rinnovo della vita - sempre volendo stare alle regole di cui sopra - sarebbe cessare l'afflusso di sangue, e quindi “uccidere la morte”. In sostanza è la morte che porta la vita, e suppongo sia per questo che era tanto importante e venerata (quindi anche attraverso il cannibalismo, che è una potente eucaristia). D'accordo, è una superstizione delirante e spaventosa, ma standone a debita distanza non si può non subirne in qualche misura il fascino.

Ciao,
Giuda.
http://giudappeso.blogspot.com/

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mcnab75 October 7 2011, 13:34:16 UTC
Si, è affascinante almeno tanto quanto fa terrore e anche un po' schifo.
Però da quel che so io il cannibalismo, se praticato come dieta consueta, porta a grandi rischi di beccarsi qualche malattina a base prionica, come l'encefalopatia.

Comunque grazie per le informazioni in più, che nella mia ignoranza non conoscevo.
Certo che la tradizione mexica è davvero intrigante (con tutti i "se" e i "ma" del caso).

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ext_405895 October 7 2011, 15:35:34 UTC
Sì, infatti non è sano (alcune popolazioni della Papua Nuova Guinea) ne sono rimaste praticamente decimate, ma credo che restando una forma rituala saltuaria (e non una consumazione regolare dei propri morti), i danni vengano "limitati" grazie all'esposizione ridotta. Poi non so quanto ciò sia tecnicamente vero, ma in ogni caso non è un comportamento sano (da qualunque parte lo si guardi).

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