Ti posso rispondere principalmente sulla Fanucci.Credo che questa sua trasformazione dipenda in primo luogo da Sergio Fanucci.Lui ha trasformato la casa Editrice specializzata nella proposizione delle opere di Lovecraft ereditata dal padre in qualcosa di più simile alla sua passione per la cultura pop e giovanilistica
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Intervento sopraffino, di cui ti ringrazio di cuore. Io Solaria me la ricordo, ne ho in casa tre o quattro numeri :) ma in effetti fu un flop clamoroso. Certo, Fanucci ha delle attenuanti non da poco, ma ritengo che nel disastro complessivo ci abbia messo anche qualcosa di suo. Di certo l'attuale catalogo di questa casa editrice è quanto di più lontano ci possa essere dai miei gusti. Un minimo di coraggio servirebbe per uscire da questa situazione. Sempre che si voglia farlo. Oppure giocare in difensiva sta davvero rendendo così bene alla Fanucci? mah!
E probabilmente hai ragione... Però penso che l'editore di valore debba saper riconoscere quando è il momento di rischiare e cambiare di nuovo strategie di mercato. E ora una casa editrice molto specializzata - come la Gargoyle nell'horror - ha più senso di esistere che non mai.
Per me Fanucci è sempre stata Philip Dick, anche se la maggior parte dei romanzi che ho sono edizioni Urania anni 60-80 (quelli mitici bianchi). Ma già due anni fa alla Fiera del Libro di Torino ho avuto le avvisaglie del cambiamento verso l'abisso. Entro nello stand e trovo in bella vista una collana di volumetti per adolescenti con tanti 'amore' cuore' e pancreas' vari nei titoli. Una parete intera. Sono uscito per controllare se ero nel posto giusto e ... purtroppo ero dove volevo. Per trovare Dick e la fs ho dovuto inoltrarmi all'interno e dietro uno scaffale c'erano un paio di pareti di mio interesse. Temistocle
Più i giorni passano, più mi rendo conto che le case editrici hanno perso la loro personalità. Un tempo se si voleva leggere fantascienza si puntavano gli occhi su determinati editori, se si volevano leggere gialli si guardava invece in un'altra direzione, se si preferiva la narrativa più classica ci si orientava verso altri editori ancora
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Indubbiamente il tuo ragionamento fila. Tuttavia - e non è un aggrapparsi al passato - non posso fare a meno di sottolineare la decadenza editoriale, specialmente quella di settore. Questa mancanza di programmazione, salvo rari casi, denota una gran confusione, un senso dell'improvvisazione e un lasciarsi trasportare dalle mode che è tremendamente dilettantesco. Il caso dei giallisti scandinavi che citi tu ne è un esempio.
Fanucci mi ha riempito la casa di Lansdale e Matheson e di questo sono soddisfatto, poi ho acquistato alcune novità presentate in maniera pomposa e sono rimasto deluso. Sono anni che non acquisto più nulla. Della Nord non possiedo un libro e non posso dare giudizi. :-)
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Io Solaria me la ricordo, ne ho in casa tre o quattro numeri :) ma in effetti fu un flop clamoroso. Certo, Fanucci ha delle attenuanti non da poco, ma ritengo che nel disastro complessivo ci abbia messo anche qualcosa di suo. Di certo l'attuale catalogo di questa casa editrice è quanto di più lontano ci possa essere dai miei gusti. Un minimo di coraggio servirebbe per uscire da questa situazione. Sempre che si voglia farlo. Oppure giocare in difensiva sta davvero rendendo così bene alla Fanucci? mah!
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E' solo che ho vissuto così la storia.
Nick
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Però penso che l'editore di valore debba saper riconoscere quando è il momento di rischiare e cambiare di nuovo strategie di mercato. E ora una casa editrice molto specializzata - come la Gargoyle nell'horror - ha più senso di esistere che non mai.
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Temistocle
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Tuttavia - e non è un aggrapparsi al passato - non posso fare a meno di sottolineare la decadenza editoriale, specialmente quella di settore.
Questa mancanza di programmazione, salvo rari casi, denota una gran confusione, un senso dell'improvvisazione e un lasciarsi trasportare dalle mode che è tremendamente dilettantesco.
Il caso dei giallisti scandinavi che citi tu ne è un esempio.
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Della Nord non possiedo un libro e non posso dare giudizi. :-)
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