Visto i recenti avvenimenti geopolitici che ci riguardano, ecco una bella lista di posti alternativi a cui chiedere cittadinanza. Sarebbe troppo semplice citare le solite mete felici (Londra, Spagna, Scandinavia etc etc), perciò valutiamo qualche proposta davvero insolita. Tenete conto che sono tutti luoghi realmente esistenti, e alcuni addirittura con pretese di riconoscimento da parte della giurisprudenza internazionale.
Repubblica di Molossia
Una micronazione di 2,5 ettari basata nel deserto vicino Reno, Nevada, creata dal suo presidente Kevin Baugh.
Principato di Hutt River
(Formalmente "Hutt River Province") È una fattoria nell'Australia occidentale di 75 km² fondata nel 1970 che, secondo l'interpretazione di alcune leggi della Corona Britannica, sembra possa dichiarare la sua secessione dall'Australia per essere un principato indipendente. Ha una popolazione di 13 mila abitanti, e quindi è probabilmente la micronazione più popolosa.
Principato di Sealand
Un principato situato al largo della costa della Gran Bretagna, in acque territoriali, su una piattaforma antiaerea abbandonata della Seconda guerra mondiale. Iniziata da un gruppo radio pirata nel 1967 come base per le proprie operazioni, Sealand è anche la reale sede dell'azienda HavenCo, un "paradiso informatico" per il web-hosting sicuro, ed ha ospitato anche Napster in uno dei periodi più discussi. Questa micronazione non solo stampa francobolli e monete, ma ha anche alcune rappresentative di atleti.
Regno di Araucanía e Patagonia
È un regno sudamericano nato per volontà dell'avventuriero francese Orélie Antoine de Tounens. È da classificare come micronazione per le modalità di esistenza, ma non per l'estensione, molto vasta.
Valtio
50 m² di foresta basata a Posio in Finlandia, fondata da Ari Peltonen come scherzo. Radio Helsinki e Helsingin Sanomat ne hanno seguito lo sviluppo. Ha anche tentato la partecipazione all'Eurofestival 2007, ma fu scartato dall'EBU.
Michele Mulieri - Repubblica Assoluta
Un raro caso di micronazione italiana, nonché un precursore di molti esperimenti micronazionali. Mulieri, un contadino di Grassano (Matera), ebbe numerose controversie con personaggi pubblici ed enti vari e si dichiarò "repubblica", rifiutandosi di partecipare al censimento, iscrivere il proprio figlio all'anagrafe e via dicendo.
Lundy
Isola al largo delle coste occidentali dell'Inghilterra che storicamente (XI-XII secolo) ha avuto uno status di semi-indipendenza o reclamato l'indipendenza dall'Inghilterra sotto vari signori. Tra il 1925 e il 1931 i possessori si dichiararono re e coniarono monete senza dichiarare un'indipendenza formale
Sacro Império de Reunião
Una micronazione brasiliana fondata come simulazione di una monarchia costituzionale online. Dichiara alcune decine di membri sparsi in giro per il mondo.
Principato di Seborga
In base alla presunta non annessione con documenti ufficiali, il Comune di Seborga, in Italia, è ritenuto da alcuni suoi abitanti, un principato indipendente come era nel Medioevo e nell'Età Moderna. Dal 1963 al 2009, anno della sua morte, ha "regnato" Giorgio Carbone, col il nome di Giorgio I di Seborga, che si riteneva il primo sovrano del rinato staterello in età contemporanea.
In realtà di micronazioni ce ne sono molte altre, ed è anche abbastanza semplice trovarle googlolando. Queste che vi ho segnalato sono solo le più curiose. In alternativa potremmo creare noi stessi una micronazione. Sono aperto a tutte le proposte, ma mi arrogo fin da ora il titolo di Kaiser, ritenendo il sistema democratico profondamente fallimentare.