Paese fantasma: Galeria Vecchia (Lazio)

Nov 22, 2009 10:03




l luogo ha indubbiamente origini molto antiche come potrebbe dedursi sia dal suo nome etrusco - Careia, dai Romani latinizzato in Careiae - sia dalla lettura di alcuni incunaboli ove essa viene definita "ampla et magna, grande e famosa". Altro indizio dell'origine etrusca di Galeria Vecchia sono gli immensi sotterranei tombali, per buona parte inesplorati, che si trovano in queste rovine.
Nell’VIII papa Adriano I vi fondò una domus culta poi trasformata in curtis, a metà del IX secolo, da papa Gregorio IV. Ebbe successivamente fortune alterne fino al IX secolo, quando fu quasi del tutto distrutta dai Saraceni. I Conti di Galeria la ricostruirono e ne ampliarono apprezzabilmente i confini, fino alla cessione di tutta la città agli Orsini. Correva l’anno del Signore 1276… Poco più di due secoli più tardi agli Orsini subentrarono i Colonna, poi i Caetani, i Savelli e infine i Sanseverino. In epoca rinascimentale ebbe l’onore di ospitare brevemente l’imperatore Carlo V: fu una sorta di canto del cigno, poiché lenta ma inesorabile giunse l’agonia del luogo, fino al totale spopolamento avvenuto nel 1809.
La causa più probabile fu un’improvvisa epidemia di malaria, diffusasi a causa del proliferare in alcune piccole aree paludose causate da acque stagnanti provenienti dal locale torrente Arrone, della temibile zanzara anofele. Quel che è certo è che la fuga dalla città fu precipitosa, caratterizzata anche da inspiegabili abbandoni di attrezzi da lavoro, di suppellettili, di oggetti d’uso quotidiano.




Oggi vi si accede da un solo lato attraverso un ripido campo di felci. Una vegetazione selvaggia la serra da ogni parte, rigogliosa e inestricabile, da togliere ogni visuale e ogni controllo. I bassi androni delle costruzioni sono avvolti da gigantesche liane, affogati fra salici, quercie ed olmi.
Le mura sono cadute poco a poco, le strade cancellate; ogni possibile elemento d'interesse storico e' scomparso.

Inutile oggi scostare i mozziconi di muro fra i fichi selvatici, le canne ed i sambuchi, la ricerca è già stata fatta con diligenza dai clandestini, anche stranieri.
Il fascino che seduce e attira curiosi, appassionati d'archeologia e anche di esoterismo sta nella serie d'immensi sotterranei, mai esplorati, di una citta' etrusca non ancora bene individuata e di una necropoli della quale sono state scavate solo poche tombe. Questo mondo ctonio si trova proprio sotto le rovine di Galeria Vecchia. Ma ogni possibile ricostruzione anche dei tracciati urbani è impresa ardua.
Il bosco ha ripreso gli antichi possessi, gli uccelli, le serpi, il silenzio primigenio, sono tornati a dominare su di una città che non potrà mai risorgere.




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Fonti:
- http://www.parks.it/mn.galeria.antica/
- http://www.specchiomagico.net/cittamortelazio.htm
- http://spazioinwind.libero.it/archeoesperienze/index5.html


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