Fase IV: distruzione terra

Nov 21, 2009 09:16




Fase IV: distruzione terra
di Saul Bass
USA, 1974

L'Istituto Nazionale di Ricerca incarica l'ecologo Hubbs e il matematico Lesko di studiare l'apparente sovvertimento dell'equilibrio ambientale in Arizona che - causato probabilmente da un fenomeno cosmico - ha spinto colonie di milioni di formiche a distruggere le fattorie, ad aggredire e divorare animali e uomini. Operando da una base sperimentale nei pressi di Paradise City - una cittadina ormai completamente abbandonata dai suoi abitanti - i due ricercatori svolgono i primi esami dei giganteschi formicai che si elevano di fronte a loro, ma ben presto, quello che sembra un lavoro di routine fatto di raccolta di campioni e di analisi al computer, precipita in una situazione di terrore. Le formiche seguono una lucida strategia di movimento, si moltiplicano a ritmo incredibile e rivelano una rapida assuefazione anche ai i più potenti veleni. Nella stazione scientifica, la giovane Kundra, scampata al massacro della sua famiglia, è testimone della sorda rivalità che comincia a dividere i due scienziati sul modo di affrontare l'incalzante minaccia: mentre Lesko ritiene possibile tentare un'elementare forma di contatto con il "cervello" che guida gli insetti mediante segnali elettronici, Hubbs decide di portare loro la guerra senza ulteriori indugi.
(Fonte: www.fantafilm.net )

Film di culto per appassionati della fantascienza "intelligente", Fase IV non è affatto un film semplice o banale, come magari farebbe supporre il titolo che ammicca al catastrofismo. Saul Bass riesce a creare una delle più verosimili minacce al genere umano senza ricorrere ad alieni, mostri o vampiri. Le nostre normalissime formiche, influenzate da una sconosciuta e invisibile radiazione cosmica, risultano più minacciose, coordinate e organizzate rispetto a gran parte delle tante invasioni inventate dal cinema di fantascienza.
Il regista, avvalendosi anche di spezzoni tratti da uno splendido documentario dell'epoca, ha pieno successo nel rendere le formiche del tutto "aliene" ai nostri occhi, ma anche terribilmente minacciose e intelligenti. Seguendo i loro preparativi bellici, le silenziosi "riunioni operative" nei tunnel delle colonie sotterranee, si ha la forte sensazione di essere su un altro (micro)mondo, ben più complesso e biologicamente diverso dal nostro rispetto ad altre civiltà extraterrestri ipotizzate su chissà quali pianeti lontani dalla terra.
Le musiche evocative e disturbanti di Brian Gascoigne e Stomu Yamashita completano l'effetto estraniante, rendendo alla perfezione l'idea che sta alla base del film: il confronto/scontro tra l'attuale specie dominante (l'uomo) e quella che vorrebbe prenderne il posto (le formiche).
Complessi anche i due protagonisti principali, il cinico Hubbs e il più emotivo Lesko. Nei loro dialoghi, nel modo di reagire alla minaccia, Saul Bass ci fa intravedere le due grandi categorie in cui si dividono gli scienziati messi davanti all'ignoto: quella che reagisce tentando di distruggerlo e l'altra, che invece non abbandona mai la missione di ricerca e studio.
Un film per molti versi asettico, con un finale che sfiora la metafisica: per questo non di solo intrattenimento. Pur non mancando di qualche momento poco riuscito, è nel complesso un titolo da riscoprire, ovviamente non per chi ha il terrore assoluto per le formiche e gli insetti in generale.
Una cosa è certa: se essi dovesso acquisire una volontà globale, della razza umana rimarrebbe ben poco. Altro che 2012...

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