Protoscienza: conoscere il futuro e tentare di cambiarlo

Apr 07, 2009 15:26




Per l'appuntamento settimanale con la protoscienza, i misteri et similia, vorrei ricollegarmi in parte al post di ieri, dove si parlava della possibilità di una previsione scientifica del terremoto abruzzese.
In realtà (e senza voler mancare di rispetto a nessuno), dalla notte dei tempi a oggi si registrano anche moltissime previsioni non scientifiche (chiamatele paranormali) di numerosi eventi catastrofici passati tragicamente alla storia.
Vi basti pensare che la definizione di "Cassandra" (profeta di sventura) deriva proprio da una delle figlie di Re Priamo di Troia, nata col dono della preveggenza donatale dal Dio Apollo. Purtroppo il suo potere le faceva vedere soprattutto eventi catastrofici e disgrazie, per questo era invisa a molti. 
Scienza e ricerca sul paranormale hanno cercato di fare chiarezza sul mistero, ma i risultati finora sono piuttosto blandi. Ma l'argomento è tanto intrigante e importante che di certo tali ricerche non verranno mai abbandonate, al contrario, saranno implementate.

Ovviamente abbondano anche le leggende urbane riguardo a precognitori utilizzati da questo o quel governo, sempre in gran segreto.
Tutti conoscono l'aspetto "magico" del nazismo, infatti pare che durante la Seconda Guerra Mondiale ci fu un vero e proprio schieramento opposto di precognitori, medium e perfino astrologi, ingaggiati per cercare di guadagnare anche il più piccolo vantaggio sul nemico.
Ad esempio, tre dei più conosciuti "indovini" ingaggiati dalle SS, che lavorarono durante il conflitto per Walter Schellenberg e sostanzialmente anche per lo stesso Himmler (il quale, come già detto, aveva sviluppato un vero fanatismo per l'argomento), furono Ludwig Straniak (1879-1951), il dott. Wilhelm Gutberlet (entrambi esperti nell'uso del pendolo) e l'astrologo Wilhelm Wulff.
Assieme a Wulff, un altro celebre astrologo della Germania nazista fu Karl Ernst Krafft.
Quando Hitler, dopo la caduta del fascismo, ordinò di localizzare la posizione di Mussolini con qualunque mezzo, fu impiegato anche il potere del pendolo magico.
Anche l'architetto Ludwig Straniak fu utilizzato dai tedeschi. Pare avesse un dono particolare nel localizzare oggetti su mappe usando il pendolo. Come test, gli organi maggiori della Marina Tedesca gli ordinarono di trovare la Prinz Eugen, allora in mare. Pare rimasero particolarmente sorpresi nel veder localizzare la nave di guerra nonostante fosse in quel momento impegnata in una segretissima missione al largo della Norvegia. Questo episodio parve impressionarli talmente da convincere anche le SS a fare molto più affidamento sulle scienze dell'occulto.




Ma torniamo alle preveggenze riguardanti le catastrofi naturali. Vi propongo un interessante articolo scritto da Stefano Siccardi per "Progetto Psi" (www.progettopsi.it), proprio sul tema delle precognizioni correlate a eventi infausti. Una lettura più che interessante, di cui troverete la versione completa sul sito del Progetto.

Di fronte a questo fenomeno viene spontanea una domanda: se so quello che sta per accadere, ho la possibilità di fare qualcosa per cambiare gli avvenimenti? Ad esempio per scongiurare una disgrazia o per avvicinare un evento favorevole?
Una prima considerazione è che le precognizioni di solito sembrano addensarsi quando sta per accadere qualcosa di particolarmente catastrofico, il che farebbe pensare che siano proprio delle specie di “avvertimenti”. Ad esempio, sono state raccolte decine di testimonianze che, prima dell’attentato delle Torri Gemelle, hanno suggerito ciò che sarebbe accaduto.
Diverse persone pochi giorni prima del disastro hanno sognato di trovarsi in un magazzino o in un palazzo e di sentirlo crollare sotto di loro, o addirittura di veder cadere un jet di linea su di esso, con gran distruzione e rovina. Altre hanno semplicemente avuto presentimenti che qualcosa di tragico dovesse avvenire, senza poter dire che cosa fosse.
E’ stato possibile associare queste informazioni agli eventi solo dopo che essi si sono verificati, quindi esse non sono state di nessuna utilità.
Però sono state anche riferite circostanze, potenzialmente precognitive, che si sono rivelate utili: un uomo ha stranamente sbagliato strada per arrivare al suo ufficio, nonostante si trattasse del solito percorso di tutte le mattine. E così è arrivato in ritardo, proprio al momento di vedere l’incendio del palazzo. O una signora che, a causa di un improvviso e insolito mal di testa ha perso uno degli aerei dirottati.

Queste considerazioni aprono la strada a una domanda interessante: è possibile imparare abbastanza sulla precognizione da renderla più sicura, in modo da poterla utilizzare più spesso per sfuggire a un pericolo? E poi, le persone che hanno avuto questi “preavvertimenti”, quante volte li hanno utilizzati per cercare di prevenire il loro destino?
E’ possibile desumere qualche caratteristica di questo fenomeno, forse il più suggestivo della parapsicologia, dall’esame di raccolte di casi spontanei, cioè non studiati in laboratorio, ma raccontati dai protagonisti cui sono capitati. Una delle maggiori raccolte di casi spontanei di fenomeni parapsicologici, fra cui compaiono molte precognizioni, appartiene alla dott.ssa Rhine (1891 - 1983), moglie del fondatore della Parapsicologia scientifica. Si tratta di un insieme di circa 30.000 casi, che raccontano un insieme di esperienze molto diverse tra loro, e che sono state analizzate secondo vari criteri.
In particolare, un esame dettagliato di circa 1600 episodi scelti fra di essi ha evidenziato una notevole preponderanza dei fenomeni di precognizione (più del 70%). La maggior parte di questi, poi, sono avvenuti in sogno, che resta uno dei mezzi più adatti a convogliare le sensazioni che riguardano il futuro.
La dott.ssa Rhine ha analizzato più di 400 casi nei quali i soggetti hanno preso sul serio le loro precognizioni, e hanno cercato di fare qualcosa in proposito. Secondo una stima approssimata, questo intervento è stato efficace due volte su tre, confermando l’idea che il “destino” possa, almeno in qualche misura, essere cambiato.
(...)
Concludendo, almeno in alcuni di noi, la mente inconscia sembra ospitare una specie di “sistema d’allarme”, che ci può avvertire di un pericolo. Purtroppo le sue indicazioni sono spesso così frammentarie, sottili o simboliche, che si riesce ad identificarle solo dopo che gli eventi si sono realizzati, quindi quando non servono più. Inoltre, anche se si riesce a capire in anticipo di che si tratta, i nostri pregiudizi razionali ci impediscono spesso di prenderle sul serio e, ancora una volta, la loro voce resta inascoltata.

protoscienza, misteri, nazismo esoterico, precognizione

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