A volte bisogna approfondire un po' quel che si vede distrattamente in giro, altrimenti si rischia di perdere delle occasioni.
E' il caso di "Pazuzu", libro edito dalla Delos Books. L'autore, il fantomatico Yon Kasarai, è in realtà Danilo Arona, uno dei miei scrittori-cult. E dire che il titolo doveva perlomeno insospettirmi!
Pazuzu è infatti una delle costanti delle opere di Arona, da buon appassionato di esoterismo e storia del cinema horror.
Ma eccovi la sinossi del libro che recupererò già domani:
In un tempo lontano, nel regno di Hassan I Sabbah, domina lo spietato e inguardabile tiranno di Hakim, che terrorizza dall'alto del suo castello la pacifica gente del deserto. Un illusorio e precario equilibrio di paura e sottomissione, di colpo infranto dall'arrivo della Madre dell'Oscurità, la cui tenebra dilagante può significare la fine di ogni forma di vita: un potere smisurato e invincibile che l'ambizioso mago Hakim è in grado di sfruttare per i suoi occulti scopi. Ma contro un tanto perverso sodalizio ecco levarsi la più impensabile delle alleanze: la giovane sciamana cieca Assilhem, i minuscoli e timidi Figli delle Stelle e gli improvvisati guerrieri delle sabbie. Una tenzone senza storia fino a quando, dalle viscere della terra, non emerge la creatura più gigantesca e spaventosa dell'universo. L'immenso drago volante di cui nessuno osa pronunciare il nome... Pazuzu, il demone dal volto di sciacallo e dalle quattro gigantesche ali, già protagonista della saga cinematografica de L'esorcista.
In questa inconsueta puntata "fantasy" del suo percorso narrativo, Danilo Arona - sotto lo pseudonimo di Yon Kasarai - offre un inedito punto di osservazione del suo immaginario fantastico. Oltre a collegarsi in modo diretto a un caposaldo dell'horror planetario quale L'esorcista di William Peter Blatty (richiamato nelle pagine finali), il libro descrive la genesi mitica di due terribili personaggi femminili che hanno occupato le pagine di Black Magic Woman e Cronache di Bassavilla, ovvero la Madre dell'Oscurità e il fantasma della strada di nome Melissa. Il tutto in una cornice fiabesca e perturbante quale il deserto mediorientale, regno dei Djinn e dei demoni del vento. Un libro che i critici più attenti hanno definito come la "versione narrativa" de L'ombra del dio alato.
Vi faccio notare questo passaggio, se siete lettori abitudinari di Arona: il libro descrive la genesi mitica di due terribili personaggi femminili che hanno occupato le pagine di Black Magic Woman e Cronache di Bassavilla, ovvero la Madre dell'Oscurità e il fantasma della strada di nome Melissa.
Non mi pare poco :-)
Ma chi è Pazuzu?
Nella mitologia Babilonese, il demone Pazuzu era il re degli spiriti dell'aria, e figlio del dio Hanbi. Egli veniva considerato il demone antagonista dello spirito Lamashtu, la figura demoniaca che sta all'origine della biblica Lilith, rapitrice di bambini. Per questo motivo le donne sumere erano use portare al collo un amuleto con l'effigie di Pauzuzu quando erano in stato interessante.
Le prime immagini di questo demone risalgono all'VIII secolo a.C. nelle culture di Assiria e Babilonia. La distribuzione geografica del culto di questo demone è circoscritta in queste due regioni, anche se alcune immagini dimostrano una sua diffusione verso est nelle regioni di Susiana e Lorestan.
A causa della sua stretta somiglianza con l'immagine del demone egizio Bes, è stata ipotizzata una influenza della cultura egiziana sulla nascita di questo demone. Come Bes, infatti, Pauzuzu veniva utilizzato dalle partorienti come patrono per una buona nascita, ed aveva corporatura tozza e ali. Tuttavia la visione di questo demone nella cultura antica è ambigua, se esso è infatti considerato un demone protettore contro altri spiriti maligni, e contro le malattie che questi portano, tuttavia esso è anche temuto come il demone del vento freddo, portatore di morte e distruzione. Questa sua ambiguità è testimoniata dalla compresenza di altri due demoni nelle rappresentazioni di Pauzuzu, Ugallu e Lulal, che a volte sono al suo fianco e a volte combattono contro di lui. Il primo è una figura ibrida con testa di leone e corpo umano, artigli di uccello e un pugnale nella mano destra di solito sollevata e uno scettro nella sinistra; l'altro con le mani artigliate sollevate nell'atto di attaccare e un elmetto con due corna, simbolo della divinità.
Così dice Santa Wikipedia.
Senza farla troppo lunga, vi svelo l'ovvio: Pazuzu è il demone citato nella saga de "L'Esorcista". Da qui la sua notorietà moderna. Anche se in realtà viene citato in un sacco di altri libri, film e perfino dischi. Purtroppo oggi non ho il tempo e l'energia di citarveli tutti, però non posso fare a meno di ricordare perfino una serie di librogame della collana "AD&D", e in particolare "
La corona del mago". Anche qui il demone in questione è proprio il potente Pazuzu!