Titolo: V
Autore:
Matatabi_1 Fandom: Originale
Personaggio:Leonid "Lion" Duvalier
Prompt: Vado a correggere la fortuna
Album/Canzone:
Anime Salve Arrivano in tanti nelle megalopoli dell' Eurasia approdando negli avioporti dai deserti radioattivi, dalle steppe, da una Confederazione Statunitense flagellata da catastrofi ambientali, trombe d'aria come trottole e tsunami a finire il tutto. Arrivano in troppi, come un gocciolio insistente e la maggior parte passa indisturbata sotto i radar. Non ci vanno nemmeno troppi crediti per pagare un passaggio sicuro verso il benessere adesso, specie se qualcuno di là ti aspetta e ti elargisce la metà del necessario. Non per tre biglietti, certo, i bambini pagano come gli adulti, ma Delphine è soddisfatta. Due figli verso la Città, due figli che non cresceranno all' ombra dei depuratori d' acqua, che non impareranno cosa vuol dire nutrirsi delle bestie mutate sotto il fango.
New Unity Bayou è sempre più lontana, centinaia di metri sotto il Trasporto in cui sono stivati in parecchi. Viaggiano da soli per la prima volta- meglio, viaggiano in assoluto per la prima volta, Leon e Claire. Sono troppo schiacciati in un mare di gambepuzzabagagliconfusione per sperare di vedere fuori, ma si agitano come anguille isteriche. Sei anni lei e dieci lui, ridono e fanno casino finchè un uomo alto non li prende per un orecchio ciascuno, abbaiando. La ridarola eccitata si trasforma in racconti su quello che troveranno a Neurocity, sulla megalopoli e su tutto quello che avrannomangerannosifarannocomprare lì, finchè non si addormentano in piedi contro la parete, non tanto diversi dagli altri bagagli.
Tre anni dopo la legge della grande città avrà fatto il suo corso serenamente, digerendo e metabolizzando le due schegge inappropriate come ha fatto con gli altri. La femminuccia bloccata senza chip e senza documenti al controllo inaspettato poco oltre il porto, ospite spintaneamente in un anonimo collegio governativo (inadottabile), il maschietto sfuggito alle maglie della rete, a lavorare nel quartiere dei divertimenti ( "Voglio quello dell' altra volta. Il cioccolatino" ).
Ma questo è, appunto, tre anni dopo. Per adesso sognano i grattacieli e i programmi che hanno captato nella Rete, hanno i neon dietro le palpebre chiuse e già sentono odore di dolci, denaro e asfalto. Sorridono- loro sono quelli fortunati.