Titolo: Meditazione
Fandom: D. Gray Man
Rating: NC17
Avvertimenti: slash, scene di sesso descrittive, leggero rimming
Pairing: Lavi Bookman Jr/Yuu Kanda
Word: 3261 (W)
Prompt: p0rnofluff, per la quarta settimana del Fluffathlon.
Riassunto: annoiato dal non fare nulla, Lavi và in cerca di qualche distrazione...
Disclaimer: no, nessuno dei due mi appartiene ç_ç
Beta:
ellepi. Ma un grazie infinito lo devo anche a Stateira che mi ha aiutato a tenere a bada quel maledetto di Kanda! Tsk!
Note: sembra che per partecipare al Fluffathlon io me la stia giocando con tutti i fandom che conosco XD Ebbene sì, anche questa volta quella che vi presento è la prima storia in assoluto che scrivo su questo fandom.
Quando Lavi Bookman Jr si annoiava, di solito andava nella biblioteca iperfornita dell’Ordine Oscuro e vi passava le ore dentro, chiuso, a leggere vecchi tomi impolverati.
Rimaneva curvo su quelli, con il naso incollato alle pagine, e ne divorava in quantità industriali fino a tarda notte, finché non arrivava il vecchio Bookman a trascinarlo a letto, o Lina-Lee a portargli una tazza di caffè, o il sonno lo vinceva -anche se questa opzione era più rara.
Ma quando i libri finirono il problema si ripropose di nuovo.
Il vecchio diceva sempre che Lavi era un soggetto iperattivo, incapace di stare fermo, qualunque fossero le sue condizioni fisiche -e questo la Capoinfermiera lo sapeva bene- e andava sempre in cerca di un nuovo interesse, uno svago che catturasse la sua attenzione fino all’esaurirsi.
Ma c’era una costante nella sua attenzione, a cui si rivolgeva ogni volta che ne aveva la possibilità. Fosse stato per lui, in realtà, gli avrebbe sempre rivolto l’attenzione, ma qualcosa -il buonsenso, probabilmente- gli diceva che questo l’avrebbe portato a morte certa. Quindi, per quanto in realtà il suo pensiero fosse costantemente puntato, cercava di non darlo sempre a vedere... con scarsi risultati, visto il suo carattere apertamente estroverso.
Ed era per questo che, per quanto provasse a non pensarci, a non distrarlo, quando si trovava senza far nulla, i suoi piedi cominciavano a muoversi da soli e puntualmente, per quanto potesse gironzolare tra le varie stanze dell’Ordine, finiva sempre per incappare in lui.
Qualunque cosa stesse facendo, in qualunque angolo del castello si fosse rintanato, Lavi riusciva a scovarlo, neanche avesse un radar tarato appositamente su di lui.
Quindi, quando i suoi piedi si fermarono davanti a una porta di legno scuro, lui fece un sorrisino e scrollò le spalle. Qualcuno avrebbe persino potuto dire che quello era il volere di Dio...
Un sorriso felice gli affiorò istintivo sul viso e aprì la porta di slancio.
-Yuu-chaaaan!- Chiosò, saltellando nella stanza.
Yuu Kanda non fece una piega, anzi parve non averlo neanche sentito, seduto nella sua posizione del loto, in meditazione. In realtà lo stava solo ignorando completamente, come sempre.
Lavi inciampò nei suoi piedi per il silenzio raggelante con cui era stato accolto, ma non demorse. Avanzò e si lasciò cadere accanto a lui.
-Yuu?- Chiamò pianino -... stai dormendo?-
L’altro non si mosse e lui stava davvero per credere che si fosse addormentato quando quello sbottò irritato.
-No, stupido di un coniglio, sto cercando di meditare!-
-Ow! Non ti arrabbiare. È che non rispondevi più, credevo ti fossi appisolato.- Guardò un po’ più da vicino i suoi lineamenti rilassati e poi aggiunse in un sussurro -Sai, non ci sarebbe nulla di male nell’appisolarsi mentre si sta... ehm, meditando.-
Kanda aprì un occhio a mezz’asta solo per rifilargli un’occhiata tagliente -Tsk! Parla quello che si appisola sui libri che dovrebbe memorizzare!-
Agli occhi di Lavi, il compagno parve rimpettirsi ancora di più e ritornare a concentrarsi ad occhi chiusi.
-E comunque io non mi appisolo affatto! Sono un guerriero serio e pratico la meditazione!-
Il Bookman scrollò le spalle -A me invece piace dormire!- Si sentì di dover specificare.
Distese le gambe in avanti e si appoggiò con i palmi all’indietro, in una posa decisamente più libera della posizione meditativa del compagno.
Rimasero per un po’ avvolti nel silenzio, Kanda a meditare e Lavi a guardare perso il soffitto candido di quella candida stanza. Ma Lavi odiava il silenzio, lo sapevano tutti, per questo spesso parlava più del necessario.
-Allora- Cominciò, per fare una qualche conversazione -Cos’hai fatto di bello, oggi?-
Le spalle dello spadaccino si abbassarono quando rilasciò un sospiro rassegnato. Avrebbe dovuto saperlo dal primo momento che Lavi era entrato che ormai la sua meditazione era finita.
-Sono stato ad allenarmi, naturalmente.- Rispose un po’ freddino, sperando che l’altro capisse che voleva essere lasciato in pace almeno un altro po’. Ma la parte di lui più realista sapeva che quella era una speranza vana. -Poi ho fatto un bagno e sono venuto qui.-
Lavi ridacchiò continuando a guardare il soffitto -C’era da aspettarselo da te.- Abbassò il viso il minimo necessario per poterlo guardare socchiudendo l’occhio -Ti ricordi, Yuu-chan? Anche l’altra volta mi dicesti che ti stavi allenando, e poi invece...-
La sua risata leggera andò di pari passo con il colorirsi delle guance dell’altro, che scrollò le spalle infastidito, cercando di ridarsi un contegno.
-Quello è stato solo perché...- Kanda sentì le guance colorirsi ancora di più e si odiò, soprattutto perché sapeva che Lavi l’aveva notato e ora lo stava guardando divertito e soddisfatto. Oh, lo sapeva che lo stava guardando, se lo sentiva addosso quelle sguardo lascivo.
-Oh, finiscila!- Sbottò aggrottando le sopracciglia in un’espressione innervosita -Non ero concentrato, tutto qui!-
Lavi ghignò e ronzò -A me sembrava che fossi concentratissimo in quel momento- Si sporse verso di lui, allungando un dito per afferrare una ciocca ribelle separatasi dalla cascata di capelli neri che partiva dalla coda.
L’altro aprì un occhio di soppiatto -Era solo...- Borbottò imbarazzato -Tsk! Anche se è piacevole, non significa che si può fare sempre e ovunque, no?-
-Ow, ma perché no?- Lavi fece un muso lungo e si avvicinò ancora di più, anche se Kanda non credeva che fosse possibile, sempre giocherellando con i suoi capelli e strofinandoseli sulla guancia -Voglio solo farti un po’ di coccole! Non ci vediamo mai, mi scappi sempre via! Posso fartele, eh?-
Yuu Kanda abbandonò la sua espressione di meditazione sgranando i suoi occhi a mandorla per la sorpresa.
-Qui? Lavi! Questa stanza serve per la meditazione!- Sussultò scandalizzato -E’ un luogo pubblico e inoltre... inoltre...- Fremette impercettibilmente per coccole sussurrato nel suo orecchio -Non voglio le tue stupide coccole, tsk!-
-Dai, lasciamelo fare, ti prego, mh?- Chiede l’altro con voce quasi supplichevole -Magari ti aiuterà a concentrarti e meditare.- Ridacchiò e gli sfiorò il collo con la punta del naso, prima di lambirglielo in una carezza con le labbra.
-Lavi, non...- Kanda sbuffò, ma alzò un po’ la testa per lasciargli più spazio di movimento -Forse... forse potrebbe andarmi un massaggio alla schiena. Ma fallo piano, che io nel frattempo devo meditare!-
Lavi si lasciò andare a una risatina di vittoria e si spostò dietro di lui, avvolgendolo con le gambe, e con le mani già pronte a far rilassare quella schiena tanto tesa. Con i palmi ben aperti, e un sorriso felice sulle labbra, cominciò a farli scivolare sul tessuto leggero della maglia, risalendo fino alla base del collo.
-Come và?- Chiese in un sussurro.
-Mmmh. Non parlare.- Lo richiamò quello, borbottando a mezza voce e continuando a tenere gli occhi chiusi e i corpo fermo nella posizione del loto. Ma Lavi lo sentì comunque rilassarsi pacifico sotto le sue cure.
-Ah, sei cattivo, Yuu-chan.- Ridacchiò pianissimo, quasi sperando di non disturbarlo -E io che mi sto divertendo a toccarti così impunemente.- Spostò le mani verso i lati, muovendo in circoletti i pollici sulla linea rigida delle spalle, sentendolo sospirare impercettibilmente e scivolare pianino all’indietro, contro il suo torace. Lui sorrise senza farsi notare e scense, un po’ scomodamente, con le mani verso la zona lombare per massaggiarla.
C’era un motivo per cui Lavi adorava fare le coccole a Kanda, e non era il semplice infastidirlo. Probabilmente lui era l’unico a sapere che Yuu Kanda era sensibile alle coccole. Lo calmavano, lo rilassavano e gli portavano una leggera sonnolenza.
Bookman Jr sorrise posandogli un bacino sul collo e uno un po’ più umido sulla clavicola un po’ scoperta, facendo scivolare la mani sul davanti e stringendolo tra le braccia, godendosi il corpo caldo e sonnolento del suo compagno.
Adorava sentirlo così, abbandonato e cedevole sotto i suoi tocchi, completamente fiducioso, tanto da mostrarsi così debole e indifeso ai suoi occhi.
Strofinò la testa contro la sua, inspirando il suo profumo e sentendo il calore di quel corpo sprigionarsi anche con quei vestiti. Si mosse un po’ dietro di lui, stringendolo ancora un po’, e sentendo il desiderio per il compagno diventare molto più presente e pressante.
Purtroppo Lavi non era capace di stare in sua presenza senza sentirsi irrimediabilmente attratto da lui, senza desiderare scoprire e riscoprire quel corpo e quell’anima che gli si concedevano con tanto amore.
Perché lui lo sapeva, Yuu Kanda lo amava come nessuno credeva possibile. Ma lui, oh, lui lo sentiva quell’amore, lo leggeva nei suoi gesti, se ne sentiva avvolto in quei momenti, quando il suo Yuu gli concedeva il privilegio di scoprire un altro piccolo sprazzo dell’intero universo che nascondeva nel cuore.
Con un sorriso dolce e grato, Lavi rafforzò la presa e sospirò direttamente sul suo orecchio, sentendo l’altro fremere appena e mugolare.
-Yuu...- Lo richiamò in un sussurro, scivolando con le mani sul suo torace e giù, verso il ventre piatto -Ehi, Yuu-chan...- Spostò il viso di lato, posandogli un altro bacio sul collo e poi uno sulla guancia, sempre più vicino alle labbra.
Kanda si mosse appena, mugolando un -Sto meditando.- Per nulla credibile, continuando a rabbrividire a quei continui baci che gli infiammano la pelle.
-Mediti? Davvero?- Ridacchiò Lavi, nel suo orecchio, scivolando con le mani più giù -E se ti massaggio qui?- Raggiunse il cavallo dei pantaloni morbidi della tuta, toccandolo in modo blando. Quello si irrigidì appena, scuotendosi un po’ dal sonno, ma non riuscì a frenare il movimento in avanti del bacino, contro quella mano grande, prima di cercare di riprendersi e respingerlo.
-Mmmhlavi...-
Lavi si spinse in avanti con il suo di bacino, cercando un po’ di frizione contro la base della schiena dello spadaccino tra le sue braccia.
-Lo sai che ti ho sempre trovato eccitante nella posizione del loto?-
-Eccitante?- Chiese prima che la domanda si perdesse in un ansimo per la pressione costante tra le sue gambe -Ma è solo una posizione yoga. È solo per meditare.- Biascicò allungando il collo all’indietro e fremendo tutto -Lavi... stai confessando che mi guardi quando faccio meditazione?-
-Sì.- Rispose lui con semplicità, baciandogli la pelle cedevole sotto la mascella -Ti guardo e penso. Penso tanto mentre tu mediti, sai?- Confessò stringendolo un po’ di più e rendendo più presente la carezza sull’inguine ormai teso, mentre l’altra mano si intrufolava sotto il bordo della maglia leggera -Penso che sei bellissimo, che sei eccitante qualunque cosa fai, ma che prima o poi ti convincerò a farti prendere mentre stai facendo yoga... perché mi rendi pazzo e io non resisterò a lungo.-
Sentì una mano aggiungersi alla sua tra le gambe e stringere, mentre la voce rotta di Kanda lo chiamava.
-La-Lavi... vorresti... adesso?-
Lui gemette nel suo orecchio, lambendogli il lobo con la lingua e poi con i denti -E se ti dicessi di sì?-
Kanda strinse di nuovo la mano che lo accarezzò con insistenza, con il languore in cui si era trasformato il suo sonno -Qui?- Mormorò ad occhi chiusi, ansimando appena -Se entrasse qualcuno...-
-Ci vedrebbe fare l’amore, presi dalla passione del momento.- Terminò per lui,liberando la mano dalla stretta e facendola scivolare oltre l’elastico dei pantaloni, in cerca della pelle bollente e tesa. Sentirla nella sua mano gli fece venire l’acquolina in bocca e la voglia di avere il suo compagno quasi gli mozzò il fiato. E poi Yuu sapeva essere così lascivo senza neanche volerlo mentre si tendeva all’indietro e voltava il viso verso di lui, soffocando un gemito di piacere nella sua gola.
-La-Lavi...- Si sentì chiamare con difficoltà, prima che due mani gli artigliassero le spalle e lo stringessero contro il corpo del compagno.
-Oh Yuu.- Ansimò lui, strusciandosi sull’altro come poteva e cominciando a masturbarlo con un ritmo sostenuto. L’altra mano risalì il torace, portandosi la stoffa con sé e mostrando all’aria la pelle glabra, fino a raggiungere uno dei capezzoli e titillarlo con le dita, graffiandolo lievemente e sentendolo inturgidirsi quasi all’istante.
Kanda si inarcò, trattenendo i sospiri troppo spinti, terrorizzato dall’idea che qualcuno potesse sentirli.
-Lavi-nh! Spo... gliami.-
Questi sorrise sulla sua pelle. Avrebbe voluto dire qualcosa, del tipo Ai tuoi ordini, amore, ma preferì rimanere zitto e non fare nulla che potesse rovinare il momento. Pensò invece a seguire la sua richiesta e spogliarlo da quei maledetti indumenti davvero tanto inutili e fastidiosi quando gli celavano quel corpo. Lasciò perdere per un attimo il piacere del suo compagno per sfilargli agevolmente la maglia e i pantaloni, prima di godersi la sensazione della pelle nuda di Yuu contro la sua ancora vestita.
Lo spadaccino voltò il viso verso di lui, con gli occhi illanguiditi e le labbra socchiuse, ansimando appena per la frenesia che sembrava aver contaminato sul suo corpo. Infilò una mano tra i capelli rossicci e scombinati del suo compagno e gli guidò il viso vicino al suo, esigendo un bacio avido di ossigeno.
Presi al desiderio, con i corpi frementi per la voglia di toccare, afferrare, accarezzare qualunque parte dell’altro, riuscirono a invertire le posizioni, così che Kanda potesse scivolare sotto di lui, tirandosi Lavi addosso e contemporaneamente cercasse di articolare le mani per far sparire quella camicia dal suo corpo e poterlo leccare e mordere come più gli piaceva.
Lavi lo assaggiò, con la calma della frenesia, gustandosi ogni centimetro di quella pelle salata e profumata dal bagno fatto poco prima, fino a risalire di nuovo verso le labbra e baciargliele.
La bocca di Kanda era il suo paradiso personale, quello in cui avrebbe voluto vivere in eterno, inglobato nell’essere perfetto che sapeva essere il suo compagno.
Si stese lentamente su di lui, socchiudendo l’occhio e trovando quelli dell’altro ancora chiusi, che gli donavano un’espressione rilassata e di abbandono che gli fecero scoppiare una bolla di languore all’altezza del cuore.
-Mmmh... adoro quando lo fai ad occhi chiusi, sai?- Confessò, scendendo a lambire di nuovo quella bocca rossa e lucida.
Yuu non rispose, come sempre, e rimase lì ad assorbire come meglio poteva il contatto intimo che stavano condividendo in quel momento. Kanda era fatto in un solo modo, e pareva saper fare qualunque cosa solo in quel modo. Con intensità. Che fosse su un campo di battaglia con la sua fedele Mugen o da solo, nell’intimità del suo rapporto con Lavi, Kanda dava sempre il massimo, concentrato su quello che era il suo ruolo.
La bocca di Lavi scese sul collo, lasciando una generosa traccia di saliva prima di avventurarsi sul torace e poi sul ventre, senza mai far sì che le labbra o la lingua si separassero da quel corpo. Arrivò giù, dove prima c’era l’intimo e adesso invece c’era solo una distesa di riccioli bruni e un’erezione svettante che pareva chiamarlo a sé.
Ma lui andò oltre, concedendole solo un’annusata superficiale e una carezza di labbra, e si dedicò ai testicoli e a ciò che c’era appena al di là di essi. Li accolse in bocca con delicatezza, succhiandoli appena e li lasciò andare subito, sentendo il corpo di Kanda fremere completamente. Li scostò e gli allargò le natiche mentre le gambe che lo circondavano si alzavano da sole, raggiungendo il petto e lasciandogli tutto lo spazio necessario per muoversi.
Lui gli allargò le natiche ancora di più, prima di concedergli -e concedersi- una lunga leccata golosa per l’intera lunghezza del taglio, che fecero urlare di piacere Yuu e gli fece tendere il corpo in uno spasmo.
Lavi non gli diede tregua e spinse la lingua nel suo anfratto, cercando di farsi spazio tra quelle piegoline di carne rugosa che si lasciavano succhiare così facilmente, mentre gli ansimi provenienti da sopra la sua testa continuavano, aumentando d’intensità e spandendosi nel silenzio meditativo della stanza.
Lo sentiva tendersi e ansimare, chiedendo, pretendendo di più, di dargli sempre di più. E lui non poté far altro che obbedire. Fece scivolare un dito dentro di lui, sentendolo completamente avvolto dal calore bollente di Kanda e desiderando immediatamente di sostituirlo con la parte ben più consistente del suo corpo.
Mosse le falangi con lentezza, in cerca della protuberanza della prostata, e quando la trovò infilò anche il secondo dito e la stimolò con dei lievi colpetti dei polpastrelli, mentre faceva scivolare le dita dentro e fuori.
Lo voleva con tutto se stesso e i gemiti di Kanda non lo aiutavano certo a mantenere la lucidità!
Sfilò le dita molto prima di quando avesse voluto e risalì a rubare l’ultimo brandello di respiro dal corpo di Yuu direttamente bocca contro bocca. Le lingue si cercarono con desiderio e le mani strinsero ciocche di capelli e incorniciarono fermamente visi, mentre i loro corpi strusciavano l’uno sull’altro in cerca dell’estasi del piacere.
Lavi fece scivolare le braccia sotto la sua schiena e rotolò di lato, tenendo il corpo nudo del suo compagno stretto al suo.
-Fatti guardare...- Gli chiese ansimando a corto di fiato.
Yuu lo guardò confuso per un attimo, prima di chinarsi sulla sua bocca e lambirla nuovamente, questa volta con più dolcezza, mentre lasciava che le gambe scivolassero attorno ai fianchi del suo uomo e lui si accomodò sul suo bacino, ancora coperto dai pantaloni, che provvide prontamente a slacciare.
Gli animi si infiammarono di nuovo, come ogni volta che i loro corpi s’incontravano, e finalmente anche gli ultimi indumenti dal corpo di Bookman furono eliminati con efficienza.
Kanda si prese tutto il tempo che reputò necessario per accogliere l’erezione di Lavi nel suo corpo, e probabilmente, pensò lui, quella era una piccola vendetta per averlo interrotto durante la sua preziosa meditazione. Si muoveva così lentamente da mandargli un pappa il cervello e lui non sapeva che fare se non provando ad incitarlo facendo pressione sui suoi fianchi e richiamandolo con la voce rotta dall’eccitazione e il desiderio.
E all’ennesimi Yuu, oh Yuu, finalmente vide i fianchi di Kanda alzarsi e ridiscendere completamente sulla sua erezione tesa fino allo spasmo, lasciando che lui finalmente liberasse un gemito di soddisfazione e sollievo che rimbombò attorno a loro, e coprì per un attimo i sospiri appagati dell’altro.
Lavi lo afferrò per un braccio e lo strattono all’ingiù, approfittando della sorpresa per baciarlo e muovere la mano a sciogliere la coda di cavallo che costringeva quel mare di capelli neri, sentendoseli cadere addosso in una carezza fantasma che mandò una scarica di piacere direttamente nel suo inguine pulsante.
Kanda ansimò sonoramente e sottostette all’assalto operato da quella bocca al suo collo e al suo petto, che sentì martoriati da denti aguzzi e tocchi di lingua bollente e umida. Le sue labbra dischiuse continuavano a seccarsi per i sospiri che rilasciavano, concentrato com’era a mantenere il ritmo degli affondi su quell’asta tesa dura come il marmo.
Probabilmente fu per questo che venne preso alla sprovvista dal movimento di Lavi e si ritrovò scacchiato si nuovo sotto di lui, ad ansimare senza riserve sotto le sue spinte sempre più forti e penetranti, non riuscendo a fare altro che allargare il più possibile le gambe e concedersi senza ulteriori indugi.
L’orgasmo spazzò via anche l’ultimo sprazzo di lucidità di entrambi, abbagliandoli con il suo candore abbacinante, e li lasciò spossati e senza forze in quell’abbraccio scomposto e sporco dei loro umori.
Lavi respirava con difficoltà con il naso affondato nei capelli neri di Yuu, ma assolutamente contrario a spostarsi di lì. Ridacchiò quietamente, di quell’ilarità tipica del post-orgasmo, e strinse un po’ di più la presa sul fianco tra le sue dita, perché di più non sarebbe riuscito a fare, richiamando l’attenzione di Kanda.
-Mh?- Fece quello, aprendo appena gli occhi, ancora con l’espressione rilassata della pace dei sensi, ritrovandosi a fronteggiare il sorrisone ferino di Lavi Bookman Jr.
-Allora... hai ancora intenzione di meditare o preferisci venire con me a fare un bagno ristoratore contornato di coccole?-