La Saga dei Fine di Simstralia - Facundo il normale (prima parte)

Jun 07, 2012 20:22

Buon giovedì a tutti!!!!! Cioè, di solito per me è una pessima giornata, essendo la più faticosa della settimana, ma oggi invece voglio imbrattare la vostra pagina friends farvi una sorpresa (!!!) e postare con una settimana d'anticipo rispetto alla mia previsione iniziale (di cui nessuno tranne me era a conoscenza, quindi che lo scrivo a fare?) il primo episodio della Pocket Fine, la story legacy in formato tascabile. Hurrà per me e per il fatto che ho avuto bisogno di sfogare alcuni problemucci sui miei simmoli *_*



[Prologo]


Stacie non crede ai propri occhi. Quello che ha tra le mani non è uno dei soliti romanzi di suo padre, quei fantasy (un po' spinti, oltretutto) che tutti i suoi amici leggono, ma che lei non capisce neanche un po', è un manoscritto senza titolo, e a giudicare dalla patina del tempo sulle pagine, non si stupirebbe se fosse il primo libro in assoluto che ha scritto. Suo padre è una specie di nerd asociale che vive di parole, e scrive questi romanzi strani che parlano soprattutto di una famiglia di Elfi della Notte, i Tricou, ma lei francamente, li detesta, dato che spesso ha l'impressione che per lui, i posti di cui parla, siano veri. Nel prologo viene citata anche Fairy Place, il luogo dove si svolgono le vicende della sua saga di punta, e forse lo spunto per scriverla gli è venuto proprio ideando questo. Eppure dal prologo le sembra che i temi trattati siano meno estremi dei soliti incesti e combattimenti tra creature insolite, come lycan, vampiri, uomini pianta ed altro, e spera vivamente che sia così, dato che a lei piacciono le storie di persone, non quelle di creature inventate, non ha più cinque anni, dopotutto!
Gordon: “Quindi quella è la reliquia? Ti dispiace se leggo io, dato che tu con i libri hai la grazia di un elefante!”
Ah già, c'è anche Gordy.



Gordy è il migliore amico di Stacie ed è un grande fan dei libri di suo padre. Soltanto un quarto d'ora fa gli ha scritto di venire il prima possibile perché aveva trovato quello che poteva sembrare un manoscritto inedito della saga di Fairy Place, e lui è già a sedere sul suo letto. Stacie era convinta che se gli avesse detto che era pronta a mostrargli il Divino Klippan, in tutto lo splendore del rivestimento che lo avvolge, avrebbe avuto la stessa identica reazione di stupore, misto a riverenza e sacralità.



Stacie: "Senti Gordy, non iniziare come al solito. È solo un manoscritto, ok?”
Gordon: "Si vede che è antico, è tutto ingiallito!”
Stacie: “C'è il mio nome sopra, non può essere così antico. Certo, a meno che tu non consideri anche noi dei pezzi di antiquariato...”
Gordon: “Questo non vuol dire niente. Posso scrivere il tuo nome anche su un libro di The Sims, questo non significa che sia necessariamente moderno. Comunque se lo hai trovato in camera dei tuoi genitori, non è bene che i tuoi al loro rientro sappiano che, quando non ci sono, vai a rovistare tra le loro cose!”
Stacie: “Io non rovisto tra le loro cose, sei tu che rovisti tra gli appunti di mio padre per avere delle anticipazioni sulle sue idee!” Stacie è infastidita, lei non è una ficcanaso, e i libri non li tratta male, al massimo li legge con un po' di partecipazione, ecco tutto!



Stacie: “D'accordo” aggiunge con un finto tono distaccato mentre si mette a sedere sul pavimento “leggi, forza” Gordy è davvero soddisfatto, e Stacie, anche se non lo ammetterebbe in questo momento, è contenta per lui.
Gordon: “Allora” Gordy si schiarisce la voce “Alcune considerazioni. Quando fu fondata da Astro Fine, la zona di Simstralia, capitale dello stato di Terminus, era molto...”



D'un tratto, ascoltando le prime righe del prologo, è come se Stacie rivedesse suo padre qualche anno fa. Non che sia cambiato molto da allora, ma all'epoca trascorrevano un sacco di tempo insieme, durante il quale Andy inventava per lei delle storie tanto belle e coinvolgenti, che avrebbe passato ore ad ascoltare. Poi era arrivato il successo, tanto improvviso quanto insperato e, tutto d'un tratto, Stacie e suo padre avevano iniziato a perdere quel rapporto speciale che avevano avuto un tempo...



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Capitolo 1 - Facundo, il normale

Medea Fine era a tutti gli effetti una principessina. Discendente del fondatore di Simstralia da parte di padre e di nobile stirpe vampirica da parte di madre, crebbe circondata dal benessere e dalle attenzioni della sua numerosa famiglia. All'epoca della sua nascita, Simstralia era come lei: giovane, allegra, ambiziosa, energica e con un brillante futuro davanti a sé. In tutta la sua esistenza aveva sempre ottenuto quello che desiderava, e fino a quella notte, non aveva dubbi che le cose sarebbero sempre andate secondo i suoi progetti.



La notte in cui i piani di Medea cambiarono per sempre, quella in cui realizzò di aspettare un bambino, si sentì molto stupida. Proprio lei, che non commetteva mai errori, proprio lei che aspirava alla perfezione, si era ritrovata con un figlio non voluto nella pancia, a cavallo tra il terzo e il quarto anno di università, il cui padre era Felix Alvares, l'essere più strano che avesse mai conosciuto, con cui un attimo prima era in piena sintonia e l'attimo dopo non sopportava già più.



Felix Alvares era invece la persona più diversa da Medea che ci si potesse immaginare, introverso, ottuso, perennemente arrabbiato e per nulla ambizioso com'era. La sua era una famiglia residente da molto a Simstralia, fin da dopo la nascita della prima figlia del Fondatore, ma non era né ricca né di classe. Frutto tardivo di un matrimonio combinato, i suoi primi ricordi furono legati alla morte dei parenti più prossimi e alle vite movimentate dei suoi due fratelli, che assorbivano totalmente il tempo di sua madre. Greta Alvares vide prosciugata la propria salute dalle continue richieste dei figli maggiori e del marito, e per questo Felix durante l’infanzia trascorse molto tempo con sua sorella Noemi e con il suo storico fidanzato Jake, almeno fino alla nascita dei loro due figli.



Innamorato di Medea fin dai tempi del liceo, riuscì a fatica a vincere la timidezza per invitarla ad uscire con lui. Quando Medea accettò, per la prima volta nella sua vita si sentì in pace con il mondo. Peccato che l'appuntamento non fu all'altezza delle sue aspettative, durante il quale la sua Meddy non fece altro che parlare di un altro. Suo nipote Flavio, per giunta. Non erano ancora amici all'epoca, e al termine di quella serata lo avrebbe strangolato volentieri. Però Flavio gli fece capire di non ricambiarla affatto, e questo paradossalmente li avvicinò.
Testardo e ottuso come tutti i membri della sua famiglia, lui che non si tirava mai indietro in uno scontro, quando si trattava di Medea diventava un agnellino. Aveva vissuto quel rifiuto con rassegnazione, consolandosi in giro senza mai togliersela veramente dalla testa, ma dopo il loro avvicinamento al matrimonio di Jake, erano nate in lui una speranza e delle aspettative che non combaciavano affatto con quelle della sua amata.



E poi la scoperta. Medea era incinta e non sembrava essere intenzionata a volere né lui né il loro bambino. Certo, doveva essere solo una paura passeggera, dovuta al fatto che non era stata una cosa programmata e Medea amava programmare tutto, continuava a ripetersi Felix.
Medea invece, decise che la cosa migliore per tutti sarebbe stata quella di troncare la relazione con Felix prima della nascita del bambino, così da non complicare ulteriormente una situazione già difficile di suo, senza insomma prevedere di legarsi a vita con un uomo per il quale non era sicura di provare dei sentimenti abbastanza forti. Per prima cosa, quando tentò di informarlo della decisione che aveva preso “nell'interesse di tutti”, il telefono di Felix prese a squillare con insistenza, per informarlo della morte di sua madre, abbastanza improvvisa nonostante la malattia che l’affliggeva da tempo. Fu così che il discorso che Medea aveva preparato per Felix “nell'interesse di tutti” morì con Greta Alvares.



Per Medea il funerale di Greta fu come un'iniziazione al clan. Era probabilmente la prima volta che tutti gli Alvares si riunivano come una vera famiglia, provando sentimenti genuini, per quanto tristi. Le tensioni precedenti furono accantonate e Figo Alvares, famoso per essere un nullafacente tirchio, burbero e bacchettone, trovò molto piacevole avere l'attenzione dei figli, per una volta non pretenziosi, ma uniti - per quanto potessero esserlo - e desiderosi di stargli vicino, perciò reagì alla dipartita della moglie esacerbando un dolore che non provava, non a quei livelli, almeno.



Bisogna dire che Medea non si risparmiò nello stare vicino a Felix e la sua famiglia, e accettò di trasferirsi alla Fattoria per aiutare gli Alvares in questo periodo di lutto, cosa che indispettì molto Noemi. Fatta eccezione per Greta, appunto, il clan Alvares era composto da soli maschi da quando la famiglia aveva tagliato i ponti con Noemi, e Figo pur di avere una donna in casa, finse persino di non ricordare il fatto che Medea e Felix non erano ancora sposati, anche se aspettavano già un bambino.



Poco prima della nascita di Facundo, dunque, Fattoria Alvares, o come veniva chiamata da tutti La Fattoria, venne ristrutturata per adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni, e Medea ebbe una parte importante nelle scelte, anche se lei e Felix consideravano la vita alla Fattoria solo una soluzione temporanea. Tuttavia non poteva resistere alla tentazione di arredare e ristrutturare un'intera casa a suo gusto personale senza spendere un simleon.



E poi nacque Facundo.
Il primo pensiero di Medea, nel vedere la pelle smeraldina di suo figlio, fu di orgoglio, come a sottolineare che anche lei conservava dentro di sé quell'alone di specialità che tanto caratterizzava la famiglia Fine. Discendente di alieni, elfi, maghi e vampiri, per lei fu una grande rammarico sapere di non aver ereditato nessun tipo di potere o carattere distintivo rispetto alla massa di abitanti che popolavano la nazione. Il secondo pensiero, che l'accompagnò per il resto della sua vita, fu di aver generato un essere perfetto ed adorabile, che andava protetto e incoraggiato oltre ogni modo. Per la prima volta, mise qualcuno che non fosse lei al primo posto nella scala delle priorità della sua vita. Non avrebbe mai pensato di amare così tanto quel bambino dalla pelle verde e dai lineamenti così simili a quelli di Felix, eppure da quando il suo piccolo plumbbob era schizzato fuori dal suo, Medea sapeva che Facundo era diventato la sua ragione di vita, e non aveva dubbi circa il fatto che fosse lo stesso per Felix.



Il terzo pensiero di Medea fu che tutti e tre avevano bisogno di una casa, e lei e Felix iniziarono a parlare sempre più insistentemente di trasferirsi altrove, cosa che lasciò spiazzato Figo.
La Fattoria ora era abbastanza grande per ospistare il clan Alvares al gran completo (tranne Noemi, ovviamente), e Figo era intenzionato a radunarli tutti quanti sotto lo stesso tetto facendo leva sulle difficoltà economiche dei figli.
Il suo piano era semplice: avrebbe nominato erede delle sue fortune (la quale, a dispetto del tenore di vita castigato e austero che aveva fatto tenere alla famiglia, era più che considerevole) chi fosse risultato residente nel lotto di famiglia al momento della sua dipartita. E si scatenò l'inferno: Noemi accusò il fratello maggiore Alvaro di voler far diseredare lei e Felix, anche se suo marito Dean era ricco di famiglia, Alvarò accusò Noemi di fare la stessa cosa, dato che da molto tempo era la mantenuta dello zio di Dean, la star Erik Fine, Felix espresse il suo totale disprezzo verso l'eredità e disgusto per la situazione venutasi a creare, venne per questo additato da Alvaro come “rinunciatario cronico” e “falso buonista” , e per poco i due non arrivarono alle mani.



Medea dovette tirar fuori i migliori argomenti possibili per convincere Felix a rinunciare ad assecondare il folle piano di Figo per una mera ripicca con il fratello. Provò con parole che decantavano l'amore fraterno, che però non convinsero Felix, il quale non provava altro che indifferenza nei confronti di Alvaro. Provò con parole a favore di Flavio e Dean, il nipote e il cognato, e per un momento le intenzioni di Felix vacillarono, essendo molto legato al coetaneo Flavio da una profonda amicizia, ma ritornarono più forti di prima quando si convinse che Flavio sarebbe stato “assolutamente” dalla sua parte.



Riuscì nell'impresa quando gli disse in maniera diretta e brusca, che non aveva intenzione di crescere suo figlio in mezzo ad una faida familiare nata per questioni di soldi, e se Felix al contrario era intenzionato ad assecondare quella follia, poteva benissimo farlo senza di lei e il bambino. Una volta tornato in sé, Felix convinse anche Noemi a desistere, così come Flavio e Dean fecero ragionare Alvaro, e quell'episodio spinse Medea e Felix a trasferirsi il prima possibile in una nuova casa. Potrebbe stupire il fatto che Medea non utilizzò la proposta di Figo e il comportamento di Felix come pretesto per liberarsi di lui - la vecchia Medea l'avrebbe fatto di certo - ma l'arrivo di Facundo cambiò profondamente le sue priorità, e per nessuna ragione al mondo si sarebbe abbandonata a futili stratagemmi per interesse personale, quando aveva qualcuno di ben più prezioso per il quale valeva la pena di lottare.



Facundo, perciò, non sospettò mai di essere stato un considerato un errore dalla sua sempre impeccabile madre, la quale si sarebbe preoccupata di fargli frequentare un'impeccabile scuola, un'impeccabile università e di farlo crescere in un'impeccabile casa. La vita che Medea aveva preparato per suo figlio, per sé e di riflesso anche per Felix era in apparenza assolutamente perfetta, degna delle migliori pubblicità di biscotti.
Ma tutta questa armonia e perfezione, non poteva prescindere dalla creazione di un nucleo familiare tradizionale.



Era stagione di matrimoni in quel di Simstralia. Le sue amiche del cuore si stavano sposando tutte e una parte di lei non voleva essere da meno, ne era conscia. Kyoko si era decisa a sposare Kevin Sventura, con il quale aveva già una figlia di nome Brandi, Kagome aveva sposato il suo orrendo fidanzato alla fine dell'università e si erano trasferiti altrove, ma questi erano matrimoni che aveva messo in conto da tempo. Chi la stupì fu Lullaby Evans, sua migliore amica e cugina, quando annunciò il suo matrimonio con Flavio Alvares. Il fidanzamento e le nozze di Flavio e Lullaby avvennero così velocemente che i più pensarono ad un matrimonio riparatore, illazione che alla fine risultò sbagliata.



Ottimi amici sin dall'infanzia, non avevano mai lasciato intendere che tra loro ci fosse qualcosa di diverso e l'annuncio del loro fidanzamento lasciò tutti sbigottiti. Spaventati e allo stesso desiderosi di legarsi a qualcuno, erano ben consci del fatto che tra loro non ci fosse una passione travolgente, ma una complicità che andava al di là di tutto, e decisero dunque che un unione tra loro sarebbe stata un'ancora di salvezza per entrambi. Flavio negli anni a venire avrebbe girato molto il mondo simmico grazie alla sua attività di pianista, e in ogni città visitata avrebbe trovato delle colleghe compiacenti con le quali trascorrere la notte. Lullaby l'avrebbe sempre atteso a casa con il loro bambino Iago, apparentemente ignara di tutto. Tutto sommato, avevano raggiunto uno strano, discutibile equilibrio che appagava entrambi, e complice anche il fatto che nessuno dei due fu mai travolto dalla passione, trascorsero una vita serena e senza rimpianti.



____________

Stacie: “Cioè, fammi capire. Questi sono amici d'infanzia e si sposano perché hanno paura di rimanere soli?!? E hanno paura di rimanere soli appena laureati?!?! Ma stiamo scherzando?!?” Esclama Stacie un 'po incredula, un po' perplessa. Gordon alza gli occhi dal libro, inizialmente confuso dalla reazione dell'amica, ma si ricompone subito.
“Questo è niente, Storm ha scritto situazioni più assurde. Ti ricordi, ad esempio, quando a Fairy Place, nel quarto libro, la primogenita di Jonathan e Jennicor si sposa per pagare pegno poiché ha perso una scommessa con la sorella?”
“In quel caso era diverso. Prima di arrivare a quel libro, ce ne sono altri tre dove ogni santa volta ripete fino alla nausea le rigide norme di comportamento della comunità elfica di Fairy Place e, paradossalmente, quel matrimonio è coerente con la società in cui vivono. Questo, invece è totalmente assurdo!”



Gordon: “Probabilmente ci sarà una spiegazione. Deve esserci una spiegazione, Storm non lascia mai niente al caso!” La fede di Gordon nei riguardi del suo mito è incrollabile, non c'è che dire.
Stacie: “Vuoi smetterla di chiamare mio padre così?!? Lo sai che mi dà fastidio!”
Gordon: “Scusami” aggiunge in tono meccanico e non propriamente sentito. “Comunque intendevo dire che per me non è così assurdo neanche nel nostro mondo. La gente si sposerà per le motivazioni che crede più giuste, no?”
Stacie lo guarda a bocca aperta. A volte non riesce a capire se Gordy sia tutto normale. Riprende a parlare in maniera più lenta, come se tentasse di spiegare qualcosa ad uno straniero che non comprende la lingua.
“Sarebbe come se io e te ci sposassimo per paura di rimanere soli. Non ti sembra assurdo, da questo punto di vista?”
Gordy lentamente realizza, ed emette un verso che è di completo disgusto.
“Sposare te?!? È disgustoso!!!”



“Bene, grazie tante, quanto sei carino e gentile. Magari non sarò bella come Morena Bertino, o intelligente come Tamara Remington, o simpatica come Yvette Young, ma da qui a pensare che sia disgustosa l'idea di sposarmi, ce ne passa!”
Anche un non conoscitore dell'animo umano come Gordon capisce di aver appena fatto un'enorme cavolata.
“Ehm... no... non tu... l'idea di... è... insomma, tu hai dett...”
“Io ho detto che era assurdo, non disgustoso, e ce ne passa tra i due termini!!”
“Si, è quello che volevo dire, assurdo!! Ma mi sono un po' sbagliato, ecco tutto... dai, andiamo avanti a leggere?” Gordy le sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi...
Stacie ha lo sguardo stretto a fessura e le braccia incrociate.
“Sarà meglio...”



Ok, dato che il lj stasera ha deciso che 60 foto sono troppe u.u il post continua qui

stacie, nascite, generazione 4, tristo, sfs, fine legacy

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