DAMIAN

Oct 11, 2010 14:22

Non so, in si giorni sono ispirata ...

TITOLO: ancora da definire
AUTRICE: Jinny
GENERE: angst (ma si, facciamo la sborona)
RATING: nc-17
WARNING: yaoi
NOTE: Storia e personaggi originali
GIA' POSTATI: Uno  Due  Tre  Quattro  Cinque  Sei


7

Damian aprì gli occhi e si stiracchiò, poi registrò in contemporanea due cose. Alan era nel suo letto. E lui era nudo

< Che cavolo …?>> mormorò. Alan si svegliò e lo guardò. Sembrava preoccupato

<< Stai meglio, Damy?>> chiese. Damian notò che aveva gli occhi rossi

<< Meglio?>> chiese. E l’espressione di Alan si fece ancora più preoccupato. E Damian risentì per un istante la sensazione della sera precedente e si affrettò a sorridere al gemello

<< Meglio, si. Scusa, sono ancora intontito e … ti ho fatto piangere, perdonami …>>

<< Io piango sempre …>> disse Alan, stringendosi nelle spalle

<< Ma ieri …>>

<< E tu non piangi mai. Siamo fatti così, Damy. Ok?>> disse Alan, posandogli una mano sulla guancia. Damian sospirò, annuendo

<< Ok …>> disse. Alan sembrava ancora preoccupato.

<< Damy …>>

Damian sospirò e si rannicchiò sotto le coperte. Alan gli posò una mano sui capelli, sentendo le lacrime pungergli gli occhi

<< Stiamo a casa da scuola, oggi?>> chiese, cercando di tenere ferma la voce

<< No … devi andare da Harris …>> mormorò Damian, riemergendo dal suo rifugio e sbadigliando. Alan lo abbracciò

<< Lo vedrò domani. E mi chiederà di uscire. Oggi voglio rimanere con mio fratello.>> disse, deciso. Damian gli si aggrappò, sospirando. Poi si staccò e si passò le mani sul viso, si stiracchiò e scese dal letto, dirigendosi verso il bagno

<< Dam, che fai?>> chiese Alan. Il rumore che arrivò dal bagno lo fece ridere

<< Il grande Damian Winters ha una vescica! Se lo sapessero le tue fan …>> disse, in tono divertito. Damian, dal bagno, rise, poi accese l’acqua della doccia e fece capolino dalla porta del bagno

<< Vai a prepararti. Harris ti chiederà di uscire oggi.>> disse, in tono vagamente minaccioso. Alan sospirò, scuotendo leggermente la testa. Poi si alzò, avvicinandosi al gemello, gli diede un bacio sulla guancia ed uscì in silenzio dalla stanza

Un quarto d’ora dopo erano pronti ad uscire. Christopher li raggiunse nell’ingresso dell’enorme villa e li guardò, alzando le sopracciglia

<< Venite a scuola, allora … ?>> chiese, in tono decisamente preoccupato. Alan si strinse leggermente nelle spalle

<< Colpa del fratello scemo e delle sue idee romantiche …>> disse Alan. Christopher sospirò, poi si avvicinò a Damian, abbracciandolo stretto. E Damian si lasciò abbracciare. Christopher lo guardò, ancora preoccupato

<< Ho deciso che posso lasciarmi abbracciare, qualche volta. E’ … piacevole.>> disse Damian, annuendo convinto. Christopher gli sorrise

<< Bravo Dam.>> disse. Damian sorrise a sua volta

<< Sto migliorando …>> canticchiò

<< Si, si, stai migliorando …>> sbuffò Alan, dando una pacca sulla schiena al fratello.

Quando arrivarono a scuola, Carol abbracciò Alan, senza dire una parola

<< Che cazzo, ho ancora gli occhi rossi?!>> sbuffò quello

<< Si.>> disse la ragazza,accarezzandogli la schiena. Alan sbuffò e si staccò leggermente

<< Andrò a sciacquarmi di nuovo e a mettere un po’ di collirio. Grazie, comunque.>> disse. E quasi sorrise. Damian si trovò a sorridere per questo

<< Tu invece sei frizzante come al solito, Winters famoso!>> disse Carol

<< Al ha quasi sorriso e questa è la conseguenza!>> disse Damian, allegro. Carol sorrise, scuotendo leggermente la testa

<< Son strani, hai ragione …>> disse Christopher << Ma gli vogliamo bene lo stesso, no?>>

<< Direi di si.>> disse la ragazza, convinta. Alec li raggiunse e si appropriò immediatamente della propria ragazza, mentre entravano nell’aula. Damian si sedette al proprio posto e notò che oltre ad Alan, che era ancora in bagno, mancava anche James … e dopo poco i due entrarono nell’aula assieme

“Ho un appuntamento domani sera!” gli scrisse Alan sul quaderno che Damian aveva appoggiato sul banco. Damian lesse ed alzò il viso, sorridendo al gemello, che tentò di sorridergli di rimando. Alan cercava di sorridere … Damian allungò una mano e strinse quella del fratello. Poi ricordò improvvisamente qualcosa sentito quella mattina, mentre era in bagno. Un suono soffocato … ma magari si era sbagliato … guardò Alan mentre seguiva la lezione, attento e concentrato, e decise di chiederglielo direttamente

“Stamattina hai riso …” gli scrisse. Alan lesse velocemente il bigliettino, poi si girò verso il gemello, con mezzo sorriso

“Ci ho provato.” Rettificò. Damian ridacchiò, scuotendo la testa.

Durante la pausa pranzo si rifugiò in terrazzo. Alec e Carol si erano appartati. Alan era tutto preso a parlare con James, e a sorridergli quasi del tutto … troppe coppiette …

<< Quindi è fatta. Harris e Alan usciranno insieme …>>

Damian alzò leggermente lo sguardo, mentre Christopher gli si sedeva accanto

<< Usciranno insieme …>> borbottò. Poi sorrise

<< Sai … Al ha ricominciato a sorridere … beh, quasi … e … stamattina ha riso … è da quando i miei sono morti che non lo sento ridere … l’ultima volta che ha riso è stato … durante la festa per il nostro compleanno …>>

Christopher gli strinse una spalla e Damian sospirò, rannicchiandoglisi contro

<< Non sei un po’ enorme per questo?>> chiese Christopher, stringendo a sé Damian

<< Non rompere …>> mormorò Damian, chiudendo gli occhi

<< Mangia, cazzo. >> intimò Christopher. Damian rise e si staccò, finendo il panino che si era portato.

<< Sai … da un lato vorrei ancora che a Jamie piacessi io, ma … se fa soffrire Al lo ammazzo a mani nude … lui … lui l’ha fatto sorridere …>> la voce gli si spense, e la cosa gli sembrò molto strana …

<< Io voglio ammazzarlo lo stesso.>> borbottò Christopher

<< O quantomeno fargli male, ma sono piccolino, e lui è grande e grosso, mi sa che finirebbe che quello che si fa male sono io …>>

<< Ma fa sorridere Al, non puoi …>>

<< Ha spezzato il cuore a te, Damy. E questo mi fa incazzare.>> borbottò Christopher, arrossendo violentemente. Damian sospirò, passandosi le mani sul viso

<< Chris …>>

<< Siamo amici, Damy. Sei il mio migliore amico. E non mi piace che un Harris qualsiasi ti faccia star male.>>

Damian abbassò il viso, lasciando che i capelli glie lo coprissero.

<< Mi sento un po’ strano …>> mormorò. Christopher lo abbracciò stretto, sentendolo tremare

<< Sfogati, Damy …>> mormorò, ma Damian scosse la testa, ridacchiando

<< Mica ci riesco, sai?>> disse << Ormai è talmente tanto tempo che sorrido sempre, che non mi ricordo più come ci si lascia andare … ci sono delle volte che vorrei essere come Alan … ma … non sono così. Non lo sono più …>> detto questo, si alzò e si allontanò. Christopher sospirò, scuotendo leggermente la testa

<< Questo non è normale, Damy …>> mormorò, scompigliandosi i capelli.

Alan vide Christopher e lo raggiunse in pochi lunghi passi rabbiosi. Lo prese per un polso e lo trascinò in bagno, per poi lanciarlo contro un muro, furioso

<< Che cazzo hai detto a mio fratello?!>> urlò. Christopher, che era caduto a terra, si rialzò, tossendo leggermente, spaventato dalla reazione di Alan e, soprattutto, senza capire perché fosse così furioso

<< Non …>> tentò. Il pugno di Alan sibilò vicinissimo al suo viso e colpì il muro dietro di lui, ad un millimetro esatto dal suo orecchio

<< E’ andato a casa borbottando qualcosa del tipo “oggi non ce la faccio” … appena tornato dalla terrazza, e in terrazza c’era con te, quindi che cazzo gli hai detto?!>>

<< Io?!>> gridò Christopher, sentendo la rabbia montargli dentro

<< Sei tu quello che esce col ragazzo che gli piace! E che sorridi al ragazzo che gli piace, dopo che lui ha tentato di fati sorridere per tutto questo tempo! Ma no, arriva il primo spilungone con i begli occhi e tu sorridi a lui! Chi se ne frega di Damian, tanto lui è sempre allegro, no?!>>

Alan sussultò a quelle parole, ed indietreggiò leggermente. Poi serrò la mandibola, tremando.

<< Tu non sai niente.>> sibilò

<< Io so che Damian sta di merda, e che non posso fare un cazzo per aiutarlo! Questo so!>> singhiozzò Christopher. Alan spalancò gli occhi

<< Chris, tu … tu ne sei innamorato …>> mormorò

<< Siamo solo amici.>> sibilò Christopher, marciando fuori dal bagno. Fulminò con lo sguardo la piccola folla che si era raccolta ad origliare

<< Lo spettacolo è finito! Tornate a farvi i cazzi vostri!>> ringhiò, rimettendosi a posto i capelli e dirigendosi verso la propria aula.

Alan, ancora in bagno, si appoggiò con la schiena al muro, cercando di calmarsi, ma sentì subito le lacrime rigargli il volto. E poi ad un tratto, qualcuno lo abbracciò, tenendolo stretto, accarezzandogli dolcemente i capelli e la schiena. Ma non era Damian … Si staccò, scuotendo la testa, tentando di fermare i singhiozzi silenziosi che lo scuotevano. James gli posò le mani sulle guance, asciugandogli gli occhi con gesti dolci, ed Alan cedette, rannicchiandoglisi contro, singhiozzando forte. Quando si riprese, era seduto sul lettino dell’infermeria, ancora aggrappato a James, che gli sussurrava parole dolci all’orecchio

<< Mi … hai portato tu qui?>> chiese, scosso dagli ultimi singhiozzi

<< Si … c’era troppa gente … ti ho preso e ti ho portato qui …>> disse James, quasi nel panico. Alan si grattò leggermente la fronte, tenendo il viso basso, poi lo rialzò

<< Questa cosa non può funzionare … mio fratello …>> iniziò Alan

<< Tuo fratello ci ha dato il permesso, ricordi?>> disse James, confuso

<< Quanto sei ottuso …>> sospirò Alan, passandosi le mani sul viso << Tu gli piaci … e … lo sto facendo soffrire … e …>>

<< E tu, scusa? …>>

<< E’ complicato, Jamie …>> mormorò Alan

<< Tuo fratello non starebbe bene nemmeno se stessi con lui, adesso. O se non gli piacessi. So cos’è successo alla vostra famiglia, lo sanno tutti e … scusami, ma non stareste bene in ogni caso … ma se davvero sei così importante per lui, vederti stare un po’ meglio non dovrebbe dargli fastidio, no? >>

Alan alzò un sopracciglio

<< Tu hai la presunzione di farmi star meglio, Harris?>> chiese

<< Beh, non è così?>> ribattè James, alzando un sopracciglio a sua volta. Alan fece una smorfia, poi gli si avvicinò, dandogli un piccolo bacio a fior di labbra

<< E’ così …>> mormorò poi. James sospirò e lo abbracciò stretto, facendogli posare la guancia sul proprio petto

<< Spero che Damy non se la sia presa davvero perché tento di sorridere a te e non a lui … tenterò … tenterò di sorridere anche a lui. Ci proverò, davvero.>> disse Alan, serio

<< Bravo, piccolo …>> mormorò James, baciandogli i capelli.

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