[Death Note] Nemesi
Titolo: Nemesi
Fandom: Death Note
Pairing: L/Light
Rating: Rosso
Word count: 680
Note: scritta per il p0rn Fest #7 di fanfic_italia col prompt "manette"
Light Yagami.
Il ferro delle manette gratta la pelle. L fissa il vuoto.
Light Yagami è Kira. L'idea è così eccitante, è quella la verità, ma non è solo quello. È l'ipotesi più logica. Ma come ha fatto? Come ha fatto a dimenticare tutto? Light Yagami. Così intelligente, così tanto dall'essere alla sua altezza.
Eccitante.
Già.
L fissa il vuoto e sorride, è una frazione di secondo, il pollice sfiora il labbro inferiore. Deve pensare. Pensarepensarepensare.
Light serra i pugni. Lo studente perfetto, la forte moralità, lo spirito di deduzione. Combacia. Profilo psicologico.
«Io non sono Kira».
Oh, è un così brillante bugiardo Light Yagami - a L piace dire il suo nome per intero, nella sua testa, Light come luce, kami come dio - ma ora è sincero, come fa, L, come fa? Ha davvero dimenticato tutto? O è una finta?
Non riesce a capire.
Se Light Yagami ha rinunciato ai ricordi di sua spontanea volontà significa che ha un piano e a L mancano i dati e senza dati- senza dati sono solo deduzioni e nessuna prova. Sei così bravo, Light Yagami, così bravo.
L lascia che lo zuccherino gli si sciolga in bocca, i dolci lo aiutano a pensare. Fissa il monitor. «Provamelo».
L'espressione di Light ora è incredula. «Cosa?» sbotta, poi scuote la testa, ha la mascella tesa, ma è normale, non significa niente. Lo sta accusando di essere un assassino, non significa niente. «Qualunque cosa facessi resteresti della tua idea». Light l'ha preso a pugni, L non è tipo da lasciar correre, restituisce ogni cosa, però la sente, la morte, farsi sempre più vicina.
LightLightLight. Morirò a causa tua.
L'idea non gli dispiace, non più di tanto, sarà Light ad ucciderlo perché loro due sono legati, l'ha capito dalla prima volta che si sono incontrati. È il legame delle Nemesi e quelle manette lo solidificano.
La mia morte sarà la tua distruzione, Light. Perché lui e Light hanno bisogno l'uno dell'altro, Light ha bisogno di lui, ma ora, ora, è solo un ostacolo e quando lo capirà sarà troppo tardi. D'altronde se anche lo capisse prima L potrebbe scoprire come faceva ad uccidere e catturarlo con prove schiaccianti quindi-- ucciderlo è la cosa più logica e allora Light Yagami lo ucciderà. Partita a scacchi e lui sta perdendo, anche se sembra il contrario.
L sospira.
Sta baciando Light, chissà se è perfetto anche in quello, ma invece si scosta. «Che cav-».
L lo guarda, è così carino, quel Light che ha dimenticato, sarebbe stato un ottimo poliziotto, lo sarebbe stato davvero. «È un test» mente fluidamente, mentire diventa sempre più facile ogni giorno, ora, minuto che passa.
Il ferro delle manette gratta la pelle. È un fastidio sottile.
Il suo piede sulla guancia di Light, quella lieve provocazione. Si sta divertendo. «Allora? Cosa ne dici?». Pressione.
«Maniaco».
L ride. Riesce a leggergli nella testa, a Light. Non gli sono mai interessate, non davvero, le ragazze, erano un passatempo, qualcosa che faceva perché era ciò che ci si aspettava da lui. Il figliol prodigio. Light Yagami non è gay, no, quello che li lega, quell'attrazione, il fatto che Light Yagami sia attratto da lui non c'entra con l'orientamento sessuale.
Lui e Light si appartengono.
Il piede scende sul cavallo dei pantaloni, le dita di Light si stringono sui braccioli della poltrona, mentre la schiena si inarca leggermente. Sei eccitato, Light? Lo sento. Vuoi che continui.
«E da cosa-» ansima. «Da cosa capiresti se sono Kira o meno?».
La verità è che non può fare nulla per convincerlo del contrario, invece la pressione aumenta, il movimento del piede, quelle carezze, più noncuranti. Provocazione.
«Se te lo dicessi non sarebbe più un test». Si morde il labbro inferiore. Light Yagami, sto giocando con te.
Scacco al re, ma quella è solo una battaglia. Una battaglia.
«Sei così carino quando vieni» mormora al suo orecchio. Il pugno lo prende alla sprovvista, forse se l'è meritato, questa volta.
Il ferro delle manette gratta la pelle.
Light Yagami, non c'è colpo che io non renda, ricordi?
(E alle volte L lo pensa, che Light Yagami sia così intelligente che potrebbe addirittura arrivare ad infatuarsi di lui).
Fandom: Death Note
Pairing: L/Light
Rating: Rosso
Word count: 680
Note: scritta per il p0rn Fest #7 di fanfic_italia col prompt "manette"
Light Yagami.
Il ferro delle manette gratta la pelle. L fissa il vuoto.
Light Yagami è Kira. L'idea è così eccitante, è quella la verità, ma non è solo quello. È l'ipotesi più logica. Ma come ha fatto? Come ha fatto a dimenticare tutto? Light Yagami. Così intelligente, così tanto dall'essere alla sua altezza.
Eccitante.
Già.
L fissa il vuoto e sorride, è una frazione di secondo, il pollice sfiora il labbro inferiore. Deve pensare. Pensarepensarepensare.
Light serra i pugni. Lo studente perfetto, la forte moralità, lo spirito di deduzione. Combacia. Profilo psicologico.
«Io non sono Kira».
Oh, è un così brillante bugiardo Light Yagami - a L piace dire il suo nome per intero, nella sua testa, Light come luce, kami come dio - ma ora è sincero, come fa, L, come fa? Ha davvero dimenticato tutto? O è una finta?
Non riesce a capire.
Se Light Yagami ha rinunciato ai ricordi di sua spontanea volontà significa che ha un piano e a L mancano i dati e senza dati- senza dati sono solo deduzioni e nessuna prova. Sei così bravo, Light Yagami, così bravo.
L lascia che lo zuccherino gli si sciolga in bocca, i dolci lo aiutano a pensare. Fissa il monitor. «Provamelo».
L'espressione di Light ora è incredula. «Cosa?» sbotta, poi scuote la testa, ha la mascella tesa, ma è normale, non significa niente. Lo sta accusando di essere un assassino, non significa niente. «Qualunque cosa facessi resteresti della tua idea». Light l'ha preso a pugni, L non è tipo da lasciar correre, restituisce ogni cosa, però la sente, la morte, farsi sempre più vicina.
LightLightLight. Morirò a causa tua.
L'idea non gli dispiace, non più di tanto, sarà Light ad ucciderlo perché loro due sono legati, l'ha capito dalla prima volta che si sono incontrati. È il legame delle Nemesi e quelle manette lo solidificano.
La mia morte sarà la tua distruzione, Light. Perché lui e Light hanno bisogno l'uno dell'altro, Light ha bisogno di lui, ma ora, ora, è solo un ostacolo e quando lo capirà sarà troppo tardi. D'altronde se anche lo capisse prima L potrebbe scoprire come faceva ad uccidere e catturarlo con prove schiaccianti quindi-- ucciderlo è la cosa più logica e allora Light Yagami lo ucciderà. Partita a scacchi e lui sta perdendo, anche se sembra il contrario.
L sospira.
Sta baciando Light, chissà se è perfetto anche in quello, ma invece si scosta. «Che cav-».
L lo guarda, è così carino, quel Light che ha dimenticato, sarebbe stato un ottimo poliziotto, lo sarebbe stato davvero. «È un test» mente fluidamente, mentire diventa sempre più facile ogni giorno, ora, minuto che passa.
Il ferro delle manette gratta la pelle. È un fastidio sottile.
Il suo piede sulla guancia di Light, quella lieve provocazione. Si sta divertendo. «Allora? Cosa ne dici?». Pressione.
«Maniaco».
L ride. Riesce a leggergli nella testa, a Light. Non gli sono mai interessate, non davvero, le ragazze, erano un passatempo, qualcosa che faceva perché era ciò che ci si aspettava da lui. Il figliol prodigio. Light Yagami non è gay, no, quello che li lega, quell'attrazione, il fatto che Light Yagami sia attratto da lui non c'entra con l'orientamento sessuale.
Lui e Light si appartengono.
Il piede scende sul cavallo dei pantaloni, le dita di Light si stringono sui braccioli della poltrona, mentre la schiena si inarca leggermente. Sei eccitato, Light? Lo sento. Vuoi che continui.
«E da cosa-» ansima. «Da cosa capiresti se sono Kira o meno?».
La verità è che non può fare nulla per convincerlo del contrario, invece la pressione aumenta, il movimento del piede, quelle carezze, più noncuranti. Provocazione.
«Se te lo dicessi non sarebbe più un test». Si morde il labbro inferiore. Light Yagami, sto giocando con te.
Scacco al re, ma quella è solo una battaglia. Una battaglia.
«Sei così carino quando vieni» mormora al suo orecchio. Il pugno lo prende alla sprovvista, forse se l'è meritato, questa volta.
Il ferro delle manette gratta la pelle.
Light Yagami, non c'è colpo che io non renda, ricordi?
(E alle volte L lo pensa, che Light Yagami sia così intelligente che potrebbe addirittura arrivare ad infatuarsi di lui).