[Ariyama] I really want to always stay by your side, every day and every night

Jun 08, 2014 17:07

Titolo: I really want to always stay by your side, every day and every night [Love, love, love -EXO-]
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Arioka Daiki, Yamada Ryosuke
Pairing: Ariyama
Rating/Genere: PG/ romantico, fluff
Warning: slash
Wordcount 1.206 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la contestmania per la tabella 10 Date con il prompt ‘Ultimo appuntamento’, scritta per la diecielode per la tabella Snack salati con il prompt ‘Pizza’ e per la 500themes_ita con il prompt ‘Caro cuore’.
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: 10 Date
Tabella: Snack salati
Tabella: 500themes_ita

Yamada rientrò nella camera da letto in punta di piedi per non disturbare Kei che dormiva e si accorse che il suo cellulare stava vibrando insistentemente. Lo prese per evitare che l’amico si svegliasse e uscì nuovamente, aprendo la conversazione.
“Pronto?” mormorò, portandosi il cellulare all’orecchio.
“Chibi, sei sveglio!” lo chiamò Daiki.
“Sì, ero al bagno, ma comunque non riuscivo a dormire” confidò, spostandosi in cucina per poter parlare liberamente. “Tu come mai non dormi?” gli chiese a sua volta, dal momento che erano quasi le due e mezzo del mattino.
“Non ci riuscivo. Sono troppo nervoso” confidò e sorrise.
“Lo stesso anche per me” concordò con lui Yamada. “Non vedo l’ora che sia domani!” gli disse, affacciandosi alla finestra, guardando il cielo scuro. “Sarà sicuramente una bella giornata, il cielo è limpidissimo!” constatò, trattenendo il fidanzato al telefono con lui.
“Lo so, lo vedo e tu sei sempre bellissimo” aggiunse e Yamada sorrise, scuotendo il capo, stranito però da quella constatazione. “Sono qui sotto!” gli disse Daiki, vedendo l’espressione del suo viso e Yamada si affacciò, cercandolo, vedendo poi una mano agitarsi per attirare la sua attenzione.
“Daiki!” esclamò sorpreso. “Cosa ci fai lì?” domandò.
“Volevo vederti” gli rispose semplicemente l’altro. “Scendi?” chiese.
Ryosuke sorrise e si poggiò al davanzale della finestra piegando un braccio e stringendo il cellulare in una mano, portandoselo davanti alla bocca come fosse una ricetrasmittente.
“Porta male vedere la sposa prima delle nozze, non lo sai?” scherzò, poggiando di nuovo il telefono all’orecchio per sentire la risposta di Arioka.
“Sì, ma tu sei lo sposo. E sono anche io lo sposo. Penso vada bene. Inoltre non credo a queste cose. Dai, chibi, scendi, ho una sorpresa!” gli disse, cercando di convincerlo, sporgendo fuori dal finestrino una busta, mostrandogliela.
“Arrivo!” cambiò subito idea Yamada, fermandosi poi dopo aver chiuso la finestra, continuando a guardarlo da oltre il vetro che dava sulla strada. “Ma sono in pigiama!”
“E allora?”
“Ma non posso scendere così!” obbiettò.
“Certo che puoi, avanti. Sono solo io e poi stiamo in macchina” gli fece presente e Yamada sorrise, annuendo e camminando verso l’ingresso.
Prese le chiavi e fece attenzione a non fare rumore quando fece scattare la serratura.
“Arrivo, Daiki!” gli disse, chiudendo la chiamata e scendendo di corsa le scale.
Quando uscì nella strada si strinse le braccia attorno al petto: per la fretta di uscire non aveva pensato di prendere una felpa e ad aspettarlo vide Daiki che gli tenne aperta la portiera del sedile posteriore.
“Freddo!” si lamentò il più piccolo, entrando nell’abitacolo e tirando per un gomito il fidanzato. “Chiudi, chiudi!” gli mise fretta e Daiki rise, obbedendo.
Yamada lo guardò con un ampio sorriso, tendendo il volto verso quello di Arioka, il quale lo prese in giro per la sua impazienza.
“Ma non portava male vedere lo sposo prima delle nozze?”
“Ma noi non ci crediamo e poi tanto adesso siamo qui insieme!” gli disse, prendendolo per le spalle, esigendo il proprio bacio.
Daiki gli si concesse ben volentieri, infilandogli le dita tra i capelli e quando si separarono Yamada lo guardò speranzoso.
“La mia sorpresa?” chiese.
Daiki scosse appena il capo e si sporse per prendere il sacchetto che aveva portato con sé, consegnandolo al più piccolo.
“Cos’è? È caldo!” si sorprese. “E che buon profumo!” esclamò, intuendo che fosse qualcosa di sfizioso da mangiare.
“Ho pensato che potevamo fare un piccolo spuntino di mezzanotte un po’ tardivo. La pizza non è proprio il massimo, ma dovrebbe servire allo scopo!”
“Hai pensato benissimo!” lo elogiò Yamada, sporgendosi per baciarlo sulle labbra, porgendo uno spicchio al compagno e tenendone uno per sé.
“Attento a non sporcarti!” lo redarguì Daiki vedendo che combatteva con il formaggio che filava.
“È calda!” esclamò il più piccolo con la bocca piena e Arioka gli tese un tovagliolo per evitare che si macchiasse il pigiama.
“Cosa ti avevo detto?” lo riprese fintamente offeso, prima di sorridere e sedersi meglio sul sedile, mangiando a sua volta ma senza tutta quella ingordigia.
Yamada finì il suo spicchio e prese da bere tendendo poi all’altro la sua bottiglietta affinché la usasse.
Daiki lo ringraziò e posò le labbra dove poco prima c’erano quelle di Yamada e il più piccolo ridacchiò, stringendosi le ginocchia al petto.
“Che c’è?” domandò Daiki, ripulendosi la bocca.
“Ci siamo appena scambiati un bacio indiretto!” gli fece notare il fidanzato e Arioka guardò la bottiglietta, sorridendo, richiudendola bene e posandola dietro di sé.
“Posso avere un bacio diretto adesso, invece?” gli chiese, avvicinandosi a lui e attirandolo contro di sé.
“Aaah no!” si negò Yamada, poggiandogli una mano sulla bocca.
“Come no?”
“Fino a domani niente più baci!”
“Stai scherzando?” ci rimase male il più grande.
Ryosuke scosse il capo: “Abbiamo già infranto le regole una volta! Se Kei lo sapesse… anzi se si accorge che sono sgattaiolato fuori casa per vederti…”
“Ma Kei adesso non c’è!” appuntò Daiki, attirandolo su di sé in modo che gli si sedesse sulle gambe. “Colpa sua che si è addormentato, ti doveva controllare!”
“Ma dai!” esclamò Yamada, abbracciando in collo Daiki e passandogli le mani tra i capelli.
“Io ho ancora fame!” disse, sentendo ancora un leggero appetito.
Arioka prese la busta e confezionò per lui un altro spicchio di pizza, porgendoglielo.
“Grazie” annuì Yamada, sporgendosi d’istinto verso di lui dandogli un bacio sulle labbra. “Ops!” si rese conto dopo e Daiki rise, accostando il volto contro il suo collo, dandogli un bacio sotto la gola.
“Questo è il nostro ultimo appuntamento” gli fece notare, mentre Yamada ancora mangiava.
“Eh?”
“Sì, come fidanzati, questo è il nostro ultimo appuntamento, siamo stati impegnati con i preparativi per tutto questo tempo che non abbiamo avuto molto modo di stare insieme e ci tenevo a uscire con te un’ultima volta in qualità di fidanzati” specificò.
“Al prossimo appuntamento saremo sposati” constatò Yamada, guardandolo emozionato. “Dove mi porterai?” gli chiese.
“Ancora non ho deciso, ma sarà bellissimo!”
“Come ogni volta che stiamo insieme, Dai-chan!” affermò il più giovane. “Anche la prima volta che siamo usciti abbiamo mangiato del cibo pronto in macchina, ti ricordi?” gli fece fare memoria.
Daiki lo strinse a sé e annuì: “Sì, ricordo che avevo deciso di portarti fuori, ma ha iniziato a piovere e siamo costretti a rimanere in macchina a causa dell’acquazzone” rise al solo ricordo. “E tu avevi fame e io sono dovuto correre a prenderti qualcosa perché non mi svenissi sul sedile!”
“Ah, che antipatico che sei! Io stavo malissimo. Non ci vedevo più dalla fame!” si difese Yamada, prendendogli le guance, pizzicandogliele con due dita.
“Ma è stato comunque bellissimo, chibi. E io mi sono innamorato di te ancora di più da quel giorno!”
“Anche se sono sempre iper affamato?” volle sapere Yamada.
“Anche se hai sempre fame, sì!” affermò, sollevando il capo per baciarlo. Yamada fece dapprima un po’ di resistenza, chinandosi quasi per sfuggirgli, abbandonandosi poi al tocco di quelle labbra e sorridendo, sentendosi felice ed emozionato.
Quella notte sarebbe stata loro, quella notte era giusto che la passasse così, tra le braccia di Daiki, coccolato dalla dolcezza dei suoi baci e delle sue parole affettuose, consapevole che presto per entrambi sarebbe iniziata una nuova vita e sarebbe rimasto legato a quel cuore a lui tanto caro per il resto dei suoi giorni.

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