[Takachii] Lost without you

Feb 21, 2013 22:44

Titolo: Lost without you
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggio: Takaki Yuya, Chinen Yuri
Pairing: Takachii
Rating: PG
Genere: romantico
Warning: slash
Wordcount: 1.002 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la community diecielode per la tabella Phase Liquid con il prompt “Olio” e per la 500themes_ita con il prompt “sofferenza volontaria” .
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: Phase Liquid
Tabella: 500themes

“Yuri! Yuri, aspetta dai! Non correre, per favore, mi fa male!” si lamentava Yuya cercando di raggiungere il fidanzato il quale aveva accelerato la camminata lasciandolo indietro, nonostante avesse le gambe più corte delle sue, ne faceva di strada!
“Yu! Ahia!” si lamentò Takaki portandosi una mano alla spalla, emettendo un gemito di dolore facendo voltare di scatto Yuri che accorse di nuovo verso di lui.
“Yuya!” lo chiamò, toccandogli il braccio, guardandolo con apprensione.
“Scusami, ho fatto un movimento brusco” disse il più grande, stringendo un occhio e toccandosi la spalla lesa.
“Stupido!” lo rimproverò Chinen, restando però al suo fianco e camminando piano con lui uscendo dal giardino dell’ospedale.
“Yuri, mi dispiace” mormorò di nuovo Yuya spostandosi al fianco opposto del più piccolo per riuscire a prendergli la mano, lasciando scivolare le dita nelle sue, senza trovare resistenza, sorridendo.
“Io te l’avevo detto!” continuò a fare il sostenuto il più piccolo. “Che bisogno avevi di fare l’uomo tutto d’un pezzo e sottoporti a questa sofferenza volontaria solo per non andare a farti controllare subito?” lo sgridò.
“Hai ragione, ma io credevo che non fosse niente” disse Yuya in buona fede, giustificandosi, osservandosi poi il braccio sinistro fasciato.
“Bel modo di passare il nostro giorno libero: al pronto soccorso! Solo tu Yuya potevi avere un’idea così romantica” continuò acidamente e Yuya non ebbe nulla da ribattere; se lo meritava in fondo, sarebbe dovuto andare a farsi controllare subito la spalla al primo fastidio a cui non era stato in grado di stabilire una causa precisa, invece di incaponirsi a sopportare il dolore che era aumentato di giorno in giorno fino a che non era più stato in grado di svolgere neanche le azioni più basilari. Solo allora si era convinto ad andare a farsi controllare e gli avevano diagnosticato una periartrite.
“Domani mattina chiamerai subito in ospedale per prenotare la terapia riabilitativa” parlò di nuovo Yuri con un po’ più di calma pratica, non appena entrarono in casa, chinandosi, dopo essersi tolto le scarpe, ad aiutare Yuya, avvicinandogli le proprie pantofole.
“Scusami” ne fu rammaricato il più grande che non voleva assolutamente che l’altro si disturbasse tanto per lui.
Yuri non gli rispose, entrando in casa e andando a cambiarsi in camera, mentre Takaki si sedeva stanco sul divano, poggiando la schiena contro la spalliera sospirando: il dolore adesso stava diventando quasi insopportabile per via di tutti i controlli che aveva dovuto fare quella mattina e i movimenti che era stato costretto a fare affinché i medici potessero comprendere cosa potesse avere.
Rovesciò sul divano la busta con i prodotti che gli avevano dato per la cura prendendo il flacone dell’olio curativo che gli serviva per massaggiare la parte lesa e che fungeva da antidolorifico: gli avevano mostrato come fare di modo che lo passasse senza acuire il dolore e anche Yuri aveva osservato i medici così che potesse aiutare Yuya, ma il più grande non gli voleva dare ulteriore disturbo quindi pensò di fare da sé.
Si tolse la fascia, liberando il braccio, cercando di stenderlo e con attenzione, e sfilò prima quello dolente poi l’altro, trattenendo un gemito, per togliersi la maglietta, posandola accanto a sé.
Aprì il flacone e se ne versò un po’ sulla spalla, cercando di massaggiarsi al meglio, sforzandosi per raggiungere i punti che non riusciva a vedere con lo sguardo ma dove sentiva il muscolo tirare, cercando di resistere al dolore e soprattutto di non fare bruschi movimenti con il braccio sano.
“Cosa stai facendo?” lo rimproverò Yuri entrato in quel momento in salotto.
“Ah, io volevo mettere l’antidolorifico, mi fa un po’ male” disse, mentendo sulla reale intensità del fastidio e Yuri lo raggiunse, prendendogli di mano la boccetta e salendo sul divano dietro di lui, sedendosi.
“Sta fermo!” gli disse, spostandogli la mano, dandogli una salvietta perché si ripulisse le dita e posandogli leggero una mano sulla schiena in modo che si girasse. “Non potevi aspettarmi?” disse, iniziando a massaggiargli la spalla così come gli era stato mostrato.
“Non ti volevo disturbare” mormorò Yuya abbassando la testa e Yuri vide la sua espressione dispiaciuta e sospirò, alzandosi dal divano e prendendo le gambe del più grande spostandole in modo che tornasse seduto composto, sedendosi su di lui, prendendo un altro po’ di olio e continuando a passarglielo sulla spalla.
“Non mi avresti disturbato” gli disse parlando piano senza guardarlo, concentrato nel massaggio, attento a non fargli male. “E mi dispiace essere stato sgarbato, ma mi sono preoccupato” ammise. “Quando stamattina mi hai detto che non riuscivi a muoverti mi sono spaventato, Yuya” disse, smettendo di massaggiarlo e guardandolo.
Il più grande allungò una mano posandogliela sulla nuca e muovendo piano le dita: “Mi dispiace, piccolo” si scusò. “Hai ragione sono stato un incosciente a trascurarmi, avrei dovuto andare subito come mi avevi detto tu!” gli diede ragione posando la fronte contro la sua.
“Io ho sempre ragione” gli rispose divertito il più piccolo baciandolo sulle labbra, accarezzandogli poi la spalla con le dita. “Ti fa tanto male?” gli chiese.
“Mh, adesso mi passa, grazie al tuo massaggio, sei stato bravo Yuri. Come farei senza di te?”
“Già, come faresti senza di me?” replicò a sua volta il più piccolo sorridendo, facendo per alzarsi.
“Dove vai?”
“Mh, mi sposto.”
“Perché?”
“Come perché?” rise il più piccolo.
“Stai qui, non mi dai fastidio. Guardiamo qualcosa insieme alla tv. Sono abbastanza inutile in queste condizioni, ma riesco ancora ad abbracciarti” gli disse, attirandolo contro il proprio petto, baciandogli dolcemente il collo.
Yuri volse leggermente il capo e sorrise, sollevando un braccio, posandogli la mano sulla guancia, scivolando indietro tra i capelli.
“In effetti, pensavo anche io di meritarmi qualche coccola, dal momento che stamattina mi sono spaventato non poco” disse, sistemandosi meglio su di lui, sollevando le gambe, posando la mano su quella di Yuya, prendendo con quella libera il telecomando, accendendo lo schermo.
“Grazie, Yuri” mormorò piano il fidanzato contro il suo orecchio stringendolo forte contro di sé, lasciando poi che un tranquillo e pacifico silenzio li avvolgesse.

comm: 500themes_ita, genere: oneshot, genere: romantico, pairing: takachii, comm: diecielode, hey! say! jump: takaki yuya, tabella: phase liquid, genere: fluff, tabella: 500themes, rpf, hey! say! jump: chinen yuri, warning: slash

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