Oggi vorrei fare un post che è un po' una recensione, un po' un rant, un po' un'apologia e un po' un inno d'amore per una band a caso che martedì 8 giugno ha riempito un grande stadio italiano (dove stare nel prato era una lotta per la vita e la morte, ma ne è valsa la pena alla grande!XD)
(
Siamo tutti un po' commerciali - Parte II )
Comments 27
... e lo sai che a me giravano le palle perché io lo trovo figo? XD
Reply
Reply
Io trovo un po'... strano che la gente critichi qualcosa dicendo "è diventato commerciale."
No, c'è sempre stato: l'arte è commerciale. Dalla musica ai libri, l'arte viene COMPRATA. E' un prodotto. La cosa che divide un prodotto artistico dalla merendina è la passione, la fatica che ci ha messo l'autore per creare quel qualcosa, la cura del tutto, l'amore, il sentimento, appunto... o almeno spero. E di solito si nota, questo.
Ti pare che l'abbia fatto per vendere qualche disco in più? Dillo pure, caro, ma "E' diventato commerciale"? E prima che faceva, regalava i suoi dischi ai senzatetto, scusa?
Quando fai qualcosa di artistico, in fondo, non ti puoi dimenticare che non lo fai per te, ma anche per qualcuno che quel messaggio dovrà recepirlo. PAROLE SANTE ( ... )
Reply
Questo è verissimo. Anche se è altrettanto vero che molti dei 'nuovi' fans spesso hanno la reazione opposta, ovvero si rifiutano categoricamente di ascoltare le critiche costruttive lanciandoti, se ti va bene, l'occhiata compassionevole del mammifero che gagliardo sfreccia verso la conquista delle terre emerse sotto il naso lento del brontosauro, per dirla con una metafora cretacica.
E' un pregiudizio reciproco da cui nessuno trae nulla di positivo.
Reply
Poi XDDD
E' vero. Pregudizi, credersi Dio e scontro generazionale. Proprio un bel miscuglio xD
Reply
Le mie nozioni musicali "serie" risalgono a dieci anni fa e per la maggior partono più dall'esperienza autodidatta e dall'istinto, quindi... prendile con le molle!XD Però penso di non aver scritto grosse idiozie, ecco!XD
Ma sai altrimenti che roba sconclusionata ne verrebbe fuori?! Guarda, mi irritano più gli artisti che fanno i superiori e dicono "Nessuno ha capito la mia opera!!!" che quelli che cercando di ampliare il proprio pubblico.
Esatto!!!!!
Reply
Reply
XDDD
Reply
Reply
Anche se - e questo è un'altro grandissimo problema nella gestione della tolleranza reciproca - al mondo c'è tanta gente che si identifica troppo con le cose che gli piacciono e che si sente legittimata a sentirsi attaccata sul personale quando qualcuno muove una critica all'oggetto del loro amore.
Credo che se la gente smettesse di pensare che è ciò che apprezza, ci sarebbero meno elitisti a giudicare e meno piagnucoloni a strapparsi i capelli tutte le volte che un gruppo, un fandom o un quelchevuoi si trova al centro di una discussione.
Reply
secondo me dipende moltissimo anche da una drammatica incapacità del pubblico di inserire un oggetto creativo nel suo contesto, di riconoscerne la natura rispetto a se stesso prima che ai propri compartimenti di giudizio interiore.
Mozart era la cosa più commerciale che esistesse nell'Europa settecentesca e scriveva di puttanate invereconde a livello di temi delle sue opere. Pure Puccini. Pure Elvis. Pure i Beatles dei primi 10 anni, che vi piaccia o no. Ne deduco che secondo questi elitisti della musica che deve essere difficile per essere rispettata e considerata degna di nota, tutti i signori menzionati, quelli che a loro si sono ispirati e quelli che li apprezzano sono dei mentecatti senza gusto estetico.
Reply
Reply
Reply
Reply
Ottimo discorso, perfettamente articolato, che quoto abbbbbelva!!
Levy mi ha tolto le parole di bocca su Mozart che era la cosa più "commerciale" dell'epoca. E scusate, che so, il "Va pensiero" e "L'amour est un oiseau rebelle" non ti restano nella testa, non sono passi con una "melodia orecchiabile"? Non per questo taccerei Verdi e Bizet di faciloneria, ecco.
Che poi, io non sarei capace di scrivere manco du'note, ma... quanto ci vuole per trovare, per rendere una melodia che si riceva con immediatezza? E qui si torna al famoso discorso dello stile "semplice", Harriettina.....
Reply
Reply
Leave a comment