Titolo: Mattutino
Fandom: Sherlock Holmes
Pairing: Holmes/Watson
Rating: PG
Conteggio parole: 300 (W)
Prompt: La voce di Holmes provenne dalla sua poltrona preferita, nella quale il mio coinquilino, avvolto nella consueta vestaglia color topo, stava leggendo la prima pagina del Times. @
Albero delle Drabble (
holmes_ita)
"Senza ombra di dubbio, Watson, posso dire di..."
Mi tacitai all'istante, poiché mi ero aspettato una scena diversa: il dottore in piedi o al tavolo, intento a scrivere o a rileggere, o forse alle prese con la prima sigaretta del giorno, destinata a confondersi in una progressione continua con l'ultima della notte. Invece uno spiraglio di luce filtrava attraverso gli scuri, e in mezzo a quella poca luce John Watson gloriosamente dormiva, accasciato sugli appunti presi per mio conto. Una mano larga e forte, col piccolo callo della penna sul dito medio, stava aperta su un taccuino come la zampa di un leone da guardia sullo scrigno di un tesoro orientale.
Mi soffermai a contemplare i dettagli, perché è ciò che so fare meglio, memorizzando disperatamente ogni sfumatura. Il terreno mi scivolava sotto i piedi di giorno in giorno, in quegli anni in cui il dottore si faceva a un tempo sempre più vicino e sempre meno nitido, come una luce troppo accosta agli occhi; man mano che i mezzi razionali per contenerlo mi difettavano. Poiché sentivo che la fine della nostra amicizia non era lontana, perlomeno della nostra amicizia così com’era stata, mi impressi nella mente il ciuffo bronzeo che si apriva come un’ala sulla fronte, il ventaglio delle ciglia sugli zigomi, il modo in cui le narici si dilatavano e rilasciavano nel respiro.
Quando troppo tardi mi accorsi che si stava svegliando, ebbi appena il tempo di correre alla mia poltrona, afferrare una copia del Times del giorno passato e lasciar cadere lo sguardo sulla prima pagina.
Lo salutai con la viva speranza che non notasse alcunché di anomalo nella mia persona, benché io stesso mi sentissi del tutto fuori di me. Giacché per lui non sono che una macchina pensante, pregai che l’attribuisse alla risoluzione del caso.