[Sherlock Holmes] Painkiller
Titolo: Painkiller
Fandom: Sherlock Holmes
Pairing: Holmes/Watson accennato
Rating: PG
Conteggio parole: 288
Prompt: “E’ un piacere rivederla, Watson.” @ Albero delle Drabble (holmes_ita)
“E’ un piacere rivederla, dottore.”
Era un piacere anche per me. Avevo lasciato il laboratorio il giorno prima in preda a una strana euforia, ma al calar della sera vi si era insinuato il dubbio, e a stento ero riuscito a prendere sonno, dopo lungo rigirarmi tra le coperte, al pensiero dell'incontro dell'indomani. Incolpo l'Afghanistan dello stato dei miei nervi, e di una costante inquietudine che mi aveva preso sin dal ritorno in patria, veramente vergognosa a confessarsi: ogni cambiamento di qualche importanza, se solo avevo il tempo di riflettervi, aveva il potere di paralizzarmi. Lo attribuivo ai miei disastrosi trascorsi nell'esercito, quando ogni piccola modifica della mia routine (un trasferimento, l'ordine di marciare, l'arrivo di nuovi feriti) aveva significato un cambiamento in peggio, e tutto insieme era culminato in Maiwand, nella mia spalla, nella mia gamba, e mi aveva lasciato invalido nella grande città senza amici né parenti.
Sherlock Holmes attutiva la sensazione. Aveva uno strano effetto calmante sui miei nervi, strano davvero, perché Sherlock Holmes è tutto fuorché una persona pacata. Quando ci stringemmo la mano, ebbi la curiosa impressione che leggesse l'intera storia della mia vita sul mio volto. Ero stato in Afghanistan, senza dubbio. E avevo un certo numero di vizi, la maggior parte nascosti dalla convalescenza, ma li avrei nascosti tutti pur di non allontanarmi da quell'uomo. Dall'effetto che aveva su di me.
"Confesso di aver temuto che avesse cambiato idea circa le stanze" ammisi, riferendomi indirettamente al suo ritardo, uno dei peggiori quarti d'ora della mia vita.
"Un banale contrattempo" rispose, con agio. Mi guardò in un modo che mi fece credere, per un istante, che anch'egli desiderasse tenersi la mia compagnia almeno quanto io desideravo la sua. "Non perderei questa opportunità per nulla al mondo."
Fandom: Sherlock Holmes
Pairing: Holmes/Watson accennato
Rating: PG
Conteggio parole: 288
Prompt: “E’ un piacere rivederla, Watson.” @ Albero delle Drabble (holmes_ita)
“E’ un piacere rivederla, dottore.”
Era un piacere anche per me. Avevo lasciato il laboratorio il giorno prima in preda a una strana euforia, ma al calar della sera vi si era insinuato il dubbio, e a stento ero riuscito a prendere sonno, dopo lungo rigirarmi tra le coperte, al pensiero dell'incontro dell'indomani. Incolpo l'Afghanistan dello stato dei miei nervi, e di una costante inquietudine che mi aveva preso sin dal ritorno in patria, veramente vergognosa a confessarsi: ogni cambiamento di qualche importanza, se solo avevo il tempo di riflettervi, aveva il potere di paralizzarmi. Lo attribuivo ai miei disastrosi trascorsi nell'esercito, quando ogni piccola modifica della mia routine (un trasferimento, l'ordine di marciare, l'arrivo di nuovi feriti) aveva significato un cambiamento in peggio, e tutto insieme era culminato in Maiwand, nella mia spalla, nella mia gamba, e mi aveva lasciato invalido nella grande città senza amici né parenti.
Sherlock Holmes attutiva la sensazione. Aveva uno strano effetto calmante sui miei nervi, strano davvero, perché Sherlock Holmes è tutto fuorché una persona pacata. Quando ci stringemmo la mano, ebbi la curiosa impressione che leggesse l'intera storia della mia vita sul mio volto. Ero stato in Afghanistan, senza dubbio. E avevo un certo numero di vizi, la maggior parte nascosti dalla convalescenza, ma li avrei nascosti tutti pur di non allontanarmi da quell'uomo. Dall'effetto che aveva su di me.
"Confesso di aver temuto che avesse cambiato idea circa le stanze" ammisi, riferendomi indirettamente al suo ritardo, uno dei peggiori quarti d'ora della mia vita.
"Un banale contrattempo" rispose, con agio. Mi guardò in un modo che mi fece credere, per un istante, che anch'egli desiderasse tenersi la mia compagnia almeno quanto io desideravo la sua. "Non perderei questa opportunità per nulla al mondo."