Priorità differenti e sovrapposte
Titolo: Priorità differenti e sovrapposte
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Sentimentale
Personaggi: Vincent Nightray
Wordcount: 527 (fiumidiparole)
Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #07 - Incarico @ diecielode
Note: Het
Era stato Vincent a proporsi come intermediario per arrivare ad ottenere la chiave della porta dei Bezarius, gelosamente custodita dall'attuale reggente della casata, Oscar Bezarius.
Si era proposto per tale ruolo perché da un lato lui era l'unico del gruppo dei suoi amici Baskerville a poter agire indisturbato, lontano da ogni sospetto, ma soprattutto perché il bersaglio da colpire era nientemeno che l'indifesa ed ingenua sorellina della reincarnazione di Jack, Ada.
Era stato Vincent a proporsi come intermediario per arrivare ad ottenere la chiave della porta dei Bezarius, gelosamente custodita dall'attuale reggente della casata, Oscar Bezarius.
Si era proposto per tale ruolo perché da un lato lui era l'unico del gruppo dei suoi amici Baskerville a poter agire indisturbato, lontano da ogni sospetto, ma soprattutto perché il bersaglio da colpire era nientemeno che l'indifesa ed ingenua sorellina della reincarnazione di Jack, Ada.
In un primo momento, tutto era filato liscio e alla perfezione: l'obiettivo si era invaghito di Vincent, lasciandosi ingannare dalla sua apparenza di gentiluomo, ma poi qualcosa aveva cominciato a girare nel verso sbagliato.
Nella mente di Vincent, le priorità avevano cominciato a confondersi fino a mescolarsi caoticamente e sovrapporsi.
L'importanza dell'incarico che gli era stato affidato era rimasta come un pilastro d'acciaio al centro di un uragano, irremovibile.
Tuttavia, adesso riusciva a percepire un qualcosa di differente rispetto ai primi tempi in cui usciva con Ada: all'inizio tutte le sue mosse erano il frutto di fredde programmazioni e strategie mirate a trarla in inganno ed avvicinarla sempre più a lui, ma più andava avanti nell'uscire con lei più cominciava ad essere... spontaneo.
I suoi gesti e i suoi complimenti non erano più macchinazioni aventi un fine, piuttosto commenti che gli venivano da dentro.
Anche i suoi sentimenti verso di lei erano cambiati: prima era distaccato ed indifferente a qualsiasi cosa potesse dirgli, mentre adesso...
Adesso non avrebbe saputo dire che cosa provava: per lui era semplicemente indefinibile, ma era ben conscio del fatto che era un qualcosa di assolutamente nuovo per lui.
Una sera, prima di dormire, nel ragionare sul suo cambiamento, se ne uscì con una ipotesi che lo inquietò un poco.
«E se fosse... amore?» si chiese, con un'inflessione particolarmente disgustata sull'ultima parola.
Effettivamente, l'amore era qualcosa che, prima di allora, non aveva mai provato, perciò non poteva escluderlo, per quanto desiderasse farlo.
Continuò a pensarci su: quand'era con Ada aveva perso la capacità di mentirle - eccetto sulle cose veramente importanti - e le sue lusinghe si erano tramutate in sinceri complimenti.
Se fosse veramente stato innamorato di lei, sarebbe stato un guaio non da poco: come poter riuscire a convincerla a dargli la chiave della porta e poi tradirla?
La parte di sé che l'amava avrebbe combattuto strenuamente perché ciò non accadesse.
Vincent si voltò su un fianco e mandò un sospiro rassegnato, rammentando tutte le belle parole che Ada gli aveva rivolto e l'apprensione che mostrava nei confronti della sua incolumità fisica.
«A questo punto, credo che non ci siano dubbi. Devo essermene innamorato e non ci voleva proprio, nel bel mezzo di un incarico di questa importanza. Non posso neppure cederlo a qualcun altro: ho iniziato io e devo arrivare io fino in fondo. Costi quel che costi» pensò, deciso.
E in quel momento, nel rendersi conto del sentimento che provava nei confronti della Bezarius, si chiese perché fosse toccato proprio a lui.
Perché fosse così dannatamente vittima di sentimenti come l'amore, nonostante fosse fermamente convinto che un passato come il suo non avrebbe fatto altro che distaccarlo dal resto del mondo e alimentato un inestinguibile fuoco d'odio nel suo petto.
E si domandò anche cosa l'attraesse tanto di lei da farlo cadere nella tremenda tela dell'amore.
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Sentimentale
Personaggi: Vincent Nightray
Wordcount: 527 (fiumidiparole)
Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #07 - Incarico @ diecielode
Note: Het
Era stato Vincent a proporsi come intermediario per arrivare ad ottenere la chiave della porta dei Bezarius, gelosamente custodita dall'attuale reggente della casata, Oscar Bezarius.
Si era proposto per tale ruolo perché da un lato lui era l'unico del gruppo dei suoi amici Baskerville a poter agire indisturbato, lontano da ogni sospetto, ma soprattutto perché il bersaglio da colpire era nientemeno che l'indifesa ed ingenua sorellina della reincarnazione di Jack, Ada.
Era stato Vincent a proporsi come intermediario per arrivare ad ottenere la chiave della porta dei Bezarius, gelosamente custodita dall'attuale reggente della casata, Oscar Bezarius.
Si era proposto per tale ruolo perché da un lato lui era l'unico del gruppo dei suoi amici Baskerville a poter agire indisturbato, lontano da ogni sospetto, ma soprattutto perché il bersaglio da colpire era nientemeno che l'indifesa ed ingenua sorellina della reincarnazione di Jack, Ada.
In un primo momento, tutto era filato liscio e alla perfezione: l'obiettivo si era invaghito di Vincent, lasciandosi ingannare dalla sua apparenza di gentiluomo, ma poi qualcosa aveva cominciato a girare nel verso sbagliato.
Nella mente di Vincent, le priorità avevano cominciato a confondersi fino a mescolarsi caoticamente e sovrapporsi.
L'importanza dell'incarico che gli era stato affidato era rimasta come un pilastro d'acciaio al centro di un uragano, irremovibile.
Tuttavia, adesso riusciva a percepire un qualcosa di differente rispetto ai primi tempi in cui usciva con Ada: all'inizio tutte le sue mosse erano il frutto di fredde programmazioni e strategie mirate a trarla in inganno ed avvicinarla sempre più a lui, ma più andava avanti nell'uscire con lei più cominciava ad essere... spontaneo.
I suoi gesti e i suoi complimenti non erano più macchinazioni aventi un fine, piuttosto commenti che gli venivano da dentro.
Anche i suoi sentimenti verso di lei erano cambiati: prima era distaccato ed indifferente a qualsiasi cosa potesse dirgli, mentre adesso...
Adesso non avrebbe saputo dire che cosa provava: per lui era semplicemente indefinibile, ma era ben conscio del fatto che era un qualcosa di assolutamente nuovo per lui.
Una sera, prima di dormire, nel ragionare sul suo cambiamento, se ne uscì con una ipotesi che lo inquietò un poco.
«E se fosse... amore?» si chiese, con un'inflessione particolarmente disgustata sull'ultima parola.
Effettivamente, l'amore era qualcosa che, prima di allora, non aveva mai provato, perciò non poteva escluderlo, per quanto desiderasse farlo.
Continuò a pensarci su: quand'era con Ada aveva perso la capacità di mentirle - eccetto sulle cose veramente importanti - e le sue lusinghe si erano tramutate in sinceri complimenti.
Se fosse veramente stato innamorato di lei, sarebbe stato un guaio non da poco: come poter riuscire a convincerla a dargli la chiave della porta e poi tradirla?
La parte di sé che l'amava avrebbe combattuto strenuamente perché ciò non accadesse.
Vincent si voltò su un fianco e mandò un sospiro rassegnato, rammentando tutte le belle parole che Ada gli aveva rivolto e l'apprensione che mostrava nei confronti della sua incolumità fisica.
«A questo punto, credo che non ci siano dubbi. Devo essermene innamorato e non ci voleva proprio, nel bel mezzo di un incarico di questa importanza. Non posso neppure cederlo a qualcun altro: ho iniziato io e devo arrivare io fino in fondo. Costi quel che costi» pensò, deciso.
E in quel momento, nel rendersi conto del sentimento che provava nei confronti della Bezarius, si chiese perché fosse toccato proprio a lui.
Perché fosse così dannatamente vittima di sentimenti come l'amore, nonostante fosse fermamente convinto che un passato come il suo non avrebbe fatto altro che distaccarlo dal resto del mondo e alimentato un inestinguibile fuoco d'odio nel suo petto.
E si domandò anche cosa l'attraesse tanto di lei da farlo cadere nella tremenda tela dell'amore.