Perdita di tempo
Titolo: Perdita di tempo
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Neuro Nōgami, Yako Katsuragi
Wordcount: 206 (fiumidiparole)
Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #12 - Perdita @ diecielode
Note: Het impliced
«È una perdita di tempo» disse Neuro con una punta di disgusto nella voce.
«Non so come funzionassero le cose all’Inferno, ma qui va così»
«È inutile».
Neuro, appoggiato contro la parete, le braccia incrociate sul petto, fissava con una nota di forte disapprovazione il foglio che sua moglie Yako stava compilando.
«È inutile che mi guardi così, tanto ormai è deciso» disse lei, senza neppure accennare a voltarsi.
Lo conosceva così bene da sapere che espressione aveva assunto senza nemmeno guardarlo in viso. Gli straordinari effetti di un matrimonio.
«È una perdita di tempo» disse Neuro con una punta di disgusto nella voce.
«Non so come funzionassero le cose all’Inferno, ma qui va così»
«È inutile».
Yako si volse a fissarlo, irritata.
«Forse per te è stato differente - anzi, molto probabilmente - ma Atsuka non è un demone completo. E per i ragazzi qui vige l’obbligo scolastico fino ai diciotto anni, per cui Atsuka andrà a scuola, che tu lo voglia o no!» sentenziò la Katsuragi, rigorosa.
Si accorse d’aver osato troppo solo quando vide una familiare scintilla verde brillante accendersi negli occhi del demone, che l’afferrò per la testa, stringendo la presa sempre più col preciso intento di dimostrarle chi era che comandava lì dentro.
«La scuola umana... è solo una perdita di tempo» sentenziò, minaccioso.
«A-allora perché non le fai tu da tutore privato, mh...?» propose Yako, improvvisamente d’accordo con lui.
Dopotutto, ci teneva a vivere ancora qualche decina d’anni.
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Neuro Nōgami, Yako Katsuragi
Wordcount: 206 (fiumidiparole)
Prompt: 12 Storie - #08 Varie B / #12 - Perdita @ diecielode
Note: Het impliced
«È una perdita di tempo» disse Neuro con una punta di disgusto nella voce.
«Non so come funzionassero le cose all’Inferno, ma qui va così»
«È inutile».
Neuro, appoggiato contro la parete, le braccia incrociate sul petto, fissava con una nota di forte disapprovazione il foglio che sua moglie Yako stava compilando.
«È inutile che mi guardi così, tanto ormai è deciso» disse lei, senza neppure accennare a voltarsi.
Lo conosceva così bene da sapere che espressione aveva assunto senza nemmeno guardarlo in viso. Gli straordinari effetti di un matrimonio.
«È una perdita di tempo» disse Neuro con una punta di disgusto nella voce.
«Non so come funzionassero le cose all’Inferno, ma qui va così»
«È inutile».
Yako si volse a fissarlo, irritata.
«Forse per te è stato differente - anzi, molto probabilmente - ma Atsuka non è un demone completo. E per i ragazzi qui vige l’obbligo scolastico fino ai diciotto anni, per cui Atsuka andrà a scuola, che tu lo voglia o no!» sentenziò la Katsuragi, rigorosa.
Si accorse d’aver osato troppo solo quando vide una familiare scintilla verde brillante accendersi negli occhi del demone, che l’afferrò per la testa, stringendo la presa sempre più col preciso intento di dimostrarle chi era che comandava lì dentro.
«La scuola umana... è solo una perdita di tempo» sentenziò, minaccioso.
«A-allora perché non le fai tu da tutore privato, mh...?» propose Yako, improvvisamente d’accordo con lui.
Dopotutto, ci teneva a vivere ancora qualche decina d’anni.