Nuova stagione

Nov 15, 2015 13:28

Titolo: Nuova stagione
Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life
Personaggi: Young!Balder, Rosa
Wordcount: 2426 (fiumidiparole)
Note: Het, Modern!AU, UST
Rosa non protestò per la sua mancanza di entusiasmo: la sua reazione iniziale le era bastata, per il momento.
«È molto comodo e arioso, perfetto per l'estate...» disse prima di svanire di nuovo dietro la tenda.
Il suo partner rilassò leggermente la postura, che aveva irrigidito senza neppure accorgersene, e tirò un impercettibile sospiro di sollievo.
La vista di quella scollatura così provocante e della biancheria intima in trasparenza gli aveva fatto ribollire il sangue e mandato la testa tra le nuvole.
«Balder, devi mantenere il controllo» si disse in tono autoritario.

Se c'era una cosa che Balder odiava fare, quella era senz'altro recarsi presso i grandi magazzini che rifornivano la boutique che gestiva insieme alla sua dolce metà, anche se era quest'ultima ad accompagnarlo.
«Balder, amore...! Che è quell'espressione annoiata?» Rosa si sporse leggermente in avanti per oltrepassare il velo di capelli lunghi del suo compagno ed accertarsi fino in fondo della natura del umore. Al tempo stesso allungò una mano affusolata ad intrecciare le lunghe dita alle sue.
Balder si voltò a guardarla, finalmente libero di esprimere il suo stato d'animo, visto che era stato ormai scoperto.
«Non puoi occuparti tu di questo genere di cose, cara? Lo sai che non mi piace dover scegliere gli abiti da acquistare per la nuova stagione...» esclamò.
Rosa lo guardò sorridendo con aria divertita, attirandolo a sé e stringendosi al petto il suo braccio con un certo impeto.
Balder si irrigidì di colpo e arrossì lievemente sentendo i suoi morbidi e ingombranti seni cingergli letteralmente l'arto.
«Non ti piace neanche sapendo che mi proverò tutti i vestiti che abbiamo intenzione di acquistare per il negozio...?» gli chiese la donna in tono provocante, sporgendosi leggermente verso il suo orecchio e sussurrando in esso.
Balder avvertì un brivido scendergli lungo la schiena a quelle parole e allo stesso tempo una miriade di immagini piuttosto allettanti popolò la sua immaginazione.
La vista di Rosa con abiti molto meno coprenti rispetto a quelli che indossava solitamente e che già erano piuttosto audaci accendeva sempre i suoi sensi. Oltretutto era già metà maggio, il che significava che la nuova stagione sarebbe stata quella estiva, per cui i capi che sarebbero andati ad acquistare - e che Rosa aveva già preannunciato di voler provare - sarebbero stati ancor più scollati e provocanti di quanto un qualsivoglia uomo sarebbe stato in grado di sopportare.
Immaginava già che genere di abitini di tessuti fioriti e quasi impalpabili sarebbe andata a scegliere sua moglie e le guance di Balder restituirono in pieno la portata di ciò che gli si agitava dentro.
Cercando di ricomporsi, scosse la testa e sottrasse il braccio all'intimo contatto con l'abbondante petto della sua partner, mantenendo soltanto la mano unita alla sua.
«Siamo qui per lavoro, ricordalo...» esclamò all'improvviso, tenendo gli occhi lontani dalla sua interlocutrice. Temeva che potesse capire cosa gli si agitava nella mente solo guardandolo e, per come si conoscevano, non ci sarebbe stato niente di cui stupirsi.
Rosa storse le labbra in una smorfia annoiata, alzando gli occhi verso il cielo e roteando leggermente il capo.
«Non ricordavo di aver sposato un uomo così noioso» sbuffò in tono di esasperato e quasi capriccioso insieme.
Balder la sentì lasciare la presa sulla sua mano di colpo; dopodiché accelerò bruscamente il passo sollevando il viso con aria altezzosa.
Probabilmente se l'era presa perché lui non le aveva dato filo; tuttavia, se l'avesse assecondata probabilmente sarebbero finiti a copulare sotto il primo portico che avessero trovato. Nonostante l'aspetto da uomo raffinato e i modi seriosi, Balder riusciva ad essere un amante veramente focoso e solo provocato nelle giuste misure.
Rosa ancheggiava con palese sicurezza in se stessa, le alte infradito munite di zoccoli che sbattevano sul marciapiede ed il suo conturbante vestitino nero leggero che le ondeggiava intorno alle ginocchia, sollevandosi appena ad ogni passo.
Balder riusciva faticosamente a tenere gli occhi lontani dal suo fondoschiena. Stava seriamente rimpiangendo di aver deciso di parcheggiare l'auto lontano dalla loro destinazione, anche se non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una situazione del genere. Il gran caos del traffico che c'era sempre in quella strada - benché si trovasse fuori città - non era una prospettiva così brutta se paragonata alla tortura che stava subendo in quel momento.
Rosa si divertiva sempre tantissimo a stuzzicarlo.
L'uomo aprì un paio di bottoni della camicia bianca che portava, i primi a partire da sotto il colletto, improvvisamente assalito da una vampata di calore. Fortunatamente aveva messo dei pantaloni non troppo aderenti: sarebbe stato difficile allentare anche quelli per non morire di caldo.
Balder accelerò il passo fino ad arrivare al fianco della moglie. Fece uno sforzo per mantenere le distanze, come lei sembrava volere.
Arrivarono al grande magazzino nel giro di pochi minuti e Rosa varcò per prima la grande porta a vetri ad apertura automatica.
L'interno era come al solito spazioso e pieno di espositori con i più svariati tipi di vestiti, tutti rigorosamente estivi.
Non c'erano molte persone ma si vedeva che erano intente a scegliere con attenzione i capi da acquistare.
Balder emise un sospiro vedendo la sua metà che si dirigeva a lunghe e rapide falcate verso un settore particolarmente ricco di abiti piuttosto audaci, con scollature abbondanti sia sul lato anteriore sia su quello posteriore.
Balder si sentì morire nel profondo al solo pensiero di Rosa che indossava certe cose.
«Vuoi cominciare proprio da quelli?» chiese mentre si affrettava a seguirla.
«Preferisci iniziare da quelli per la spiaggia? Ho visto dei copricostume trasparenti molto carini, tutti punteggiati di lustrini e paillettes...» rimbeccò la moglie con una nota maliziosa nella voce.
Il suo sposo si morse il labbro nel realizzare che in effetti se l'era proprio cercata.
«No, cara. Solo che... mi sembrano un po' troppo aperti...» commentò Balder.
Non voleva dire che erano dannatamente sexy, specie se li immaginava indossati da lei, però magari lasciarglielo intuire.
Rosa per sua fortuna era molto perspicace quando si trattava di certi argomenti.
«Amore, alle nostre clienti piaceranno di sicuro e anche ai loro fidanzati e mariti!» fece presente mentre si allungava a prendere uno dei vestiti esposti.
Lo accostò al suo corpo e si volse verso il marito.
«È per questo che veniamo a scegliere i vestiti nuovi insieme, conta molto anche il tuo parere in quanto uomo, caro!» aggiunse lei, recuperando un paio di altri abiti e sondando il resto degli espositori.
Poteva indorare la pillola quanto voleva ma Balder sapeva benissimo che il vero motivo per cui lo costringeva ogni volta a seguirla era stuzzicarlo. Le piaceva essere l'oggetto indiscusso delle sue attenzioni.
«Andiamo, intanto provo questi qui» esclamò sorridendo soddisfatta, facendo strada verso la zona camerini.
Balder notò subito che aveva iniziato dai vestiti che meno lasciavano da lavorare con la fantasia e si avvide anche delle occhiate ammirate ed intrigate che certuni clienti scoccavano a sua moglie nel passare loro vicino.
La gelosia e la possessività dell'uomo tornarono a pulsare vivamente nel suo animo. Aveva stupidamente pensato che avrebbe avuto un po' di pace almeno per quel pomeriggio, lontano dalla boutique e dai fidanzati che scortavano le loro partner in cerca di abiti e intimo per potersi rifare gli occhi con sua moglie. Lavorare ed essere assillato costantemente dalle occhiate sfuggenti dei clienti alle curve di Rosa era una tortura decisamente peggiore di quella che stava subendo in quel preciso istante.
Si affiancò a sua moglie con passo svelto, rimanendole di fianco per poter meglio controllare la situazione e al tempo stesso dimostrare che quella era mercanzia bella da guardare ma fuori della portata di chiunque.
Rosa personalmente trovava divertente l'espressione guardinga sul viso di suo marito. Era piacevole vedere segnali tanto espliciti di quanto fosse amata.
La zona camerini era praticamente deserta: erano solo una ristretta minoranza i clienti che provavano i vestiti prima di acquistarli in blocco per i loro negozi. La maggioranza arrivava e ordinava direttamente, chiedendo solo abiti con determinate caratteristiche o per specifiche stagioni.
Balder come al solito prese posto in un angolo del grande puff quadrato al centro dell'area deputata ai camerini, delimitata solo dal pavimento in parquet chiaro, in netto contrasto col linoleum color cenere del resto del grande magazzino.
La sua metà si infilò agilmente in uno dei camerini vuoti, chiudendosi alle spalle la tenda.
Balder accavallò le gambe e si appoggiò con un gomito sul ginocchio più in alto, in attesa di essere interpellato in merito ai vari modelli.
In virtù della natura stessa dei vestiti, Rosa fu molto veloce nel togliere il suo abito e mettere quello che intendeva provare. Lo scelse in maniera del tutto casuale e solo una volta che l'ebbe indossato si rese conto di aver preso proprio quello che era certa avrebbe maggiormente allettato le fantasie del suo sposo: era completamente bianco e sul corpetto era liscio, mentre la gonna era resa più vaporosa da vari strati sottostanti di volant. Le arrivava più o meno a metà coscia e la sua biancheria intima nera spiccava da sotto in netto contrasto, sottolineando le sue curve abbondanti. Come se ciò non fosse abbastanza, una profonda scollatura a "V" andava ad incunearsi tra i suoi seni ed una ulteriore scollatura, stavolta a forma di rombo verticale, le attraversava l'addome esattamente al centro, lasciandole scoperta una porzione di pelle non trascurabile e l'ombelico. Sulla schiena per fortuna era tutto intero.
Curiosa di vedere la reazione di suo marito, tirò velocemente da parte la tenda per mostrarsi.
«Che ne dici?» chiese.
Balder rimase attonito a guardarla, non sapendo da dove partire per rispondere coerentemente alla sua domanda. Il vestito slanciava moltissimo la sua figura, anche se non era quello ciò che risaltava di più ai suoi occhi al momento.
Avvertì il sangue defluirgli dal viso e andare a concentrarsi in basso.
«Amore...?».
Rosa dovette richiamare la sua attenzione a voce piuttosto alta perché riuscisse a far breccia nella trance in cui era piombato suo marito.
«Scusami, cara» Balder si riprese e si sforzò di apparire normale «È un bel vestito» asserì in tono piuttosto piatto.
Rosa non protestò per la sua mancanza di entusiasmo: la sua reazione iniziale le era bastata, per il momento.
«È molto comodo e arioso, perfetto per l'estate...» disse prima di svanire di nuovo dietro la tenda.
Il suo partner rilassò leggermente la postura, che aveva irrigidito senza neppure accorgersene, e tirò un impercettibile sospiro di sollievo.
La vista di quella scollatura così provocante e della biancheria intima in trasparenza gli aveva fatto ribollire il sangue e mandato la testa tra le nuvole.
«Balder, devi mantenere il controllo» si disse in tono autoritario. Non poteva fare di nuovo la figura del ragazzino alla sua prima volta che vedeva una donna poco vestita - anche se almeno in linea teorica non avrebbe dovuto farlo neanche la prima volta.
Strinse leggermente le gambe e si rese conto di quanto fosse stata importante la sua reazione a livello fisico. In quel momento avrebbe tanto desiderato avere una giacca abbastanza lunga da coprirgli l'inguine, nonostante l'afa di quei giorni.
I successivi tre abiti che Rosa volle provare furono un po' meno scollati, per sua fortuna, per cui riuscì a contenere la sua reazione - ovviamente entro certi limiti.
Una volta finita la prova e valutati i capi, Rosa ordinò a Balder di andare a prenderle altri vestiti e lui fu ben lieto di cambiare aria, in maniera da potersi riprendere un minimo.
Le prove si protrassero per svariate ore ed il povero Balder dovette appellarsi a tutto il suo autocontrollo per non lasciarsi sopraffare dagli impulsi, specialmente quando sua moglie iniziò a provare abitini più squisitamente adatti alla spiaggia che ad un giro per le vie del centro.
La semi-nudità di Rosa era veramente appagante per la sua vista, anche se lo era molto meno per il suo corpo. Balder avrebbe dato qualsiasi cosa per poter sfogare almeno una minima parte del suo bisogno, che si faceva più impellente prova dopo prova.
Quando finalmente Rosa decretò di essere soddisfatta di ciò che aveva visto e provato, suo marito era teso come un'asse da stiro.
Trovava decisamente faticoso cercare di dissimulare il suo disagio, specialmente considerato che a quel punto la sua erezione era piuttosto grossa e dolorosa da ignorare.
Purtroppo per lui, adesso veniva la parte in cui aveva il ruolo principale: ordinare la fornitura per il negozio, di cui era il titolare.
Rosa era in piedi di fianco a lui con una coscia e una spalla a contatto col suo corpo in maniera del tutto disinvolta. Balder stava impazzendo nel sentire la sua carne morbida contro di sé e desiderava alla follia potersi liberare della costrizione degli abiti. I pantaloni erano diventati quanto di più scomodo potesse esistere per lui sulla faccia della Terra.
Rosa gli diede con precisione le istruzioni per l'ordine della fornitura e suo marito si occupò di assolvere alla parte di mera burocrazia.
Una volta fatto ciò poterono finalmente andare.
«Sono proprio soddisfatta dei nuovi vestiti! Stavolta sono stati davvero creativi!» esclamò Rosa nell'uscire dal magazzino, fermandosi a qualche metro dalla porta.
Suo marito emise un lieve sospiro di sollievo prima di scoccare un'occhiata di biasimo al cavallo dei suoi pantaloni: la sua erezione tendeva in maniera palese il tessuto, rendendo impossibile a chiunque non notarla. Nel rialzare lo sguardo incrociò quello di sua moglie, che si era voltata nella sua direzione come per chiedergli qualcosa. La sua espressione adesso era un misto tra sorpresa e compiacimento.
«Rosa, cara, io non...» cercò di difendersi in tono vagamente esitante. Era profondamente imbarazzato per come le si stava mostrando.
«Wow, non mi ero resa conto che quei vestiti ti fossero piaciuti così tanto...!» esclamò la donna, inarcando ulteriormente le sopracciglia «Hai resistito così per tutto il tempo?».
Balder assentì col capo tentando allo stesso tempo di riprendere il suo abituale atteggiamento composto.
Rosa sorrise.
«Avevi davvero così tanto bisogno di me...?» esclamò in tono malizioso, chinandosi in avanti per mettere in mostra il décolleté.
Il silenzio di suo marito fu più eloquente di qualsiasi risposta avesse potuto darle.
«Mi dispiace averti fatto soffrire così, caro...» sospirò.
«Quindi... adesso potremo tornare a casa?» chiese il suo interlocutore con una vena di speranza nella voce.
Lì avrebbe finalmente potuto porre fine a quel supplizio.
«Non ancora, tesoro».
Quelle tre parole lo distrussero completamente, spazzando via il barlume di speranza che gli si era acceso in petto.
«Perché?!» volle sapere, irritato.
«Prima dobbiamo passare da un altro negozio, ho bisogno di comprare una cosina per me e... già che siamo fuori...» rispose Rosa «Però ti prometto che mi ricorderò del tuo sacrificio stanotte» soggiunse in fretta per convincerlo.
Balder sospirò esasperato e rassegnato insieme: era contento che i suoi sforzi avrebbero trovato una qualche ricompensa; tuttavia, la notte era ancora troppo lontana per i suoi gusti.
«D'accordo... dove devi andare?» domandò.
«In centro, a comprare un nuovo paio di scarpe!» replicò con nuova vitalità sua moglie, felice che avesse deciso di accontentarla.
Gli si accostò e gli posò un casto bacio sulle labbra, quindi si avviò a passo svelto nella direzione per cui erano venuti, ignorando il cipiglio cupo di suo marito.

pairing: balder/rosa, fandom: bayonetta, rating: safe

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