Titolo: Un giorno come un altro
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Bayonetta, Dante
Wordcount: 1466 (
fiumidiparole)
Prompt: Misc Warning / #07 - P0rn @
diecielodeNote: Crossover, Het, Lemon, P0rn, PWP
«Tuta e pistole al momento mi sono solo d'intralcio» spiegò Dante con un luccichio strano negli occhi azzurri.
Bayonetta rispose a quello sguardo con uno altrettanto eloquente mentre si inginocchiava a cavallo della cintura che sorreggeva i pantaloni dell'uomo strusciando deliberatamente contro la fibbia il tessuto sottile che le proteggeva la zona pubica.
Dante si gettò sul divano completamente vestito, l'espressione affamata mentre studiava Bayonetta che ancheggiava provocante mentre si avvicinava a lui.
La strega di Umbra gli sorrise ammaliante mentre poggiava un tacco tra le gambe aperte dell'albino facendo sì che la sua nuova posizione fosse il più sexy possibile.
«Togli tutti questi gingilli, non penso proprio che ti serviranno» esclamò Dante mentre con una mano accarezzava il polpaccio della strega di Umbra, risalendo velocemente verso la porzione interna della coscia della gamba piegata.
«Dici? L'ultima volta mi pare che questa non ti sia dispiaciuta affatto...» replicò Bayonetta, portandosi alle labbra la canna di una pistola, sfiorandola appena in un movimento che lasciò il cacciatore di demoni quasi senza fiato immaginandosi quelle stesse labbra piene e morbide fare la stessa identica cosa al suo pene già parzialmente eretto.
«Tuta e pistole al momento mi sono solo d'intralcio» spiegò Dante con un luccichio strano negli occhi azzurri.
Bayonetta rispose a quello sguardo con uno altrettanto eloquente mentre si inginocchiava a cavallo della cintura che sorreggeva i pantaloni dell'uomo strusciando deliberatamente contro la fibbia il tessuto sottile che le proteggeva la zona pubica.
«D'accordo» acconsentì facendo spallucce, gettando dietro di sé le pistole e spezzando l'incantesimo che faceva sì che i suoi capelli costituissero il suo indumento.
Passò da completamente vestita a completamente nuda in un batter d'occhio, lasciando spiazzato Dante solo per pochi momenti.
«Adesso si ragiona» commentò quest'ultimo leccandosi il labbro inferiore con evidente desiderio.
Le sue mani serpeggiarono lungo i suoi fianchi accarezzando la morbida pelle candida fino ad arrivare ai seni pieni e maturi, che strinse tra le mani.
Bayonetta si chinò su di lui, permettendogli così di raggiungere le sue labbra e baciarla con caldo trasporto. Era palese quanto si stesse impegnando per fare tutto quel che c'era da fare prima del rapporto vero e proprio.
Bayonetta sentiva distintamente il rilievo duro sotto il suo corpo nonostante i pantaloni non proprio sottili che la separavano dalla carne.
Le mani frementi di Dante le risalirono lungo la spina dorsale, le dita leggere come zampe di ragno. Il lieve contatto le provocava solletico ed una piacevole sensazione nella parte inferiore della schiena che comprendeva in parte anche i glutei.
L'erezione imprigionata nei pantaloni e schiacciata sotto il peso della donna doleva nonostante Dante cercasse una posizione in cui aspettare non fosse troppo da sopportare.
«Problemi?» domandò la strega di Umbra, avvertendolo muoversi.
«Toglimi i pantaloni, non ce la faccio più» bofonchiò l'albino sulle sue labbra.
Bayonetta gli sorrise ed obbedì, sollevandosi e fornendogli così un'anteprima visiva di cosa aveva tra le lunghe gambe flessuose. Gli calò i calzari fino alle ginocchia, percependo un lieve tremito nel corpo dell'uomo accompagnato da un accorato gemito di sollievo.
Quest'ultimo approfittò del cambio di posizione della compagna per posizionarle due dita sotto il corpo, tra le grandi labbra.
«Ah, non pensavo fossi così impaziente» ammise Bayonetta «Non ti stai dimenticando qualcosa?» aggiunse, frugando nelle tasche dei suoi pantaloni.
«Ho una voglia matta di sbatterti» spiegò Dante con voce roca, muovendo le dita in cerca del suo punto più sensibile.
La strega estrasse dai suoi pantaloni una piccola bustina quadrata, agitandola sotto il naso dell'albino.
L'aprì e ne estrasse un preservativo, che si affrettò a infilare sull'erezione del partner prima che questo cominciasse ad agitarsi troppo.
L'uomo spinse le dita più all'interno tra le gambe della donna, ignorando quel che stava facendo.
Bayonetta fece una smorfia leggera di kdolore: non essendo ancora umida, le falangi dell'uomo le facevano male sfregando contro la carne in un punto per lei tanto delicato.
Il rapido mutamento d'espressione non passò inosservato agli occhi dell'uomo.
«Pensavo fossi già bagnata» disse a mo' di giustificazione, gli occhi che scintillavano di lussuria.
Bayonetta gli afferrò l'erezione e scoprì per intero la porzione apicale, sfregandola coi polpastrelli.
Dante s'irrigidì e cacciò un soffocato gemito di dolore.
«Scusa, pensavo fosse già umido» gli fece eco la donna abbozzando un sorriso di pungente sarcasmo.
«Okay, hai vinto» si arrese il cacciatore di demoni con un sospiro «Devo togliere la mano?».
Bayonetta roteò gli occhi verso l'alto lentamente in atto di riflessione; infine disse: «No, continua. Come faccio a bagnarmi altrimenti?».
L'albino assunse un cipiglio stupito e offeso insieme: «Io non sono un motivo sufficiente?».
«Non con parte dei vestiti ancora addosso» rispose con franchezza la donna, accarezzando le fibbie delle cinture che gli tenevano chiusa sul torace la casacca nera.
Ne fece scattare una, quella poco sotto i pettorali, che fu ben lieta di aprirsi e lasciare che le due estremità della cintura si liberassero. La zip che bloccavano scese un po' a causa dell'ingombro della massa muscolare sottostante.
Fece altrettanto con la seconda e con la terza cintura e per finire calò lentamente la zip, fino a liberare completamente il robusto torace solcato dai segni tipici di una muscolatura sviluppata.
Dante eliminò l'indumento con un gesto rapido, scaraventandolo via e distendendosi di nuovo sul divano.
«Adesso?» domandò, gonfiando il petto.
«Se ne può parlare».
Bayonetta, carponi sopra il suo amante, le gambe divaricate in modo che quest'ultimo potesse armeggiare a piacere con le sue parti più intime, chinò la testa per leccare e succhiare i capezzoli già in parte inturgiditi di lui.
Dante gemette di puro piacere nel sentire la sua lingua che gli bagnava le punte turgide e le sue labbra morbide che baciavano la sua carne. I suoi denti si chiusero come morse d'acciaio attorno ai suoi capezzoli, tirandoli mentre succhiava.
Bayonetta avvertì l'erezione nella sua mano farsi più dura man mano che i mugolii del suo partner si facevano più forti. In contemporanea, percepiva un calore diffuso all'interno del bacino che si stava facendo via via più intenso.
Dante avvertiva gli umori della strega che gli bagnavano sempre di più le dita, segno che si stava eccitando e preparando.
Quando Bayonetta reputò di aver concesso abbastanza attenzioni ai capezzoli del cacciatore di demoni, sollevò la testa per ammirare il suo lavoro: adesso sui pettorali del suo partner spiccavano chiaramente delle chiazze rosse e segni di denti.
«Ti piace constatare quanti segni riesci a lasciarmi?» esclamò Dante quasi senza fiato, interpretando il suo sguardo compiaciuto.
«Visto che tra poco non ci rimarrà più niente...» rispose Bayonetta sorridendogli.
«Anche quando cerco di lasciarti qualcosa dopo poco sparisce, quindi non dare la colpa a me...».
Bayonetta emise all'improvviso un mugolio di piacere che fece sorridere ed eccitare Dante.
«Ora sei abbastanza bagnata» esclamò, insistendo con le dita nel delicato punto tra le gambe di lei.
La strega si abbandonò al piacere che irradiava nel suo corpo in calde ondate, ma non senza fare la sua parte: con una mano prese a masturbare il suo partner, provvedendo anche al suo piacere.
I loro mugolii si fusero in un unico verso che riempiva la stanza, riecheggiando contro le pareti e tornando al mittente leggermente amplificato.
Ogni tanto un fremito scuoteva la schiena di Bayonetta, mentre Dante irrigidiva le gambe e sollevava il sedere, inarcandosi in risposta a precisi spasmi muscolari che accompagnavano il suo sempre maggiore godimento fisico.
Più o meno contemporaneamente i due spostarono le mani e passarono al movimento successivo: Dante le afferrò i fianchi e Bayonetta si calò tra le sue gambe.
La penetrazione non fu quasi affatto dolorosa grazie all'abbondante lubrificazione e al fatto che non era precisamente la prima volta che lo facevano.
Il corpo della strega si era ormai abituato all'erezione di Dante, che le faceva visita almeno una volta al giorno.
Una volta entrato, il cacciatore di demoni cominciò ad imprimere spinte energiche col bacino mentre Bayonetta cercava di adattarsi al suo ritmo sostenuto e assecondarlo muovendosi a sua volta.
La donna si sporse sopra il torace del partner fino a congiungere le labbra con le sue. Il bacio, intenso e appassionato, acuì il piacere di entrambi, cosa che si palesò in uno scontro reciproco tra i loro corpi più veemente e rapido. Ben presto altri gemiti soffocati si unirono ai mugolii precedenti ed il rumore umido dell'erezione di Dante che scivolava sugli umori di Bayonetta andò a formare un ben percepibile rumore di sottofondo.
L'orgasmo ormai imminente irrigidì la postura di entrambi, i muscoli contratti da spasmi molto più forti e frequenti.
I movimenti si fecero più meccanici e la necessità di venire divenne tale che quasi simultaneamente interruppero il contatto tra le loro labbra.
La prima a venire fu Bayonetta. I suoi umori inondarono l'erezione del suo partner e fuoriuscirono schizzando violentemente, bagnando anche il suo scroto e gocciolando poi più in basso.
Avvertendo le ritmiche ed incalzanti pulsazioni del suo corpo caldo e bagnato che abbracciavano il suo pene come per accoglierlo ancora più in profondità in lei, Dante raggiunse l'orgasmo e venne gemendo con voce roca. Strinse le gambe attorno al corpo di Bayonetta per impedir loro di contrarsi dolorosamente e al tempo stesso spingersi ancor più a fondo nel suo corpo.
Eiaculò violentemente ma per fortuna il preservativo riuscì a contenere tutto quanto il suo sperma, fuoriuscito in quantità decisamente alta.
Rimasero a fissarsi negli occhi per alcuni istanti, esausti e sudati, poi Bayonetta fece comparire dal niente un lecca-lecca verde a forma di rosa che portò alle labbra.
«Mi serviva proprio un po' di movimento...» ammise Dante, stiracchiandosi.
«Concordo in pieno. Non vorrei mai che questo bel fisico si rovinasse per la tua enorme pigrizia» esclamò Bayonetta accarezzandogli i pettorali come se fossero un tesoro inestimabile.