titolo Skin and Bones
fandom Mitologia Greca (Iliade)
personaggi Aiace, Ettore
pairing Aiace/Ettore
rating R
conteggio parole 300 (W)
prompt
~ We are nothing and nothing will save us @
it100 ~ "Non pregare" @
fanfic_italia [p0rn fest]
note p0rn intuitivo. Omero non me ne voglia. Titolo © Foo Fighters. ♥
disclaimer Non mi appartengono, non esistono, non ci guadagno.
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.
~ Skin and Bones.
Ettore digrigna i denti, deciso a resistere: non si dirà mai che un principe Troiano del suo lignaggio, un eroe del suo valore, si sia lasciato dominare da un Greco qualunque.
Non uno qualunque, gli ricorda una voce seducente che egli abilmente ignora, ma il grande Aiace Telamonio, il più valoroso tra gli Achei, secondo solo al Pelide.
Ettore si contorce e scalpita, si dibatte, come un leone in gabbia; ruggisce, scopre i canini affilati e macchiati di sangue, ma non è abbastanza forte da sconfiggere la realtà: Aiace ha già vinto, il Greco ha trionfato. L’odore della sconfitta è inconfondibilmente acre, è una macchia rossa, scura, un dolore acuto all’altezza dell’inguine e più giù, dietro la schiena.
Perduta la magnifica spada, distrutta in schegge la lancia che tante vite ha strappato dal petto di valorosi guerrieri, senza lo scudo, con le armi in pezzi, Ettore può solo cantare qualche lode e pregare gli dei immortali, mentre Aiace crudele lo prende, spingendo piano, e umilia l’eroe, il padre, il marito ed il principe con baci umidi lungo il suo collo, e carezze infernali.
Il respiro di Aiace è caldo, terribilmente vivo: Ettore geme, soffre, si adira, ma spinge i fianchi all’indietro. Quando sente il sorriso del Greco invoca i suoi numi e il nome di Zeus, e persino la grazia sanguinaria di Ares.
“Non pregare,” mormora Aiace, teso, sudato, soddisfatto: “Non pregare, non serve. Siamo così piccoli, sotto questo vasto cielo trapuntato di stelle, che gli dei non hanno alcun interesse a salvarci.”
Forse per la paura, forse perché il suo cuore è annebbiato dal dolore e dalla fatica, Ettore smette di pregare. Questo gli costerà la rovina, ma adesso non importa, non importa: non giunge la voce di Febo Apollo, in mezzo al sangue di una battaglia già persa.