titolo Perdere la Trebisonda
fandom Il Garofano Rosso
personaggi Alessio Mainardi, Tarquinio Masseo
pairing Alessio, Tarquinio
rating PG13
conteggio parole 333 (W)
prompt minaccia @
sailor_jup88 & Winter Ease @
12_teastabella {
qui}
disclaimer Non mi appartengono, non esistono, non ci guadagno.
note La fanfic è tutta per la lovva
sailor_jup88, poiché nel tentativo di
fregarla, sono stata fregata X"D
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.
~ Perdere la Trebisonda.
Alessio è un ragazzo di mondo, non è che non sia avvezzo agli scoppi d’ira del prossimo, però non riesce a trattenere un brivido di paura, quando Tarquinio piomba in camera, nella loro camera, furibondo, sputando fulmini e saette nelle più svariate lingue del mondo.
Sta blaterando qualcosa a proposito di un camino e del freddo che fa, riesce a capire Alessio, e forse sono coinvolte anche delle castagne, ma non ci metterebbe la mano sul fuoco. Tarquinio cammina avanti e indietro, con un passo tanto pesante che potrebbe scavare solchi nel tappeto del tripolino.
“Non aveva nessun diritto di trattarmi a quel modo, maledetto aristocratico altezzoso figlio di puttana. È inverno, se non l’avesse capito, inverno! Si gela, ci saranno sì e no tredici gradi e maledizione, non sono mica andato lì a minacciarlo di morte o stuprargli la figlia!”
Quando Tarquinio sembra calmarsi un poco, Alessio pigola un machecosaèsuccessoesattamente?
Un momento dopo, si morde la lingua.
La furia di Tarquinio rimonta, implacabile, e a un certo punto il povero Mainardi si ritrova rintanato in un angolo della stanza, quasi tremante, a farsi sommergere di parolacce e insulti che sicuramente non si merita. Tarquinio è così fuori di sé che se non si dà una calmata potrebbe esplodergli qualche arteria.
“E calmati, CALMATI!” Lo riprende all’improvviso Alessio, spintonandolo all’indietro, verso il centro della stanza. Tarquinio sembra vagamente confuso, e ci mette un attimo a realizzare che Alessio lo sta praticamente costringendo ad uscire sul balcone.
“Alessio? Alessio! Sei impazzito? Cosa mi spingi fuori, ehi! Fa freddo, Alessio, morirò congelato in due minuti! ALESSIO!”
Ogni resistenza è vana, tuttavia, perché, anche se Tarquinio non lo ammetterà mai, nemmeno sotto tortura, Alessio è parecchio più forte e robusto di lui. Perciò il Tarquinio Furioso si ritrova desolatamente sul balcone, senza alcuna speranza di tornare al caldo poiché la porta-finestra viene diligentemente chiusa, sprangata e bloccata con una sedia.
“ALESSIO! DIO CANE, FA FREDDO!”
“Meglio,” borbotta Alessio, imbronciato, “così la pianterai di dare in escandescenze.”