[mitologia] Al reo batte il cuore (Oreste/Pilade)

Dec 22, 2008 16:47

titolo Al reo batte il cuore
fandom mitologia greca (studiare fa male)
personaggi Oreste, Pilade
pairing Oreste/Pilade, da qualche parte
rating PG - per temi quali il matricidio
prompt rimorso @ it100
conteggio parole 180 (W)
note Per il titolo, grazie Wikiquote. Studiare fa male. Molti sproloqui sotto cut.
disclaimerNon li posseggo; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo.
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.

Oreste ha appena ucciso Clitemnestra, sua madre, per vendicare l'omicidio del padre Agamennone; il sangue di lei ancora gli macchia le mani. Accanto a lui, il cugino e compagno Pilade.

~ Al reo batte il cuore.

ORESTE- Tremo, Pilade, ho paura. Il sangue di costei puzza bollente sulle mie mani, non ci sarà pace per me.
Gli dei mi aiutino! Sento le Erinni rapaci strillare, chiamano vendetta, chiedono la mia vita! Pilade, amato sopra ogni cosa, fuggi. Sii salvo, almeno tu.
Non si dirà mai che Oreste matricida causò disgrazia anche al più caro compagno. Della colpa degli Atridi, tu non devi soffrire le pene. Questo omicidio che per giusta vendetta ho ora compiuto, questo sangue materno versato per mano crudele di figlio e volere degli déi non sarà la tua rovina.
Ti imploro, Pilade, va’.

PILADE- Vedo, Oreste, il rimorso toccare i tuoi occhi e piegare il tuo cuore.
Non lasciare che ti accechino, Atride sventurato, dolce figlio di eroi, le rabbiose parole d’una donna ormai morta. Sai che non è bene prestare orecchio alle Sirene.
Ma tu mi sei caro più che Patroclo a quel Pelide che tanti lutti ha addotto alla tua stirpe, e vederti disperare mi uccide.
Fuggirò, ma tu seguimi. Gli déi saranno con noi, tutti gli uomini considerali tuoi nemici.

~ NOTE ~
Mi scuso in anticipo con chiunque vada al liceo classico e si sia ritrovato argomenti di letteratura greca pure su LJ. Mi scuso pure con chiunque sia arrivato fin qui senza aver capito un'acca di niente; conciliare lo stile delle tragedie con una ficlet non è stata impresa facile.
All'inizio ero partita con l'idea di scriverla in versi, questa cosa, figuratevi.

In ogni caso, passiamo alle doverose note di commento, perché sì, questa non è una cosa random. Non del tutto, almeno.

Oreste e Pilade sono due personaggi della mitologia greca praticamente sconosciuti al grande pubblico, ma costituiscono, per farla breve, la coppia gay per eccellenza del mondo greco. Avrete sentito parlare, suppongo, dei più noti Eurialo e Niso; ecco, Oreste e Pilade sono il corrispettivo greco, ma senza tutta la parte guerresca.

Oreste è il protagonista di una trilogia di Eschilo (tragediografo greco del quinto-sesto secolo a.C.), l'Orestea, appunto, nella quale viene narrata l'uccisione di Agamennone, la vendetta di Oreste ai danni di Clitemnestra e poi l'assoluzione di Oreste da parte del tribunale dell'Areopago.
Non starò qui a darvi ulteriori dettagli, rilassatevi. XD

Tutti i concetti che vedete sviluppati nella fanfic (il rimorso, l'attaccamento a Pilade, l'angoscia), sono propri dell'Oreste di Eschilo, e di Eschilo è anche l'ultima frase pronunciata da Pilade:
«tutti gli uomini considerali tuoi nemici»
La verità è che Pilade, nell'Orestea, pronuncia una sola battuta, e parla solo nel momento in cui vede Oreste esitare nel colpire Clitemnestra (c'è bisogno che io sbrodoli su quanto questo la dica lunga sul loro meraWiglioso amore eccetera?). La frase sopra riportata è la traduzione data dal mio libro di letteratura greca della frase con cui Pilade conclude il suo intervento. Mi è sembrato mortalmente carino piazzarla lì. ♥

Altre cose da dire?
Beh, le Erinni sono demoni della religiosità arcaica, e vendicano gli omicidi, in particolare i matricidi. Perseguiteranno effettivamente Oreste, aizzate contro di lui dallo spirito di Clitemnestra.

Ah, e poi sappiate che in Eschilo è molto forte il concetto di ereditarietà della colpa («della colpa degli Atridi, tu non devi soffrire le pene»; oh God, è così bello autocitarsi!): gli errori degli antenati hanno conseguenze nefaste sui loro discendenti finché, per intervento di una divinità o per l'interruzione della stirpe o tristezze di questo genere, l'effetto non si esaurisce. La colpa degli Atridi deriva dal capostipite Atreo che, per vendicarsi di un adulterio, imbandì per il fratello i tre figli da lui avuti con una ninfa (creepy, lo so, ma è per questo che amo la mitologia ♥).

Ho finito X"D.

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