Como a una sombra

Nov 29, 2009 15:01


«I speak to you, reader, as one who lives in another century, since this is the letter I will never send. It is adressed neither to my wife nor to my lawyer at Rome, nor even to the emperor; but to you, unknown friend, who do not exist at this time of my writing and whose face, whose form even, I cannot image. Can one image the face of a god? For ( Read more... )

destierros, english, spagnolo, writer | david malouf, università, words, writer | luis cernuda

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Comments 3

st_em December 2 2009, 13:36:17 UTC
The Waste Land? Un simil-Beckett sudafricano? Dio, *quanto* ti invidio ^^.
Credo di aver già sentito parlare di quel romanzo su Ovidio (da una prof delle superiori). E anche se Ovidio qui non è altro che una maschera per il vero autore, mi lascia comunque sconvolta. Perchè, capisci, duemila anni fa loro avevano già così *tanto*. C'erano già i generi letterari, c'era già la coscienza dell'arte, della letteratura. C'era già qualcuno che voleva scrivere un "libellum expolitum", rifinito. C'era già qualcuno che distruggeva l'epos. Forse davvero l'uomo, più che sapiens, dovrebbe essere definito "narrator" (o qualcosa del genere. Era in un libro che ho letto l'anno scorso).
E già si immaginavano che le loro opere li avrebbero resi eterni. Come, effettivamente, è stato.

Ehm. Scusa lo sproloquio. Meglio se vado a lezione.
(Tra l'altro non ho ancora avuto tempo di leggere "A un poeta futuro", mi dispiace...)

^^

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december_crime December 3 2009, 13:02:21 UTC
Sì, il corso di Letteratura Inglese di quest'anno è *densissimo* ma stupendo.^^
Il tema portante è la presenza del doppio: siamo partiti da Dr Jekyll and Mr Hyde per passare a Dorian Gray (che in italiano non mi aveva detto granchè, ma in inglese ho *amato*^^), Orlando della Woolf (di cui mi sono anche perdutamente innamorata, e di cui dovrò necessariamente recuperare altra roba^^), Waiting for Godot (e ti risparmio il delirio *rolling-eyes*, visto che a metterlo in parole non ci sono ancora riuscita *rolling-eyes*) - per arrivare alla letteratura post-coloniale di Malouf (solo con estratti, purtroppo) e di Fugard, con Bosman and Lena, che al momento in realtà è quello che mi è piaciuto di meno. Ma il fatto che l'abbia conosciuto solo attraverso la visione della versione cinematografica della play, in inglese sudafricano senza sottotitoli - il che vuol dire che io, che già con gli ascolti non vado molto d'accordo, capivo una parola su tre dei non-sensi che dicevano *rolling-eyes* - potrebbe aver influito ( ... )

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st_em December 4 2009, 22:37:03 UTC
Confesso che non ho mai letto tutto Dorian Gray, e che ultimamente ho deciso che (un giorno) lo leggerò in inglese. Il fatto che tu l'abbia amato in lingua originale mi rassicura ( ... )

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