Titolo: Di serate davanti alla tv
Fandom: Supernatural
Personaggi: Castiel/Dean Winchester
Rating: SAFE
Parole: 1663
Prompt: Onore per il
WRPG di
maridichallengeAvvertimenti: AU, Slice of Life, Fluff, sicuramente OOC, da sistemare asap
Note: Devo sistemarla completamente, shh. La seconda metà, quella che ho scritto oggi, non mi piace per niente e fhdfjh, nope. (E credo che il mio bisogno di fluff si veda anche troppo, ugh.).
Riassunto: Una serata sul divano a guardare film Disney.
Disclaimer: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla.
Dean si sente un po' come un giocoliere, mentre cerca di tenere in una mano i sacchetti del fast food e quelli della spesa, mentre con l'altra cerca di aprire la porta di casa, e seriamente, è sorpreso quando sente la serratura fare click e la porta si apre verso l'intenro. Normalmente è così fastidiosa da incantarsi e nemmeno se ci si accanisce contro con tutto séstesso quella dà l'idea di voler fare il proprio dovere. Dannati palazzi vecchi! ( Antichi corregge una vocina nella sua testa, ma la ignora bellamente. )
« Sono tornato! » dice, il tono alto per farsi sentire da qualsiasi stanza si trovi l'altro, mentre richiude la porta alle sue spalle con un colpo del piede destro. Andiamo, non è che abbia avuto la posibilità di accompagnarla gentilmente! È solo per quello, lo giura, non è affatto colpa della pigrizia delle vecchie abitudini difficili da perdere!
Per fortuna, però, embra non esserci nessuno nelle vicinande pronto a riprenderlo, quindi può fare come se niente fosse e lanciare le chiavi sul mobiletto all'entrata - canestro! - e togliersi le scarpe senza slacciarle. Non che Dean Winchester abbia bisogno del permesso di qualcuno per fare queste cose, solo che, diciamo, sa che farlo davanti a certe persone gli porterebbe solo delle ramanzine, e no grazie, di mamma ne ha già avuta una, non ha bisogno di averne altre.
Cammina dritto fino al salotto, dove lascia sul tavolino basso davanti al divano i sacchetti del fast food, poi prosegue in direzione della cucina. In realtà non può nemmeno girare l'angolo e decidere di entrare in quella stanza che il suo campo visivo viene occupato da due occhioni blu e la sua bocca viene catturare da un morbido bacio. Sorride.
« Bentornato. » soffia sulle sue labbra Castiel prima di dargli un altro bacio e strofinare la propria guancia sul suo collo, solleticandolo legermente con la braba corta di qualche giorno.
« Come è andata la giornata? » gli chiede prendendolo per la vita e stringendolo a sé. Sente Castiel sospirare ed annuire tra la sua spalla e il suo collo e decide che forse è il caso di stringerlo un po' di più e di far scorrere una mano su e giù per la sua schiena, delicatamente. « Tutton bene? » meglio chiedere.
« Mhn. Le solite cose. » Gli avvolgele mani dietro la schiena in risposta e si sistema meglio nell'incavo del suo collo. « Si sta avvicinando il periodo delleverifiche. » si lamenta solleticandogli la clavicola con il naso. Dean fa una smorfia, ricordando quanto terribile fosse quel periodo del semestre.
« Sembra che debba essere tu a farle! » ridacchia e gli posa un bacio tra i capelli stringendolo un po' più forte contro di sé, prima di lasciare completamente la presa e battere le mani sui suoi fianchi, mentre cerca di guardarlo negli occhi. « Comunque ho portato la cena. » Meglio cambiare argomento prima che l'altro possa rispondere che sì, tecnicamente è lui a farle visto che le deve preparare, o comunque qualcosa di simile. Bisogna dire che comunque delle volte sembra che conviva con uno studente, non con un insegnante.
« Allora è meglio che tu ti vada a lavare le mani. » Gli morde scherzosamente la clavicola, poi si scosta e va a sedersi sul divano, mentre gli sorride in un modo non proprio innocente. « Sto morendo di fame »
« Agli ordini! » risponde con un saluto militare. Raccoglie la spesa che aveva lasciato a terra poco prima e si dirige verdo il bagno, intanto si toglie la giacca, lanciandola sul proprio letto, una volta raggiunta la sua camera.
Quando torna in soggiorno Castielsi è già accoccolato in un angolo del divano con la copertina sopra le gambe. Gli si siede accanto, pronto a prendere il telecomando e far partire la solita maratona di Dottor Sexy MD come ogni altro giovedì, ma Castiel si è già impossessato della televisione e stringe al petto il telecomando.
« Oggi scelgo io. » dice, ed ignora totalmente lo sguardo corrucciato e il broncio di Dean, visto che fa partire il lettore DVD. Doveva aver già organizzato tutto, il piccoletto.
« Cosa guardiamo allora, di grazia? » Dean si allunga sul tavolo e recupera il proprio panino, poggiando invece la bottiglia di birra che aveva recuperato poco prima dalla cucina. Si lascia scivolare con la schiena contro lo schienale del divano e dà un primo morso al suo doppio hamburger con cetriolini, formaggio, maionese, ketchup e salsa barbecue. Ricetta speciale per Dean Winchester. Non che quelli del fast food conoscano veramente il suo nome. Nemmeno che sappiano le sue ordinazioni a memoria. Figuriamoci.
« Vedrai. » risponde Castiel, guadagnandosi un'occhiataccia sospettosa da parte di Dean. Non gli piace quando il moro si comporta in questo modo. Ha sempre l'impressione che covi qualcosa, qualcosa che non puiò portare a nulla di buono. Ed infatti non ci vuole molto perché un simbolo ben noto riempia lo schermo del televisore.
« Seriamente? » gli chiede Dean guardandolo negli occhi, perché, dai, non può veramente aver scelto di far saltare la maratona di Dottor Sexy MDper un film della Disney. Cioè, diciamocelo. Già se si sapesse in giro che lui si guarda certi programmi televisivi il suo onore andrebbe a quel paese, ma se in caserma sapessero che fa delle maratoni di cartoni animati, potrebbe dire addio a quel minimo di tranquillità che ha. Benny sicuramente, ed anche prima di tutti gli altri, non lo lascerebbe più in pace, quello stornzo.
Castiel in tutta risposta gli sorride e torna a conentrarsi sul film. Dean lo osserva ancora per qualche minuto, mentre le labbra del ragazzo si muovono, canticchiando la canzone iniziare di Aladdin. Non può fare a meno di sorridere e accoccolarsi meglio vicino a lui. (No, okay, Dean Winchester non si accoccola vicino a nessuno. Lui si è semplicemente avvicinato al suo ragazzo e ha lasciato che le loro spalle si toccassero, okay? È Castiel quello che poi si è allargato ed ha poggiato la testa sulla sua spalla, lui non c'entra nulla, nossignore.)
Non è esattamente sicuro di come si ritrovi con il mento sulla testa di Castiel e la mano che gli accarezza i capeli scuri, quando Aladdin chiede a Jasmine se si fida di lui e no, diamine, no, non sta sentendo una fitta che gli prende lo stomaco e non lo lascia andare fino a quando lei non prende la suamano. (Siamo seri, quel cartone animato lo ha visto troppe volte da piccolo - senza contare tutte le volte che è stato Sammy a metterlo su - quindi perché dovrebbe essere teso? Sa come finisce, anche se, sh, forse sta facendo finta di non ricordarselo. Come non si ricorda tutte le canzoni, ecco.)
Non sa nemmeno come si ritrovi poco dopo un Castiel che lo osserva dal basso e che gli lascia un bacio sulle labbra. « Stavi cantando Il mondo è mioforse eh, la stava mimando, perché può giurarlo sul proprio onore, non aveva emesso un solo fiato. (Sempre che dopo quella serata potrà ancora dire di averlo, l'onore, ugh.)
L'unica cosa da fare, quindi, è catturare ancora quelle labbra e sviare l'attenzione di Castiel, tornando a concentrarsi sul film. Che a lui non piace, diciamocelo.
Ed è proprio perché a lui non piace che si commuove quando alla fine riescono a sconfiggere Jafar e liberano il Genio. (Soprattutto non gli è scappata una lacrima per il Genio, okay? Lacrima che non essendo esistita lui non ha dovuto subito asciugare prima che qualcuno potesse vederla.)
Quando partono i titoli di coda Dean alza le braccia verso al soffitto per stiracchiarsi, poi finge uno sbadiglio. « Bene. È troppo tardi per vedere altro alla tv, vero? » Si guarda l'orologio al polso. « Be', direi proprio di sì. Che ne dici di andare a letto, Cass? » E sta provando ad alzarsi, veramente, ma ha una palla di maglione invernale peloso attaccato ad un braccio che lo guarda con occhi da cucciolo e non può fargli quello, non davvero, dai.
« Allora? » Il tono carico di aspettativa.
« Allora cosa? » chiede di rimando, evitando fi perdersi in quegli occhi blu.
« Oh, lo sai benissimo cosa. » sbuffa mettendo su un finto broncio. E okay, potrebbe effettivamente saperlo.
« Cosa dovrei dire? Lo sai che i cartoni animati e le cose da ragazzine non sono per me, dai! » Gli lascia un bacio sul naso. « E poi ci sono così tante cose che non sono realistiche... » Un altro bacio sulle labbra.
« Uh uh, come vuoi. » Castiel se lo tira addosso prima di immergere le mani nei capelli chiari di Dean e di catturare la sua bocca in un altro bacio, in modo da interrompere qualsiasi altro commento sul nascere. Castiel lo sa di avere un ragazzo troppo orgoglioso per ammettere che certe cose possano piacergli.
È per questo che per il momento lascia cadere il discorso e si concentra soltanto sull'altro e sulle sue labbra rosse e carnose. Le cerca, le morde, le vuole, e potrebbe restare così per ore, potrebbe continuare a rincorrere Dean che si allontana e sorride ogni volta che lui cerca di avvicinarsi, che lo guada negli occhi e quando lui sta per rinunciare si lascia baciare. Potrebbe fingere di essere una quattordicenne che passa la serata sul divano a pomiciare per ancoramolto tempo, se non fosse che Dean si separa da lui, lo sguardo liquido e le mani che scorrono sotto il suo maglione. Ed okay, forse Dean ha deciso di soffocare un po' il proprio orgoglio e guardare e cantare ed apprezzare un film d'animazione - anche se in modo estremamente virile, non sia mai -, ma questa è la volta di Castiel di lasciarsi andare e mandare a quel paese ogni sua barriera.