Kimi wa Ai-chan

Mar 22, 2013 23:19


Abbiate pietà di me e del mio strambo otp.

TITOLO: Kimi wa Ai-chan
GENERE: dovrebbe essere fluff, ma il passo da fluff a psichiatrico è veramente breve
FANDOM: Kanjani8 & Arashi
PAIRING: AibaMaru
RATING: R-13
NOTE: è liberamente ispirata a Kimi wa Petto e la dedico alla mia compagna di otp rosa_elefante
DICLAIMERS: Aiba e Maru non mi appartengono... Per adesso!
Aiba l’aveva chiamato in mezzo alla registrazione di Janiben “Ryu-chan, posso passare da te dopo le riprese?” gli aveva chiesto con voce da bimbo, quella che lo faceva impazzire. Maru non se lo fece dire due volte e, non appena le telecamere si spensero, chiese scusa allo staff e ai suoi compagni e corse via.

Si era fermato al suo solito negozio di vini e, mentre il commesso stava cercando il suo preferito, pensò che era da almeno una settimana che non vedeva Aiba. Entrambi erano molto impegnati con i rispettivi drama e incontrarsi anche solo per una cena era diventato molto difficile. Ogni mattina Aiba gli inviava l’email del buongiorno piena di cuoricini e parole dolci e competere con così tanta dolcezza era davvero difficile, ma lui cercava di fare del suo meglio mandandogli ogni sera la buonanotte. Cercavano di tenersi in contatto come potevano. Maru era solito inviare migliaia di foto perché, in quei momenti, al solo immaginare il suo Aiba che attendeva con ansia una risposta gli faceva sudare le mani ancora di più e non riusciva nemmeno a scrivere tanto le mani gli tremavano. In quei casi si sentiva un emerito cretino, ma era anche conscio che i sentimenti per Aiba stavano crescendo sempre di più, sempre più velocemente.

Arrivato di fronte alla porta di casa controllò l’orologio. Di solito Aiba era super puntuale e, non vedendolo sul pianerottolo, si preoccupò.  Entrò già con il cellulare tra le mani per inviagli un messaggio, quando le luci dell’entrata si accesero improvvisamente. “OKAERI!!” urlò Aiba buttandosi tra le sue braccia. Maru trattenne a stento le lacrime di gioia perché era da troppo tempo che nessuno lo accoglieva così dopo una giornata di lavoro. Aiba si staccò e si inginocchiò di fronte a lui.

“Okaeri, Maruyama-sama!”

Ora che ce l’aveva davanti agli occhi si accorse del cerchietto con le orecchie da gatto che portava sulla testa. “Oh Aiba! Non dirmi che hai di nuovo fatto la maratona di Kimi wa Petto…” Aiba annuì sorridendo. Maru venne colpito e affondato. Tutti i piani per la serata erano sfumati a causa di quel faccino pacioccoso. Si chinò e, guardandolo negli occhi, gli disse “Tadaima Ai-chan!”. Gli scompiglio i capelli “E questo?” facendogli notare il cerchietto. “Me l’ha imprestato Yasu..” “E da quando siete diventate migliori amiche? Non è che parlate male di me, vero?” evidentemente Yasu sapeva già troppo e la vendetta era d’obbligo. “Assolutamente no, Maru-sama!” rispose guardandogli la mano “Dai.. Maru.. Ti ricordi? Come l’altra volta.. La mano..” gli bisbigliò cercando di suggerire al compagno la mossa successiva. Maru sulle prime non capì, poi si ricordò e gli porse la mano, Aiba vi posò il pugno e, piegando leggermente la testa, disse “Nya!”.

“Maru-samaaaaa!! MARU-SAMAAA!! Io ho fame, non senti il mio pancino brontolare?” urlava rotolandosi sul pavimento. Maru alzò lo sguardo dal copione e, guardandolo, si chiese il perché Aiba stesse facendo tutto questo. Per carità, adorava il suo Ai-chan e con quelle orecchiotte era ancora più tenero, ma era curioso di sapere il perché sentiva il bisogno di farlo.
“Ai-chan, ancora un attimo! Anch’io ho fame, ma devo assolutamente finire di leggere le mie battute. Puoi aspettare ancora un pochino?” disse speranzoso che Ai-chan avesse effettivamente capito che ora aveva da fare e che lui non poteva ancora mangiare. Maru riprese a leggere fino a quando vide volare qualcosa fuori dalla sua camera da letto.
“Ai-chan cosa stai combinando?” si alzò e corse verso la sua stanza. “COSA HAI FATTO? La mia preziosa collezione! Lo sai che per me è importate.. Perché hai buttato tutto a terra?” si piegò e incominciò a raccogliere riviste e dvd. “Certo che ti piacciono le ragazze con le tette grosse, eh? ” notò aprendo il paginone centrale di Busty Asian Beauties. “Rispondi alla mia domanda invece di parlare a caso!” era veramente arrabbiato “Lo sai che non mi piace che l’armadio del porno venga messo in disordine!”
Aiba smise di rovistare e si giro verso Maru “Mi stavo annoiando e poi ho tanta fame.. Fame! F-a-m-e!!!” “Questo non giustifica il tuo comportam..” Aiba si avvicinò e incominciò a strofinarsi “Frrrr, frrrrr!” Maru non trattenne una risata “E questo cosa sarebbe?” “Sono fusa, no? Frrrrrr!” Maru lo prese tra le braccia “Sei un tremendo coccolone, vero?” disse accarezzandogli i capelli “Nya!” rispose per poi leccargli la guancia. Sorpreso da quel contatto super ravvicinato lo attirò verso di sé e lo baciò. Aiba si ritrasse immediatamente “Eh no Maru! Questo non si fa! Ti devo di nuovo ripetere le regole? Niente baci e niente sesso!” “Ma io pensavo.. Visto che ..” vedendo lo sguardo triste di Aiba si corresse subito “Ok! Come non detto. Andiamo in cucina? Preparo la cena, sei felice?” Ai-chan sorrise “Voglio proprio usare quel tartufo che mi ha portato..” “Omuraisu” lo interruppe Aiba. “Ma io volevo fare la pasta con il tartu..” “Omuraisu, omuraisu, omuraiiiiiiiisuuuuu!” ribatté rotolandosi a terra “Va bene! Va bene! Sei peggio di un bambino.. Dai, andiamo!”

Dopo cena si sdraiarono sul divano e guardarono un po’ di televisione. Aiba si addormentò quasi subito e Maru si ritrovò a guardalo mentre sonnecchiava. Gli sfiorò i lineamenti del viso, era bellissimo pensò sentendo le guance andare a fuoco. Forse aveva solo bisogno di più affetto del solito. Capita a tutti di sentire la necessità di ricevere delle attenzioni particolari dopo aver trascorso molto tempo nella propria solitudine. Anche a lui era capitato, rientrando a casa e rendendosi conto di essere solo, di sentire l’esigenza di un semplice okaeri o di un abbraccio o una chiacchierata sul divano. Gli diede un bacio sul naso e lo strinse ancora più forte. “Cosa succede?” chiese Aiba ancora assonnato. “Ti sto strapazzando.” rispose facendogli i grattini sulla schiena. “E perché lo fai?” Maru rimase meravigliato. Perché una persona dovrebbe fare una domanda del genere? Forse era colpa sua.  Forse Aiba non aveva ancora capito che ora era lui la persona più importante del suo piccolo mondo, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderlo felice, che avrebbe voluto passare la sua intera vita con lui e che lo amava, lo amava talmente tanto che gli faceva male il cuore. “Perché ti amo! E se questo” disse toccandogli le orecchie da gatto “ti fa stare bene, lo faremo tutte le volte che vuoi. Non avere paura di mostrarmi il tuo vero io perché è quello che amo di più.” Gli occhi di Aiba si riempirono di lacrime “Maru-sama è il miglior padrone dell’universo!” disse stringendosi a lui e lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.

“A quest’ora i bravi micini vanno a fare la nanna.. Che ne dici, Ai-chan? Andiamo anche noi?” si presero per mano e andarono in camera da letto.

Il mattino seguente, quando Maru aprì gli occhi, si ritrovò il faccione sorridente di Aiba a poca distanza dal suo viso. “Buongiorno amore!” sogghignò sottolineando l’ultima parola, le guanciotte gli divennero tutte rosse e per trattenere le risatine imbarazzate si dovette coprire la bocca con le mani. “Buongiorno a te e non mi prendere in giro, per una volta che ti apro il mio cuore… Ma le orecchie?” Quel dettaglio. “Sparite!” disse facendo finta di niente. “Quindi.. Vuoi dire che finalmente..” Aiba annuì. Maru non perse tempo e, prendendolo dai fianchi, lo sbatté sul letto. Sparirono entrambi sotto le lenzuola con in sottofondo le risate di Aiba.

main: aiba masaki, main: maruyama ryuhei, p:aibamaru, fanfiction

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