Occhei, ammasso di drabble scritte nei secoli dei secoli che automaticamente ho dimenticato di postare. ò_o Sto cercando di far piazza pulita nelle cartelle e, sebbene alcune di queste robe mi lascino un po' così, sento il bisogno di levarmele. Tutte insieme, sì, anche se non c'entrano una cippa l'una con l'altra. XDDD
Titolo: Un ingranaggio del piano
Fandom: A song of ice and fire
Beta:
vedova_neraPersonaggi: Petyr “Ditocorto” Baelish; nominate Lysa Tully e Sansa Stark.
Pairing: vago Petyr/Lysa e ancor più vago Petyr/Sansa, ma è sostanzialmente una gen.
Rating: G
Conteggio Parole: 99 (FDP) (<- erano 100 XD)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Tutto ciò mi è stato ispirato da un prompt che il Pairing Generator ha sputato fuori (Petyr/Lysa, plans) e, siccome io non so resistere a Petyr, ecco che ho colto la palla al balzo.
• Ambientata alla fine de Il portale delle tenebre.
Un ingranaggio del piano
Forse, in altre circostanze, avrebbe provato rimorso. Forse, avrebbe avvertito una fitta di dispiacere perdendo la donna che, per l’intera vita, lo aveva tanto intensamente amato da concedergli la sua verginità e la sua completa devozione.
Forse, pensa, è effettivamente meschino da parte sua non versare nemmeno una lacrima.
Ma poi si volta a guardare Sansa - così bella e radiosa, vestita d’azzurro, con i capelli folti che le ricadono sulle spalle, brillando di riflessi rossi nonostante la tintura scura - e ogni recriminazione scompare dalla sua mente.
In fondo, Lysa non era niente: solo un insulso ingranaggio nel suo vero piano.
***
Titolo: The brevity of sensation
Fandom: RPF Attori
Beta:
namidayumePersonaggi: Jeremy Sumpter, Rachel Hurd-Wood
Pairing: Jeremy/Rachel
Rating: G
Conteggio Parole: 207 (FDP)
Avvertimenti: Fluff!!!!
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono a loro stessi e io, povera fanciulla che non prende un centesimo da tutto ciò, non sto insinuando nulla (nooo, mica!).
Note:
• Scritta per Nami. ♥ Un tempo fu cominciata per il Challenge Abitudine di
it100, ma quel tempo passò irrimediabilmente. XD
• A rileggerla adesso mi fa schifo come poche cose al mondo, ma se la vedo ancora un minuto di più in quella cartella strippo. Quindi addio, fic orribile. *saluta*
• Titolo da Sanblasted and set free dei Maximo Park.
The brevity of sensation
Sarebbe sensato credere che ci abbia fatto l’abitudine, dopo un intero film girato insieme, dopo le prime e le feste di gala a cui l’ha accompagnata, dopo le interviste spalla a spalla, a sentirla rispondere con quel suo tono tanto sicuro.
Il problema è che non è così, che il suo cervello, a quanto pare, non sa nemmeno cosa sia, l’abitudine.
E infatti, ancora oggi - sei anni dopo la fine delle riprese -, Rachel riesce a catturare la sua attenzione proprio come all’inizio: s’incanta a guardarla con il desiderio di ripercorrere i tratti del suo viso e del suo corpo, di scoprire i dettagli che si sono trasformati dall’ultima volta che l’ha incontrata e quelli che, invece, sono rimasti identici; la fissa mentre parla e vorrebbe chiudere gli occhi per concentrarsi totalmente e unicamente sulla sua voce; orchestra degli scontri tra loro, modi per toccarla casualmente, sfiorarle un fianco coperto dal vestito, una mano, i capelli.
Lei sembra sempre inconsapevole, si comporta naturalmente quasi non notasse affatto i suoi trucchi, salvo poi sollevare lo sguardo di colpo, fissarlo dritto negli occhi e, con un leggero rossore sulle guance, sorridergli. È così pieno di significati, quel sorriso, che il cuore di Jeremy, ancora, dopo tutto questo tempo, perde un battito.
***
Titolo: There’s a part of you I’ll never know
Fandom: Merlin
Beta:
namidayumePrompt: Merlin/Morgana - “Ti conosco” @
Settimana Nera IIPersonaggi: Morgana LeFay, Merlin
Pairing: Merlin/Morgana
Rating: Pg
Conteggio Parole: 222 (FDP)
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Riferimenti alla puntata 2x12.
• Titolo ispirato ad un verso di Endlessly dei Muse.
There’s a part of you I’ll never know
«Ti conosco,» afferma Morgana, gli occhi grandi e ingenui come quelli di una ragazzina. Gli sorride fiduciosa, credendo di sapere tutto di lui, di essere la sua amica prediletta, lì a Camelot, e di non avere niente da temere. È solo un servo, si dice, è solo Merlin - goffo e impacciato, buono come il pane, disposto all’obbedienza e a fare qualsiasi cosa per Arthur, per Gwen, per lei stessa.
La verità viene fuori più tardi, quando Morgana meno se l’aspetta, ed è la più crudele del mondo, la peggiore che avrebbe mai potuto scoprire. Ed è che Merlino nasconde un segreto - l’ha nascosto a tutti - e dice menzogne - ad Arthur, a Gwen, a lei stessa. È che Merlin avrebbe potuto aiutarla quando più ne aveva bisogno, avrebbe potuto rivelarle quel segreto e dare un senso alle sue paure, persino cancellarle, permettendole di smettere di sentirsi così sola e inumana.
Merlin avrebbe potuto tante cose, se fossero davvero stati amici quanto lei credeva, se avesse ricambiato almeno un po’ il bene che lei gli vuole.
Invece, Morgana si scontra con la dura realtà molto presto; e mentre il respiro inizia a mancarle, mentre soffoca per il veleno che il ragazzo, con l’inganno, le ha rifilato, non desidera chiedergli aiuto o urlargli contro minacce, ma dirgli solamente: «Mi sbagliavo. Non ti conosco affatto.»
***
Titolo: A mass of contradiction in a golden frame
Fandom: DC Comics
Beta:
namidayumePrompt: incapace @
comics_tabs [
tab]
Personaggi: Tim Drake, Dick Grayson; nominato Bruce Wayne
Rating: G
Conteggio Parole: 131 (FDP)
Avvertimenti: Angst
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Uhm. Scritta un bel po’ di tempo fa, per reazione a non-so-più-quale-robaccia letta nei comics. XD Probabilmente va un po’ what if, o la si deve posizionare all’inizio della faccenda di Batman!Dick, visto che ultimamente sono diventati la Famiglia del Mulino Bianco e si amano tutti, pat-pattandosi le spalle. Non lo so, insomma, so solo che mi è venuta in mente, mi ha flashato e l’ho scritta. XD
• Titolo da Space Monkey dei Placebo.
A mass of contradiction in a golden frame
Le linee sotto il mantello sono tutte diverse. Tim ha passato anni ad imparare quelle di Bruce, a distinguere il suo corpo dalle ombre circostanti, e adesso, quando guarda verso Batman, gli sembra di dover ricominciare tutto dal principio.
Si ritrova di fronte alla necessità di cercare una nuova sincronia con lui, di studiare i suoi metodi, analizzare i suoi movimenti - che non sono nemmeno più quelli di Nightwing, ma di un ibrido mai visto prima - e a volte si sente assolutamente incapace di farlo.
A volte, troppe volte, la sua analisi si incaglia, arranca, e il meccanismo fluido che stanno cercando di costruire insieme si inceppa. Tim sente di avere accanto un estraneo e, quando Dick si gira a ricambiare lo sguardo, sa che anche lui avverte la medesima sensazione.