[Peter Pan] I love this place enough to have no doubt ~ Uncino/Wendy

Feb 07, 2010 22:24

Titolo: I love this place enough to have no doubt
Fandom: Peter Pan
Beta: namidayume
Prompt: Uncino/Wendy - le scelte @ Settimana Nera
Personaggi: Wendy Darling, Capitano Giacomo Uncino, Peter Pan
Pairing: leggero Uncino/Wendy e accenni Peter/Wendy
Rating: Pg
Conteggio Parole: 1.109 (FDP)
Avvertimenti: What if? dal finale del libro
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata a seguito del libro di Barrie, ma decisamente What If?. ♥
• Per Namida. È una cosa troppo per lei, questa fic. XD
• Titolo da Take back the city degli Snow Patrol.


I love this place enough to have no doubt

È la voce suadente di Uncino a metterla di fronte ad una scelta, la terza volta che torna sull’Isola Che Non C’è. L’uomo le si para davanti nella foresta, quasi dal nulla, mentre sta cercando Peter - che, nuovamente, l’ha lasciata indietro.

Le sorride, con l’uncino che brilla alla luce del sole, e Wendy sente un brivido di paura scorrerle lungo la schiena.
“Carissima Wendy,” esordisce accennando un inchino, “diventi sempre più grande ogni volta torni a farci visita.” Fa un passo verso di lei e la ragazza ne compie uno indietro, mantenendo la distanza.

“Cosa vuoi?” domanda, con la voce che le trema. Sente le parole uscirle a stento e il bisogno di veder comparire Peter farsi largo nel proprio cuore; vorrebbe essere salvata, come un tempo era accaduto, ma adesso non è certa che la cosa si ripeterà. Forse, dovrà cavarsela da sola.

Allora si prepara a correre - più veloce che può, senza sapere nemmeno in che direzione andare precisamente - ma il contegno dell’uomo la sorprende. Uncino smette di avanzare e, appoggiandosi al proprio bastone da passeggio, risponde: “Per adesso, nulla.”

Non smette di sorridere e questo, insieme alle parole appena pronunciate, la confonde. “Che intendi?” lo incalza, abbassando leggermente la guardia.

“Un giorno, ragazzina. Un giorno capirai che con Peter non c’è speranza.” Si interrompe e sposta lo sguardo lontano da lei, fissandolo su un punto indistinto del cielo. “Capirai che tornare qui per lui non avrà più valore, perché Peter Pan ti dimenticherà. Proprio come ha fatto adesso, lasciandoti qui nella foresta.”

Non aggiunge altro, Uncino, ma raccoglie il proprio bastone e, con un secondo inchino, si allontana nel nulla esattamente come dal nulla è arrivato. Wendy rabbrividisce di nuovo, ma questa volta perché ha compreso fin troppo bene le intenzioni dell’altro. In cuor suo, sa che le parole del pirata rappresentano la verità.

*

La quarta volta che torna sull’Isola, il cuore le pesa come un macigno. Gianni non è voluto venire, dice di essere cresciuto troppo, che l’Isola non gli interessa più. Peter ne è rimasto scontento, ha inveito contro di lui e poi l’ha lasciata in compagnia di Campanellino, andandosene chissà dove.

Wendy incontra di nuovo Uncino, qualche giorno più tardi, e si rende conto di aver portato le sue parole dentro di sé per tutto il tempo.

“Sta accadendo, non è vero?” le domanda l’uomo, e già sorride, perché sa di aver ragione. Wendy non annuisce, non parla, non si muove; lo fissa solo, in attesa della prossima mossa.
“Sarà sempre peggio, Wendy cara, sempre peggio,” continua lui, infatti, dopo appena un istante. “E allora avrai solo due possibilità.”

La guarda in attesa, sfidandola a domandargli oltre, a chiedergli consiglio. Lei non può evitare di farlo: “Quali?”

Il ghigno di Uncino diventa all’istante pericoloso, spaventoso. “Non tornare mai più sull’Isola. Oppure unirti a me.”

*

Restare a casa è in un certo modo triste e spaventoso. Wendy cresce, va avanti con la propria vita; finisce la scuola, accetta il corteggiamento di qualche ragazzo, pensa addirittura all’eventualità di cercarsi un marito e avere una famiglia.

Sono programmi che la lasciano svuotata, tuttavia, che non le danno vera gioia. L’Isola Che Non C’è è sempre nei suoi pensieri e i ricordi del suo mare azzurro, del cielo limpido, dei canti delle sirene e del luccichio delle fate rendono la vita del tutto insipida.

Peter passa a trovarla sempre più raramente e ancor più raramente le chiede di seguirla. Wendy sa cos’è accaduto - esattamente ciò che Uncino aveva predetto - e, anche se non lo ammette, non riesce a sopportarlo.

Un giorno gli chiede di portarla con sé e lui, scrollando le spalle, si limita a replicare: “Come vuoi. Ma non ti divertirai molto.”

Wendy lo ignora e, prima di partire, va a salutare i suoi fratelli, perché per un lungo tempo non li vedrà.

*

Scegliere qualcosa del genere la terrorizza, perché sa che non si potrà mai tornare indietro. Eppure, le pare l’unico modo, le pare l’unica cosa da fare per non essere costretta ad abbandonare l’Isola per sempre.

Peter la lascia spesso da sola, non la porta con sé nelle proprie avventure, le lancia sguardi curiosi quando torna al rifugio e le chiede di ripeterle il suo nome. Wendy lo sa che non è colpa del ragazzo, lo sa che è parte di lui e del suo essere - è proprio per questo che l’ha amato, dopotutto - e non lo accusa di nulla.

La decisione, però, è presa e rimandare ulteriormente non avrebbe senso. Così, una mattina appoggia una mano sulla spalla di Peter e, sorridendo, lo bacia su una guancia. “Addio, Peter,” dice, ma lui non capisce, ride, fa una capriola in aria e, imitando un gran signore, esclama togliendosi il cappello: “Addio, Wendy, addio!”

Lei lo guarda uscire dal rifugio poco dopo e non pensa nemmeno per un attimo di fermarlo.

*

Sulla Jolly Roger, i pirati sono in festa. Accolgono il suo arrivo come se si trattasse di una principessa, scortandola nella cabina del Capitano.

“Cara Wendy,” la saluta Uncino, facendole segno di accomodarsi su un divanetto. “Sapevo che, prima o poi, avresti accettato il mio consiglio.”

La ragazza si siede, prende il bicchiere di vino che lui le porge e, ancora in silenzio, lo guarda in attesa che continui. Sente ancora del timore nei confronti dell’uomo, ma la sua vita da pirata sull’Isola Che Non C’è, da uomo colto ed elegante, le appare come una possibilità rosea, a confronto con la vita grigia da futura moglie e futura signora che l’aspetta.

L’Isola le scorre nelle vene, è ormai parte di lei, e lasciarla significherebbe abbandonare se stessa.

“Adesso che sei qui,” riprende l’uomo, inginocchiandosi davanti a lei e sfiorandole il volto con la mano sana, “mi prenderò cura di te. Non dovrai temere nulla, non dovrai lasciare l’Isola. Vivremo insieme e sarai la regina di questa nave.”

Non si sarebbe mai fidata di lui, tempo addietro, avrebbe seguito Peter ciecamente; ma Peter promesse non gliene aveva mai fatte e, adesso, la stava dimenticando, adesso a stento ricordava il suo nome.

Alle parole che Uncino ora pronuncia, quindi, non può fare a meno di credere, pur sapendo che non sarà così facile come l’uomo la sta facendo sembrare. Sa che ci sarà un prezzo da pagare, in cambio, ed è solo questione di tempo prima che il pirata le presenti il suo prezzo, che le chieda una prova di fiducia.

Infatti, non è nemmeno giunto il tramonto quando Uncino le dice: “Adesso che sei con me possiamo vendicarci del ragazzo che ci ha portato tanta pena. Dimmi, Wendy, dimmi: dove si nasconde Peter Pan?”

Ed è allora che Wendy accetta il peso della propria scelta fino in fondo - è allora che, anche lei, dimentica Peter.

“Sotto l’albero cavo vicino alla baia delle sirene,” spiega, senza un briciolo di rimorso.

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