Художник Fausto Agnelli (Лугано, Швейцария, 1879-1944)
Fausto Agnelli (1879 - 1944). Cavaliere e fate, 1910-15
The Gate - Fausto Agnelli
Fausto Agnelli. Испуганный кот.
Carnival - Fausto Agnelli
Paesaggio ticinese - San Martino a Sonvico
La donna dei pavoni, prima del 1913
Fausto Agnelli (1879 - 1944). Landscape
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Di famiglia patrizia luganese discendente dal ramo dei tipografi, nasce nel 1879. Dal 1897 al 1900 risulta iscritto all’Accademia di Brera a Milano, successivamente prosegue la formazione da autodidatta. A Venezia, negli anni Dieci, frequenta con profitto l’ambiente di Ca’ Pesaro. Fra le rare presenze espositive si segnala la sua partecipazione alla Mostra internazionale di Monaco (1909) e alla Mostra internazionale di Lipsia (1914) e ad altre rassegne collettive svizzere e italiane come la Fiorentina primaverile (1922) e la Biennale di Venezia (1926). Tiene la principale mostra personale nel 1929 al Salon Brendlé di Zurigo (1929) e partecipa alla Mostra ticinese d’arte del Castello di Trevano a Lugano (1937). È membro della giuria alla Mostra nazionale di Ginevra (1922) e di Zurigo (1929). Nel 1929 vince il concorso per il monumento all’aviatore Adrien Guex eretto sul valico alpino del Gottardo. Parallelamente alla sua attività artistica, svolge sulla stampa ticinese puntuali esercitazioni critiche sui colleghi del suo tempo. Nel 1944 l’artista muore a Lugano, la città teatro della sua pittura, che nel 1952 a Villa Ciani gli dedica un ampio riconoscimento postumo.
L’esigua carriera di artista autodidatta condotta da Fausto Agnelli si distingue in tre momenti: la fase giovanile impregnata di cultura simbolista; il capitolo novecentesco che contempla soggetti legati alla reiterata raffigurazione delle maschere di carnevale, fissate sotto i portici della piazza della Riforma di Lugano, e la tarda parentesi dedicata alla costruzione del motivo di paesaggio della campagna luganese. Di speciale rilievo critico la fase iniziale risalente ai primi anni del Novecento, quando l’artista a Venezia frequenta l’ambiente capesarino entrando in contatto con la cultura simbolista viennese. La sua immagine letteraria, talvolta di argomento spettrale, accoglie fiabe e leggende medievali di gusto tardonovecentesco (Cavaliere e fate, Bellinzona, Museo Villa dei Cedri). Il suo linguaggio dall’esordio registra uno spiccato interesse per la sperimentazione divisionista; ricorre come nel pittore veneto Vittorio Zecchin l’uso della tecnica in aplat e di stilemi legati all’astrazione decorativa.
Opere: Bellinzona, Museo Villa dei Cedri; Lugano, Museo cantonale d’arte; Lugano, Museo civico di belle arti.
Matteo Bianchi, 2004 -
http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4022651http://www.faustoagnelli.com/ - сайт о художнике
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