Ennesimo esserino dal titolo impronunciabile (e assolutamente random). Scritta per
B.I.Bi.T.A., l'iniziativa del mese di Luglio di
maridichallenge =3
E' una cosina davvero minuscola e bruttina; un piccolo omaggio ad un delle mille meraviglie che ha scritto quella meravigliosa autrice che è la
miki_tr. <3
Come da regolamento, ho ovviamente chiesto prima il permesso di scriverla e pubblicarla. Grazie ancora per avermelo concesso. :3
Non è ancora betata, ma sto corrompendo la miki stessa (santa donna!) a darle un'occhiatina quando avrà tempo, voglia e riuscirà finalmente a prendere una pausa dai suoi mille impegni. (Resisti, resisti!\;w;/)
Warning: Pre-slash. Spin-off de "
Una storia sbagliata" di
miki_tr. Accenni ad un abuso su minore. Triple-drabble.
Titolo rubato ad una canzone di Avril Lavigne, "
Remember When".
Ebbenne? Che fate ancora qui? Correte subito a leggere la storia della miki, pazzi!è_é *scaccia a calci*
Sei un idiota.
L’unica dannatissima volta in cui gli sbagli non erano proprio contemplati e comunque eri certo che, in un modo o nell’altro, tutto sarebbe andato liscio, tutto è andato storto, invece.
Hai fallito e ti odi, per questo.
Maledizione, avrebbe dovuto essere tutto facile!
Serri le dita intorno al lenzuolo, gli occhi sgranati.
Il piano era folle, forse - James aveva davvero ragione, alla fine - ma dovevi portarlo a temine anche se ti tremavano le gambe, perché la paura e il dolore che hai provato in quel momento, la faccia premuta contro il terriccio umido, probabilmente non sono state nemmeno una briciola di quelle che Moony è costretto a sopportare anche per colpa tua.
Ti bastava restare fermo e lasciare che Greyback facesse quello che gli avevi chiesto, soltanto questo, soltanto questo! E invece hai fallito.
Sei un idiota e un traditore; hai ferito Remus, non capirai mai davvero cosa si prova ad essere come lui. Vorresti graffiarti le braccia fino a strapparti la carne ma non basterebbe certo quello, a farti sentire meglio.
Ti odi, ti odi, e il piccolo barlume di sollievo mischiato alla rabbia e alla paura che hai avvertito bruciarti il petto quando quei maledetti cacciatori vi hanno interrotti non fa che aumentare questo sentimento.
Ti sei lasciato macchiare dal sangue e lo sperma di quella bestia perché era giusto così, dovevi pagare per le tue colpe, ma è stato tutto inutile.
Remus sussurra qualcosa che non capisci a pochi centimetri dal tuo orecchio, forse il tuo nome, poi senti una delle sue mani posarsi, incerta, sulla tua spalla.
Lacrime bollenti ti bagnano le guance da chissà quanto tempo, ormai, e a quel contatto un conato di vomito che a stento riesci a trattenere ti risale fino in gola.
- Come ti senti?
Tremi forte.
Sei sporco e hai fallito, come puoi tornare a guardarlo in faccia?