Titolo: And I can't feel a thing.
Autore:
zoedriver Beta: me stessa ma grazie a
eide_oconrad &
eledh_3 che l'hanno letta per me!<3
Fandom: Angel
Personaggi: Darla & Lindsey (dalla seconda stagione<3) [Accenni anche ad Angel<3]
Rating: nc-17 (pft!)
Warning: sesso grafico, pessima grammatica.
Conteggio Parole: 1097
Note: Scritta sempre per il
Terzo P0rn Fest , nuova ficcina! Il prompr stavolta è: Angel, Darla/Lindsey, "She's pretty as a picture, she's like a golden ring" (L.A. - Christian Kane). Lind è stato un grande amore dell'ultima parte del 2009!<3<3<3 Tutta la storyline Lindsey/Darla/Angel penso che sia la cosa migliore della serie finora, e non è per nulla una brutta serie! Sono stata molto incerta su questa fic, ma alla fine mi sono lasciata rassicurare dalle due donnine sopracitate xD Spero che ci sia qualche fan nei paraggi!<3 Titolo dalla canzone che fa il prompt, LA Song di Christian Kane o Whedon himself o boh xD
Lei ha gli occhi come lame di vetro o ghiaccio, ma ghiaccio verde o vetro affilato, e lo guarda come guarda lei, perchè ha i capelli, la pelle e gli occhi che puzzano di morte e puzzano di male.
Ora che non è la stessa la ama di meno o la ama di più? La ama ancora?
Con ancora qualche segno di bruciatura sul viso, Darla, sorseggia il suo scotch come Lindsay non ha mai visto fare a nessun uomo d'affari.
Qualunque fossero le idee di persone comuni o vampiri moralizzatori, quella era una donna straordinaria.
Che poi non gli vada di pensarla e non gli vada di capirla, è un altro discorso, è quello che Lindsay ha sempre fatto, con quella smorfia indecifrabile sul viso e i grandi occhi vitrei, ed è certo che lei lo abbia pensato, ed è certo che lei abbia capito il suo - il suo terrore.
Senza dubbio, quella era una donna straordinaria.
Quella donna straordinaria lo avrebbe sottratto alla paura, si, l'avrebbe privato del suo limite, della smorfia e degli occhi vitrei.
Questo è tutto ciò che importa a Lindsey, adesso.
Per questo ed altri mille motivi - oh, Lindsey, oh, anima dannata - quando lei si avvicina coi suoi occhi taglienti e gli morde l'orecchio, Lindsey non si allontana per paura ma per smania di concentrazione.
Per questo quando Darla gli risponde in un sorriso, che sono mesi che sono sempre allo stesso punto e lei è tutto all'infuori di una donna paziente, e gli appoggia sulle labbra un bacio decisamente più dolce di quanto avrebbe voluto, Lindsey le prende l'unica spalla che può, e la guarda fisso reclamando la sua attenzione.
Ed è come se dovesse dire la cosa più importante del mondo.
"Questo è quello che faremo. L'ho capito, è tutto quello che si può fare. Tu mi renderai quello che sei tu e insieme Lo prenderemo e Lo distruggeremo e poi distruggeremo tutto quello che vorrai distruggere." Amen.
Lindsey non è uno che esita. Neanche Darla.
Darla scoppia a ridere, su due piedi.
Dice che non lo farebbe mai, Dice di no. E la sua mano? dice, ma Lindsey non vuole più avere paura e non vuole più stare senza quella cosa che sente che lo renderà felice, quella cosa, qualunque cosa sia, che non è Darla e non è nemmeno Lui, perchè Lindsey non lo sa proprio cosa sia l'amore.
E Darla: non succederà, Lindsey. E ride, e ride, perchè lei ride, perchè è troppo sola per provare compassione e lo è sempre stata in ogni sua forma sola, sola sola. E' sempre stata sola, e Lindsey si dice che - oh, Lindsey, oh, anima dannata - non è stato lui, non è colpa sua, non è la mano, non è la faccia o la tempra, la colpa è ancora, noiosamente, paradosso banale, colpo di scena, di Lui.
"E di Lui che vuoi farne? Di Lui che ne vuoi fare? Insieme ce la faremmo, insieme! Se io potessi fare quello che fai tu!"
Lindsey si alzerebbe e su due piedi sarebbe capace di - oh, Lindsey, oh, anima dannata - distruggerlo tutto, quell'arredamento e trovare un pezzo di legno bello grosso e farla finita, farla finita, che se lei non lo vuole allora non vorrà nessun altro, non vorrà nient'altro, niente, niente e la sua faccia deforme di rabbia sarà l'ultima cosa a vedere e nient'altro, quella gran puttana, nient'altro avrebbe visto mai più mai, nient'altro avrebbe scelto se non lui -
Lindsey sa che reazione avrebbe ogni altro uomo, sa che reazione avrebbe ogni altra donna e sa che reazione avrà Darla e sa anche che non la convincerà, lo sapeva prima di metter piede in casa, che non l'avrebbe convinta prima e non l'avrebbe convinta ora, che le manca anche un cuore nel petto, che a pensarci tutto sommato era una prospettiva davvero deprimente, ma, come fanno i pessimi avvocati, doveva almeno tentare.
Lei annuisce, gioca con lui come farebbe col cibo, perchè lo farebbe, donna straordinaria senza cultura ed educazione, maledetta orrenda vacca, coi suoi capelli perfetti e il naso perfetto, si siede sulle sue ginocchia e lo bacia, lo bacia profondamente, lo bacia come si bacia una statua, un pezzo di ferro, Poi Lindsey le afferra il capo e risponde ed è violento e se lei non fosse lei scapperebbe o piangerebbe, grazie a Dio è proprio lei e nessun altro.
Intanto lei solleva la gonna ed è a cavalcioni su di lui e gli sbottona i pantaloni neri senza nemmeno guardare le mani, questa donna straordinaria, dalla bellezza leggendaria, e Lindsey la riconosce, ma non è certo di esserne smosso, bella come un quadro, come un anello d'oro zecchino, la pelle perfetta, i capelli perfetti, e adesso è dentro di lei che è sopra di lui, e lui ha gli occhi chiusi, ma ha la netta sensazione di averlo sentito, quando lei cambia volto e perde tutta la sua bellezza, tutta quanta, e gli si avvicina al collo e lui la lascia fare, perchè lo sapeva, lo sapeva, lo sapeva, è di questo che lei ha bisogno e alla fin fine è piuttosto improbabile che lo ucciderà.
Faceva male all'inizio, ma a Lindsey non ha mai fatto paura il dolore.
Darla è quello che è, una prospettiva distorta e seducente sui fatti oggettivi. Lindsey ha sempre avuto il sospetto che non sarebbe stata davvero d'aiuto e teme, che in caso dovesse ucciderlo, non resterebbe più nessuno al mondo capace di ammazzare Angel.
Questo è il primo pensiero spontaneo nelle ultime ore e lo ferisce.
E non ci pensa proprio a quella cosa morta bellissima e alle sue arti seduttorie che puzzano di anima in putrefazione.
E poi la guarda e cambia idea, è questo il suo problema, Lei e Lui hanno il potere di fargli cambiare idea e si sente in pericolo e solo, ancora più solo.
Un deja-vu.
Lindsey guarda Darla, con la sua faccia da mostro e la ama, perchè quella faccia lo fa sentire meno illuso e meno solo, ancora più solo, meno solo.
E la biacia, bacia i denti insanguinati e le rughe di demonio e bacia il male e la morte, e ti prego non farlo, adesso non la vede più come uno strumento, ma è il modo come vede sè stesso, come se la prospettiva distorta e seducente di lei si fosse impadronita di lui e si sente piccolo.
Mentre la guarda e la ama, viene.
Si stropiccia la fronte con la mano. Era passata una vita dall'ultima volta che qualcuno gli rifutava qualcosa.