Heading back into the tunnel for my soul to burn.

Dec 25, 2009 20:03

Titolo: Heading back into the tunnel for my soul to burn.
Autore: zoedriver 
Beta: me stessa ma grazie a eide_oconrad  che l'ha letta per prima<3
Fandom: Criminal Minds
Personaggi:Aaron Hotchner & Spencer Reid - nominata JJ<3
Rating: forse per la prima volta NC-17<3
Warning: pwp! fieramente pwp!
Conteggio Parole: 814
Note: Allooooooooooooora, innanzitutto volevo dedicare questa ficcina a tutte le care fans dello show che se lo meritano e scrivono cose belle anche loro e principalmente SONO ADORABILI. Quindi la dedico alle care miss_hale  & anybeaver ! Secondo poi, la fic è piuttosto stupida, ma devo ammettere che è stata divertente da buttare giù<3 Per quanto riguarda i fatti: non so perchè abbia ipotizztao che il poligono di tiro si trovinel seminterrato dell’FBI ma tant’è! XD
I fatti si svolgono tra la terza e la quarta stagione. Titolo da una canzone incredibile dei Kasabian, Fire.

Il problema, a rifletterci, è che non ci pensa abbastanza.
Ha le mani tutte infondo ai suoi capelli e gli carezza il collo - che è così fragile e sottile che Dio, potrebbe davvero spezzarsi, e si ricorda solo adesso, con le labbra nelle sue, di quanto Spencer sia straordinariamente bello devoto poeticamente intento e -
Non ci pensa abbastanza. A questo giovane uomo, giovane cosa perfetta e al suo conciso perfetto affetto, amore o quel che è. Si è sentito troppo solo, ultimamente per ricordare che cosa sia di straordinario, l'amore.
Eppure conosce una persona sola capace di restarsene sveglia per ore a provare e riprovare contro quello stupido bersaglio, per ore e ore, ore dopo il rincasare di tutti quanti e del guardiano del poligono, che deve averlo salutato divertito, perchè così fa il guardiano del poligono, perchè c'è una sola persona che sia capace di fare una cosa del genere oltre a lui.
E quelle mani, quelle mani e le membra lunghe. Lo strano modo in cui lo abbraccia, mentre lo bacia profondamente, con un mezzo sorriso sulla faccia e l'idea perversa di fargli smettere la maschera per quanto basta ed essere chiunque per un pochino.
Aaron non è mai stato chiunque. È stato un marito, è stato uno sciocco ed è stato anche un eroe. Non è mai stato chiunque. Nemmeno Spencer è mai stato chiunque.

Ha sorriso, mentre gli sfilava gli stupidi occhiali con la lente colorata, ha sorriso mentre si toglieva le stupide cuffie e anche quando Aaron s'è accorto che avrà colpito il bersaglio si e no sette volte in oltre tre ore. Anche Aaron ha sorriso e lo ha abbracciato e ha dimenticato tutte quelle brutte faccende, e probabilmente ha dimenticato anche di trovarsi qualche metro sottoterra in un buco puzzolente di polvere da sparo. Lo ha abbracciato tutto quanto, senza lasciarne fuori nemmeno un po', con entrambe le mani arpionate alle spalle della sua bella giacca grigio scuro e sciolto l'abbraccio lo aiuta a lasciarla cadere e sciogliere lentamente il nodo della sua cravatta blu,e poi lo ha abbracciato ancora, mentre Aaron ansimante, Aaron che in quel momento è chiunque, un divorziato chiunque, uno sciocco chiunque, un eroe chiunque, lo appoggia spalle al muro, e lo appoggia, perchè non c'è nulla di violento in questo Aaron e non c'è nulla di violento in questo Spencer, che la violenza entrambi la conoscono bene e forse non essere violenti è quanto permette loro di non sbarazzarsi di ciò che gli resta della salute mentale.

E Spencer è bellissimo e non cerca di capire niente, è bellissimo e Aaron si dice che forse è tanto bello e felice solo perchè forse sa che ricorderà ogni dettaglio di quello che sta succedendo e forse di cose infelici ne ricorda fin troppe, e la prova anche lui quella giovane cosa perfetta che non sa come chiamare, anche se non si descriverebbe giovane né perfetto, il povero Aaron, mentre contro il muro, Spencer sembra felice delle mani di Aaron che corrono sui bottoni striminziti della sua bella camicia e della sua bocca lungo tutto il collo e non ha nulla a che fare col romanticismo in nessuna delle sue forme possibili forse, ma va bene così, Aaron ha la cintura slacciata e anche Spencer, e Spencer prende Aaron nella mano destra e Aaron gli appoggia il capo nell'incavo della spalla e pensa poco, ma pensa che deve essere rosso in faccia e molto ridicolo e la cosa non lo preoccupa affatto. Aaron è bellissimo e non cerca di controllare niente. 
Piuttosto, ha la sensazione di aver dimenticato qualcosa, ma non gli manca.
A parte di quello che sta facendo, ha voglia di dormire, mangiare ghiaccioli d'inverno. Gli vengono in mente solo desideri inutili. Non riderebbe più di un bersaglio mancato, si chiede cosa farebbe Spence. Reid, Spencer Reid. Dottore.
Poi con le braccia lunghissime, magrissime, Spence gli cinge il collo, mentre Aaron lo solleva e Spence ha le gambe attorno ai suoi fianchi e ha il naso sopra il suo, e deliziato dalla nuova prospettiva, decide di premiarlo baciandolo dolcemente, come in una sospensione temporale ulteriore, una pausa nella pausa nella pausa, tra gli sconosciuti morti e sepolti, gli spargimenti di sangue e tutti quei cervelli andati a male - JJ potresti aspettare domani? JJ trovalo domani, sceglilo domani. Oh, JJ - che se il momento non fosse il momento, Aaron si vergognerebbe di immaginare di poter pensare qualcosa di tanto irresponsabile, ma adesso è dentro Spencer, ed è un maledetto eroe chiunque, dentro un maledetto genio chiunque, e il genio geme e lo stringe più forte con le braccia e con le gambe, e poi lo bacia, lo bacia così forte che Aaron crede che non riuscirà più a respirare, non respirerà mai più e sul momento non sembra neanche un gran problema.
Spence gli succhia la lingua con tutte le forze mentre viene, con un sospiro violento e musicale.

sproloqui, ship: hotch/reid, fanfiction

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